↬4. "Ma anche io ho un bambino"
La quarta volta che Liam vide Theo commettere un reato, l'aveva visto anche fin troppo al tal punto che i suoi sogni vennero perseguitati dalle immagini che vide.
Pensava che l'evento più traumatizzante della sua vita fosse stato proprio il partecipare alla rapina di una casa nelle vie residenziali più ricche, ma si dovette ricredere perchè diavolo, se chiudeva gli occhi ancora riusciva a vederlo.
Doveva essere un weekend sereno, la sua famiglia era al completo, erano arrivati dal Kansas dei parenti di sua madre, una cugina di secondo grado che per lei fosse come una sorella e poi la sorella gemella di Jenna, Jinny. La famiglia era decisamente bella allargata, perchè la cugina di Jenna aveva due figli piccoli un maschietto ed una femminuccia, invece la sorella di Jenna ne aveva cinque e ancora Liam si chiedeva come avessero fatto a crescere così tanti bambini. La cosa positiva dei figli della sorella di Jenna è che solo uno aveva un minimo di otto anni forse, tutti gli altri andavano dalla quindicina in su.
Dicevano sempre che il più piccolo fosse stato un miracolo imprevisto, ma secondo sua madre, la meravigliosa Jenna, si erano dimenticati le protezioni.
Quindi Liam era circondato da tutta la sua famiglia ed a quanto pare sarebbero arrivati anche i due fratelli del suo patrigno con i loro figli unici. Ovviamente Liam si chiese per quale diavolo di motivo dovessero arrivare tutti nello stesso momento. Il fatto era che Jenna voleva festeggiare la sua nuova promozione, era appena diventata il sindaco della città, aveva completato un maxi-processo con più di trenta vittime ed era appena stata nominata nel suo studio legare come Managing Partner e quindi avrebbe avuto il suo cognome come socio paritario dello studio in tutti i documenti legali e soprattutto all'entrata dello studio.
Ed era felice come una bambina perchè ora tutte le segretarie dovevano rispondere al telefono con "studio legale Hoffman-Geyer, come posso aiutarla?"
E quindi era felice così come Liam lo era per il successo di sua madre e soprattutto lei avrebbe avuto un aumento del suo stipendio ed avrebbe potuto comprarsi i videogiochi a prezzi pieni ed appena usciti dalla fabbrica. Era la migliore promozione che potesse capitare nella vita di tutta la famiglia Geyer.
Fatto sta che Liam si ritrovò la casa piena di persone che lo abbracciassero, che gli dicessero quanto era rimasto lo stesso di quando avesse 15anni e persone che gli tirassero le guance provocando l'ira di Liam.
Proprio quando Liam sperasse che Theo lo avesse potuto salvare dalle domande della sorella di Jenna del tipo "hai la fidanzatina?" oppure "ma vai in quinta elementare, vero?", non arrivò minimamente e lo stronzo per giunta osava ora anche dormire nella sua stanza qualche volta!
Forse d'altronde non doveva più essere gentile con lui, ora Liam sarebbe passato alla fase "terminator" e avrebbe distrutto tutte le speranze di Theo nella sua possibile intromissione nella sua famiglia come figlio adottato da Jenna. Anche se Jenna aveva invitato Theo a venire e lo voleva per cena insieme a tutta la famiglia e voleva anche presentarlo come suo futuro genero.
Ora racconterà a sua madre delle storie inventate su di Theo come del tipo che mangia i grilli, oppure è un vampiro pur di non essere accettato dalla sua famiglia. Anche se avrebbe potuto dire la verità come l'uccisione di Scott, di Josh, di Tracy, di molte altre persone probabilmente, poi anche il furto, l'infrazione ed anche l'estorsione. Liam aveva anche sospetto che Theo fosse entrato anche nella mafia.
Ora Liam sedeva sul divano tra le sue zie che continuavano a parlare dei bei tempi del liceo e con i cuginetti più piccoli che gli tirassero i pantaloni chiedendogli di giocare.
Liam si divincolò, tra la strettezza della presa delle proprie zie, per far uscire il proprio telefono così da mandare un messaggio nella chat di gruppo. E come doveva fare per impedire che le sue zie leggessero la chat? Si incurvò all'indietro portando il capo a toccare il cuscino del divano e poi portò il telefono a due centimetri dalla faccia.
Mandò un messaggio a tutti aspettando che gli rispondessero il più velocemente possibile oppure che qualcuno lo chiamasse dicendo che vi fosse un'emergenza e che dovesse correre da lui per sfuggire alla presa dei suoi parenti.
Ma Mason non rispose, nessuno rispose. Neanche Theo! Liam rimase ad aspettare un'altra ora e mezza alla ricerca di qualcuno che lo venisse a salvare ma nessuno ascoltò le sue preghiere, era come se tutti fossero spariti ed era rimasto solo lui.
Poi il miracolo avvenne.
<Liam perchè non accompagni i tuoi cuginetti più piccoli al parco?> chiese sua madre e gli occhi di Liam si illuminarono di una luce mai vista prima e in quel momento voleva incoronare sua madre come la madre migliore del mondo, anzi dell'universo.
Si alzò malamente dalla presa delle sue zie e con un sorriso sul volto afferrò la giacca <Siete pronti?!> fece alla ricerca dei tre bambini più piccoli.
I bambini afferrarono subito la loro giacchetta e corsero tra le gambe di Liam tirandogli i pantaloni come dei bravi ometti sapessero fare, solo per rompergli il cazzo perchè dovesse tirarseli su con la forza per non rimanere in boxer davanti a tutta la sua famiglia.
Liam poi prese in braccio la bambina più piccola, Lucy, aveva solo 5 anni e sembrava così piccola che quasi Liam si spaventò nel perderla, e poi gli altri due ometti che ormai avevano appena compiuto uno 7 e l'altro 8.
Jenna poi diede un piccolo zainetto a Liam che se lo mise sulla spalla con Lucy che gli tirava una ciocca di capelli solo per attirare la sua attenzione. Stranamente quando Liam guardava Lucy lei faceva una risatina strana e dopo si nascondeva il volto con le manine e si arrotolava su se stessa per non essere vista.
I bambini erano così carini! Piaceranno a Theo?
La domanda che Liam pensò lo devastò dentro come quando un camion di benzina colpiva accidentalmente uno di petrolio e saltava tutto in aria. Voleva darsi un colpo in testa ma aveva entrambe le mani impegnate.
Liam uscì di casa con tre bambini e sperò di ritornarci dopo sempre con tre bambini. Li portò nel parco giochi più vicino, cioè fuori dalla via residenziale e vicino alla scuola elementare. Liam non voleva ammettere che li avesse veramente portati nel parco giochi della scuola elementare ma era il più vicino ed era completamente vuoto la domenica, quindi perchè non farlo?
Spedì i tre bambini a giocare tra altalena, la ruota, lo scivolo e tutte quelle strutture che facessero fomentare l'animo dei più piccoli nella gioia e nel ringraziamento.
Liam si sedette sulla panchina che vi era un po' lontana dal parco giochi ma poteva vedere tutti e tre i marmocchi correre e divertirsi nella sabbia. Ciò che Liam adorava di Beacon Hills era proprio come la foresta potesse essere sempre a due passi, il retro della scuola era proprio come quello del liceo e cambiava solo che al posto del campo di Lacrosse vi era il parco giochi.
Liam sentiva l'odore della foresta, degli alberi e l'odore di una buona giornata. Poi qualcosa pizzicò il suo olfatto come sempre, era quello strano odore di legno d'acero e rabbia.
Liam aprì gli occhi dalla sua pace interiore che stava nascendo sentendo le grida divertite dei bambini, per cercare l'odore che gli inondò le narici. Avrebbe riconosciuto quell'odore ovunque, l'odore che più amasse al mondo.
Pensava che fosse arrivato un po' troppo tardi per salvarlo dai suoi parenti ma non vide da nessuna parte Theo. Vide solo un lupo con il manto nero e con gli occhi gialli che timidamente sbucava fuori dalla foresta e camminava nella sua maestosità dietro alla panchina in cui Liam si era seduto.
Liam vide il lupo avvicinarsi a lui, sedersi di fronte ed appoggiare il capo proprio su una delle cosce di Liam. E Liam incominciò a chiedersi per quale diavolo di motivo quel lupo avesse l'odore di Theo?!
Però il lupo in quel momento sembrava come se stesse cercando tutta l'attenzione di Liam, strofinando il muso sulla sua coscia e posando la zampetta sull'altra per avvicinarsi di più. Solo che poi il muso del lupo incominciò a spostarsi dalla gamba alle parti intime di Liam, come se volesse annusarlo e Liam lo allontanò un po' però continuando ad accarezzargli il pelo della criniera.
Doveva ammettere Liam che quel lupo avesse il pelo più morbido che avesse mai accarezzato, ancora di più di quei cagnolini ricoperti solo di pelliccia. Liam prese il volto del lupo tra le sue mani a coppa e gli porse un bacino sul capo. Quel lupetto era così carino e dolce che non poteva crederci che a Beacon Hills potesse essercene uno.
A Beacon Hills non ci sono lupi, i lupi erano immigrati. Gli unici lupi che potessero esserci erano quelli mannari.
Liam crucciò lo sguardo e lo puntò proprio in quei grandi occhioni giallicci del lupo che sembravano annacquati di eccitazione e gioia. Liam assottigliò di più lo sguardo ed analizzò di più quei occhi che aveva già visto da qualche parte, doveva solo ricordare! Era impossibile che abitasse a Beacon Hills, sapeva di ogni creatura ed ancora non riusciva a ricordarsi neanche che cosa diavolo fosse Malia!
Poi la realizzazione lo colpì come un'ascia conficcata nel cranio. Lasciò immediatamente il volto del lupo e impanicato imprecò contro sette divinità tra cui Era e Apollo.
Il lupo roteò gli occhi sbuffando aria dalle narici sulle gambe di Liam. Appoggiò entrambe le zampe sul terreno e si ritrasformò in umano.
Theo era ora davanti a Liam, completamente come la natura lo avesse fatto e con le braccia appoggiate sui fianchi. Liam rimase fermo, impietrito, voleva chiudere i suoi occhi ma lo shock era più grande di quello che potesse essere e credere.
Liam aveva le parti intime di Theo a due centimetri dalla sua faccia ed ora era rimasto traumatizzato dalla vita. Tra lo shock iniziale e i due secondi che vennero dopo in cui Theo appoggiò la propria mano sul capo di Liam per fargli alzare lo sguardo ed incrociare il proprio, Theo si sedette sulla panchina accanto a Liam.
Il colorito di Liam passò da un normale rosa a un rosso decisamente acceso, perchè diavolo stava succedendo tutto quello? Ma poi perché diavolo a lui doveva succedere tutto quello?!
Liam vide Theo sedersi sulla panchina, accanto a lui, alla sua destra. Aveva accavallato le gambe e messo le braccia sullo schienale della panchina. Si vedeva completamente tutto e Liam non riusciva a smettere di guardare Theo completamente nudo.
Gli occhi di Liam sbalzavano dal petto coperto di muscoli ben delineati di Theo, con rifiniture evidenziate, ai suoi fianchi di Theo, alle cosce muscolose e toniche di Theo, dai muscoli delle braccia di Theo che flettevano evidenziando alcune piccole venature. Il cervello di Liam ormai non riusciva a pensare ad altro che Theo, Theo, Theo.
Theo sembrava essere uscito da un porno e Liam voleva completamente sprofondare sotto terra.
Liam si tolse la giacca velocemente per buttarla sulle parti intime di Theo ben esposte, fin troppo esposte che se chiudeva gli occhi poteva ancora vedere ogni centimetro del suo corpo e per i prossimi due mesi sapeva quali sarebbero state le sue fantasie.
E per Liam era un problema perchè non aveva mai pensato a Theo in quel senso, non aveva mai pensato a Theo in tutti i sensi possibili ed immaginabili.
<Dio, Theo copriti, cazzo> sbuffò Liam.
<perchè mai dovrei farlo?> Theo scollò un po' con le spalle anche se entrambe erano appoggiate sul ferro della panchina. Si era seduto come se fosse su un divano o in qualsiasi altro posto mettendo la sua comodità per prima a discapito di quello che ci fosse intorno. Soprattutto a discapito di Liam. Ci stava provando d'accordo?! Non voleva guardare Theo, ma i suoi occhi imploravano di farlo! "Liam contegno!"
<siamo in un parco giochi, cazzo! ci sono dei bambini> Liam indicò i bambini che stavano giocando ma l'unica cosa che riuscisse a vedere Liam in quel momento era il pomo d'Adamo di Theo, i muscoli sul suo petto, le clavicole ben evidenziate, il collo da voler essere morso. Ed in quel momento Liam si diede davvero uno schiaffo in faccia. "Liam contegno!" Si ripeté nel cervello anche se sapeva che non avrebbe funzionato.
<quei bambini che stanno mangiando la sabbia?> Theo indicò anche lui il gruppo dei bambini che erano entrati nel box della sabbia ed oltre a fare i castelli, uno di loro si era messo la sabbia in bocca.
<cazzo> Liam era pronto per urlare a Lucas di non mangiare la sabbia ma se i bambini si fossero girati verso di loro, avrebbero visto Theo completamente nudo.
<sono i miei cuginetti> borbottò alla fine appoggiando la schiena sulla panchina e sentendo il fastidioso braccio di Theo come cuscino per il capo.
<allora la stupidità è di famiglia> Theo mostrò il ghigno più bello che potesse mai fare alzando le sopracciglia e ricevendo lo sguardo più minaccioso di Liam che potesse fare. Liam sembrava pronto ad ucciderlo da un momento all'altro.
Il cuore di Liam ora poteva anche fermarsi, quei occhi verdi non erano mai stati così vivi, erano davvero felici. Così acquosi, così verdi smeraldo, due vere e proprie gemme da proteggere.
<fottiti stronzo> borbottò crucciando lo sguardo ed abbassandolo sentendosi perso e scosso dentro, fanculo il suo cervello, doveva per forza funzionare ora? <perchè sei venuto ora? ho provato a contattarvi tutti per salvarmi, siete solo degli stronzi>
Theo non poteva dire che cosa stessero davvero facendo lui ed gli altri, stare in un negozio di tartarughe insieme a dei casi umani ha fatto male anche a lui.
Ma poi Theo aveva sentito l'odore di Liam, le sue narici si erano innondate di quel profumo così tanto familiare, così tanto dolce e pieno di amore e zucchero filato e non riuscì a non rincorrerlo <Perchè ho seguito l'odore di casa> ed era la verità, Theo aveva seguito l'odore di Liam perchè era la sua casa.
Il suo posto dove essere semplicemente se stesso.
<ah quelli sono i biscotti di mia zia, segue sempre la ricetta di mia nonna perchè fa i biscotti più buoni al mondo e forse mi sono portato dietro dei biscotti> Liam non aveva capito molto bene cosa Theo volesse dire al tal punto che fece sbuffare dal divertimento Theo e si chiese cosa ci fosse di divertente nei biscotti della nonna.
Liam afferrò lo zainetto che Jenna gli aveva dato per aprirlo e dare un biscotto a Theo <sono i biscotti della nonna, provane uno> Liam gli porse un biscotto dopo averlo preso tra le mani e glielo tese con fare innocente.
Theo pressò le proprie labbra una sull'altra nascondendo il suo sorriso nascente. Liam pensò che Theo si stesse avvicinando per afferrare il biscotto ma si dovette ricredere perché il corpo di Theo si faceva pian piano sempre più vicino. Liam poteva sentire il respiro di Theo sulle proprie labbra e più cercava di indietreggiare più non aveva scampo.
Liam si ritrovò con la schiena appoggiata sulla panchina, un piede che toccava terra ed altro sulla panchina con Theo tra le sue gambe che verteggiava sopra di Lui. Lo zainetto cadde a terra e Liam deglutì sentendo un bruciore di qualcosa espandersi in tutto il suo corpo e non sapeva che tipo di sensazione fosse, ma l'unica cosa che riuscisse a vedere era il volto di Theo contorcersi dalla curiosità e si chiese che tipo di odore stesse emanando ora.
Liam teneva la mano con il biscotto tra il proprio petto e quello di Theo mentre una delle mani di Theo era posata sul volto per accarezzarglielo con delicatezza soffermandosi con il pollice sul labbro inferiore di Liam mentre l'altra mano si stava espandendo lungo il fianco semiscoperto a causa del movimento di Liam.
Liam sentiva il calore di Theo bruciargli la pelle rendendola sensibile, rendendosi sensibile al contatto. Liam non riuscì a non perdersi in quei meravigliosi occhi verdi che gli facevano sempre dimenticare che cosa diavolo stesse succedendo. Era una sorta di maledizione perché ogni volta che si perdesse dentro, Liam non riusciva mai a tornare indietro dimenticandosi di ogni cosa intorno e sentendo l'aria mancargli dai polmoni. Ma questa volta, in quella posizione, Liam poteva vedere la lussuria e la bramosia negli occhi di Theo. E Liam non riusciva a non essere in panico, con la bocca semiaperta aspettando solo che il proprio corpo reagisse in qualche modo. Forse per quanto stesse trattenendo il respiro, era già morto e stava aspettando la sua punizione divina. Forse era quella la sua punizione divina?
Liam sentì il fiato di Theo sulle proprie labbra, la lussuria negli occhi penetranti di Theo, il calore che emanasse il corpo nudo di Theo avvinghiato al suo. Liam sentiva le gambe di gelatina e quello che Theo chiamasse "Theo Junior" tra le sue gambe a strofinarsi sopra al tessuto dei pantaloni mettendo completamente all'angolo Liam. Liam sentiva la presa di Theo più possessiva e bisognosa ed i loro corpi erano sempre più attaccati l'uno all'altro al tal punto che Liam involontariamente cinse con la gamba sinistra la vita di Theo.
Era stato involontario, d'accordo?!
Liam forse aveva stretto la morsa solo per avere più attrito con Theo ed il suo calore. Il cervello ormai era andato a logorarsi con l'odore di Theo che lo avvolgeva facendolo sentire a casa, al sicuro, e di sua proprietà. Theo avvicinò il volto, le loro labbra stavano per aderire e chiudersi in un bacio. Liam sentiva i polpastrelli di Theo premere più forte sul suo fianco con possesso scendendo lungo la curva del ventre di Liam. E Liam aveva il cuore a mille, con il proprio odore impazzito e con lo sguardo di Theo sul suo pieno di volontà di continuare a farlo, di serietà nel suo intento e non della solito modo di flirtare che avesse Theo.
Quindi stava per succedere. Liam stava per baciare Theo. Stava per fottutamente succedere. E Liam non era preparato. Liam non era assolutamente preparato.
<oh mio dio!> si sentì l'urlo di una donna provenire dall'entrata del parco giochi, proprio davanti alla panchina, quindi la donna stava guardando il culo di Theo in bella mostra e la sua gamba intorno alla vita di Theo <devo chiamare la polizia! Jim non guardare!>
La donna mise le mani sul volto del bambino ma il bambino indicò Theo <mamma perchè quel tizio è nudo?>
<tesoro non guardare!> la donna gridò facendo voltare il bambino <siete dei pervertiti! come osate farlo davanti a dei bambini?!> la donna indicò i bambini che vi fossero nel parco giochi.
Oh cazzo.
Liam si era completamente dimenticato dei suoi cugini.
Quanto di tutto quello avranno visto?!
Theo rise ed incrociò lo sguardo in panico di Liam arricciando il naso poiché colpito dal forte odore di ansia e paura di Liam. Theo gli diede un piccolo bacino al lato della bocca toccandogli di più la guancia che le labbra e con qualche mossa agile, saltò dalla panchina dove fossero sdraiati e si ritrasformò in lupo davanti alla donna correndo via nuovamente dentro la foresta.
Theo ringraziò fottutamente quella donna nella sua testa perché se non fossero stati interrotti non sarebbe riuscito a fermarsi, avrebbe rovinato tutto e Liam era il suo unico amico.
Era l'ultima volta che seguiva cosa volesse fare il cuore di Tara.
Liam non ammetterà mai che portò la mano con il biscotto a toccare la parte dove Theo lo avesse baciato pensando che avesse la mano libera ma finendo con pezzi di biscotto sbriciolati sulla faccia ed alcuni anche dentro al naso quasi soffocando.
<Liam, perchè il tuo ragazzo era nudo?> il cuginetto di otto anni si avvicinò alla salma di Liam ormai stesa sulla panchina dallo shock.
<Non è il mio ragazzo> sbuffò poi.
La donna alla fine chiamò la polizia ma appena disse che due ragazzi stessero facendo qualcosa su una panchina davanti a dei bambini e poi uno di loro si trasformò in un lupo, gli venne chiuso il telefono in faccia.
Anche se poi dopo lo Sceriffo Stilinski volle delle spiegazioni da parte di Liam.
Solo che in quel parco giochi non vi erano solo i cuginetti di Liam, non vi era solo la signora che arrivò all'ultimo, non vi era solo Theo completamente nudo.
In quel parco giochi vi era tutto il pacchetto di cuccioli, ovviamente completamente resi invisibili grazie a Corey.
Il pacchetto non rispose alle innumerevoli chiamate di Liam perchè era decisamente impegnata a fare qualcos'altro. Prima che Liam arrivasse al parco giochi erano andati tutti a comprare delle tartarughe. Tra una parlata e l'altra, visto che Alec si era comprato una tartaruga e così anche Mason, finirono nel parco giochi della scuola elementare.
Misero le tartarughe dentro al recinto della sabbia, una contro l'altra per farle lottare. Theo faceva il tifo per la tartaruga di Alec e stranamente in loro compagnia c'era anche Malia che faceva il tifo per la tartaruga di Mason.
Malia e Theo non andavano d'accordo, non sarebbero mai andati d'accordo, c'erano un po' troppe divergenze ed erano fin troppo simili e poi Malia non riusciva a perdonarlo per aver ucciso Scott anche se Scott in quel momento l'aveva lasciata ed era partito per il college alla ricerca di se stesso e nella sua autorealizzazione. Secondo Theo, Scott aveva inventato tutta la cazzata dell'autorealizzazione solo perché volesse scopare al college e quindi doveva essere single. Malia diede un pugno a Theo.
Fatto sta fu che la incontrarono in un negozio di vestiti al centro commerciale e loro avevano delle tartarughe in mano. La curiosità colpì anche Malia e quindi si ritrovò a gridare contro la tartaruga di Alec e fare il tifo per la tartaruga di Mason imponendole di uccidere quella di Alec.
La tartaruga di Mason perse perchè alla fine la tartaruga di Alec riuscì a battere e salire sopra a quella di Mason, anche se molti sospettavano che semplicemente si stessero riproducendo. Malia spinse il petto di Theo furiosa ed urlò un "ti Sfido!" e così finirono nel correre nella foresta con la loro vera forma fino al dirupo. Per chi arrivasse lì e tornasse prima dell'altro, vinceva una settimana gratis di schiavitù nei confronti dell'altro. Ottima offerta, no? Solo che Malia doveva competere con un esemplare di chimera avente la forma completa da quando morì sul tavolo operatorio durante la seconda vivisezione dei Dread Doctors. Theo aveva corso in quei boschi così tante volte che sapeva ogni suo singolo centimetro.
Theo vinse, ma al posto di andare e ritrasformarsi davanti a Mason e Corey che si erano nascosti con l'invisibilità da Liam, Theo sentì il suo odore e come un cagnolino corse dal suo padrone, dalla sua casa.
Liam non notò neanche che Malia fosse tornata e ritrasformata mentre Mason le afferrasse il braccio e la tirasse verso di loro per farla diventare invisibile.
E così tutti assistettero a quella scena.
Le tartarughe caddero dalle mani di Alec.
Quando Liam tornò a casa con i suoi cuginetti, dopo avergli comprato il gelato e dato cinquanta dollari l'uno per non dire quello che avessero visto. Sbuffò distrutto e venne nuovamente accolto dalla sua famiglia chiassosa che stava terminando di preparare tutti i preparativi per la cena.
Liam salì in camera sua e chiuse la porta della stanza buttandosi sopra al letto prima che dovesse andare a cenare ed assistere ad un altro set di torture da parte delle zie con domande personali troppo intime che non sarebbero dovute uscire dalla sua stanza da letto. Ma poi perché? Si chiedeva sempre le solite domande ma non riusciva mai a darsi una risposta.
Prese il suo cuscino per soffocarsi e dimenticare la giornata, forse così avrebbe dimenticato che stava per baciare Theodore Karl Raeken. Ma poi sentì provenire dalla sua finestra dei rumori di graffi strazianti. Oltre al fatto che se quei graffi avessero continuato a persistere, Liam avrebbe dovuto completamente cambiare finestre, così alzò lo sguardo per vedere chi fosse ed era il lupo di quella mattina.
Cioè era Theo. Theo era alla finestra di Liam nella sua forma da lupo. Da lupo. Ancora Liam doveva abituarsi a questo. Come diavolo aveva fatto poi ad arrampicarsi fino al secondo piano? Liam si alzò dal letto, pronto ad aprire la finestra per urlare contro a quel stupido ventenne. Avrebbe fatto scendere anche Dio stesso per pregarlo di fermarsi! Così Liam, aprì la finestra e fece entrare a quattro zampe il lupo Theo che scollò il suo pelo fin troppo soffice per esistere al mondo.
Liam si mise a braccia conserte dopo aver richiuso la finestra. In posa autoritaria pronta a criticare ogni singola azione di quel animale che avesse di fronte.
<Sei uno stronzo> incominciò a dire Liam vedendo come Theo ancora non gli prestasse attenzione ma sembrava come se stesse cercando qualcosa nella stanza fuori posto. Liam non era un bravo a capire gli animali ma sembrava come se fosse in ansia, come se in quella stanza vi fosse qualcosa di diverso e di sbagliato, qualcosa che lo minacciasse <mi hai lasciato al parco giochi con quella signora> continuò Liam guardando Theo posare il naso a terra ed annusare fino alla porta apparentemente chiusa.
Liam ringhiò vedendo come il lupo Theo lo stesse ancora ignorando per farsi i cazzi suoi. Liam pressò le labbra una sopra l'altra e si spostò per fermare il lupo prima che sbattesse la testa contro la porta chiusa oppure gli venisse la malsana idea di mettersi a due zampe ed aprire la porta con la bocca per scattare di sotto dove vi fosse tutta la sua famiglia.
Ma Theo provava un senso di straniamento. Gli pizzicava il naso e l'odore di Liam era diverso, strano, c'era qualcosa che non andava. Era sull'attenti come se una minaccia stesse per distruggere la sua casa. Il fatto stesso che Theo sentiva su di Liam un odore differente come se esso fosse stato compromesso, gli faceva bruciare lo stomaco di una sensazione che odiava.
Liam era con le spalle al muro, con le braccia conserte e con il broncio più adorabile che Theo avesse mai visto e poi quel strano odore. Theo risalì lo sguardo verso il beta, vide la porta chiusa e socchiuse gli occhi sospettoso. Theo pensò che Liam stesse cercando di nascondere qualcosa. Fece un ringhiò che si espanse su tutto il suo petto, profondo e minaccioso come se volesse mangiare Liam.
E diavolo, voleva divorarlo. Ogni centimetro di quella fottuta pelle. Lasciargli il segno, voleva solo che tutti sapessero che fosse di sua proprietà. Era qualcosa di sbagliato? Ovviamente il cuore di Tara voleva tutto questo e Theo era fin troppo debole per ribellarsi.
Theo si ritrasformò davanti a Liam e con una mossa decisamente violenta afferrò la maglietta di Liam e la strinse nel palmo della mano, spingendogli la schiena contro al muro per impedirgli di scappare. Perché diavolo non riusciva a fermarsi?
<Ma che diavolo> Liam era tra lo shock iniziale della ritrasformazione di Theo di fronte a sé per la seconda volta completamente nudo e lo shock di essere stato preso per la maglia e trascinato con la schiena al muro.
Liam vide sul volto di Theo solo confusione e ansia, sembrava come se qualcosa dentro di lui lo stesse mentendo in soggezione e lo stesse portando a provare qualcosa di brutto.
<Theo che diavolo stai facendo> la voce di Liam sembrava più alta di un ottava mentre sul suo volto si creava uno stato di confusione più assoluta mentre non riusciva ad evitare lo sguardo degli occhi spenti e grigi di Theo.
Erano grigi.
Liam stando al fianco di Theo iniziò a comprendere diversi dettagli del suo volto. Liam sapeva che Theo era un genio della truffa, del crimine e soprattutto del mentire spudoratamente in qualsiasi situazione si trovasse ma man mano che lo guardava, riusciva solo a capire le sue emozioni guardando il cambiamento del colore dei suoi occhi. Quando erano grigi voleva dire che stesse soffrendo. Perché Theo stava soffrendo?
<Stai muto> Theo sussurrò con voce roca ad un centimetro dalla pelle di Liam mentre iniziò ad analizzarlo, guardando ogni singolo centimetro della pelle scoperta di Liam. Bloccandosi solo a fare quello perché non poteva fare quello che volesse veramente cioè baciare e mordere ogni parte di Liam.
Liam in quel momento voleva morire dentro, non solo aveva una persona che lo avesse sbattuto al muro e lo tenesse saldo ad esso ma anche che fosse Theo. Le gambe di Theo erano esattamente tra le sue bloccando i suoi movimenti ed impedendogli di scappare. Decisamente non poteva guardare sotto, il profumo di Theo gli stava inondando le narici e lo stava decisamente rendendo più stupido del solito, ed il solo fatto che da quell'uomo provenisse una voce così calda, il suo cervello non riuscì proprio a connettere un cazzo.
<Theo> Liam decise di rivolgergli una preghiera affinché Theo si allontanasse e decise di guardare il tetto perché così il suo sangue non sarebbe finito nello scorrere in parti sbagliate. Ed il solo pensiero che Theo potesse eccitarlo così dannatamente tanto gli metteva non solo paura ma anche un fremito positivo.
Ma a quanto pare Liam non venne ascoltato. Theo portò il volto nell'incavo del collo di Liam, seppellendosi tra i capelli e la pelle calda di Liam. Liam stava morendo. Theo appoggiò il naso tra il collo ed le spalle ed inspirò l' odore di Liam, così forte e così dolce. Era perfetto e Theo non poteva considerarlo suo. Odiava profondamente la sensazione dello stomaco attanagliato e del cuore di Tara strepitare. Ci stava provando d'accordo? Tara doveva finirla di stressarlo! Inspirò l'odore che per Theo fosse casa e calmò le urla nel suo cervello.
Il cuore di Liam si fermò, Liam era decisamente morto in quell'istante. Sentiva il respiro di Theo proprio sulla sua pelle; il calore di Theo espandersi sul suo corpo facendolo impazzire anche con un singolo tocco; le punte dei capelli di Theo gli punzecchiavano le narici ma l'odore di legno d'acero che si espandesse nei suoi polmoni era l'odore della felicità; e quelle maledettissime labbra di Theo appoggiate leggere sulla sua clavicola. Liam poteva sentire il sorriso di Theo sulla sua pelle.
Ora Liam voleva chiedere a Mason se si potesse morire di felicità.
<Avevi un odore strano> sbuffò Theo inspirando ancora ed apprezzando il profumo di zucchero filato di Liam <come di donna>
Liam e Theo avevano un linguaggio loro. Non avrebbero mai detto ciò che provassero davvero, forse per la stupidità di Liam sul fatto che non comprendesse i sentimenti di Theo oppure per il fatto che Theo sapesse di non meritare il sole e che anche solo poter rimanere al suo fianco, poter toccare solo un po' la sua pelle per sentire il suo calore gli andava bene. Theo sapeva che lui non si meritava quella felicità, ma era egoista.
Il suo corpo era egoista. Il cuore di Tara era egoista e non riusciva a stare lontano da Liam.
Liam debolmente mise le proprie mani sopra a quelle di Theo, come se accarezzargliele potesse commettere un passo falso. Non si chiede cosa diavolo stesse succedendo, che cosa ci faceva Theo nella sua camera nudo, o perché diavolo riusciva a trasformarsi in quella forma, o perché diavolo Theo continuasse ad annusarlo come un animale. Ormai aveva smesso di farsi delle domande.
Rispose solo alle preoccupazioni di Theo <le mie zie, mi hanno assaltato appena che sono tornato a casa>
Theo alzò il capo dal collo di Liam e come un piccolo cucciolo guardò di lato mostrando a Liam come gli fossero tornati quei occhi verdi accesi che tanto amasse <oh quindi non sono l'unico che lo fa? sei proprio una preda davvero gustosa, Dunbar>
<Ma stai muto> Liam crucciò lo sguardo portandolo ad incrociare quello di Theo, sbuffò innervosito cercando di sopprimere il sorriso nascente <non sono io il maniaco che gira nudo per la città>
<Per caso sei geloso, Dunbar?> Theo sogghignò divertito.
<Dio mio, mai! Poi con un maniaco che non si fa problemi a rimanere nudo davanti a dei bambini poi> forse Liam glielo avrebbe ricordato per il resto della sua vita. Aww pensava già che avrebbero passato la vita insieme!
<Ma anche io ho un bambino> Theo sembrò diventare serio, ancora decisamente non lontano dal volto di Liam, sembrava come se la conversazione dovesse rimanere proprio nell'aria di due centimetri di distanza l'uno dall'altro.
<Cosa?>
Theo si spostò all'orecchio di Liam e gli sussurrò con voce roca e suadente <Theo Junior>
A Liam gli venne un leggero tic all'occhio perché non si capacitava per nulla di come Theo potesse essere uno stronzo narcisista e pallone gonfiato ma le sue orecchie lo tradirono perché stavano diventando rosse per l'imbarazzo facendo divertire Theo.
<Se non vuoi che uccida Theo Junior, fai meglio a rimetterti i vestiti> Brontolò Liam volendo minacciarlo ma non ci riuscì.
Theo portò la mano libera lungo il fianco di Liam scoprendolo leggermente e insidiandosi con i polpastrelli dentro ai pantaloni abbassando leggermente i boxer di Liam e strinse la presa che avesse sulla sua maglietta <ma io volevo riprendere dove eravamo rimasti al parco giochi> soffiò sull'incavo del collo di Liam rivolgendogli un lieve bacino sotto al mento.
Liam deglutì cercando di richiamare l'ultima parte del suo cervello attiva e funzionante che gli fosse rimasta anche se al dire il vero quella parte solitamente si metteva a giocare a ping pong mentre i suoi due unici neuroni cercavano di mettere in croce le parole che pronunciava regolarmente. Ma se quei due unici neuroni erano andati in oversize e quelli rimasti stavano giocando a ping pong, che diavolo doveva fare?
Liam ora comprese decisamente quanto Theo ci stesse spudoratamente provando con lui. Ma non sapeva fin dove Theo si sarebbe spinto pur di prenderlo in giro, perché in fin dei conti, Liam sapeva che tutto questo era solo perché a Theo piacesse prenderlo in giro così da ridere a crepapelle e ricordarglielo come figura di merda per il resto della sua povera e miserabile vita.
Ma proprio quando i loro sguardi si incrociarono e Theo stava per chiudere quella distanza tra i due posando le proprie labbra su quelle di Liam, la porta si spalancò mostrando Jenna nel suo più alto splendore ritrovandosi i due ragazzi ad un passo dallo scopare in una casa piena di persone.
Jenna inizialmente non ci fece caso, spalancò la porta lanciando i vestiti puliti di Liam sul letto dicendo un "Liam i vestiti". Poi chiuse la porta, alzò lo sguardo, rimase un secondo a pensare e poi riaprì la porta trovandoli in quella stessa posizione.
<Usate le protezioni mi raccomando e non fate troppo rumore, ci sono i bambini> fece Jenna facendo l'occhiolino ai due ragazzi che girano lo sguardo verso l'intrusa nella stanza.
I secondi che susseguirono la vicenda si basarono su Liam che mostrava di avere la superforza di un lupo mannaro unito a un tirannosauro-rex-super-sayan-gold lanciando via Theo ed urlando a squarciagola qualsiasi cosa per far fermare sua madre dallo scendere le scale ed andarsene così da spiegarle che non era come lei credesse; e poi su Theo che dopo aver sbattuto la schiena contro il baule ai piedi del letto di Liam, ringhiò dalla sofferenza per la botta e si ritrasformò in un lupo passando tra le gambe di Liam e di Jenna che lo guardarono, Jenna meravigliata e Liam spaventato.
Theo scese le scale ringhiando pian piano di dolore per la botta mentre Liam urlava contro a sua madre quattrocento volte che non era come lei avesse visto, che non era come lei pensasse e che non provava niente per Theo anche se lei se ne usciva con il difendere lo stesso Theo.
"Quindi per te è solo una botta e via?"
"Mamma non è come diavolo pensi!"
"Quindi lo vuoi solo usare?!"
"Mamma ma da che parte stai?! Non vedo Theo in quel modo, credimi!"
"Quindi secondo te non è perfetto per avere una relazione?!"
"Mamma, no! Non mi piacciono i ragazzi!"
"Quindi mi stai dicendo che non solo illudi mio Figlio ma anche che non provi niente per lui?!"
"Mamma IO sono tuo figlio!"
Theo scese al piano di sotto ed andò a girare intorno al divano per vedere David seduto mentre guardava in televisione un documentario sui pinguini. Theo saltò sul divano e si mise con il muso appoggiato alla coscia di David. Le zampette ai suoi lati e con il capo che aspettasse di essere accarezzato.
David guardò Theo Lupo e capì subito che era lui perché era l'unico a sapere della sua trasformazione fino ad ora oltre Malia. Quando David scoprì del soprannaturale voleva fare delle ricerche e l'unico che sapesse quasi tutto sul soprannaturale fu proprio Theo visto che fu anche un esperimento. Quindi un esperimento in più non sarebbe stato così grave anche se i tuoi traumi dicevano altro.
David mise la mano sul capo di Theo e iniziò a trecciare le proprie dita con la pelliccia soffice del lupo.
Theo sbuffò.
<Ti fa male qui?> David posò la mano verso metà della schiena del lupo strofinandola dolcemente.
Theo sbuffò nuovamente.
<Sai che Liam è un po' violento, esprime così le sue emozioni> David rispose sempre con lo sguardo puntato sulla televisione mentre il volume del documento si sentiva appena e leggeva i sottotitoli.
Theo sbuffò ancora.
<Lo so che ci stai provando, ma Liam è un po' ottuso nel comprendere i suoi sentimenti> David rispose a Theo.
Theo sbuffò ancora una volta.
<Liam che non vuole fare sesso con te?> David si voltò verso il lupo che alzò il muso e guardò David.
Theo fece un cenno con il capo.
<Aspetta Cosa?!>
La serata finì con Theo che venne presentato a tutta la famiglia di Liam e Liam che dovette lavare tutti i piatti per punizione.
Theo lo aiutò ad asciugarli.
❀Atti Osceni In Luogo Pubblico❀
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