[CAPITOLO 7]
[26 marzo 1990]
Neverland Valley Ranch, California
Dopo quella cena, Sandie e Michael si incontrarono due giorni dopo per la visita mensile di controllo, per quanto riguardava la malattia del cantante.
Era felice di vederla, e durante la visita i due non smettevano di parlare allegramente, anche Klein contribuì alle loro chiacchiere giovanili.
Il dermatologo amava immensamente vederli ridere e sorridere insieme, erano così simili e dolci.
Quella tarda sera di Domenica di quasi fine marzo, regnava il freddo accompagnato dal lieve suono del vento. Michael era steso sul letto annoiato, aveva un pigiama color blu notte, i capelli ricci completamente sciolti, accucciato al caldo nelle coperte con sopra il piumone color avorio, e tra le braccia stringeva un enorme orso di peluche, in cui a un lato sinistro era attaccato un fiocchetto a scaglie quadrate blu e bianche.
Michael era un grande amante dei giocattoli sopratutto dei peluche. Ne andava pazzo, amava essere concordato da quei pupazzi che gli tenevano compagnia.
Guardava il soffitto con il viso a metà coperto dal grande peluche. Era troppo annoiato, e a lui non piaceva essere annoiato, sopratutto perdere del tempo prezioso.
Aveva il desiderio di parlare con qualcuno, e penso subito a Brooke.
Posò il peluche accanto a sè, si alzò il busto, prese la cornetta del telefono appoggiata sul suo comodino e compose il numero di telefono dell'attrice. Aspettò uno, due, tre, quattro squilli ma non rispose.
"Salve! Sono Brooke Shields, in questo momento non sono disponibile, per favore lasciate un messaggio."
Il ragazzo attaccò cacciando un sospiro, ma non si scoraggiò, così la chiamò per una seconda volta, ma non rispose. Poi una terza, quarta e quinta volta, ma niente da fare "Salve! Sono Brooke Shields, in questo momento non sono disponibile, per favore lasciate un messaggio."
Il moro attaccò scoraggiato, Brooke aveva sempre risposto alle sue chiamate. Era sparita un'altra volta, cosa tipica dell'attrice.
La collera arrivò verso il suo cuore puro e buono, e le lacrime scorsero come una cascata nel bellissimo viso del cantante. Si sentiva solo, terribilmente solo. Ma poi gli brillò un idea, solo una persona gli era venuta in mente, così decise di chiamare Klein, aspettando così che risponda.
«Ehi Alnord, ciao scusami se ti disturbo a quest'ora. Ma ecco ... hai per caso il numero di Sandie?»
Quella Domenica Sandie era molto impegnata sui libri per gli esami del giorno successivo, mordicchiava il fine della matita tra i denti mentre stava ripetendo ad alta voce tutti gli argomenti dell'esame.
Nicole non era in casa, era andata a casa di una sua amica a dormire, e quindi Sandie aveva la casa tutta per sé e libera.
Lo studio procedeva pacificamente, ma ad interromperla fu lo squillo del telefono di casa.
Cacciò uno sbuffo, e andò contraria a rispondere convinta che fosse la sorella.
«Dimmi Nicole, che c'è?» domandò con tono seccante.
«Sandie ...» perse un battito, riconobbe subito quella voce candida e dolce, era Michael. Si maledì subito per la brutta figura che aveva fatto.
«Dio ... Michael, perdonami pensavo fosse mia sorella.» si mortificò la ragazza ma lui ridacchiò.
«Sta tranquilla, anche a me capita.» i due fanciulli risero insieme con le loro risate cristalline.
«Come hai avuto il mio numero?» domandò Sandie curiosa.
«Ecco ... Uhm ... è stato Klein a darmelo, ti chiedo scusa ... so che non deve essere carino, ma volevo parlare con qualcuno, ho chiamato qualcuno precedentemente ma purtroppo non ho ricevuto nessuna risposta.» il suo tono divenne triste mentre si riferiva Brooke.
«Ooh Michael, sta tranquillo, hai fatto bene non ti preoccupare.» disse Sandie con tono rassicurante.
«Ti chiedo scusa davvero ...» si scusò il ragazzo con tono dispiaciuto, mentre la ragazza dall'altra parte della cornetta sorrise intenerita.
«Michael, non devi scusarti, e una cosa, quando vuoi parlare se ne hai il forte bisogno, non esitare a chiamarmi.» disse la ragazza con un tono deciso e sincero.
«Ti ringrazio Sandie.» sorrise «Cosa fai di bello?» domandò il moro torturando il lungo filo riccio del telefono.
«Oh sai sono esattamente cinque ore, venticinque minuti e 34 secondi che sono sui libri.» ironizzò la ragazza e lui ridacchiò.
«Domani hai gli esami?»
«Si, spero vada tutto bene.» mormorò la ragazza con tono pieno di fiducia.
«Andrà tutto bene ne sono certo, una ragazza come te può farcela ad occhi chiusi.» sorrise a quell'affermazione, il cuore di quel ragazzo dai capelli ricci governava l'eterna dolcezza, e lei lo intuì perfettamente quando lo incontrò per la prima volta.
«Sei davvero gentile Michael, grazie mille.» disse lei con tono dolce.
«Poi voglio sapere come saranno andati.» puntualizzò il ragazzo.
«Certo.»
«Sandie.» la chiamò.
«Si?»
«Ecco ... Uhm ...» balbettò il cantante dalle guance rosse dall'imbarazzo.
«Ehi Michael, dimmi sta tranquillo.» disse la ragazza con tono mansueto.
«Beh ecco .... in questi giorni, ovviamente quando sarai più libera, ti andrebbe di uscire insieme?» a quella domanda Michael voleva sotterrare dalla vergogna, era un tipo molto timido, sopratutto con le ragazze.
«Perché no?» disse la ragazza sorridendo.
«D-Davvero?» chiese lui incredulo.
«Siii, quando avrò più tempo libero ti farò sapere tutto.» commentò la ragazza con tono felice. Era incredula, Michael Jackson che voleva uscire con una ragazza comune come lei, le sembrava irreale.
«Sono davvero contento, allora ti lascio continuare a studiare.» affrettò lui.
«Michel se vuoi parliamo, non farti problemi.» mormorò la ragazza mostrandosi tutto il suo altruismo.
«No, devi concentrarti sullo studio. Una cosa Sandie, dormi.» sottolineò il ragazzo.
«Se i libri me lo permetteranno lo farò.» rispose la mora con tono ironico ridacchiando.
«Sono serio Sandie, cerca di dormire, così domani hai la mente fresca per affrontare l'esame.» disse il riccio con tono serio, e lei non poteva fare a meno di sorridere.
«Lo farò.»
«Bene, buono studio allora, e ... buonanotte Sandie.»
«Buonanotte Michael, mi raccomando, chiamami se ne hai bisogno.» raccomandò la ragazza con tono preoccupato.
«Lo farò, ora vai a studiare. Buonanotte.»
«Buonanotte.» i due fanciulli attaccarono, e Sandie aveva il battito accelerato, non poteva pensare che una delle star più famose del mondo le avesse chiesto di uscire, per lei era tutto così surreale, sembrava di vivere in un sogno, era contenta, voleva tanto essergli una sua amica oppure una semplice conoscente.
Nel frattempo Michael era sul letto a guardare il soffitto a pensare alla chiamata che aveva fatto con Sandie, era curioso di quella ragazza, non si sarebbe mai aspettato che avrebbe accettato il suo invito, era al settimo cielo, e non vedeva l'ora di poter fare una nuova amicizia.
Il giorno dopo Sandie si recò alla UCLA insieme ad Ethan e Milly per sostenere gli esami di dermatologia.
I due fanciulli erano super nervosi e tesi per l'ansia, tranne Sandie che era perennemente calma e tranquilla, aveva un autocontrollo sull'ansia impressionante che tutti la invidiavano per questo.
I ragazzi per far smettere l'ansia decisero di andare nel bar vicino all'università a fare colazione.
«Ragazzi ora piango, ho tanta paura.» mormorò Milly con il leggerò tremolio tra le mani mentre beveva un caffè.
«Ed io che cazzo dovrei dire? Sto peggio di te Milly.» disse Ethan cercando di mantenere l'ansia, mentre Sandie beveva con tranquillità il suo caffè.
«Ma come fai ad essere così tranquilla?!» esclamò il ragazzo non credendo di vedere la sua migliore amica così tranquilla prima degli esami.
«Perché ho studiato e sono sicura che andrà tutto bene.» mormorò lei con tono innocente.
«Fatti curare.» bottò la bionda mangiando un pezzo di crostata al cioccolato. Lei rise diventita
«Per fortuna che ho un angelo custode.» mormorò Ethan riferendosi alla sua amica e lei sorrise felice.
«Andes tutto bene Et, sta tranquillo, credi in te stesso.» disse con tono rassicurante stringendogli la mano.
«Ci proverò.» affermò l'amico e lei lo abbracciò con tanto affetto, mentre Milly cadde l'occhio sull'orologio.
«Babies, mi sa che dobbiamo andare, sennò ci fanno il cazziatone.» mormorò la bionda con tono scioccato, e i due fanciulli si staccarono, Sandie dette una pacca sulla spalla come segno di conforto e i ragazzi si alzarono per affrontare un'intensa e decisiva giornata.
«Forza, mettiamocela tutta.»
[...]
«Avanti Ethan, non piangere.» mormorò la ragazza cercando di consolare il suo migliore amico, Ethan non era per niente pronto per gli esami, gli stavano venendo gli attacchi di panico, era un tipo di cui ne soffriva parecchio, sopratutto se si trattava degli esami universitari.
«Sandie aiutami, di questo passo finirò davvero in ospedale.» si lamentò con voce rotta dalla disperazione Ethan e Sandie cercò in tutti i modi di consolarlo.
«Ethan, Santo Dio ma non ti sembra di esagerare un po'? Sono solo degli esami cosa vuoi che siano?» disse una ragazza con i capelli neri boccolosi, occhi azzurri, naso all'insù e delle labbra molto grandi e carnose, con un corpo da ammirare. Si chiamava Josephine, di cui aveva una bruttissima reputazione.
«Tu invece di parlare perché non pensi a ripetere?» intervenne Milly in modo brusco.
«Pensa ai fatti tuoi puttana!» esclamò con rabbia Josephine.
«Cosa?! Se sei donna con le palle ripetilo!» urlò la bionda verso la ragazza con tono molto minaccioso, ma poi intervení il bidello per evitare un brutto litigio.
«Su su buone, e fate silenzio che i vostri compagni stanno facendo gli esami.» disse il bidello cercando di far calmare le ragazze, ma esse erano bramate dalla troppa ira, per rispetto dei loro compagni decisero di discutetene dopo.
«Milly non ne vale la pena.» mormorò Sandie prendendola per il braccio per allontanarla.
«Mi ha dato della puttana e devo difendermi, non la passerà liscia quella brutta troia.» sussurrò con tanta rabbia la ragazza buona e fu così che uno dei professori uscì per chiamare il prossimo studente.
«Mr Johns tocca a lei.» fu proprio Ethan il prossimo.
«Santa Maria portami fortuna ti prego.» mormorò lui con la voce tremante dall'ansia.
«Vai spacca tutto Ethan, andrà tutto bene!» esclamò Sandie per dargli forza.
«Ti prego assistimi.» implorò stringendole la mano e lei voleva vederlo a quell'esame.
«Ehm .... professore posso venire ad assistere all'esame?» domandò all'uomo con tono ingenuo.
«Lei è stata chiamata Mrs Vrachnos?» non rispose «Bene, e poi qui gli esami non si possono assistere.» rispose il professore con tono freddo e tornò dentro all'aula magna.
«D'accordo sono fottuto.» mormorò il ragazzo tra se.
«Ethan cerca di mantenere la calma, aspetta ti dò questo.» dalla tasca tirò fuori un piccolo pupazzo a forma di tartaruga, le avevano regalato i suoi genitori alla comunione, lei abitava in Grecia all'epoca, e per lei era molto importante poiché le aveva sempre portato moltissima fortuna.
«So che è un piccolo peluche, ma porta fortuna.» Ethan sorrise tra le lacrime per il gesto della ragazza e prese il pupazzino stringendolo.
«Oh Sandie ...» abbracciò la ragazza con tanto affetto, lei sorrise genuinamente, e dopo aver abbracciato anche Milly andò dentro ad affrontare con coraggio l'esame.
"Io credo in te Ethan, spacca tutto! C'è la puoi fare!"
NEVERLAND VALLEY RANCH
Michael era nel grande living room, seduto sulla poltrona rossa a leggere un libro su Leonardo Da Vinci, di cui rimase incantantato sin da quando era piccolo dalle opere di uno dei più grandi genii della storia.
La Gioconda, Il Cenacolo di cui nascondevano intrighi misteri.
Il fantastico Uomo Vitruviano, la macchina volante, i vari modelli di cannone, il paracadute. Semplicemente sublime.
Michael era rimasto così affascinato dall'artista da comprare libri a volontà, e si chiese sempre da quando lo studiò per bene, di come un singolo essere umano come Leonardo Da Vinci riusciva a realizzare ogni cosa di qualsiasi contesto. Riusciva a fare tutto. Forse era un uomo venuto da un altro pianeta, ma lo stesso Michael non sapeva che anche per il suo genio era di un altro pianeta.
L'occhio cadde su un quadro che le aveva portato un suo giovane fan proprio poche ore fa.
Era rimasto colpito dall'opera del ragazzo, aveva disegnato il cantante in vari dei suoi videoclip tra cui si intravede anche lui da bambino. Per ricordo, e sopratutto a richiesta del ragazzo, fecero una foto insieme accanto al quadro.
«Candice che ne pensi di quel quadro?» domandò alla sua domestica per sapere un suo parere. Lei si fermò a quello che stava facendo e posò lo sguardo sul quadro.
«Direi che è molto bello.» commentò la donna sorridendo.
«Io lo trovo stupendo, questo ragazzo ha del talento, spero che possa avverare il suo sogno.» mormorò il ragazzo con un tono pieno di speranza verso il talentuoso ragazzo.
«Mr Jackson siete così buono con le persone che talvolta ho paura.» affermò la governante turbata verso il cantante.
«Paura di cosa?» domandò il ragazzo con tono ingenuo.
«Paura che le persone si possano approfittare del vostro animo puro e generoso. Perciò Michael, ti posso sembrare una rompi scatole, ma sono ormai sei anni che lavoro qui e ci tengo a voi. State attento, ve ne prego.» i suoi occhi divennero ludici, ormai lo considerava come un figlio, e ne avrebbe sofferto moltissimo se il cantante si sarebbe trovato in una brutta situazione che lo avrebbe fatto star male.
«Oh Candice, vieni qui.» aprí le braccia e i due si abbracciarono «Sei una vera amica, e sta tranquilla, starò attento.» rassicurò Michael alla donna.
«Mi fido di voi Mr Jackson.» disse sorridendo.
«Tu devi fidarti di me.» ma lui ingenuamente non sapeva cosa si sarebbe aspettato, non altro che l'inferno e il più terribile degli incubi.
«Candice, per caso la signorina Shields ha chiamato?» domandò il ragazzo con tono pieno di speranza, l'aveva chiamata in mattinata, ma nessuna risposta, la domestica scosse la testa.
«Mi dispiace molto Mr Jackson ma non è arrivata nessuna telefonata da parte sua.» a quella risposta abbassò lievemente lo sguardo deluso.
«Mh ... d'accordo, grazie Candice.» rispose semplicemente il cantante.
«Con permesso vado a preparare la cena.» la donna se ne andò facendo prima un lieve inchino al ragazzo andando poi in cucina.
Michael a stento riusciva a trattenere le lacrime e i suoi pensieri su Brooke e sul suo comportamento furono tanti.
"Brooke, cosa succede? Perché sei sparita? Perché non mi chiami? Sento di portare un macigno dentro di me che solo tu puoi toglierlo. Ma se tu riappari e sparisci come posso torgliere questo peso che mi portò da anni?"
Il cantante abbassò lo sguardo, non sapeva il motivo nella quale l'attrice di cui era tanto innamorato si comportava in quel modo così misterioso. Si cominciò a farsi delle domande, se le aveva fatto qualcosa che l'avesse disturbata, oppure le avevo detto qualcosa che l'avrebbe offesa. Non lo sapeva e soltanto lei lo sapeva.
Decise di fare una passeggiata per i giardini di Neverland, arrivando poi al suo amato Giving Tree, detto l'albero donatore, perché riteneva che tale albero lo ispirasse nello scrivere nuove canzoni. Sorrise vedendo quel suo adorato albero e decise di arrampicarsi, ramo dopo ramo, arrivando alla parte più alto dell'albero, sedendosi su un ramo spesso quanto un tronco, e fu così che arrivò l'ispirazione.
Prese il suo taccuino, e cominciò a scrivere una delle canzoni più intense che abbia mai scritto Will you be there.
[Sinfonia numero 9 Bethoveen]
Hold me
Like the River Jordan
And I will then say to thee
You are my friend
Carry me
Like you are my brother
Love me like a mother
Will you be there?
Weary
Tell me will you hold me
When wrong, will you scold me
When lost will you find me?
But they told me
A man should be faithful
And walk when not able
And fight till the end
But I'm only human
Everyone's taking control of me
Seems that the world's
Got a role for me
I'm so confused
Will you show to me
You'll be there for me
And care enough to bear me
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Carry me there)
(Lead me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
(Carry)
(Carry me boldly)
(Lift me up slowly)
(Carry me there)
(Save me)
(Heal me and bathe me)
(Softly you say to me)
(I will be there)
(Lift me)
(Lift me up slowly)
(Carry me boldly)
(Show me you care)
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Carry me there)
(Need me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
In our darkest hour, in my deepest despair
Will you still care?
Will you be there?
In my trials and my tribulations
Through our doubts and frustrations
In my violence, in my turbulence
Through my fear and my confessions
In my anguish and my pain
Through my joy and my sorrow
In the promise of another tomorrow
I'll never let you part
For you're always in my heart
Le ultime parole furono il colpo di grazia, così intense e piene di significato. Pensò a Brooke quando scrisse quella canzone "Mi vorrai ancora bene?/Sarai lì?" Essa non era altro che una preghiera di conforto e forza per la capacità di superare gli ostacoli, dove una parte della canzone confessa anche le sue debolezze e i suoi dubbi.
Ma l'ispirazione era alta e in oltremisura e così ricomincio a scrivere, stavolta una riflessione.
"La coscienza si esprime attraverso la creazione. Questo mondo in cui viviamo rappresenta la danza del Creatore. I ballerini vanno e vengono in un battito di ciglia, ma la danza è eterna. Spesso mentre ballo mi sento toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti percepisco il mio spirito librarsi e diventare unicità con tutto ciò che esiste. Divento le stelle e la luna. Divento l'amante e l'amato. Divento il vincitore e il vinto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone. Divento il saggio e il sapere. Continuo a danzare e poi, è solo l'eterna danza del divenire. Il creatore e la creazione si fondono in un'unica entità di gioia.
Io continuo a danzare e a danzare .... e ancora a danzare, fin quando non rimane altro che ... la danza.
Quando si trattava di scrivere una canzone, una poesia una riflessione, Michael esprimeva tutto quello che pensava attraverso un foglio di carta e una penna piena di inchiostro. E pensò al titolo di questa riflessione, di quello che poi in futuro sarebbe diventato il suo secondo libro.
"Musica ... Danza ... sogno ...
Trovato!
Dancing The Dream"
UCLA, Los Angeles
Gli esami sembravano non finire mai, e fu questa volta il turno di Sandie, essendo l'ultima dell'appello ebbe il vantaggio di ripetere il tutti gli argomenti, ma a lei non piaceva, voleva farlo subito per togliersi il pensiero.
Lei era lì, seduta su una sedia di legno, di fronte a due professori. Uno abbastanza giovane sulla soglia dei quarant'anni, capelli bruni con un corto sfumato con ciuffo, occhi azzurri, naso a duchessa e labbra lievemente carnose, con un fisico degno di un Dio greco. Era considerato come il professore più bello della scuola e si chiamava Harry Todd.
L'altro invece era quello più anziano, sulla soglia dei sessant'anni, capelli ormai divenuti grigi con il passare del tempo, occhi marroni, occhiali dalla forma quadrata e il viso paffuto insieme al suo fisico.
Il professore Charles Borson era considerato come uno dei professori più austeri, ma anche i più capaci, della UCLA.
«Signorina Vrachnos mi faccia un discorso sulle principali patologie dell'apparato tegumentario.» affermò il professore Tood invintando la ragazza a iniziare un discorso.
«Le patologie dermatologiche possono colpire tutte le età, costituendo il quarto problema medico non letale più diffuso al mondo. I disturbi che possono colpire l'apparato tegumentario sono più di 3000; le più comuni sono le seguenti che ora elencherò.
Acne vulgaris: Questa patologia è caratterizzata dalla formazione di protuberanze, noduli, cisti o pustole, dovuta all'ostruzione o all'infiammazione delle ghiandole sebacee.
In genere colpisce il volto, ma può presentarsi anche in altre zone corporee, come la schiena e il petto. La principale causa di questo disturbo sono gli ormoni: diversamente da quanto ritenuto normalmente, l'acne non può essere trattata semplicemente lavandosi più spesso o cambiando dieta. Colpisce circa l'80% delle persone nel corso della vita, quasi sempre durante l'adolescenza, insorgendo intorno ai 12 anni d'età e perdurando fino ai 20;
Foruncoli o pustole. Un'infezione batterica provoca follicolite e una conseguente formazione di ascesso cutaneo, sacche di pus, di solito gialle o rosse e dolorose. Si parla di favi quando più foruncoli sono collegati nel tessuto sottocutaneo;
Alopecia: Generalmente l'alopecia interessa soltanto il cuoio capelluto e comporta una perdita di capelli temporanea o permanente, nel qual caso si parla di alopecia cicatriziale. La causa più frequente di alopecia è la genetica: l'alopecia androgenica colpisce entrambi in sessi, in particolare i maschi.
Altre cause di caduta e diradamento dei capelli sono farmaci, infezioni e disturbi che interessano tutto l'organismo come problemi endocrini, cioè ormonali. L'alopecia cicatriziale può derivare da diverse patologie, come lupus discoide, lichen piano pilaris, morfea e follicolite decalvante. Esistono altri tipi di alopecia che coinvolgono anche altri peli, come l'alopecia areata che si pensa abbia un'origine autoimmune, e cioè che sia comportata dall'azione del sistema immunitario nei confronti dei follicoli piliferi della persona stessa.
Infezione da herpes simplex: I sintomi consistono nella presenza di piccole ulcere o vescicole dolorose sulla mucosa colpita dal virus. L'herpes di tipo 1 in genere colpisce le labbra mentre l'herpes di tipo 2 infetta i genitali, anche se possono diffondersi anche ad altre parti del corpo ad esempio gli occhi. Tale infezione, una volta contratta, resta latente anche quando le vescicole non sono presenti, manifestandosi periodicamente. Si trasmette per contatto o per scambio di fluidi corporei anche in assenza di vescicole. Non esiste una cura ma i farmaci possono alleviare i sintomi e ridurre la possibilità di trasmettere l'infezione ad altri.
Fuoco di Sant'Antonio: una dolorosa infiammazione dei nervi, associata alla comparsa di vescicole, provocata dalla riattivazione del virus della varicella, herpes zoster; Micosi della pelle. Tra le infezioni da funghi più comuni che affliggono la cute vi sono la candidosi, o candidiasi, e la tigna o tinea capitis. La candidosi si presenta con striature biancastre, generalmente in bocca, candidosi orale, detta anche mughetto, o nella vagina, candidosi vaginale. La tigna colpisce il cuoio capelluto, indebolendo i capelli che si presentano spezzati e opachi. È diffusa soprattutto fra i bambini e si diffonde sia per contatto diretto, appoggiando i capelli, sia per contatto indiretto, tramite l'uso di spazzole e altri oggetti infetti.
Onicomicosi: infezione fungina delle unghie.
Questa patologia rende le unghie deformate e generalmente di colore biancastro o giallo. Colpisce circa il 10% della popolazione, soprattutto nelle unghie dei piedi, 10 volte più colpite di quelle delle mani.
Pediculosi: Questa malattia è data dalla presenza dei pidocchi, parassiti che possono infestare il cuoio capelluto oppure il corpo e/o il pube. Questi animali provocano prurito e, talvolta, infiammazione e ingrossamento dei linfonodi.
Scabbia: La scabbia umana è provocata da un acaro, parassita che si trasmette prevalentemente per contatto sessuale. Esso insidia la pelle, provocando un forte prurito e la comparsa di piccole macchie rosse;
Psoriasi, una malattia autoimmune in forte crescita che provoca la comparsa di scaglie cutanee.
Orticaria e angioedema: Questi consistono nella comparsa di rigonfiamenti rossi e pruriginosi che conseguono a una reazione immunitaria dell'organismo, in genere dovuta a un'allergia o allo stress.
Dermatite. Questo termine indica l'infiammazione della pelle, che in genere si manifesta con arrossamento della pelle, croste e prurito. Ne esistono diversi tipi; le più diffuse sono la dermatite atopica, e la dermatite da contatto, tipiche dei soggetti allergici. La dermatite seborroica si presenta nelle zone ricche di ghiandole sebacee.
Rosacea: una malattia infiammatoria cronica della pelle. Appare come un rossore sul volto e con protuberanze che possono essere confuse con quelle tipiche dell'acne. Spesso si hanno anche secchezza e bruciore cutanei; si possono avere anche problemi di vista;
Vitiligine. Questa malattia, innocua e non infettiva, si presenta con una discontinuità di colore della pelle, che appare con chiazze più chiare. Probabilmente è di origine autoimmune: nelle persone che la presentano sembra che il sistema immunitario attacchi alcuni melanociti, cellule con melanina.
Questo disturbo colpisce circa l'1% della popolazione mondiale e ha principalmente conseguenze psicologiche per chi ne soffre.» stette in silenzio per vari minuti pensando a Michael, ai suoi occhi tristi e pieni di vergogna quando lo incontrò per la prima volta. Sapeva benissimo che lui soffriva molto per la vitiligine, e solo al pensiero di immaginare un suo conoscente soffrire la faceva rendere triste.
«Prosegua Vrachnos.» esordì il professore Borson con tono austero, e lei annuì continuando il discorso.
«Idrosadenite suppurativa. Si tratta di un'infiammazione dei follicoli piliferi che si manifesta in modo simile all'acne ma è cronica, determinando la comparsa di ascessi dolorosi, la cicatrizzazione e talvolta la formazione di infezioni nelle zone che colpisce, in genere le ascelle, l'inguine, la zona perianale e le aree intorno ai capezzoli. Può essere più o meno grave e causare l'emissione di odori sgradevoli, incidendo sulla psicologia di chi ne è affetto;
Ferite, ulcere, lesioni di vario tipo, piaghe, cicatrici e cheloidi.
La cute è soggetta alla presenza di numerose neoformazioni, ovvero alla crescita anomala di cellule; spesso sono benigne.
I cancri della pelle, i tipi più comuni di neoformazioni maligne, generalmente sono dovuti all'esposizione ai raggi ultravioletti, radiazioni emesse dal sole che danneggiano le cellule. Altri fattori di rischio sono la presenza di nei, la pelle e/o le iridi chiare e la familiarità con questo tipo di tumori. Il cancro cutaneo più noto e diffuso è il melanoma, ma sono diversi i tumori maligni che possono colpire pelle e mucose.»
«Mi parli dell'apparato tegumentario.» disse il professore Borson facendole cambiare argomento.
«L'apparato tegumentario è costituito dalla cute o pelle e degli annessi cutanei, peli, ghiandole sudoripare ed unghie. Le sue funzioni sono numerose e riassumibili nei seguenti punti:
Proteggere l'organismo dagli agenti esterni, traumi, microrganismi, radiazioni ultraviolette ecc, contribuisce alla termoregolazione.
Sintetizza e deposita lipidi
facilita l'escrezione di sostanze di rifiuto
è fondamentale per la sintesi si vitamina D3
ci consente di percepire stimoli termici, dolorifici e pressori.
La cute detta anche tegumento, è l'organo più esteso del nostro corpo, con una superficie complessiva di circa 2 metri quadrati.
Grazie alla sua struttura stratificata, robusta ed elastica, ha la funzione di proteggerci dagli agenti esterni, come i microbi; inoltre è ricca di terminazioni nervose e recettori tattili, consentedoci di percepire la temperatura, la pressione e il dolore.
Come lo strato più superficiale dell'epidermide, unghie, peli e capelli sono costuituiti da cheratina, che grazie alla sua struttura li rende resistenti e impermeabili. In effetti le unghie hanno una funzione di rinforzo per le falangi. I peli e i capelli, invece, svolgono la funzione di isolanti termici, ovvero trattengono il calore, e proteggono dai raggi ultravioletti.
Altra importante componente del sistema tegumentario sono le mucose. Sono membrane che rivestono le cavità corporee che comunicano con l'esterno, come cavo orale, vagina e naso. La loro struttura varia a seconda del tipo di mucosa, ma in generale sono riccamente vascolarizzate e innervate, con funzione di secrezione di sostanze utili all'organismo.
«Molto bene, mi dica chi è la figura del dermatologo e di cosa si occupa.» domandò a sua volta il giovane professore con un sorriso soddisfatto.
«Un dermatologo è un medico specializzato in Dermatologia, la branca della Medicina che studia l'apparato tegumentario, ovvero la pelle e i suoi annessi. In particolare un dermatologo si interessa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento, incluso quello chirurgico, dei disturbi di pelle, peli, capelli e unghie.
Trattare queste patologie è importante sia perché l'apparato tegumentario svolge numerose funzioni importantissime per l'organismo sia perché spesso i disturbi della pelle hanno un impatto psicologico su chi ne è affetto, in quanto spesso determinano disagio a causa della visibilità della condizione.
«Durante le lezioni abbiamo parlato delle specializzazioni della dermatologia, me le puoi elencare?» disse a sua volta il saggio professore dagli occhiali quadrati.
«Si, la dermatologia si suddivide in rami ancora più specialistici, tra cui:
La dermatologia tricologica: specializzata nello studio e nel trattamento delle patologie del cuoio capelluto e dei peli, in particolare di diradamento e assottigliamento dei capelli;
La dermatologia estetica: che si occupa nello specifico degli inestetismi della pelle come nei, cicatrici, smagliature, peli in eccesso e rughe;
La dermatologia pediatrica: focalizzata sulle necessità dermatologiche dei neonati, dei bambini e degli adolescenti.
La venereologia: Il dermatologo veneorologo cura tutte le malattie sessualmente trasmissibili.» i professori continuarono a fare domande e Sandie rispose toccando a pieno le domande con un linguaggio molto elevato, degno di una dottoressa alle prime armi. I professori rimasero molto contenti e orgogliosi.
«Vrachnos ogni esame migliora sempre di più, non mi ha mai deluso. Ha fatto un esame brillante, le faccio i miei complimenti.» disse il professore con tono pienamente soddisfatto nei confronti della studentessa, e il cuore della ragazza fece i salti di gioia, i suoi sforzi e sacrifici vennero ripagati con grandi risultati.
«La ringrazio professore.» disse la ragazza con le guance rosate e felice dei complimenti del professore.
«Può andare.» disse Todd con un tono rassicurante, lei annuì ringraziando i due insegnanti e se ne andò raggiungendo i sui amici soddisfatta del suo brillante esame.
«È andata bene ragazzi!» esclamò Sandie con tono esaltato e soddisfatto a pieno.
«Sandie, grazie a te ho superato l'esame e sopratutto le mie paure, sei un angelo. Ah, tieni.» mormorò Ethan con tono stanco ma felice restituendo il pupazzo alla ragazza. Sorrise felice di aver aiutato il suo migliore amico.
«Anche a me è andato bene, ma purtroppo non abbiamo finito, tra meno di una settimana avremo quello finale e abbiamo concluso questo semestre.» puntualizzò Milly alzando gli occhi al cielo.
Già, facciamo ahimè questi ultimi sforzi e possiamo andare in vacanza. A proposito Sandie che fai a Pasqua?» domandò il ragazzo cambiando argomento.
«Andrò in Grecia con mia sorella, staremo lì per una settimana.» affermò la ragazza sistemando le spalline dello zainetto.
«Beata te almeno potrai godere il mare.» bottò Milly fingendosi invidiosa.
«Dipenderà dal meteo.» puntualizzò la ragazza e i fanciulli risero insieme allegramente.
All'uscita del grande edificio universitario salutò i suoi amici soddisfatta del suo esame.
Ma l'occhio cadde su una figura nella quale si sentiva di essere osservata.
Era un uomo dai capelli biondi, sulla soglia dei quarant'anni, con una pettinatura stile alla Alain Delon, un naso perfetto e di una statura notevole. Era bellissimo. Colui aveva le mani dentro alle tasche ed era appoggiato alla portiera della macchina, si tolse gli occhiali da sole, e il suo sguardo si posò sulla tenera e innocente ragazza dai capelli mori.
«Lei è Sandie Vrachnos?»
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