Thieves of the Sea - Roleplay
Nome: Tatsuya. Nome orientale il cui significato può variare a seconda dell'interpretazione dei suoi kanji. Uno di questi può voler dire "diventare un drago".
Cognome: Sumitomo. Alla lontana discende da un pirata noto, ma attualmente la sua famiglia è di rango basso. Riescono a mantenersi con la fabbricazione artigianale di armi bianche.
Età: 22 anni.
Razza: Umano.
Perché è diventato un pirata: la ragione per cui è diventato pirata è molto semplice e popolare. È alla ricerca di avventure e sfide che lo rendano più forte, così come reclamare gloria e scoprire tesori. Molti altri sono diventati pirati per questi motivi, e Tatsuya è uno di loro. Anche perché il suo stile di vita è conforme a quello della pirateria.
Prestavolto:
Carattere:
Tatsuya è una persona guidata dalle proprie convinzioni, tanto che il suo modo di essere è dovuto dai numerosi precetti da lui stipulati (e che sono riportati in un altro capitolo).
Una volta conosciuto, si può comprendere come lui sia un individuo irrispettoso, diffidente e testardo. La sua fiducia negli altri è nulla, tanto che non si fida nemmeno del proprio riflesso. Preferisce di gran lungo viaggiare e lavorare da solo, dato che si trova a proprio agio seguendo i propri ritmi. È rigido, ordinato e tiene molto alla pulizia, specie se si ritrova nella casa d'altri.
Dà molto valore al concetto della forza, che sia fisica o mentale, tanto che porta rispetto solo a coloro che lui reputa superiore. Per il resto, non guarda in faccia a nessuno, che siano parenti, politici, regnanti o debitori. Una qualità, che si potrebbe dimostrare un difetto, è la sua completa onestà. Non dice alcun tipo di bugia, cosa che potrebbe tuttavia andargli a svantaggio.
Altre probabile qualità sono il suo eccessivo coraggio e la sua costanza. Una volta che prende una decisione difficilmente si tira indietro, per cui riflette bene sulle proprie scelte. Forse un altro aspetto positivo è la sua cura per la nutrizione e il cibo in generale. Non spreca niente, e anche con poco o niente riesce lo stesso a procurarsi un umile pasto.
Storia:
Un'anima costretta a rinascere più e più volte per via della maledizione di uno spiritello, fino a che non imparerà cos'è la sincera gratitudine. In questa vita:
Tatsuya risultava un soggetto difficile già da giovanissimo. Per quanto i suoi genitori lo abbiano visto nascere, assomiglia ben poco ad entrambi. Specie per i suoi occhi, i quali sotto certe luci possono assumere un colore dell'iride giallo.
Non riuscendo a spiegarsi la faccenda, specie perché la madre non testimoniava alcun tipo di tradimento, lo crebbero come qualsiasi bambino del loro discreto villaggio. Ovviamente, nei limiti del loro patrimonio.
Eppure il piccolo Tatsuya non mostrava alcun segno di affetto nei loro confronti. In generale, non lo dimostrava con nessun individuo. A momenti era più interessato nella professione del padre che nell'uomo stesso. Cresciuto un po', si mostrava già un ottimo apprendista armaiolo, e se le cose non fossero andate diversamente lo sarebbe pure diventato.
In seguito a un litigio con la figura materna, Tatsuya abbandonò la propria famiglia e la propria casa. Non sembrava avere giustificazioni se non una classica ribellione adolescenziale. Ma, fino a tempi contemporanei, non è mai più tornato da loro.
La cosa non lo disturba per niente, visto che si sente molto meglio a dover affrontare per conto suo un mondo molto più vasto di quelle quattro case di poveracci. Per via delle sue abilità poteva anche entrare in marina, ma il suo animo testardo e ribelle non glielo hanno concesso. Trovò quindi molto più giovamento nella vita di pirata vagabondo: sua la vita, sue le regole.
Attualmente fa parte della ciurma di: -Mas-Querade-
In seguito ad uno dei suoi viaggi, infatti, incappò nella nave dei Phantom Corsairs. Dato che, anche questa volta, era clandestino su una nave non sua, si ritrovò ad affrontare una banda di pirati agguerriti e affamati di ricchezze. E riuscì a sopravvivere, dato che si dimostrò il più capace nel sapersi difendere. Per questo, e anche per rispetto nei confronti del capitano, si unì alla ciurma.
Manufatto:
Il modo in cui è entrato in contatto con questa misteriosa maschera è ancora avvolto nell'ignoto. Non è sicuro se si sia trattato di un incubo distorto o se, alla fine, sia stato tutto reale.
Sta di fatto che in uno dei suoi viaggi, Tatsuya era a bordo di un mercantile che viaggiava verso le Isole Corallo. Ovviamente, il giovane era salito a bordo clandestinamente. Ad un tratto, mentre era rintanato tra i barili della cambusa, cominciò a sentire una flebile voce parlargli. E dato che i suoi precetti non prevedono di parlare con voci sconosciute, non le prestò attenzione. Sarà un caso, sarà destino, ma successivamente la nave sulla quale si trovava venne affondata da una tremenda tempesta.
In bilico tra la vita e la morte, Tatsuya affondò nei neri abissi dell'oceano. Eppure l'impossibilità di respirare e la pressione sempre più schiacciante, venne tenuto in vita da una forza misteriosa.
Giunto sul fondo oceanico, la sua strada era comodamente illuminata da diverse creature bioluminescenti. E dato che la situazione non permetteva alternative, cominciò a camminare fino a giungere ad un piedistallo molto sospetto. Su di esso si trovava una maschera dorata, la quale si mise a parlargli. Si rivelò essere la causa di tutto quel putiferio e che era alla ricerca di un prescelto per poterla liberare dalla sua prigione acquatica.
Come potete ben immaginare, Tatsuya affermò che non erano affari suoi, ma venne convinto nel venire a conoscenza di orride creature deformi che bazzicavano per quei fondali, anche loro alla ricerca della maschera. Ciò che successe in seguito è ignoto, dato che il ragazzo non sa spiegarsi come, dopo aver preso la maschera, si è risvegliato lungo le spiagge sabbiose di un'isola. Ormai convinto dalla voce della maschera, se la porta sempre appresso, che sia in mano o appesa alla cintura, non volendo che capiti in altre mani.
Ora che si è finito di parlare dell'ottenimento del manufatto, si parla dei suoi poteri. L'oggetto noto come Maschera della Vita è un cimelio di un passato sconosciuto, dotato di poteri inauditi.
Deve infatti il suo nome alla capacità di donare l'immortalità a chiunque la indossi, e una lunga vita a chi la possiede. Questo fantomatico potere verrà meno una volta che l'attuale possessore la perderà permanentemente, portandolo a una veloce e ingrata morte.
Visti i secoli passati negli abissi, la maschera ha affinato i suoi poteri sulle creature marine, cambiando forma sia a sé che a chi la indossa.
Maschera del polpo: le braccia si sviluppano in tentacoli provvisti di ventose, aumentando così la portata del possessore così come donare la capacità di appiccicarsi dove vuole.
Maschera dell'anguilla: diverse spine crescono sulla schiena del possessore, donandogli la capacità di poter emettere forti scariche elettriche.
Maschera dello squalo: aumenta vertiginosamente la capacità di nuoro del possessore, oltre che a donargli un paio di fauci dai morsi letali.
Maschera della manta: un paio di ali pinnate permettono al possessore di planare aggrazziatamente, oltre che a migliorarne l'agilità.
Maschera della mantide: dalle mani si sviluppano delle falci affilate tanto quanto delle spade, oltre a migliorare la vista del possessore in ambienti bui.
Maschera del granchio: l'ultima mutazione della maschera della vita provvede di una robusta corazza il suo possessore, rendendolo un carro armato su due gambe.
Tuttavia, la Maschera della Vita è capricciosa, e decide lei quando poter cambiare la propria forma. Un buon modo per interrompere velocemente i suoi poteri è rimuoverla.
Curiosità:
> è bravo a suonare la fisarmonica, tanto che nei momenti di noia si diverte a suonarla
> decente con la spada, la sua arma prediletta è una schiavona forgiata da lui stesso, nominata "Risacca".
> se la cava a cucinare. La sua specialità sono i calamari alla griglia
> per quanto li adori come gusto, detesta mangiare i granchi. Reputa inutilmente complicato dover maneggiare il carapace duro e spinoso di quei crostacei.
> ha sempre appresso un gatto bianco a macchie nere di nome Kai. Non importa l'impegno, quel felino sembra sempre avere qualche vita in più, per cui non riesce a liberarsene. Dice di poter parlare con lui, ma la cosa non è confermata.
Themes:
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top