Capitolo 17- FINALMENTE
Erano passate due settimane dalla morte dei genitori di Lily. Lei si era un po' ripresa, ma ancora piangeva di notte. Purtroppo i corpi dei signori Evans non erano stati trovati, così non si era potuto celebrare il funerale. Forse anche perché non aveva potuto dir loro addio, Lily soffriva. I suoi amici e il suo fantastico ragazzo la circondavano di affetto e solidarietà e di questo lei era estremamente grata. La buona notizia però, era che finalmente le vacanze di primavera erano arrivate. Come al solito, per circa una settimana e mezzo le lezioni si interrompevano e le gite ad Hogsmade erano autorizzate cinque giorni di fila. Era il primo anno che Lily non tornava a casa per quel periodo di pausa, così i suoi amici decisero di scrivere ognuno ai proprio genitori dicendo che avrebbe passato quella vacanza con gli amici ad Hogwarts, così da tenere compagnia alla ragazza. Il giorno dopo la fine delle lezioni i ragazzi decisero di andare ad Hogsmade. Marlene aveva dovuto insistere molto per riuscire a convincere Lily e alla fine lei, anche se non del tutto convinta, aveva accettato.
Dopo pranzo erano tutti pronti per uscire quando la ragazza cambiò idea e si tirò indietro
«Ragazzi voi andate io non ce la faccio» disse loro dispiaciuta «Scusate»
«Sai che non ti devi scusare» cominciò Marlene
«Esatto. Comunque non ci andiamo neanche noi» la interruppe Emmeline.
«No! No, per favore» esclamò Lily «Per favore voi andate». Mary era sul punto di aggiungere qualcosa, ma scorse lo sguardo supplicante dell'amica e lasciò perdere. I ragazzi si avviarono verso il grande portone d'ingresso e Lily si girò, diretta al dormitorio quando sentì una grande mano sulla sua spalla. La riconobbe subito
«Che ci fai qui. Io..»
«Si si, so cosa avevi detto, ma io non vado proprio da nessuno parte quindi o mi sottoponi ad una maledizione Imperius oppure dovrai tenermi con te» la interruppe James. La ragazza sorrise riconoscente e, come ogni volta che James si dimostrava particolarmente dolce, si stupì del fatto che solo fino a poco tempo prima lo odiava.
Entrarono insieme nella Sala Comune di Grifondoro, vuota dato che tutti erano o in giro o a casa con le loro famiglie.
«Ma guardi signorina, abbiamo una Sala Comune tutta per noi» sussurrò James scherzoso all'orecchio della ragazza. Lei rise e lo baciò. Il bacio era come sempre molto dolce, ma quella volta prese una piega diversa. Un improvviso e nuovo desiderio la assalì e trasformò quell'incontro di labbra da dolce ad aggressivo.
Stavano insieme da circa due mesi e Lily non era ancora mai stata ancora pronta al sesso e James aveva deciso di aspettare pazientemente. La amava così tanto che forse sarebbe riuscito ad aspettare in eterno. Certo è però che ogni volta che si baciavano, ogni volta che guardava i lunghi capelli rossi sciolti e ogni volta che vedeva la gonna nera della divisa scolastica ondeggiare era difficile per lui contenersi.
Il ragazzo aveva sempre evitato di far sentire a Lily il suo desiderio nei baci e negli abbracci, per non metterle pressione, ma in quel momento era lei a chiedere di più.
Si diressero sul divano, ma prima di andare troppo oltre James si fermò
«Saliamo» le mormorò in un orecchio. Lily rabbrividì e acconsentì silenziosamente, lasciandosi guidare dal fidanzato nel dormitorio.
Entrarono, Lily si chiuse la porta alle spalle e pronunciò alcuni incantesimi per non essere interrotti o sentiti. Poi si fiondò di nuovo sulle labbra di James. Si sedette sulle sue ginocchia, incastrando le sue gambe con quelle di lui.
Intanto il ragazzo aveva cominciato a muovere le sue mani sotto la maglietta di lei e ad un certo punto non resistette più e con un colpo netto gliela tolse. La lasciò così, solo con un reggiseno di pizzo bianco, che non fece altro che eccitarlo ancora di più. Anche Lily aveva cominciato ad accarezzargli gli addominali e, senza pensarci troppo, gli tolse la camicia bianca che si era messo per uscire. Finalmente gli vide i muscoli, i pettorali, dovuti ai numerosi allenamenti di quidditch. James cominciò a baciarle il collo e una sua mano raggiunse l'interno coscia della ragazza. Lei si era messa una gonna e non gli fu difficile arrivare fino alle sue mutandine, per poi continuare a muoversi, raggiungendo la parte più bassa della schiena.
A quel contatto Lily rabbrividì e, accorgendosene, il corvino le prese i fianchi e la spinse sul letto, posizionandosi sopra di lei e togliendo con uno strappo quella gonna che lo intralciava. Le mani di Lily, intanto raggiunsero i pantaloni del ragazzo e dopo aver slacciato la cinta lui rimase solamente in boxer.
Con solo un indumento addosso, James aveva cominciato ad accarezzare l'interno coscia della ragazza e, sentendo i deboli gemiti di Lily, decise di approfondire. Lei voleva di più però e lo comunicò con uno sguardo.
Lui si tolse i boxer e le si avvicinò piano «Sei sicura?» per risposta lei lo baciò. Così James entrò lentamente dentro Lily, per la prima volta. Fecero l'amore lì, riempiendo la stanza di felici gemiti di piacere e dopo un po' si gettarono uno accanto all'altra sul letto.
Erano abbracciati e sorridenti quando Lily si rabbuiò un poco
«Cosa succede?» domandò James premuroso, notando il cambio di umore della ragazza. Lei si alzò un poco e posizionò il gomito come punto d'appoggio
«Sai James....per me è stato bellissimo.....anzi stupendo. Ma... per te? Si insomma.... tutte le ragazze... io....» cominciò imbarazzata, dando voce a gran parte delle sue insicurezze. Perché questo era il secondo motivo per cui aveva aspettato tanto ad andare al letto con James, dopo il "non essere pronta": tutte le ragazze che aveva avuto. Sapeva bene che lui era cresciuto molto negli ultimi tempi, ma il pensiero del ragazzo insieme a mezza popolazione femminile del castello ancora la tormentava.
James però la interruppe
«Amore, amore fermati » Lily riprese fiato e lo guardò nei suoi occhi dorati
«Io non potevo desiderare niente di meglio, con le altre non è mai stato così bello come ora con te» le spiegò il ragazzo, portando una mano sul viso di lei. Lily arrossì e lui sorrise vedendo quella reazione. Si addormentarono abbracciati ed esausti.
«Ma perché non si apre!»
«Non lo so sono stato tutto il tempo con te!»
«Prongs!»
«James! » tre Malandrini stavano fuori dalla porta del loro dormitorio e non riuscivano ad entrare.
«Che succede? Perché urlate tanto?!» Marlene arrivò di corsa sentendo le grida dei ragazzi
«La porta è chiusa a chiave» le spiegò Remus
«Lily come sta?» aggiunse poi «Non lo so, non la troviamo da nessuna parte» rispose lei rabbuiandosi. Aveva paura che potesse essere successo qualcosa all'amica. A quelle parole però un ghigno si cominciò a formare sul volto di Sirius
«Che c'è ora?» chiese Remus esasperato, notando l'espressione divertita sul volto dell'amico
«Io avrei una piccola idea di dov'è la Evans. E anche del perché la porta è chiusa» disse il corvino.
Anche gli altri capirono e si allontanarono ridacchiando.
Lily si risvegliò poco dopo, sorridente. Alzò lo sguardo e cominciò a scrutare il ragazzo, ancora addormentato. I capelli scuri erano più disordinati del solito e ancora un po' bagnati di sudore. Gli occhi erano chiusi, ma le sue labbra invece erano semi aperte. Erano molto grandi e carnose e le venne voglia di baciarle ancora e ancora.
«So di essere stupendo ma basta guardarmi» esclamò James e Lily arrossì, distogliendo lo sguardo. Lui le alzò il viso e la baciò dolcemente
«Vestiamoci prima che tornino gli altri» disse provando a infilarsi i boxer da sdraiato, sotto lo sguardo perplesso di Lily. Dopo numerosi cambi di posizione ci riuscì
«Non sarebbe stato più facile alzarti?» gli chiese lei, alzando un sopracciglio
«Troppa fatica» entrambi scoppiarono a ridere.
Poi Lily si alzò, coprendosi con il lenzuolo bianco. James la guardò confuso
«Che stai facendo?»
«Cerco il mio intimo» gli rispose semplicemente lei
«No. No, intendo con quella coperta... ti vergogni di farti vedere nuda?»
A quelle parole Lily alzò lo sguardo
«Dopo quello che abbiamo fatto?» il ragazzo era piuttosto divertito dalla situazione, ma lei arrossì.
«Mi imbarazzo» gli rispose
«Ma non devi» le disse James. Così Lily tirò un lungo respiro e lasciò cadere il lenzuolo, sotto lo sguardo del ragazzo. Aveva il viso rosso e provò a nasconderlo tra i capelli
«Non coprirti neanche il viso. Sei così bella quando arrossisci» la rimproverò James sorridendo.
«Quanto sei dolce» gli disse Lily e si avvicinò al letto per baciarlo. Trovate le sue cose, le indossò e insieme uscirono dal dormitorio. Scesero le scale, ma invece di trovare la Sala Comune vuota, come avevano previsto, videro otto ragazzi che parlavano e che, vedendoli, cominciarono a ridacchiare o a fare degli urletti.
Lily diventò dello stesso colore dei suoi capelli per la milionesima volta in quella giornata, mentre James sorrise. Il ragazzo raggiunse una poltrona vuota e lei si sedette sulle sue ginocchia, sempre sotto lo sguardo attento dei loro amici. Cominciarono a parlare come se nulla fosse.
In quel momento Lily aveva scordato le sue disgrazie, i suoi pensieri, i suoi dispiaceri. Tutto grazie a James.
*SPAZIO AUTRICE*
(si sono anche sotto)
Gracias a tutti per le 800 letture sono felice :)
Beh comunque è proprio il caso FINALMENTE. Ditemi un po' che ne pensate, che sono curiosa.
Comunque come vi va la scuola?
Io ho appena iniziato il primo liceo yuhu che ansia e che fatica ma vabbè dai alla fine sta andando abbastanza bene.
Lasciate un commento e una stellina così sono più felice :)
Bye bye
-Ele🧸
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