Mingi passò davanti a loro, tossendo, come se non volesse veramente interromperli.
I due rimasero fermi perché Yunho non riusciva a vedere il volto di Mingi siccome c'era la testa di Wooyoung, ma quest'ultimo venne fulminato dallo sguardo del biondo.
Wooyoung si alzò da sopra Yunho e si tenne con le mani, mentre guardava sia Yunho che Mingi.
"Siete entrambi rossi in questo momento" il più basso rise, ma si bloccò appena vide il suo nuovo amico guardare Mingi come se fosse incantato.
Alzò lo sguardo verso l'altro ma vide che non stava ricambiando lo sguardo di Yunho, ma stava guardando lui. "Cazzo" sussurrò.
"Questa scena sembra quella di un padre che sgrida i suoi due figli per aver combinato qualche casino" Mirhyun arrivò e Wooyoung si alzò subito per andare da lei.
"Wooyoung potevi venire anche domani. Dove hai intenzione di dormire oggi siccome è tardi, eh?" Mingi non osò rivolgere uno sguardo a Yunho, anche se sapeva che lo stava guardando.
"Può dormire da me, non c'è problema."
"No!" il ragazzo si girò subito verso Yunho ma non riuscì a tenere il suo sguardo.
"Mingi ma stai bene? Starà da Yunho oggi. Vieni" concluse la cugina, ma Wooyoung guardò Mingi.
"Fate quel cazzo che vi pare" disse dopo aver sbuffato sonoramente, e andò in cucina.
Mirhyun prese Wooyoung e lo portò sopra per cambiarsi, mentre Yunho era ancora seduto sul divano.

Si alzò e guardò sia nella direzione di Wooyoung che in quella di Mingi, poi decise di seguire il biondo. "Mingi!"

Aveva ancora un po' di rossore sulla faccia per le frasi che gli aveva detto Wooyoung, ma decise di metterle da parte in quel momento.
Il ragazzo non parlò quindi Yunho gli andò più vicino anche se Mingi gli stava voltando le spalle. "Mingi" sussurrò piano.
Il biondo si voltò verso Yunho rapidamente con l'intenzione di urlargli contro, ma vide che tra i due c'era pochissima distanza e che se si fosse sporto anche un minimo in avanti, i loro corpi si sarebbero incontrati.
Mingi rapido fece dei passi all'indietro, ma andò a sbattere contro il davanzale della finestra. "Perché mi stai ignorando?"
Non si aspettava quella domanda, pensava lo avesse seguito per chiedergli spiegazioni su Wooyoung.
"Non ti sto ignorando" usò di nuovo un tono acido e Yunho si morse il labbro inferiore.
"Sì, lo stai facendo da dopo la cena. Ho detto qualcosa che non va?" il ragazzo alto e moro aveva fatto alcuni passi in avanti per avvicinarsi all'altro.
"Sono fatto così. Se non ti va bene, cazzi tuoi. Quella è la porta" Mingi fissò negli occhi l'altro, mentre sentiva di aver solo fatto del male alla persona davanti a lui.
Pensava e una parte di lui sperava che se ne andasse, ma quando lo vide avvicinarsi sgranò gli occhi. "Yunho allontanati."
Non poteva più indietreggiare siccome la sua schiena era contro la superficie del davanzale. Per la prima volta in vita sua non riuscì a muoversi e si sentì inferiore di fronte all'altro che si era bloccato davanti a lui.
"Che cazzo vu-" si bloccò, le parole gli morirono in bocca e non seppe cosa dire o fare.
Yunho si era ricordato che, da piccolo, per calmare il suo migliore amico doveva abbracciarlo. E così aveva fatto anche con Mingi.

Appoggiò la fronte sulla spalla del biondo e poi strinse leggermente di più la schiena dell'altro, senza fargli male.
"A me vai bene così" sussurrò, mentre sentiva del calore espandersi sulla faccia.
Mingi non aveva ricambiato l'abbraccio, e questa volta ci era subito rimasto male, ma voleva capire perché si comportava in quel modo con il nuovo arrivato.
Sentì il busto di Mingi sciogliersi sotto il suo tocco e la sua testa appoggiarsi sulla sua spalla. Per un attimo volle di più di quel semplice abbraccio e ebbe una sensazione strana all'interno del suo stomaco appena ci pensò.
"Io ci tengo a lui, ma non mi sta a genio il fatto che sia gay" si sfogò, infine, Mingi.
Il biondo, dopo aver pronunciato quelle parole, non sentì veramente di essere infastidito da Wooyoung per quel motivo, quindi strinse i pugni e serrò la mascella.
Yunho dal canto suo non riuscì a dire niente né ci provò. Si era ricordato di come aveva trattato i suoi due amici Hongjoong e Seonghwa quando si stavano allenando e aveva capito che Wooyoung era come loro. In quel momento trovò il nuovo arrivato ancora più simpatico di prima.

Yunho si staccò dall'abbraccio, anche se desiderava riavere quel calore che l'abbraccio aveva creato e Mingi lo aveva guardato come se avesse un punto interrogativo stampato sulla sua faccia.
Le lacrime che volevano uscire già da prima caddero sulle dolci guance di Yunho e quando Mingi lo notò ebbe di nuovo paura, ma non una paura qualunque, paura che anche quella persona davanti a sé fosse come Wooyoung.
"A-anche tu sei come lui?" non aveva mai balbettato in vita sua e si sentiva stanco in quel momento, con tutto il corpo che lo "bruciava".
"Io non...non penso di sapere cos'è l'amore" Yunho fece un altro passo all'indietro. Aveva immaginato solo per qualche secondo Mingi come qualcosa di più oltre ad un amico, quindi non era un grosso problema, ma ora che era obbligato a non farlo più il suo cuore lo spingeva a pensarci, al contrario della sua mente che glielo negava.
Rimasero in silenzio mentre si guardavano. Yunho era perso nei suoi pensieri che avevano come unico e solo protagonista Mingi, mentre quest'ultimo stava osservando ogni dettaglio della sua faccia perfetta, e quel corpo che giorni fa criticava adesso gli piaceva.
Stava negando così tanto quella sensazione che provava ogni volta nei confronti di Yunho, e adesso la provava ancora di più.

Come incantato, si allontanò dal davanzale per avvicinarsi al ragazzo che prima lo aveva abbracciato. Alzò la mano e la portò sulla guancia del moro per asciugare le lacrime, come ormai era abituato a fare e poi i suoi occhi caddero sulle sue labbra rosse.
Una cosa che aveva notato in Yunho era che ogni volta che piangeva le sue labbra si arrossavano e come ogni essere umano - almeno così pensava - le voleva toccare e mordere leggermente con i denti. Era un pensiero stupido adesso che ci pensava e che faceva capolino nella sua testa, un'idea da bambini. Ma in quel momento il suo pensiero persisteva più di prima.
La sua mano scivolò sul collo di Yunho e le sue dite erano sulla parte posteriore, sotto la nuca. Yunho non aveva opposto resistenza, sentiva solo che prima o poi non sarebbe riuscito a sopportare quel calore che continuava ad aumentare e il suo cuore che batteva all'impazzata nelle sue orecchie.
Si mosse d'istinto per avvicinare la sua faccia a quella di Mingi e fu in quel momento che realizzò cosa voleva fare e non era un normale abbraccio.
La distanza diminuì quasi del tutto e Yunho aveva subito chiuso gli occhi, mentre Mingi non pensava a quello che stava facendo ma si lasciava trasportare da quello che voleva.

"Mingi? Yunho? Siete in cucina?"