Quando arrivarono a casa, i due trovarono la cugina del biondo seduta sul divano con accanto una piccola valigia.
La ragazza andò subito verso Yunho per abbracciarlo e il ragazzo ricambiò.
"Mirhyun dove vai?" chiese il più alto.
"A casa, torno a casa Yuyu" rispose la ragazza, abbassando lo sguardo.
"Di già? Non puoi stare ancora qualche altro giorno?"
"No Yun, sarebbe bello ma purtroppo non posso più rimanere qui. Ti scriverò quando sarò lì" la ragazza gli diede un altro abbraccio e prima di staccarsi gli scompigliò i capelli come segno di amicizia.
"Mi piacciono i tuoi capelli così" sorrise.
"Anche a me" Yunho rivolse uno sguardo al cugino della ragazza e lo vide con uno sguardo perso nella loro conversazione.
"Avrei voluto dirti altro Yun, ma ormai non c'è più tempo quindi mi limiterò a fare questo" la ragazza gli diede un bacio sulla guancia e non rapidamente, anzi ci mise qualche secondo in più rispetto a un normale bacio.
"Ci sentiamo Mingi, mi mancherai" Mirhyun abbracciò anche suo cugino, che ricambiò rigidamente, ma provò a non mostrarlo.
"È ora di andare per me" disse guardando il cellulare che suonava. Era suo padre.
"Stammi bene cuginetta e non uccidere nessuno" Mingi provò a essere dolce, era pur sempre sua cugina.
"Ok, nessuno non lo ucciderò ma qualcun altro sì" i tre scoppiarono a ridere e Mirhyun diede un ultimo saluto ai ragazzi mentre se ne andava a testa alta.

"Piaccio a tua cugina?" domandò Yunho non appena la porta venne chiusa.
"Sai già la risposta" Mingi gli rispose freddo.
"In realtà no, per questo te lo sto chiedendo" il biondo lo guardò e poi annuì.
"Ecco perché mi guardi in quel modo quando pronuncio il suo nome" Yunho collegò i pezzi.
"Le scriverò allora" il ragazzo provò a istigare l'altro.
"Provaci e sei fottuto" Mingi assottigliò gli occhi.
"In quale senso?"
"In entrambi" si avvicinò.
"Non penso tu sia in grado di farmi del male quindi direi che è valida solo un'opzione" Yunho indietreggiò, fino ad arrivare a sbattere contro il davanzale della cucina.
"Ah si? E quale sarebbe?" Mingi non perse tempo e lo raggiunse, mettendo le sue mani attorno ai fianchi del moro.
"Mingi come mai non ti vedo così triste per la partenza di tua cugina?" Yunho immaginava già la risposta, ma voleva sentirsela dire.
"Forse perché adesso posso concentrarmi solo sulla mia vittima." Yunho cercò di trattenersi dal ridere e la voce profonda dell'altro lo aveva aiutato.
"Lasciami bere almeno" il più alto diede una piccola spinta al ragazzo e si girò per andare verso il lavandino e prendersi un bicchiere d'acqua. Mingi lo seguì.
Il biondo si appoggiò col gomito al lavandino mentre aspettava che l'altro finisse. A un tratto osservò il suo collo e notò che il succhiotto che gli aveva lasciato era ormai scomparso.
"Direi che dovremmo rimediare al fatto che ti sei baciato quel tipo in discoteca, non credi?"
"Mingi non sono andato in discoteca" Yunho rise.
"Rimediamo lo stesso."
Mingi non lo lasciò parlare che si mise davanti a lui e portò le sue braccia sui fianchi dell'altro, che aveva ancora il bicchiere d'acqua in mano.
"Mingi voglio bere" Yunho disse serio, come a volergli dire che non aveva voglia di stare con lui in quel momento. Mingi si spostò, turbato dal tono dell'altro, ma imprecò quando Yunho sorrise.
"Bravo, obbedisci" aveva capito che lo stava prendendo in giro, quindi si limitò a stargli lontano finché non avrebbe finito di bere. Il suo sguardo scese sul suo collo dove volle vendicare il succhiotto che era scomparso e lasciarne un altro al suo posto, questa volta più visibile.
Non appena il moro posò il bicchiere, Mingi non perse occasione e tornò nella stessa posizione di prima, solamente che questa volta si era messo tra Yunho e il lavandino.
Per qualche secondo si perse a guardare le sue labbra, bagnate dall'acqua che aveva dato un colore più scuro alle sua pelle, risaltandole ancora di più. Yunho mise la sua mano tra i capelli di Mingi con l'intento di farlo rilassare e avvicinare il suo volto sempre di più, ma il biondo lo precedette e lasciò la parte migliore per la fine.
Andò direttamente verso il collo, nel punto dove a Yunho piaceva di più, e prese la pelle tra i denti facendo attenzione a non fargli male. Iniziò a succhiare in quel punto e nonostante sentisse la mano di Yunho sul suo petto che lo voleva allontanare, sentiva l'altra mano sulla nuca che cercava di avvicinarlo di più, e i suoi sospiri pesanti lo stavano ripagando.
Si allontanò dopo qualche minuto per vedere com'era venuto il suo "capolavoro" e sorrise.
"Perché lo hai fatto?" i suoi occhi tornarono in quelli di Yunho.
"Così le persone sanno che sei impegnato" rispose ovvio Mingi.
"Lo fai qui ma non qui?" Yunho indicò prima il collo e poi le labbra. Mingi tornò di nuovo a guardare quelle labbra che alla vista sembravano morbide al tatto.
Il più alto aveva una gamba posta tra le gambe di Mingi e l'altra a lato. Sentiva il suo cuore battere fino in gola ed era felice.
Mingi decise di farsi avanti e di avvicinarsi di più, in quel momento avrebbe avuto l'opportunità di baciarlo e lo sapeva benissimo.
Aveva baciato solo quella ragazza in tutta la sua vita e una grandissima parte di lui aveva paura che anche Yunho facesse la stessa cosa dopo quel bacio, ma si ricordò di come ne aveva parlato ai suoi amici, alle milionesime opportunità che Mingi gli aveva dato per scappare, a tutte le volte in cui Yunho gli aveva detto che c'era un infiltrato e soprattutto a quella frase che gli aveva detto davanti al fiume sotto i fuochi d'artificio.
Adesso anche lui aveva una voglia matta di baciarlo.
Sorrise e poi diminuì le distanze ancora di più mentre metteva le sue braccia attorno alla vita di Yunho, ma quel momento venne rovinato dal rumore del campanello.

***

Pls non odiatemi per come ho interrotto il loro momento, mi chiamo rovinamomentiyungi per un motivo hehehehe.

Come state?