𝗺𝘆 𝗵𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗰𝗮𝗱𝗲𝗺𝗶𝗮ᵛⁱˡˡᵃⁱⁿ

PicoDioDeiGelati 's
ʳᵒˡᵉᵖˡᵃʸ

𝗡𝗲𝗿𝗴𝘂̈𝗶 𝗠𝗼̈𝗻𝗸𝗵-𝗲𝗿𝗱𝗲𝗻𝗲
ᵐᵃʸᵃ

𝗡𝗼𝗺𝗲
ⁿᵉʳᵍᵘⁱ

Il nome Nergüi (Нэргүй) viene utilizzato sia per i maschi che per le femmine e significa "senza nome" in mongolo. Questo nome è stato tradizionalmente dato al fine di fuorviare gli spiriti maligni.

𝗖𝗼𝗴𝗻𝗼𝗺𝗲
ᵐᵒ̈ⁿᵏʰ-ᵉʳᵈᵉⁿᵉ

Mönkh-erdene (Мөнх-Эрдэнэ) in origine mongola significa “famiglia eterna” . Il nome Mönkh-erdene è unisex, ovvero sia maschile che femminile.
I cognomi mongoli sono patronimici, piuttosto che cognomi. Ciò significa che le persone prendono i nomi del padre come cognome.

𝗘𝘁𝗮̀
¹⁸

Soyo ha 18 anni ed è nata il 8 maggio sotto il segno del toro.

Il toro è un segno molto stabile in cui sono presenti testardaggine e molta possessività. Come l'animale si muove e pensa lentamente, ma nel momento stesso in cui impara qualcosa lo assimila in modo duraturo. I Toro non vengano deviati dalle lusinghe, insistono su una logica e non disperdono i propri interessi; le persone di questo segno hanno un intenso magnetismo fisico nei confronti del gentil stesso. La sua più grande virtù è la pazienza come anche la costanza. Il nato nel segno del Toro è tenace nel perseguire uno scopo, pur essendo forte e piuttosto lento, e quando la sorte gli è avversa, sa attendere con grande calma e ricominciare con grande calma senza affaticarsi e senza perdere tempo in recriminazioni che, per lui, sarebbero inutili.

𝗔𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼
ᵇᵃʳᵈ⁷¹³

L'aspetto di Nergüi è ispirato dal disegno di @BARD713 su Twitter.

𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀
ᵐᵒⁿᵍᵒˡᵃ

Nergüi è di nazionalità mongola, nonostante si sia trasferita ed abbia vissuto sin dalla giovane età in Giappone assieme alla madre.
I mongoli sono il popolo storicamente abitante della Mongolia,  stato dell'Asia orientale confinante a nord con la Russia e a sud con la Cina.

𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮
ᵈⁱᵛⁱⁿⁱᵗᵃ̀

Molti problemi sono sorti dopo la nascita di Nergüi, infatti la madre era in una relazione poligama con Mönkh-erdene, padre della ragazza, il quale era però maggiormente infatuato dalla sua seconda compagna.
Tale donna, dopo essere rimasta in cinta dell'uomo, contrinse, con l'appoggio del marito, la madre di Nergüi ad abbandonare il paese dato che in Mongolia la poligamia era ed è tutt'ora illegale.
Per tale motivo la madre di Nergüi si trasferì in Giappone, rancorosa al tal punto dal arrivare all'apostasìa, ovvero l'abbandono formale della religione dell'ex marito, avvicinandosi invece alla dottrina del Sikhismo, una Religione Monoteista nata nella città di Anandpur Sahib, nell'India del XV secolo.
Nella religione Sikhi, i Cinque Ladri sono le cinque principali debolezze della personalità umana in contrasto con la sua essenza spirituale, e sono conosciuti come "ladri" perché rubano il senso comune intrinseco di una persona. Questi cinque ladri sono Kama (lussuria), krodh (ira), lobh (avidità), Moh (attaccamento) e ahankar (ego o orgoglio eccessivo).
Lo scopo primario di un sikh praticante è quello di sottomettere questi cinque vizi interni e renderli inattivi. È il dovere di un sikh di non essere sottoposti a queste cinque concupiscenze della mente. Un sikh si sforza di vivere una vita di devozione a Waheguru (Dio) con un atteggiamento positivo o spirito (Chardi Kala), accettando la volontà di Dio (Hukam).
Nel Sikhismo, Hukam rappresenta l'obiettivo di diventare in armonia con la volontà di Dio e raggiungere così la pace interiore.

Questa “armonia” fu garantita dalla madre di Nergüi, la quale fece passare sua figlia per una mistica, mediatrice tra il mondo terrestre e quello divino attraverso il Quirk illusorio della ragazza, il quale induceva i credenti ad avere illusioni che venivano interpretate come apparizioni e colloqui con Dio.
Nergüi in seguito a queste sessioni venne considerata come una sottospecie di divinità, e ciò portò la madre a costringere la figlia ad utilizzare il suo Quirk per convincere i credenti a donare beni preziosi come regalo alla divinità, arricchendosi di conseguenza.
I fedeli, incapaci di vedere l'inganno, furono portati a compiere furti che si tramutarono in vere e proprie rapine nel nome del divino, e ciò portò il Governo ad intervenire, attaccando l'istituto religioso in cui Nergüi risiedeva e dove i credenti si riunivano per offrire i loro doni.
Con le spalle al muro, la madre di Nergüi per salvarsi diede la colpa dei diversi crimini alla figlia, la quale per vendicarsi fece in modo che i presenti si attaccassero a vicenda.
Dopo tali avvenimenti, Nergüi tutt'ora continua ad utilizzare il suo Quirk, ma invece di far vedere paesaggi piacevoli, la ragazza fa impazzire le sue vittime portandole al “peccato”.

𝗠𝗼𝘁𝗶𝘃𝗼
ʳⁱᵐᵒʳˢᵒ/ᵛᵉⁿᵈᵉᵗᵗᵃ

Come Nergüi ha provato rimorso a mentire ai suoi fedeli per poi spingerli a commettere brutte azioni, così le vittime della ragazza si pentono di ciò che fanno sotto il controllo del Quirk di Nergüi.
Nergüi vuole vendicarsi di ciò che ha dovuto fare nonostante essersi opposta obbligando altri a compiere atti deplorevoli per portarli poi al ripertimento, che molto spesso sfocia nell' impazzimento oppure suicidio della vittima.

𝗤𝘂𝗶𝗿𝗸
ⁱˡˡᵘˢⁱᵒⁿᵉ

Nergüi può creare, modellare e manipolare illusioni, facendo in modo che i bersagli vedano, sentano, tocchino, annusino e/o assaggino cose che in realtà non esistono o le facciano percepire in modo diverso da ciò che sono veramente. Nergüi può creare mondi complessi e dettagliati, e perciò le sue vittime cascano più facilmente nel tranello.

𝗚𝗮𝗱𝗴𝗲𝘁𝘀
ᵏᵃᵗᵃⁿᵃ

Oltre al suo Quirk, Nergüi porta sempre con sé una katana che le è stata regalata da uno dei credenti durante una delle tante cerimonie.
Anche se non la utilizza frequentemente, questa spada è molto importante per la ragazza, le ricorda per quale motivo lei sta combattendo.

𝗖𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮̀
ˢᵒʳᵉˡˡᵃ

La mia oc, Nergüi, è la sorellastra del l'oc di Raven_Graymark, la quale ha incontrato Nergüi dopo che le è stato ordinato di ucciderla.

ᶠⁱʳˢᵗ ᵉⁿᶜᵒᵘⁿᵗᵉʳ

In una giornata come tante, Nergüi camminava tra i vicoli trasandati della periferia di XXX, guardandosi attorno con diffidenza. Era un po' di tempo che qualcuno la stava seguendo, la presenza del nemico era assai percettibile.

Kosame era appostata su un edificio.
La ragazza indossava il suo vestito da Villain e fissava Nergüi aspettando di doversi muovere per seguirla.

Nergüi, accortasi dell'indugio di colui che la stava seguendo, non aveva voglia di continuare all'infinito tale buffonata, così si fermò di colpo.

“So che ci sei. Non credi che sia ormai giunto il momento di attaccarmi?”

<<Potrei ma perché privarmi della gioia di vederti impazzire e morire lentamente>> disse una voce alterata che sembrava muoversi da un tetto all'altro.

Nergüi ridacchiò, osservando nell'oscurità una figura muoversi.

Buona fortuna allora” rispose lei “Fare impazzire le persone è una mia specialità. Che vinca quello che resiste di più”.

Lei rise aspramente e poi per sfotterla cominciò a canticchiare.

Nergüi all'inizio non ci fece caso alla melodia cantata dalla nemica, capendo che era solo una tattica per farla innervosire e perdere il controllo. Al continuo del canticchiare però Nergüi rimase sorpresa, forse scioccata, mentre cominciava a ricordare quella canzone. Era proprio la canzone che cantava a sua sorella.

“...Tu...” disse soltanto, prendendosi del tempo per digerire una tale scoperta.

Lei smise lentamente di canticchiare e si tenne pronta a dover combattere, non capendo cosa intendesse.

Sei Erzhena? non mi sto sbagliando vero?” chiese Nergüi, fissando lo sguardo sulla figura dell'altra ragazza.

La scura figura rimase immobile, pensando a un modo per ucciderla all'istante.
Prese l'arma che aveva con sé e la caricò, prendendo la mira.

Nergüi vide che la ragazza aveva ancora attaccare “Sono Nergüi. Ti ricordi di me non è vero?” chiese.

La ragazza rimase immobile.

Nergüi la osservò, aspettando una risposta dall'altra.

<<Cosa ci fai qui>> disse secca.

Siamo venute qui dopo che siamo state cacciate dai tuoi" disse, riferendosi a lei e sua madre "Dovrei fare a te questa domanda. Come mai non sei in Mongolia?”


<<Dovrei ucciderti. Mi hanno pagato profumatamente per farlo>>

E tu che vorresti fare?”

<<Dipende: quanto saresti disposta a pagare così che io uccida chi ti voleva morta>>

Nergüi ridacchiò “Parli di soldi quando si tratta di sua sorella? Mi ferisci così”

<<Della mia famiglia non mi importa. Quanto mi pagheresti>>

Nergüi sospirò, per poi dire “Ti vanno bene XXXX?”

<<Di più. Quelli che ti vogliono morta mi pagano molto di più>>.

"Mi sono fatta un bel nemico allora. Va bene allora XXXXXXX" disse Nergüi, aveva ancora molti dei doni da parte dei credenti, perciò non aveva paura a spendere denaro.

<<Potrebbe andare>> disse poggiando l'arma.

Nergüi sospirò


La ragazza rimase dove era <<Se scopro che sei qui per conto loro verrò ad ammazzarti io stessa>> disse riferendosi ai suoi genitori.
P

oi si allontano verso la fine del tetto.


Nergüi la guardò allontanarsi, girando poi i tacchi e andandosene.

𝗢𝘂𝘁𝗳𝗶𝘁 𝗮𝗯𝗶𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲
ʰˢⁱᵃᵒ ᶜʰⁱⁿᵍ ˡⁱ

L'outfit di Nergüi è ispirato a quello di Hsiao Ching-Li, personaggio di Tokyo Ghoul.

𝗦𝗲𝗴𝗻𝗶 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶
ᵗᵃᵗᵗᵒᵒ

Oltre alle lentiggini che possiede sul volto, a Nergüi è stata tatuata sulla schiena quando era ancora vista come una divinità dai suoi credenti.

𝗖𝗼𝘀𝘁𝘂𝗺𝗲 𝗱𝗮 𝘃𝗶𝗹𝗹𝗮𝗶𝗻
ᶠᵉᵐ ᵗʳᵃᶠᵃˡᵍᵃʳ ˡᵃʷ

Il costume da villain di Nergüi è ispirato a questa fanart della versione femminile di Trafalgar Law, personaggio di One Piece

𝗡𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗮 𝘃𝗶𝗹𝗹𝗮𝗶𝗻
ᵐᵃʸᵃ

Il nome da villain scelto da Nergüi è Maya (ਮ ਇਆ), letteralmente "illusione".
La teologia sikh spiega che tutto in questo mondo è un'illusione, e che l'unica vera realtà è Waheguru. Una persona affetta da maya è descritta, nella Scrittura sikh, come affetta dall'illusione di credere che quelle cose che sono fugaci e impermanenti siano da perseguire e permanenti. Una persona attaccata a maya non può sfuggire al ciclo della vita, della morte e della rinascita.

𝗦𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀
ᵈᵉᵐⁱˢᵉˢˢᵘᵃˡᵉ

La demisessualità è un tipo di sessualità grigia in cui l'individuo riesce a percepire attrazione sessuale solo per persone con cui ha un forte legame emotivo.

𝗣𝗿𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶
ˢʰᵉ/ʰᵉʳ

Nergüi si riferisce a se stessa usando  pronomi femminili.

Raven_Graymark

Spero vada bene e mi scuso enormemente per il ritardo nella consegna della scheda oc.


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