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[N/A] Buongiorno stelle! In anticipo, chiedo umilmente perdono per questo capitolo, non mi piace per N U L L A. Premetto, comunque, che dovete immaginarvi un Seonghwa del genere:

Ovviamente scherzo, per ora. Vedremo in futuro :) Immaginatevi un Seonghwa più boyfriend material:

Bene, vi ho disturbato abbastanza! Enjoy! <33

G — S E O N G H W A

Nonostante la campanella fosse suonata da diversi minuti, rimasi comunque seduto al mio posto. Serrai prima gli occhi, sorreggendomi sconsolato il capo con una mano, per poi sospirare sonoramente. Quel caldo insopportabile mi dava alla testa. Mi alzai bruscamente dalla sedia, allentandomi il nodo della cravatta, aprendo la finestra accanto a me. Sporsi appena il viso oltre il vetro, senza percepire un solo alito di vento. Rassegnato, tornai seduto al mio posto, sollevandomi le maniche della camicia e cercando il mio accendino nelle tasche dei pantaloni.

《Non si fuma.》si lamentò d'improvviso una voce, qualche banco più indietro. Mi accigliai, voltandomi verso Mingi. Probabilmente era rimasto per accertarsi che non finissi nuovamente in punizione. Non ne rimasi sorpreso, ma mi innervosii ancor di più a quel pensiero. Da quando gli altri (ed io stesso, persino!) mi ritenevano una persona tanto sconsiderata?

《Non si fuma?》ripetei, sarcastico. D'improvviso mi venne in mente Kim Hongjoong, e trattenni a stento una smorfia sconfortata. Borbottai qualcosa tra i denti, scuotendo con forza il capo. Mingi mi osservò in silenzio, lanciandomi invece il suo accendino, ammonendomi con lo sguardo.

《Non si fuma a scuola.》precisò, divertito. Alzai gli occhi al cielo, ridacchiando, accendendomi una sigaretta. Per evitare incidenti, mi spostai accanto alla finestra, gettando la cravatta ormai snodata sul banco. Quella divisa, che invece a Yeosang piaceva tanto, iniziavo realmente a detestarla: era rigida, poiché ancora nuova, e profumava eccessivamente di lavanda a causa del profuma-ambiente che mia madre si ostinava a situare in ogni stanza.

Mi gelai sul posto. Yeosang! Il solo ricordo dei suoi occhi arrossati e le labbra screpolate, mi fece rabbrividire. Non avevo la minima idea del perché si fosse ridotto in quella maniera, né avevo idea del perché oggi mi avesse completamente ignorato. Tossii appena, gettando la sigaretta ormai spenta fuori dalla finestra, voltandomi agitato verso Mingi.

《Mingi, perché oggi Yeosang non mi ha neanche guardato?》chiesi bruscamente, avvicinandomi a lui. Mingi strabuzzò gli occhi, guardandomi incredulo, come se la risposta fosse più che ovvia. Lo guardai impaziente, battendo un piede a terra, incrociando le braccia al petto.

《Sarai bellissimo e splendido per certi versi, ma amico mio, quando si tratta di amore sei un disastro!》brontolò, scompigliandomi i capelli. Lo guardai male, bloccandogli il polso. Semplicemente non ero... abituato. Con Yeosang andava tutto bene. Sempre. Non apprezzavo relazioni burrascose, più che altro per il semplice motivo che mi interessavo difficilmente ad un argomento, dunque era difficile che litigassimo. Di solito era Yeosang a scrivermi la mattina e baciarmi la sera, per me erano gesti talmente superflui che mai mi sarebbe venuto in mente di fare per primo.

《Allora?》insistetti, tentando di interpretare il suo sguardo, nascosto al di sotto di una scompigliata zazzera rossastra. Mingi mi ignorò, sollevandosi il cappuccio sulla testa, portandosi tragicamente una mano al cuore.

《Ahimé, temo che dovrai scoprirlo da solo. A proposito! Ma tu non avevi un un appuntamento?》sogghignò rapidamente, alzandosi con il suo solito modo brusco dalla sedia, perdendo dunque l'equilibrio. (S)Fortunatamente, si aggrappò in tempo al mio braccio, costringendomi a lasciarmi sfuggire un verso dolorante per la sorpresa. Mi scostai subito, guardandolo infastidito.

Appuntamento? E con chi?》quasi ringhiai, al limite della sopportazione. Mingi ridacchiò appena, facendomi un lieve cenno verso la porta. Mi voltai confuso, sgranando immediatamente gli occhi: Kim Hongjoong era fermo sulla soglia, visibilmente a disagio in quella divisa sin troppo grande per lui. In testa aveva un berretto color porpora, che si abbinava perfettamente al colore che ora riscaldava le sue guance paffute, ma ciò che più mi sorprese fu quel che stringeva tra le sue piccole mani: un meraviglioso ed enorme boquet di rose rosse.

Mingi ridacchiò dietro di me, sospingendomi verso l'uscita. Balbettai qualcosa a mezza voce, non riuscendo a separarmi da quel senso di sorpresa che aveva attanagliato il mio stomaco. Hongjoong aveva sollevato cautamente lo sguardo su di me, arrossendo se possibile ancora di più. Indispettito, spinsi Mingi da parte, raggiungendolo in pochi passi.

Cosa stai facendo?》sibilai, afferrandolo per un orecchio. Hongjoong gemette dal dolore, costretto a sollevarsi sulle punte dei piedi. Lo vidi stringersi il boquet al petto, in modo quasi protettivo.

《N-Non è come pensi! Ti sei scordato della nostra punizione?》balbettò subito, agitato. Spalancai gli occhi, lasciandolo immediatamente. Hongjoong barcollò appena, tremante sulle sue stesse gambe. Mingi nel frattempo ci superò, divertito, uscendo in silenzio dall'aula. Nella mia frustrazione, non lo vidi lanciare un'attenta e curiosa occhiata al ragazzo di fronte a me, che continuava a raddrizzarsi indispettito il berretto sul capo.

《D'accordo, andiamo. Prima finiamo, meglio è.》borbottai, risistemandomi la cravatta al collo, afferrando la mia cartella. Lui si posizionò rapidamente di fronte a me, indicandomi indispettito la felpa che avevo dimenticato sulla sedia.

《E quella?》

Quella non ti deve interessare.》ringhiai, esasperato. Gli presi bruscamente il boquet dalle mani, ignorando le sue acute proteste, poggiandolo sul banco dietro di me. Gli feci cenno di tacere, mentre recuperavo la mia felpa e lo costringevo ad indossarla. Hongjoong si ribellò immediatamente, ma presto fu costretto ad arrendersi. Mi fissò sbigottito, immobile sul posto, con la mia felpa che gli arrivava sino alle ginocchia e il berretto storto sul capo. Ricambiai il suo sguardo, sarcastico.

《Ho caldo, voglio che me la porti tu. Ma dal momento che hai le mani occupate...》sogghignai, risistemandogli il mazzo di fiori tra le mani, trionfante. Se possibile assunse un'espressione ancor più frustrata, mentre rassegnato mi seguiva fuori dall'aula, costretto a correre per stare al mio passo.

《Non è giusto!》si lamentò, con voce acuta. Lo ignorai, infilandomi le mani nelle tasche dei pantaloni.

《Piuttosto, di chi è il bouquet? Sei riuscito a conquistare il cuore di qualche primina?》quasi risi al pensiero. Lui mi bloccò per la camicia, sorreggendo a fatica il mazzo di rose con un braccio.

《Per te. Lo darai a Yeosang, quando finiremo.》esclamò, serio in volto. Mi irrigidii sul posto, accigliandomi immediatamente. Feci per protestare, ma lui mi bloccò nuovamente, stavolta per la cravatta, costringendomi ad abbassarmi alla sua altezza.

È il vostro anniversario, coglione.》

[N/A] ...Perdonate l'obbrobrio. Vi avverto che nel prossimo capitolo ci sarà molta Seongjoong :) Btw, ancora mille grazie per i voti e i commenti, siete dei tesori!🥺 Al prossimo capitolo *^*

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