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Ì £rå†êllï Gå-Jðk
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(Spero che siano tutti quanti lol)

Conteggio parole: 3354

Si consiglia la lettura con lo sfondo bianco e, soprattutto, quello che segue contiene tematiche forti, anche se non vi è nulla di esplicito. Leggere con attenzione.

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Kå†åkï Ú¢

Il Street name è un soprannome che le persone usano affinché non possano essere identificate con il loro vero nome, venendo principalmente usato da spacciatori di droga e criminali.

C'è da dire però che il nome Kataki Uchi è molto particolare, perché non è neanche un nome proprio.

Attraverso un antonomasia, che consiste nell'usare un epiteto per attribuire a cose o persone qualità inerenti a figure o eventi famosi, il ragazzo riprende l'espressione giapponese Katakiuchi (敵討),
Una pratica che esisteva in Giappone intorno al periodo medievale.
Il Katakiuchi consiste nel onorare la propria famiglia, clan o signore, prendendo la legge nelle proprie mani attraverso degli omicidi per vendetta.

Il breve periodo nel quale Kataki ha vissuto in Giappone lo ha ispirato per il suo soprannome, dato che lo scopo della sua vita è vendicarsi per quello che i Fleetline e sua sorella gli hanno fatto subire.

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È̶µ̶ñ̶-̶k̶¥µ̶ñ̶̶g̶ Gå-jðk

Il nome femminile Eun-Kyung (恩敬), variante di Eun-Gyeong, deriva dal sino-coreano 恩 (eun) che significa "gentilezza, misericordia, carità", combinato con 敬 (gyeong) che significa "rispetto, onore".
Kataki non usa più questo nome da quando ha effettuato la sua transizione da femmina a maschio, perciò il suo deadname non viene mai pronunciato da quelli che lo conoscono personalmente.

Per quanto riguarda il suo cognome, c'è da chiarire che anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio cognome. Essendo stati abbandonati dai genitori, due kotjebi (termine che indica i senzatetto nordcoreani, a causa della costante ricerca di cibo e riparo da parte dei kotjebi) che non hanno potuto tenersi con sé i due loro bambini, i quali non avevano nessuno se non l'altro.
Ga-Jok (가족), che tradotto significa famiglia, fu il cognome scelto dalla sorella maggiore di Kataki, il quale ormai lo ripudia assolutamente, anche se trova utile il fatto di non essere mai stato registrato all'anagrafe in Nord Corea e di avere un cognome fasullo (evitando così che qualcuno possa trovare informazioni sul suo passato oppure collegarlo con sua sorella maggiore).

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ӾVłłł

Kataki ha 18 anni ed è nato il 18 gennaio del 2011, sotto il segno del capricorno.

Gli individui nati sotto il segno del Capricorno sono noti per la loro prudenza. Questi individui sono dotati di una consapevolezza attenta che si manifesta in un senso materiale, e la loro natura è segnata da una determinazione e una costanza inossidabili. Non solo comprendono come attrarre le giuste amicizie e relazioni per favorire il raggiungimento dei loro obiettivi, ma hanno anche un intuito innato per discernere chi può effettivamente aiutarli nel loro percorso. Tendono quindi a mostrare una certa dose di sospetto nei confronti degli altri, spinti dal desiderio di raggiungere il vertice delle loro aspirazioni senza alcun intoppo.
L'ambizione di raggiungere i propri obbiettivi è in effetti un tratto distintivo del Capricorno, che spesso è guidato da un forte senso di orgoglio e un profondo desiderio di potere e vittoria.
I Capricorni non agiscono mai frettolosamente o impulsivamente, però non ascoltano mai consigli altrui e non seguono canoni o schemi; perciò possono anche dare l'impressione di avere un comportamento calcolatore e, a volte, immorale.

Per quanto riguarda i Capricorni in amore, tendono a volere molto e a analizzare nei minimi dettagli il partner, mentre da parte loro mostrano una certa riluttanza a donarsi, sia dal punto di vista emotivo che materiale. Tuttavia, pur apparendo freddi in amore, hanno in realtà un profondo bisogno di dolcezza e sono in grado di essere intensamente sensuali e liberamente disinibiti.

Punti forti: la loro determinazione e soprattutto l'autorevolezza, con la capacità invidiabile di farsi rispettare.

Punti deboli: non sono affatto elastici e vanno spesso dritti per la loro strada, inoltre non sempre riescono a comunicare le loro emozioni come vorrebbero.

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Rêïkð

L'aspetto di Kataki è ispirato da Reiko__0_ su Instagram.

Kataki porta i suoi capelli lunghi, non trovandoci nulla di male soprattutto in America, dove le gender norms sono più o meno ignorate. Gli occhi sono di un colore che quasi tende ad un inusuale grigio azzurro (forse dovrebbe andare a farsi una visita medica, ma Kataki si accontenta degli occhiali che ogni tanto si mette), al contrario di quelli della sorella che sono di colore nero pece.

È un ragazzo di corporatura esile, che è comprensibile considerando il fatto che il ragazzo è biologicamente nato femmina.
Tuttavia non presenta curvature tipicamente femminili, come ad esempio fianchi sporgenti o un grande seno, che aiutano un po' ad allievare il senso di disforia di genere che prova soprattutto in certe occasioni, ad esempio all'arrivo delle mestruazioni.
È alto 1.66 e pesa 57 chili, e dai 18 anni in poi, Kataki si è fatto una serie di piercings e tatuaggi, in tema con la natura "artistica" dei Medusa.

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Mêе§å

Vivere tra le strade di Ashton nella sua adolescenza, un desiderio di rivincita per ciò che aveva stravolto la sua vita. Ashton, sede della Fleetline, il gruppo criminale che lo aveva rovinato, il gruppo a cui partecipava a sua sorella.
Si poteva dire che li avesse rintracciati, e che una volta in America, Kataki sapeva cosa doveva fare. Ma da solo non c'è l'avrebbe fatta, e così si avvicinò a Medusa.
Un gruppo di giovani, travagliati come lui, cresciuti per le strade di Ashton.
Un desiderio di rivincita, di dimostrare che in quella città anche loro contavano.
Tutte cose che portarono il ragazzo a fare parte della gang, un supporto in più per quella che era la sua missione, la sua ragione di vita:
Uccidere i responsabili di quel maledetto viaggio e con loro fare fuori anche sua sorella.

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̧†þ

Kataki è un individuo stoico, distaccato e concentrato nei propri scopi, un ragazzo che raramente mostra emozioni, essendo stato ferito dalla persona più importante della sua vita, l'unica che lui effettivamente avesse mai avuto.
Anche se piuttosto apatico e irruento, è cauto quando si tratta di qualcosa che va ad agevolarlo.
In effetti lui è molto pragmatico in battaglia, esperto di come operano gli altri gruppi, sfruttando di queste informazioni per il proprio bene. Non ha paura di causare distruzioni collaterali, raramente si tira indietro, anche se questo mette a rischio i suoi alleati.
Mentre i membri della Medusa sviluppano un forte senso di cameratismo, Kataki se ne distanzia per la maggior parte del tempo. Il valore che attribuisce a tale gang deriva principalmente dalla possibilità di trasformare le sue ambizioni in realtà.
Si potrebbe pensare che il ragazzo sia un sociopatico estremo, ma la realtà è ben altra. Sa che nella sua missione di vendetta, lui non se la caverà bene, ed è pronto a morire se questo porterà alla sconfitta di sua sorella e dei Fleetline.
Perciò, Kataki si tiene tutti a distanza, dimostrandosi intollerante nei confronti della maggior parte delle persone, derisorio, maleducato e condiscendente con tutti coloro con cui interagisce, considerandoli un'ostacolo al suo scopo finale.
Non vuole affezionarsi a qualcuno, trovare un nuovo scopo nella vita, per poi finire ferito, com'era successo con sua sorella.
C'è dunque una grande paura di fondo, il timore di venire ingannati e traditi da coloro che si ama, e la soluzione di Kataki è quella di evitare di fare amici o conoscenze.

Nel complesso, Kataki è un individuo molto enigmatico che non si fida di nessuno, preferendo fare le cose da solo e a modo suo.

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þrêmꧧå

In questa storia non vi è nulla di troppo esplicito, in conformità a come Kataki pensa del suo passato. In più, nella storia di Kataki ho deciso di evitare l'utilizzo del suo deadname, ma come si può capire, durante queste faccende Kataki era ancora una ragazza, una femmina. È a causa di queste tragedie e dei traumi legati ad esse che Kataki transiziona da femmina a maschio (ftm). Kataki parlerà di sé stesso da piccolo, se mai si aprirà con qualcuno a riguardo, utilizzando i pronomi femminili, quindi questa storia è narrata in base all'esperienza di Kataki.
E poi, mi raccomando, sono due oc con due prospettive diverse, che sono vittime del sistema e di uomini potenti, non ci affrettiamo a criticare Jeong-ui perché ovviamente c'è anche la sua parte della storia.

†W: þrð§†ï†µzïðñê, §†µþrð ê vïðlêñzê §µ mïñðrï

Kataki non ha mai avuto dei genitori, essendo stata abbandonata da loro dopo la sua nascita.
Vivere in Nord Corea, in effetti, non è stato mai stato veramente piacevole, ma con la sua sorella, Kataki non ha mai avuto nulla da temere da bambina.
All'epoca Kataki era ancora una femmina, una bambina che con la sorellona camminava per le città, cercando i resti di cibo nei cassonetti della spazzatura. Ma pian piano le cose cambiarono, Kataki se ne accorgeva, nonostante la tenera età di 10 anni.
La sorella passava sempre meno tempo con Kataki, ritornando a casa tardi, banconote sudice che uscivano dal suo vecchio, lercio cappotto.
Una domanda ricorrente usciva dalle sue labbra, "Da dove li hai presi? Li hai rubati?!", mentre la sorella rispondeva, sempre sulla difensiva.
"Non ti preoccupare, ho lavorato per questi... Su smettila di fissarmi così! Guarda che faccio tutto questo per te!"
Ma Kataki avrebbe preferito che smettesse, ritornare a frugare nella spazzatura sarebbe stato cento volte meglio di vedere la sorella con lividi sul corpo, l'odore di acqua di colonia e sudore su di sé.
Perché prima erano sempre state assieme, inseparabili quasi.
Invece in quel periodo, purtroppo, la sua amata sorellona passava ogni giorno con i suoi clienti.
Iniziò pian piano a fottere gente di valore, la sua sorella, colei che ai 13 anni di Kataki entrò nel loro piccolo appartamento con un sorriso sul volto. A lei non era mai importato di quanto Kataki odiasse quel posto, pagato dai sugar daddies della sorella maggiore.
"Ce ne andremo da questo posto! Negli USA, una meraviglia! Saremo libere! Su, vestiti bene, andremo domani. Non possiamo sembrare delle barbone per quelli che ci salveranno la vita!"
Sua sorella non chiedeva mai l'opinione di Kataki sulle sue decisioni, e non si sorprese quando non gliela chiese neanche per tale scelta. Lasciare la Corea del Nord, voleva dire che si erano immischiate in qualcosa di brutto, perché nessuno poteva uscire da lì.
Ma le preoccupazioni di Kataki vennero zittite dalla sorella, come sempre, Jeong-ui era già in America con la mente, e per quanto Kataki volesse camminare al suo fianco come avevano fatto durante l'infanzia, sapeva che ormai era impossibile.
La Fleetline, una gang le avrebbe "salvate". La paura di Kataki non servì a convincere la sorella a rimanere in Corea.
"Ancora uno sforzo e saremo libere"
Ma chi avrebbe dovuto fare quello sforzo? Passare per la Corea del Sud, un viaggio di qualche sera, un viaggio di pretese, di uomini che entravano nella cabina della sorella, da dove si sentiva tutto.
Kataki avrebbe potuto provare a lasciare stare, se non fosse per il fatto che quei rjmori raggiunsero anche la sua stanza. Quei passi pesanti, il rumore di una chiave che apriva la porta, una cintura che veniva sfilata via. Vennero anche da Kataki.
Scappare dalla Corea in cambio di sesso, un gruppo di uomini potenti che se ne approfittava dei bisognosi.
Ma Kataki non aveva mai avuto bisogno di tutto quello, non voleva un uomo che la salvasse mentre se ne approfittava... Poteva farcela da sola, essere un uomo potente tanto quanto loro. In effetti avevano vissuto con ben meno, ed erano sopravvissute assieme. Unite come sorelle, invece di essere divise in stanze diverse, mentre i clienti si facevano entrambe.
A sua sorella andava bene così, era pronta a pagare quel prezzo, ma Kataki no. Non avrebbe resistito in quelle condizioni.
"Dove pensi di stare andando?!" una voce fece girare il capo di Kataki, osservava la sorella, mentre con una mano si tirava in su, verso la finestra del treno, fermo in quell'ora di sera, vuoto dei passeggeri che invece di divertirsi con due ragazzine avevano deciso di andare in città, a Seoul.
"Cosa pensi che faccia? Pensi davvero che ci porteranno in America? Quando si saranno stancati, ti butteranno loro stessi dalla finestra. Io sto solo anticipando le loro mosse"
"Sei una stupida! Come puoi... Cosa pensi di fare da sola? Uh? Ho sempre fatto tutto io per te. Tutto questo è per te!"
"Io non ti ho mai chiesto di farlo! Non ho mai voluto tutto questo! Andiamocene, Jeong-ui. Non ha senso sacrificarsi così... Sono stanca, sorellona."
"Tu sei stanca? Cosa dovrei dire io? Io ho faticato per te, ingrata! Io mi sono fatta in due per te, mi sono rovinata per poter darti da mangiare!
... Pensi che non mi aiuteranno loro? Mi hanno dato di più di quanto tu non abbia mai fatto in vita tua. E anche se mi facessero fuori, poco importa. Il motivo per cui vivo mi sta volgendo le spalle, quindi vai! Ora sono libera! Non devo più preoccuparmi di te, potrò andare in America e godermi la vita senza una deficiente che non apprezza nulla. Vai via, sparisci"
Un salto di fuori segnò l'ultima volta in cui le due sorelle si furono viste come tali. Dopodiché, le loro vite cambiarono e si separarono completamente. Kataki andò verso il Giappone, diventando ufficialmente Kataki. Divenne un maschio, ripudiando tutto ciò che aveva attratto quei animali, quelli che avevano pagato la Fleetline per un viaggio speciale per l'Asia completa.
Un vero e proprio circolo di prostituzione, nel quale sua sorella ci era cascata in pieno. Si era fatta abbindolare dalla promessa della libertà, in effetti, una puttana poteva continuare ad esserlo per il suo bene.
Ma Kataki non li perdonò mai, non dimenticò mai quell'esperienza.
E non dimenticò mai di come sua sorella le aveva messo in pasto a quei sciacalli per il suo sogno. Per una libertà effimera che Kataki non aveva mai desiderato, perché l'unica cosa che voleva era stare con sua sorella.
Quando venne a sapere dell'entrata di Jeong-ui nei Fleetline, però, le cose cambiarono in peggio. Era stato quello lo scopo di tutto? Mettere Kataki nelle grinfie di quei pedofili solo per potersi godere la vita in America? Entrare in una gang prestigiosa, per la quale la sua sorellina era stata stuprata ripetutamente? Sapeva cosa era successo nella stanza affianco alla sua?
Sicuramente, perché nelle cabine si sentiva tutto quello che si faceva nella cabina affianco.
Così, nacque il desiderio di vendetta in Kataki, il quale partì all'età di 16 anni in America, arrivando ad Ashton, dove sapeva che avrebbe trovato la sorella.
Con l'entrata nei Medusa, Kataki ufficializzò il suo sogno. Distruggere la Fleetline e Rén Zhai.

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M姢hïð †råñ§ (£†m), Hê/Hïm

Com'è stato già preannunciato prima, Kataki è un maschio trans, ossia, per chi non è familiare con tale terminologia, è nato e cresciuto come femmina, ma nella adolescenza ha transizionato ed è diventato maschio.
Sono certa che ormai chiunque è al corrente di cosa significhi essere transgender, ma vorrei essere più specifica così dal poter far giustizia ad un mondo che a me personalmente non appartiene ma di cui, come per tutta la comunità lgbt, porto estremo rispetto.

Quando si parla di identità sessuale ci sono molti fattori inerenti. Sesso biologico, identità di genere, espressione di genere e orientamento sessuale sono gli elementi più importanti che caratterizzano l'identità sessuale di un individuo.
Il sesso biologico è il genere assegnato alla nascita, quando un maschietto viene considerato tale per la presenza del p**e e una femmina viene considerata tale per la presenza della vag**a. (non so se Wattpad mi tartasserebbe se mettessi i termini non censurati e non voglio rischiare).
L'identità di genere invece fa riferimento a come una persona si definisce rispetto al genere a cui sente di appartenere.
Nella maggioranza dei casi, l'identità di genere corrisponde al genere assegnato alla nascita (e le persone in cui identità di genere e sesso biologico allineano sono definite cisgender), ma ci sono persone, come Kataki, che invece presentano un'identità di genere diversa dal genere assegnato alla nascita, e queste persone vengono definite transgender, o semplicemente trans.
Poi vi è l'espressione di genere, ossia il modo in cui una persona esprime la propria appartenenza a un genere nella vita quotidiana.
Qui la gente si confonde, perché ogni persona ha il suo modo di esprimere il genere a cui sente di appartenere, perciò non importa se un uomo ftm indossa gonne, rimane comunque un uomo. E se una ragazza ama mettere camicie da maschi, non vuol dire che sia un maschio. Vi è e bisogna rispettare questa differenza, senza cadere negli stereotipi dei vestiti o accessori da maschio o da femmina.
Volevo sottolineare questa cosa perché nel caso di Kataki, lui è un maschio trans, che usa pronomi solamente maschili, ma che non ha ricevuto nessuna chirurgia di riassegnazione del sesso, come ad esempio la mascolinizzazione del torace, e porta i capelli abbastanza lunghi e indossa collane ed accessori.
L'espressione del genere cambia da persona a persona, e ciò non cambia assolutamente quello che la persona prova e sa di essere.

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H¥þðþhïlï¢ Grå¥å¢ê

Il termine gray ace definisce chi si identifica come facente parte dello spettro dell'asessualità, coloro che non provano attrazione o desiderio sessuale di alcuni tipo.
La cosa cambia negli individui gray ace, i quali sentono attrazione sessuale, ma questa cosa è rara e solo in specifiche situazioni.
Nonostante ciò, chi è gray ace può avere un'attrazione romantica e un orientamento romantico, in quanto le identità sessuali e romantiche non sono necessariamente collegate fra loro.
Ma nel caso di Kataki verrebbe più difficile innamorarsi di qualcuno piuttosto che fare sesso, e ciò è dovuto alla sua diffidenza per gli altri. È assolutamente vero che ciò che è accaduto sul treno ha lasciato cicatrici ancora doloranti in Kataki, ma per lui la cosa più dolorosa è stata perdere la sorella per i suoi ideali e sogni.
Perciò, quando ne sente il bisogno, non avrà problemi a farlo con qualcuno, anche se un suo limite è sicuramente quello di essere considerato come maschio per tutto il processo, anche se si tratta di sesso vaginale.
Per quanto riguarda il suo orientamento romantico, Kataki è un hypophilic, ossia una persona che, come abbiamo già detto, prova un'attrazione, un'inclinazione o un interesse romantico molto raro.

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§ñï?

Sia per relazioni che amicizie, Kataki è una persona molto diffidente, e onestamente difficile (lol), quindi ci vorrebbe veramente impegno per fare breccia nel suo cuore. In effetti potrebbe affezionarsi a qualcuno, ma poi fare tre passi indietro e cercare di sabotare quella specie di reazione perché ha paura di avvicinarsi agli altri. Credo che costante rassicurazione e pazienza siano la medicina giusta per piacere a Kataki.
Provarci non costa nulla, dopotutto.

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Ärmï

Avendo vissuto in Giappone per qualche anno, Kataki si è portato in America un piccolo arsenale di armi. Ovviamente non le usa tutte allo stesso momento, è semplicemente il numero completo di armi che possiede al momento.
Due katana, un kunai e un coltello pieghevole, che abbina a suo piacimento quando bisogna lottare con le altre gang. A lui non spiace giocare sporco, e in effetti non presta molta attenzione ai suoi dintorni, se può ferire uno sei suoi mentre combatte. Quindi è meglio stargli lontano quando si lotta ad Ashton.

þlå¥l阮

Öµ†£ï†§

Il suo stile potrebbe essere classificato punk/streetwear, con l'aggiunta di chocker, catene, collane e orecchini.
I capelli o li la lisci oppure sbarazzini, ma sempre di color platino con una leggera nota di azzurro/turchese

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