"Non abbiamo fatto solo sesso, Yunho" gli rispose il biondo, ricambiando l'abbraccio e appoggiando la sua testa sulla spalla del moro.
Yunho allontanò leggermente la sua di testa per guardare meglio l'altro. "In che senso?"
Mingi non rispose ma rimase in silenzio a guardarlo.
Yunho in quel momento ci vide una speranza nelle sue parole, aveva subito pensato che magari quello che sentiva poteva essere ricambiato.
"Dimmi qualcosa Mingi" il moro voleva capire il significato, non solo di quella frase, ma anche di quel silenzio che lo lasciava pensare senza fermarsi.
A un tratto il telefono di Mingi iniziò a suonare, di conseguenza distolse lo sguardo e allungò il braccio leggermente per prendere il telefono accanto a loro. Yunho rimase fermo.
"Se ne sono andati, possiamo tornare a casa" Il biondo fece per alzarsi ma l'altro lo bloccò.
"Cosa intendi con "non abbiamo fatto solo sesso"? Ho bisogno di saperlo" gli occhi di Yunho erano incastrati in quelli di Mingi e aveva appoggiato le sue mani sulle braccia del biondo.
Mingi era impanicato. Non voleva far trasparire i suoi sentimenti così facilmente soprattutto perché odiava avere quel tipo di rapporto con qualcuno, quindi cercò di trovare una scusa. "L'ho detto solo per non farti stare male."
Mingi girò lo sguardo e appena sentì la presa sulle sue braccia allentare guardò il volto cupo di dell'altro.
Il moro si alzò da sopra Mingi senza far caso al fatto che erano ancora nudi, e si mise di lato, lasciando lo spazio a Mingi per vestirsi e andare avanti.
Rimasero in silenzio fino a quando Mingi non avviò la macchina per ritornare a casa. Yunho si vestì anche se la sensazione di qualcosa sopra il suo corpo gli dava fastidio e continuò a pensare a quello che gli era appena stato detto.
Da una parte ci era rimasto male ma dall'altra non voleva sembrare un bambino che si rattristava per tutto, quindi avrebbe fatto finta di niente, almeno per quel momento.

"Siamo arrivati" Mingi avvertì Yunho.
"Lo so" gli rispose l'altro, scendendo dalla macchina.
Entrarono in casa seguiti da due guardie e Mingi chiese subito spiegazioni. Yunho però non aspettò di sentire nulla è andò in camera sua, seguito da Mirhyun che non capiva la situazione, il tutto sotto lo sguardo del biondo.
Mingi pensò subito al fatto che Yunho era ancora sotto l'effetto del viagra e con la cugina accanto probabilmente non sarebbe andata a finire bene, quindi fece finta di ascoltare gli uomini parlare e guardò le scale.
Passò qualche minuto e si sentì una porta chiudere. Mingi si allarmò rapidamente e corse verso le loro camere per capire cosa stavano combinando, poi vide la cugina fuori nel corridoio che guardava la porta di Yunho e capì che si era preoccupato per nulla.
"Cosa hai fatto questa volta?" chiese la ragazza.
"Gli passerà come sempre" rispose Mingi.
"Mingi devi imparare che le persone dopo una, due, tre volte smettono di tenerci e si allontanano. Quello che ha subito lui per mano tua è già abbastanza, se lo tratti pure di merda allora sei proprio una persona senza cuore" lo liquidò la cugina.
"Ma ti senti quando parli? Ti sei fatta prendere da lui così tanto che andresti persino contro di me per pararli il culo."
"Pararli il culo? Provi almeno qualche sentimento buono dentro di te? O sei tutto pieno di rabbia e frustrazione?"
"In questo mondo bisogna sempre e solo pensare a se stessi, il resto è solo una fase che passa subito o lentamente."
"Adesso ti senti tu quando parli? Senti cosa stai dicendo? Lui sta facendo di tutto per andare avanti e cerca di sorridere mentre tu lo distruggi così. Ha visto Wooyoung e già solo dopo qualche secondo rideva con lui, stessa cosa con San. Perché con te no? Prima di parlare dovresti pensare a come rimarrebbero le persone dopo le tue parole, potresti finire per perdere tutto e ti accorgerai di quanto era importante ciò che hai perso" detto ciò, la ragazzo se ne andò di sotto e Mingi rimase lì bloccato da quelle parole.
Non capiva se era triste per come aveva trattato il ragazzo, in quanto nemmeno con le ragazze con cui andava a letto tempo fa le trattava così, o gli dava fastidio che Yunho era più felice con Wooyoung e con San nonostante li avesse appena conosciuti.
Poi gli venne in mente che il ragazzo aveva la lacrima facile e gli venne spontaneo andare davanti alla sua porta ed entrare.

Yunho d'altro canto era coricato sul letto con gli occhi chiusi e ovviamente aveva sentito tutte le parole che i due cugini si erano urlati contro in corridoio. E dopo qualche secondo di silenzio sentì la porta aprirsi quindi fece finta di dormire e aspettò. Nessuno parlò.
D'un tratto alcuni passi riecheggiarono nella stanza fino ad arrivare al suo letto, poi sentì qualcuno avvicinarsi e subito dopo una mano sulla sua guancia e un dito sotto il suo occhio, come se volesse vedere se la sua faccia fosse bagnata dalle lacrime o meno. Yunho sorrise.
"Tranquilla Mir-" il moro aprì gli occhi e vide Mingi poco lontano da lui e si zittì appena la sua mano si allontanò.
"Cosa, volevi che fossi lei al posto mio?" Mingi alzò leggermente la voce, contagiato dalle parole della cugina e dal sorriso che era subito scomparso dalla sua faccia appena lo aveva visto.
Yunho non rispose, non gli sembrava il caso ribadire una cosa che gli aveva già spiegato tempo fa e inoltre si era comportato male mei suoi confronti.
"Ho capito" concluse Mingi e uscì dalla stanza.
Yunho sapeva di averlo fatto arrabbiare ma pensava anche che lo meritava. Sbuffò e uscì dalla stanza per andare a farsi una doccia.

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Buona Pasqua a tutti❤️🐣
Come state?