Non lo aveva completamente baciato, nemmeno aveva toccato l'intero labbro inferiore e sapeva che probabilmente la mattina seguente non se lo sarebbe nemmeno ricordato, ma in compenso aveva la sicurezza di volerlo fare, di voler passare avanti e di volere quelle labbra sulle sue il più rapidamente possibile. Si addormentò poco tempo dopo con la faccia immersa nei capelli profumati di Yunho.
La mattina seguente il più alto si svegliò col sorriso sotto le carezze di Mingi, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava.
"Buongiorno principessa" disse e rise il biondo.
"Buongiorno anche a te, serva" Yunho rise di più dell'altro, che aveva subito cambiato espressione.
Mingi gli levò una ciocca di capelli che gli era finita sulla fronte, con la punta vicina all'occhio e sentì la sua fronte un po' sudata e caldissima.
"Yunho stai bene?" si alzò di scatto per controllare meglio il ragazzo e sentì tutto il suo corpo caldo.
"Aspetta, vado a prendere il termometro" il ragazzo si alzò dal letto e fece quello che aveva appena detto, poi tornò rapidamente in stanza e glielo passò al ragazzo.
"Mettilo sotto la lingua."
Non appena il termometro suonò, Mingi lo prese e guardò quanto segnava.
"Hai quasi trentanove di febbre. Cos'hai fatto ieri, il bagno nel ghiaccio?" sospirò e quando vide Yunho addormentarsi di nuovo scosse la testa.
"Vado a prepararti qualcosa di caldo" disse e scese di sotto.

Dopo avergli portato la colazione e le medicine lo aveva lasciato riposare, e nel mentre era arrivata anche Mirhyun. Mingi le raccontò la situazione e il ragazzo rimase insieme a lei quel pomeriggio, anche se la mancanza di Yunho si era fatta subito sentire.
"Vado a controllarlo" disse Mingi, che lo aveva appena fatto circa dieci minuti prima. Mirhyun sorrise, era felice dell'effetto che quel ragazzo aveva fatto sul suo freddo e apatico cugino.
Intanto Mingi andò da Yunho per misurargli di nuovo la temperatura, ma venne colto di sorpresa quando vide il più alto in piedi, fuori dalla stanza, mentre cercava di andare da qualche parte. Mingi lo raggiunse rapidamente e lo tenne.
"Dove stai andando tu?"
"In bagno."
Il ragazzo lo aiutò ad arrivarci e poi lo lascio fare quello che doveva fare, aspettandolo fuori dalla porta.
Non appena Yunho finì, uscì dal bagno e Mingi lo tenne subito fino a portarlo in stanza e farlo sedere sul letto.
"Stenditi, ti devo rimisurare la temperatura" e fece.
Quando finì guardò il termometro e vide che la temperatura si era leggermente abbassata rispetto alla mattina. Sospirò di sollievo.
"Mingi posso chiederti una cosa?" gli chiese il corvino a bassa voce e il ragazzo annuì.
"Me lo hai fatto tu questo?" disse, con una voce simile a quella di un ubriaco mentre indicava il succhiotto sul collo.
"No, non ti ricordi cosa hai fatto ieri? Ti sei messo a ballare con quel tipo e lui ha iniziato a baciarti e ti ha fatto quello" Mingi volle prenderlo in giro per vedere la sua reazione.
"Sono stato uno stupido" rispose il moro stanco e con gli occhi chiusi.
"Io voglio solo te, Mingi."
Gli si gelò il sangue a quella frase in quanto voleva fare qualcosa, spingersi oltre i limiti che si era imposto da solo, ma ora come ora non poteva o rischiava di stare male anche lui e le circostanze non erano le migliori.
"Riposati adesso. Vado a prepararti qualcosa di caldo e quando sarà pronto verrò a svegliarti" il ragazzo si allontanò, ma la voce di Yunho lo fermò.
"Tu non mi vuoi Mingi?" quella domanda lo colpì più di tutte. "Se non mi vuoi allora andrò da quel tipo che mi ha baciato ieri."
"Sei pazzo? Non ci devi nemmeno provare" aveva capito che il moro se la stava giocando a suo favore, ma anche se amava l'affetto non era il tipo da dimostrarlo anche a parole.
"E perché? Io lo faccio invece" disse, facendo un piccolo broncio con gli occhi socchiusi.
"Perché anche io ti voglio, Yunho. Adesso riposati per favore" si sentì sollevato solo dal fatto che probabilmente non si sarebbe ricordato nulla il giorno dopo, ma non ci capiva tanto in queste cose siccome l'ultima volta che si era preso la febbre doveva comunque completare dei lavori per suo zio.
Yunho si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi, mentre Mingi sospirava e se ne andava verso la porta della camera.
"Mingi ricordati che sono malato, non ubriaco" quella frase, detta con un tono serio, lo lasciò a bocca aperta.
"Direi anche un po' bastardo eh" il moro scoppiò a ridere e Mingi uscì dalla camera, per poi chiudere la porta dietro di sé e prendersi qualche minuto per capire cos'era appena successo. Sospirò.
"Tutto bene? Sei rosso" chiese sua cugina, non appena scese di sotto e lui annuì.

Quella giornata era passata lentamente, ma Mingi non faceva altro che sorridere quando pensava alla frase che gli aveva detto Yunho.
"Mingi" il biondo sentì la cugina e corse rapidamente di sopra.
"Che succede Mirhyun?"
"Sono venuta a misurare di nuovo la temperatura a Yunho e a dargli le medicine ma non si sveglia. È da un po' che lo sto-" si bloccò quando il termometro suonò. "È a quasi quaranta."
"Dobbiamo portarlo subito in ospedale!" Mingi stava iniziando a sentire il suo cuore battere più velocemente, ma la cugina lo bloccò.
"Calmati, probabilmente scenderà tra poco" disse lei.
"No, non siamo in grado di curare una persona malata."
"Tu no, io sì" la cugina si allontanò qualche secondo per preparare il necessario, ma poi gli sorse una domanda.
"Prima di venire qui dove viveva? Per caso sai se ha fatto viaggi o altro?"
"Mirhyun viveva per strada, forse non è nemmeno vaccinato!"
Lei si bloccò.
"Dobbiamo portarlo in ospedale."