"Cosa? No, stavo solo scherzando" Mingi cercò di fare un sorriso. Per un attimo ebbe paura di aver dato fastidio a Yunho, ma poi quella sensazione gli passò subito.
"Oh... Scusami" concluse Yunho e portò il cucchiaio alla bocca.
"Non c'è bisogno di scusarti. Siamo amici quindi non devi chiedere scusa per tutto" qualcosa in Mingi era cambiata e questo l'aveva notato bene soprattutto dalle frasi che diceva all'altro. Pensò che reagiva in quel modo solo perché il moro gli faceva pena, ma allo stesso tempo anche perché sapeva di essere importante per lui.
Non sapeva se a sua volta poteva reputare Yunho una persona importante, perché alla fine si poteva fidare ciecamente solo della cugina... Del moro doveva ancora aspettare e vedere come sarebbero andate le cose.
"Mingi... Se tu riuscissi a prenderla, di me poi che ne farai?" Yunho interruppe i suoi pensieri.
"Che ne so. Sei tu quello che sceglie, mica io sceglo per te" il biondo abbassò la testa sul piatto e mangiò.
"Per te andrebbe bene se rimanessi?" domandò il più alto e Mingi annuì semplicemente.
"Basta che non porti delle troie in casa. Oltre a Mirhyun, le ragazze mi stanno sul cazzo" disse e mangiò un boccone di cibo.
"Menomale che non sono una ragazza allora" ridacchiò Yunho.

Il biondo si era realmente stufato di avere a che fare con le ragazze, dopo quello che era successo con Seoyun preferiva mantenere le distanze e non avere rapporti, alla fine utilizzava le ragazze solo per il suo piacere e nient'altro.
"A proposito di ragazze, dov'è Mirhyun?" chiese e osservò il nero mangiare.
"Era andata da una sua amica, probabilmente starà arrivando" rispose e da lì calò il silenzio. Si sentirono solo i cucchiai che facevano rumore contro i piatti e le gocce d'acqua che cadevano dai capelli di Yunho.
"Non mi ero accorto che non ti eri asciugato i capelli" gli disse Mingi e l'altro alzò le spalle.
"Idiota" Mingi si alzò e andò a prendere un asciugamano, poi tornò sotto.
"Asciugateli, se ti ammali poi Mirhyun vorrà prendersi cura di te" Mingi sbuffò internamente e continuò a mangiare.
"Grazie - fece una piccola pausa e poi riprese - Posso sapere perché non vuoi che Mirhyun... mi tratti in quel modo?" cercò di trovare le parole migliori per descrivere i fatti.
"Così" Mingi non gli voleva dire che c'erano tantissime persone migliori di lui e che sua cugina doveva scegliere uno dei migliori, non uno dei peggiori, quindi si limitò a tacere.
"Hey! Non si fa così" il biondo vide che Yunho, per asciugarsi i capelli, ci passava rapidamente l'asciugamano sopra, rovinandoli. Si alzò di nuovo e andò da lui, poi prese l'asciugamano dalle sue mani e iniziò ad asciugare i suoi capelli lentamente.
"Così si fa, parte per parte, non li devi asciugare mettendoli in disordine" affermò Mingi.
"È rilassante" le parole di Yunho uscirono flebilmente dalla bocca del ragazzo.
"Ti piace?" il ragazzo annuì alla domanda del biondo.
Yunho chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quei tocchi. "Mh? Ti sei addormentato?"
"Eh? No, no, sono sveglissimo" il nero aprì gli occhi e guardò un punto impreciso davanti a sé.

"Bene, adesso dovrebbero essere abbastanza asciutti" disse Mingi, poi posò l'asciugamano su una sedia e tornò a sedersi.
"Siccome siamo amici..." le parole, a Yunho, gli morirono nella gola.
"Siccome siamo amici?" Mingi cercò di far continuare la frase all'altro.
"Stanno bene i capelli così? O erano meglio prima?"
Yunho abbassò immediatamente lo sguardo. Non gli era mai importato del giudizio degli altri su di sé e tutt'ora non gli importava, ma voleva provare a comportarsi come si comportavano gli amici che vedeva passare sempre in strada verso il pomeriggio.
Mingi lo guardò per qualche secondo. Stava iniziando ad odiare quella situazione, stava iniziando ad odiare il fatto di essere diventato suo amico siccome non sapeva che avrebbe comportato un suo netto cambiamento. "Ti stanno bene."

Una parte di Mingi, seppur minima, gli piaceva stare con Yunho. Non capiva perché continuava a sentire quella sensazione dentro di lui, ma diede la colpa al fatto che provava pena per il più alto siccome aveva dovuto passare la gioventù difficilmente.
Voleva provare odio nei suoi confronti, ma non riusciva a trovare un valido motivo per avere quel sentimento. Yunho non gli aveva fatto niente principalmente, anzi, lo aveva anche salvato e si era fatto male lui al posto suo, perciò sarebbe stato incoerente provare disprezzo verso l'altro.
"A proposito, come sta la tua schiena?" chiese, dando vita ai suoi pensieri.
"A proposito? Ci stavi pensando?" chiese di rimando Yunho, che finì di mangiare.
"Sì. Come va ora?" richiese il biondo e Yunho sorrise.
"Non sento nemmeno più il dolore in realtà" il ragazzo appoggiò i gomiti sul tavolo.
"Non ci dovresti più pensare però" continuò e Mingi lo guardò in silenzio per qualche secondo. Poi il suo cellulare squillò. "Non rispondi?"
Yunho interruppe il loro contatto visivo e Mingi annuì, però il telefono smise di suonare appena lo prese in mano quindi lo lasciò lì.
Qualche secondo dopo arrivò una notifica e il più alto si stava lasciando prendere dalla curiosità. "Hai qualche ammiratrice segreta?" domandò, lasciandosi scappare i suoi pensieri dalla bocca.
"Ti ho già detto che odio le ragazze" rispose bruscamente il biondo.
"E cosa farai quando ti dovrai sposare? Non vuoi avere dei mini Mingi?" Yunho ridacchiò alle sue stesse parole, ma l'altro lo guardò male.
"Dei mini Mingi? Cosa hanno messo nel tuo cibo?" Yunho rimase a guardarlo, come se stesse aspettando la risposta del biondo.
"No, sinceramente non sono una persona che si preoccupa degli altri e non voglio avere un compito simile, preferisco essere libero. Figli? Manco per sogno" rispose tutto d'un fiato Mingi.
"Be' di me e Mirhyun te ne stai occupando però" rispose a tono Yunho.
"Mirhyun è l'unica persona a cui tengo veramente - Yunho si morse il labbro superiore e Mingi lo vide - anche a te tengo, però a te devo la vita siccome tu hai salvato la mia."
"Ma se io non ti avessi salvato quella notte, le cose sarebbero diverse adesso?"