Distruggimi.
L'indomani arrivo prima io al negozio, con me c'è Paolo. Dopo poco vediamo sua madre raggiungerci, ha l'aria stizzita, trasporta un pacco di cartone che poggia aggressiva sul bancone.
«Va tutto bene?» Chiede Paolo.
«Tuo fratello mi sta facendo impazzire.» Sbuffa e batte il pugno. Fingo disinteresse, ma in realtà ho proprio voglia di sapere cosa altro sta combinando.
Apre la scatola, tira fuori una seria di inviti, sono panna e organza. Paolo ne prende uno, lo osserva e me lo passa. E' un invito di matrimonio.
«Vuole sposarsi.» Tina si massaggia il viso con una mano.
«Cosa vuole fare?» Paolo le urla contro.
«Con quella sgualdrinella, così, di punto in bianco. Vorrei sapere cosa gli passa per la testa.» Prosegue, io intanto resto con uno di quegli inviti tra le mani.
La nostra giornata prosegue, c'è un'aria strana in negozio oggi, gli umori di tre persone girano intorno alla decisione di una testa di cazzo.
Paolo mi avvicina più volte, cerca di capire come sto, ma come sto non lo so nemmeno io. Scrollo le spalle, dico che va tutto bene, ma forse non è realmente così.
Più tardi vediamo entrare Clemente in compagnia di Liliana, l'aria si fa ancora più gelida.
«Buongiorno a tutti.» Urla entrando.
«Ciao Clemè.» Sua madre continua a piegare dei vestiti.
«Avete saputo la bella notizia?» Ride compiaciuto, ha una faccia che prenderei a schiaffi. Mi fissa, sorride ed io sposto lo sguardo. Evidentemente Paolo si è accorto del mio fastidio.
«Sì, abbiamo saputo. Congratulazioni.» Sorride fintamente, poi riprende sistemandosi meglio di fianco a me. «Giacché siamo in vena di annunci, volevo annunciare il mio fidanzamento con Crystal.» Mi tira a sé per il fianco. Adesso davvero mi dovete chiudere in manicomio!
Cerco di capire cosa vuole fare, ma davvero non ci riesco, così lo assecondo e abbozzo un sorrisetto.
«Voi due state insieme?» Il viso di Clemente si cruccia, non capisco a cosa ci porterà questa bugia di Paolo, ma mi sto godendo questo momento.
«Sì.» Annuisce Paolo.
«Capisco.» Scrolla le spalle, mi lancia un'occhiata infuocata. «Noi andiamo, buona giornata.» Ci volta le spalle e se ne va.
«Che ti è preso?» Spintono Paolo non appena Clemente è fuori.
«Hai visto che faccia? Conosco mio fratello, fidati, crollerà.» Mi rassicura.
«Paolo, ho paura che così faccio solo la figura della poco di buono.»
«Ti fidi di me?»
«Insomma, l'ultima volta che mi sono fidata di uno dei fratelli Maccaro non è andata esattamente come speravo.» Rispondo sarcastica.
«Scema.» Mi da uno scappellotto e ride.
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