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[N/A] LI VOGLIO SEPARATI, MA LI VOGLIO INSIEME. Questo capitolo sarà leggermente più lungo :( Ricordatevi una stellina, e nel dubbio, godiamoci questa GIF🥺
R - H O N G J O O N G
Nonostante piansi un'intera notte per motivi relativamente discutibili, l'indomani dovetti comunque adempiere ai miei doveri da studente. Puntuale come suo solito, Mingi suonò al mio citofono. Attraverso la telecamera, mi mostrò entusiasta il suo nuovo acquisto: l'ennesimo album jazz che aveva ordinato su internet era finalmente giunto tra le sue mani. Un'altra decina di canzoni che non avrei mai ascoltato, o capito. Quando scesi a salutarlo, e lui prese la cartella per me, semplicemente lo baciai. Sperai in cuor mio che quel gesto mi aiutasse a redimermi dalle mie colpe, ma non funzionò. Il mio umore era sempre più a terra.
《Hongjoong, i tuoi occhi sono rossi.》mi fece notare Mingi, vagamente preoccupato. Mi accarezzò il viso, invitandomi a sedermi sulle sue ginocchia. Mi sistemai cauto su di lui, a capo chino. Non volevo capisse avessi pianto, e il battito iniziò ad accelerarmi. Mingi parve capirlo, e semplicemente mi fece appoggiare il capo sul suo petto. Il suo calore mi avvolse rapidamente, e per la prima volta mi sembrò realmente di entrare in sintonia con lui. Mi accucciai al suo petto, trattenendo a stento i singhiozzi che rapidi erano andati a bloccarmi la gola, e socchiusi gli occhi. Mingi mi strinse a sé, con le sue robuste braccia e il suo profumo di cornetto, e guidò comunque diligentemente sino a scuola. Io sulle sue gambe, e un'allegra canzone jazz allo stereo.
Rimasi stupito quando raggiungemmo invece una cartoleria poco lontano. Mingi mi sorrise divertito, avvicinandomi più a lui, scostando le mani dal volante ai miei fianchi. Quella posizione permetteva che i nostri bacini si sfiorassero, e al solo pensiero mi ritrovai ad arrossire. Improvvisamente Seonghwa divenne l'ultimo dei miei problemi. Sapevo di non essere in grado di gestire il mio corpo, e la confusione che avevo nella mente si rispecchiava nelle mie reazioni. Mingi mi sorrise divertito, sfiorandomi il viso.
《Vedo che stai meglio.》ridacchiò. Non feci in tempo a ribattere, al massimo del mio imbarazzo, che mi baciò. Mi fece tacere in quel modo, prendendomi il viso tra le mani ed infilando la lingua nella mia bocca. Oltre al mio viso, anche il mio stesso corpo avvampò. Un verso osceno sfuggì alle mie labbra quando lui si spostò a baciarmi il collo. Era troppo rapido, e non riuscivo a stargli dietro. Non mi aveva mai baciato in quel modo, dal momento che sapeva mi sentissi a disagio, e mi chiesi se lo stesse facendo solo con il fine di rilassarmi. I suoi denti d'un tratto segnarono la mia pelle, arrossandola in un unico punto leggermente sotto la mascella. Dovetti mordermi le labbra, per non lasciarmi sfuggire un sonoro lamento.
《Il solito timido...》ridacchiò ad un tratto, contro la mia pelle. A disagio, non dissi nulla, sfiorandomi imbarazzato il collo. Mingi si scostò tranquillo, soddisfatto del proprio operato. Mi osservai allo specchietto retrovisore, notando un succhiotto che non avevo modo di nascondere. Rosso in viso, seguii Mingi al di fuori della macchina, evitando il suo sguardo. Lo percepivo sorridere alle mie spalle, mentre mi lasciava un bacio sul capo. Mi rilassai appena a quel gesto.
《Andiamo, devo comprare delle tempere.》
La cartoleria era piccola ed intima. Ogni reparto, era ben spolverato e messo a lucido, mentre il bancone era messo in risalto da allegri articoli da cancelleria. Mi venne istintivo sorridere: era un luogo realmente rilassante, ebbi l'improvviso desiderio di comprarmi tutto. Sperai che Mingi ci mettesse molto ad acquistare le sue tempere, dal momento che finalmente mi sentivo a mio agio. Dopo aver sfogliato qualche quaderno e provato innumerevoli penne dal diverso colore, raggiunsi Mingi, in volto un sorriso sincero.
Mi immobilizzai sul posto non appena mi accorsi di una seconda figura. Visibilmente alta, spaventosamente familiare. Seonghwa si trovava ormai di fronte a me, i capelli scuri a coprire la sua espressione cupa. Le sue labbra, carnose come l'ultima volta. La sua sola presenza bastò a mandare in cortocircuito la mia mente. Le gambe iniziarono a tremare sotto il mio peso, le mani a sudare. Seonghwa era eppena entrato da una porta che avevo precedentemente chiuso a chiave, portando con sé ricordi che credevo aver dimenticato.
Non seppi come, ma ci ritrovammo sul retro del negozio, costretti in un piccolo e buio spazio. Avevamo entrambi bisogno di chiarire la situazione, ma non ero propriamente certo saremmo giunti ad una soluzione. La felpa che indossava lo sbilanciava ancor di più, e la sua figura si impose facilmente sulla mia. Il suo familiare profumo di colonia mi avvolse completamente, intrappolandomi nelle sue spire e facendomi dimenticare come si respirasse. Chiusi gli occhi, nervoso, tentando di tranquillizzare il mio battito cardiaco.
《Hai pianto.》osservò con tono neutro, ponendo bruscamente fine al chiassoso silenzio di quello sgabuzzino. A quella sentenza, mi affrettai ad interrompere il nostro contatto visivo, voltandomi verso destra. Indietreggiai di un passo per poter allontanarmi da lui. Lo spazio era angusto, e percepivo l'aria mancarmi. Il calore che emanava il suo corpo mi soffocava. Seonghwa non si mosse.
《Non per te.》dissi scioccamente. Non appena quelle parole abbandonarono la mia bocca, venni colto dall'istinto di andarmene. La sua espressione si indurì lievemente, e la sua postura al contempo si irrigidì
《Non mi sembra di avertelo chiesto.》si limitò a dire, posizionandosi di fronte alla porta. Frustrato, mi limitai a sospirare. Evidentemente, ai suoi occhi ero come un libro aperto. Questa cosa mi infastidì particolarmente.
《Cosa vuoi dirmi?》dissi allora, visibilmente nervoso. Seonghwa si limitò a piegare appena il capo, mordendosi un labbro. A quell'immagine, qualcosa si mosse fastidiosamente nel mio stomaco.
《Tu cosa vuoi dirmi?》ribatté, tranquillo. Il suo atteggiamento, apparentemente calmo, mi infastidì ulteriormente. Come poteva essere talmente rilassato, quando nel mio stomaco imperversava una tempesta?
《L'ho chiesto prima io.》sibilai.
《Lo abbiamo detto insieme.》mi corresse rapidamente. Probabilmente ero appena arrossito. La rabbia tinse le mie guance di un rosso accesso, e mi ritrovai ad assottogliare lo sguardo. Seonghwa si avvicinò a me, costringendomi ad indietreggiare sino alla parete. Mi studiò attentamente, in silenzio, le mani in tasca e un sopracciglio inarcato. Mi sforzai massimamente nel non guardarlo, i miei occhi non si erano ancora abituati alla sua presenza.
《Vuoi forse parlare del bacio?》chiese allora, a bruciapelo. Sussultai, incredulo, avvampando inesorabilmente. Mi voltai indispettito verso di lui, sforzandomi di assumere un'espressione neutra. Al contrario, il mio cuore sembrava voler abbandonare il mio petto.
《Quale bacio?》chiesi allora, infantile.
《Hongjoong.》mi ammonì. Anche la sua pazianza sembrava star terminando, e non potei che gioirne. I suoi occhi si scurirono ancor di più, e per un breve attimo annegai in essi. Mi chiesi se anche lui stesse provando le mie stesse emozioni, e mi diedi immediatamente dello sciocco.
《Non credo di ricordarmelo.》insistetti, cocciuto. Sul suo sguardo sorse un ghigno malevolo, che non credevo avrebbe mai indossato. Poggiò una mano sulla parete dietro di me, chinandosi su di me. Il suo corpo sfiorò il mio. Agitato, trattenni il fiato, mentre percepivo si star perdendo l'equilibrio.
《Immagino avessi già Mingi in mente.》sussurrò allora, con cattiveria, contro il mio viso. Il suo fiato intrappolò il mio, rubandomi il respiro, impedendomi di concentrarmi correttamente. Non percepivo più le guance, per quanto mi bruciassero.
《L'unico ad essere fidanzato tra noi due, sei tu.》lo accusai istintivamente, sfidandolo con lo sguardo. Seonghwa mi guardò in silenzio, sarcastico. Lo vidi leccarsi lentamente le labbra, e volli gridare per la frustrazione. La mia mente elaborò sin troppo rapidamente situazioni che avrei preferito non immaginare, ma la consapevolezza di ciò che avevo detto mi colse di sorpresa solo qualche attimo dopo. Spalancai gli occhi, portandomi incredulo una mano alla bocca. Mingi.
《Sei pessimo.》commentò Seonghwa, tranquillo. Con una mano afferrò il mio mento, costringendomi a voltarmi ancora una volta. Remissivo, lo lasciai fare. Odiai me stesso, ma la necessità di percepire nuovamente il suo tocco su di me mi impedì di agire diversamente. Seonghwa osservò schifato il succhiotto che avevo sul collo. Al contrario, osservai affascinato il modo in cui serrò la sua mascella. Lo sguardo iniettato di un sentimento a me ancora sconosciuto.
《Anche tu sei pessimo. La prossima volta, scommetti su qualcos'altro, e non su qualcun'altro.》riuscii a dire dopo qualche attimo. Lo pensavo realmente, e lui parve cogliere la sincerità e la frustrazione nel mio tono di voce. Mi strinse con più forza il mento, e mi lasciai sfuggire un gemito sommesso. Entrambi ci irrigidimmo a quel suono, incrociando per un attimo i nostri sguardi sorpresi.
《Abbassa il tono di voce, con me.》mi rimproverò allora, lasciandomi di scatto il mento. Tornai a respirare solamente in quel momento, e lo vidi indietreggiare di un passo.
《Parlo come voglio!》sbottai allora, con più convinzione. Il fatto che ci fossimo allontanati, mi aveva restituito un minimo di coraggio, e le mie mani iniziarono a tremare irrimediabilmente.
《Hongjoong, non abbiamo terminato!》lo sentii ringhiare, dal momento che avevo mosso un passo verso la porta. Innervosito, lo guardai ancora più male.
《Ogni mio rapporto con te, è ormai terminato da tempo!》ringhiai di rimando, puntandogli un dito contro. Lui ne aprofittò per afferrarmi il polso, strattonandomi vicino a sé. Sussultai impreparato, guardandolo male.
《Da quando sei così suscettibile?》chiese infastidito, serrando la presa sul mio polso. Finsi di nulla, stringendo i denti. Ci squadrammo come due belve selvatiche, entrambi irrimediabilmente nervosi.
《Lasciami immediatamente.》sibilai, strattonando inutilmente il mio braccio.
《Dobbiamo parlare!》mi rimproverò Seonghwa, esasperato.
《Lo stiamo già facendo!》quasi gridai. Lui mi fece cenno di zittirmi, indicandomi la porta. Avrei voluto tanto urlargli addosso altri diversi improperi, ma non volevo che Mingi ci sentisse. Fui costretto dunque a calmarmi.
《Ho bisogno di sapere come comportarmi.》sibilò allora Seonghwa, guardandomi negli occhi. Sorrisi appena, sarcastico.
《Se non fossi sparito per una settimana, lo avresti saputo.》
《Hongjoong, non ti azzardare...》ancor prima che me ne potessi rendere conto, gli avevo tirato uno schiaffo. Non fu difficile per me, dal momento che il suo viso era chino sul mio. Lo schiocco delle mie dita sulla sua pelle, precedette uno stridente silenzio. Lo fissavo incredulo, vagamente ansante, la mano ancora tremante accanto al suo viso. Seonghwa mi guardava come se mi stesse realmente vedendo per la prima volta. Gli occhi smarriti, l'espressione sorpresa.
Prima che i sensi di colpa potessero assalirmi, lo fece lui per primo. Mi spinse poco delicatamente contro la parete, facendomi scontrare la schiena contro il muro in pietra. Mi lasciai sfuggire un lieve gemito di dolore, senza riuscire momentaneamente a capire cosa stesse accadendo, ma fui subito zittito dalla sua bocca. Ci vollero diversi attimi per realizzare che mi stesse baciando, e solamente un secondo per ricambiare il suo bacio. Chiusi immediatamente gli occhi, sollevandomi istintivamente sulle punte dei piedi. Affondai le mani nelle sue spalle, e lui le affondò nelle mie guance.
La sua bocca mi condusse alla follia, il suo sapore coprì il mio. Mi sembrò di cadere, ed il mondo con noi. Ci mordemmo le lingue, ci scambiammo il respiro, e per un attimo la confusione che avevo nel petto aveva finalmente trovato ordine tra le sue labbra. Lo avrei voluto baciare per sempre, pur di sentirmi finalmente a casa.
《Ti odio.》mi lasciai sfuggire allora, in un lamentoso singhiozzo. Seonghwa sorrise sulle mie labbra, e io gli baciai il sorriso.
《È bello vedere che ricambi i miei sentimenti. Non te ne darò un altro.》disse allora, scostando lievemente il capo. Lo guardai stupito, percependo già una lieve nostalgia delle sue labbra. Lo vidi ridacchiare, mentre sospirando faceva toccare le nostre fronti. I suoi capelli mi solleticarono il viso, e lentamente il mio corpo smise di essere scosso da brividi incontrollati.
《Hai provato qualcosa?》sussurrò allora, ad un tratto. Non mi guardò, forse per non mettermi ansia. Mi morsi le labbra, esitante.
《No.》risposi, dopo qualche attimo. Un timido sorriso tradì le mie parole. Seonghwa sorrise con me.
《Neanche io.》
Nella penombra dello sgabuzzino, le nostre mani si intrecciarono.
[N/A] Ecco finalmente il capitolo! So che alcuni non sono riusciti a leggerlo precedentemente, ma lo avevo pubblicato per sbaglio, perciò l'ho eliminato dal momento che non lo avevo terminato T^T. Comunque ho deciso che li faccio scopare, perché dopo questo capitolo me lo merito AHAHA😔 Fatemi sapere cosa ne pensate, e perdonate la lunghezza <33.
Ps. bellhss, te lo dedico💗
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