ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟛
[ Martedì 22 ottobre 2199 ]
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Il motivetto del nuovo gioco dei Pokémon, solitamente, non gli dispiaceva di prima mattina... ma era in un sonno talmente profondo che la suoneria giunse alle sue orecchie come una bomba sganciata all'improvviso.
Fu talmente brusco che, cercando di spegnere quell'arnese infernale, cadde dal letto con un tonfo.
«Ma porc-» si alzò, massaggiandosi il naso, essendo caduto di faccia, per poi strisciare i piedi verso il bagno, scontrando qualche cartaccia di biscotti qua e là.
In effetti avrebbe dovuto buttarle, ma... nah, troppa fatica.
Non badò troppo al suo aspetto. Si sciacquò velocemente il viso con dell'acqua fredda, passò una mano tra i capelli -tanto per mostrare che aveva provato a domare la sua folta chioma mora... non che gli importasse particolarmente, in realtà- e si cambiò il suo felpone di Zelda con quello di Super Mario... tutti e due edizione limitata, ovviamente.
Solitamente non si prendeva neanche la briga di cambiarsi, spesso era addirittura sua madre che lo costringeva a mettere, perlomeno, una felpa pulita.
Ma quel giorno si sentiva ispirato.
Scese in soggiorno, dove fece colazione velocemente, per poi afferrare la cartella e dirigersi verso la porta. «Io vado, ciao.»
Sua madre fece capolino dalla cucina, augurandogli una buona giornata, per poi abbassare lo sguardo.
«Seiji, prima di andare mettiti le scarpe, tesoro.» la donna scosse leggermente la testa, facendo ondeggiare i lunghi capelli castani, per poi tornare in cucina con un sorrisetto divertito in volto.
Il ragazzo abbassò lo sguardo a sua volta, notando le sue pantofole rosa da coniglietto ancora ai piedi. «... Oh.»
°
Le lezioni passarono lentamente per Seiji. Non gli dispiaceva troppo la scuola, col tempo ci aveva preso gusto a studiare e a stare seduto nei banchi, nonostante i motivi che lo portarono a farsi in otto per ottenere buoni voti furono ben altri.
Tuttavia quello stesso giorno ci sarebbe stata una riunione per la formazione della squadra del torneo mondiale. Era già passata una settimana da quando il professor Yamashita aveva proposto loro di partecipare e, doveva ammetterlo, era particolarmente eccitato.
Ovviamente aveva accettato, inviando già il modulo compilato e firmato che Eiji aveva spedito loro la settimana prima. Avrebbe dato una bella lezione a tutti quegli sbruffoni che volevano solo vincere... anche se aveva un altro motivo per partecipare.
Il torneo era mondiale e c'era, quindi, la possibilità di andare in Italia.
Come poteva anche solo pensare di perdere quell'occasione?
Per questo quando anche l'ultima campanella trillò, segnando la fine delle lezioni, si diresse subito in palestra.
Lungo il tragitto si ritrovò a pensare se anche gli altri avevano accettato. Durante gli allenamenti ne aveva parlato con Yusei e Goro. Principalmente loro due parlavano e lui ascoltava, ma aveva capito che i due erano molto propensi ad accettare.
Gli altri invece non lo sapeva per certo, li aveva un po' squadrati e si era fatto circa un'idea di ognuno... ma era ancora troppo presto per avere un giudizio completo.
Giunse davanti alla porta verde trifoglio della prima palestra ed, essendo già aperta, vi entrò senza troppi indugi.
Notò che la maggior parte dei ragazzi era presente e, facendo una veloce conta, constatò che ne mancassero solo due... tre, prendendo in considerazione anche Yamashita.
Insieme ai ragazzi vi era anche l'albino della volta prima. Seiji lo ricordava bene, un po' perché non passava inosservato, ma soprattutto perché aveva notato il suo sguardo su di sé, anche se non ne capiva il motivo.
Tuttavia gli era parso un tipo... curioso. Come la settimana prima, se ne stava li a braccia incrociate, ma notò che era più tranquillo. Certo, i suoi occhi di ghiaccio erano socchiusi in un'espressione corrucciata e sembrava quasi volesse incenerire tutti con lo sguardo, ma Seiji aveva constatato che, quella, semplicemente, era la sua espressione di base.
Espressione che mutò non appena Eiji entrò dalla porta, salutando tutti con la sua solita allegria e gentilezza. Espressione che non passò di certo inosservata agli occhi smeraldini del moro: vide le iridi cerulee dell'albino addolcirsi leggermente, per poi diventare subito dopo più cupe e sembrò quasi irrigidirsi sul posto quando il corvino gli si affiancò, riservandogli un debole sorriso come saluto, prontamente ricambiato con un cenno della testa dall'altro.
Seiji socchiuse leggermente gli occhi, sinceramente incuriosito.
Nessuno parve accorgersene, anche perché Katsuro non mostrò alcuna reazione particolarmente brusca, ma... Perché quell'improvviso cambio d'umore?
«Mancano ancora quei due ritardatari.» grugnì Takeda. «Beh se non partecipano non mi lamento. Ma se arrivano ancora in ritardo li ammazzo.»
«Hanabi e Matsushima stanno arrivando. Una collega li ha fermati in corridoio, credo per Hanabi...»
Katsuro alzò gli occhi al cielo. «Tutte scuse.»
«Mmh... quei due non me la raccontano giusta.» Yusei si avvicinò a Seiji, schioccando più volte la lingua sul palato e scuotendo la testa, per poi appoggiare il braccio sulla spalla del più basso. «Tu che dici Miyamoto kun?~»
Seiji scrollò leggermente le spalle, rispondendo con un lieve grugnito. «... Non li conosco.»
Dopo poco tempo i due arrivarono. Hideaki era particolarmente agitato, con le guance leggermente arrossate, mentre Michi aveva uno strano sorrisetto sul volto.
Il ramato si abbassò leggermente per farsi sentire unicamente da Seiji. «Te l'ho detto che non me la raccontano giusta. Per me si sono fatti-»
«Su su non te la prendere per un votaccio~ non è il primo e di certo non sarà l'ultimo.» affermò a voce alta il rosa, dando una leggera pacca sulla spalla del minore.
L'altro lo guardò male, per poi allontanarsi con un sonoro "vaffanculo".
Yusei ridacchiò leggermente e li lasciò perdere. Spostò lo sguardo altrove, posandolo su Isamu poco distante. In realtà lo aveva già notato la settimana prima e aveva subito pensato che era un ragazzo davvero davvero carino.
Anzi, no, era proprio bello: aveva un certo fascino.
Purtroppo non aveva avuto modo di attaccar bottone, quindi ne approfittò per avvicinarsi leggermente e, quando lo sentì sospirare, capì che era il momento giusto di attaccare.
Mise su il suo miglior sorriso e gli punzecchiò leggermente la spalla. «Tutto bene?~»
Tanaka alzò lo sguardo su di lui, incrociando le iridi viola con le ambrate dell'altro e lo guardò un po' male, nonostante il corvino volesse, in realtà, riservargli solo un'occhiata incuriosita.
«Uh? Sì.» mormorò un po' incerto. Era stupito: di solito le persone gli stavano lontane poiché il suo aspetto incuteva un po' di timore e le sue occhiatacce non giovavano di certo sulla sua figura... anzi, lo rendevano più spaventoso e minaccioso, nonostante le riservasse a chiunque senza nemmeno rendersene conto.
Cercava solo qualcuno che condividesse le sue stesse passioni, tutto qui.
Il ramato allargò il sorriso e si presentò a lui. «Non credo di aver avuto modo di conoscerti la scorsa volta. Yusei Setsushi, secondo anno. E tu? Non penso di averti mai visto in giro.» "Un ragazzo così me lo ricorderei di sicuro." pensò poi, scrutandolo un attimo.
Lo stesso fece il violaceo, osservandolo dalla testa ai piedi.
«Isamu Tanaka, terzo anno.» si presentò a sua volta, soffermandosi un po' sul tatuaggio a forma di cuore posto nell'occhio sinistro del più alto. Ma era davvero un tatuaggio?
«E neanch'io ti ho mai visto. Ma la Tokage è grande e voi del secondo anno siete nel secondo edificio.»
Yusei annuì. «Giusto, peccato...» si morse leggermente il labbro inferiore, per poi scuotere le spalle. «Oh beh, abbiamo tutto il campionato per conoscerci meglio~»
Il tono di voce usato dal minore giunse alle sue orecchie quasi come qualcosa di perverso. Ma non ci fece troppo caso e annuì, sorridendo leggermente.
Infondo non sembrava male.
«Bene, ci siamo tutti.» Eiji guardò i ragazzi uno ad uno, sorridendo loro. «Mi sono arrivati i vostri moduli e sono felice che avete accettato tutti quanti. Credo sarà una bella esperienza per voi e...»
«E bla bla ciuccia, solite minchiate.» sussurrò Katsuro, sbuffando leggermente.
Il corvino lo guardò un po' male, sospirando leggermente. «Beh, quella di oggi potremmo definirla una riunione teorica. Probabilmente non tutti conoscerete le regole del Taikakengät o, perlomeno, di cosa tratta. Come vi abbiamo già detto martedì scorso, il SoccerVolley riprende quelle che sono le fondamenta della pallavolo e del futsal. Il campo è circa uguale a quello da calcio a cinque, ma un giorno andremo alla palestra di Taikaken di Tokyo, quindi lo vedrete con i vostri occhi. La prima grande differenza è che non esistono le porte e neanche la rete da pallavolo... anche se in realtà in entrambe le metà campo vi è una fascia virtuale che potrebbe assomigliare alla rete. Serve per delineare un confine di tiro: una volta oltrepassata quella linea non sarà, infatti, possibile tirare, ma solo rubare la palla agli avversari. Comunque lo vedremo in allenamento. Stavo dicendo che non esistono le porte da calcio, ma ci sarà tutta un'intera zona da proteggere, che sarebbe la linea di fondo. Si estende per tutta la larghezza del campo, è quindi difficile proteggere tutto lo spazio... anche perché c'è una doppia difficoltà: il punto vale anche colpendo il muro, fino a una certa altezza. Superati i due metri -che sarebbe poi l'altezza delle porte da futsal-, infatti, è out. Tuttavia contate che il campo è largo 20m, quindi in pratica è come proteggere quasi sette porte una affianco all'altra.»
Goro inarcò leggermente le sopracciglia in un espressione stupita. Se già, delle volte, era faticoso proteggere una porta larga tre metri, non osava immginare come sarebbe stato difendere un'intera zona di venti metri.
Yosuzume invece non trapelò alcuna espressione facciale. Nonostante interiormente stava per avere un mini attacco di panico.
E se non sarebbe stato in grado di proteggere la zona...?
La voce calma di Eiji riportò il ragazzo coi piedi per terra.
«Nel Taikaken, come avete probabilmente intuito, è facile fare punto. Su questo vengono riprese un po' quelle che sono le fondamenta della pallavolo. Ogni partita è, infatti, composta da tre tempi e ogni set finisce o raggiungendo 25 punti prima degli avversari, o allo scadere del tempo... quindi dopo 25 minuti. Ma c'è un fattore aggiuntivo molto importante da tenere in considerazione, che spesso, tuttavia, viene ignorato per via della difficoltà di riuscita. Ai lati del campo vi sono quattro specie di sfere virtuali dal diametro di un metro, sono due per squadra e se una squadra riesce a segnare in una delle due sfere avversarie il set viene automaticamente vinto da loro, anche se, magari, stanno perdendo ventiquattro a zero. Tuttavia, come dicevo prima, spesso queste sfere, chiamate Nopeus, vengono ignorate poiché girano attorno al campo in una velocità talmente elevata che è quasi impossibile addirittura distinguere quali siano i Nopeus della squadra avversaria dai nostri, nonostante abbiano colori differenti. Ovviamente se la squadra fa punto nel proprio Nopeus viene considerato come autogol e quindi il set viene vinto dall'altra squadra... Per questo motivo solitamente si evita di rischiare. Oh, il punto e i passaggi sono effettuabili sia coi piedi che con le mani, solo che vi sono un limite di tocchi: coi piedi il massimo è quattro, con le mani uno... e non si può raggiungere la linea massima di tiro e quindi tirare senza aver effettuato almeno tre passaggi tra compagni.»
Dopo un attimo di silenzio, Madoka prese parola. «Ho letto su una rivista sportiva che una caratteristica decisiva del SoccerVolley sono le scarpe. È possibile attivare un potere attraverso di esse, giusto?»
Katsuro annuì, iniziando a spiegare con una pacatezza che, da uno come lui, era quasi impossibile aspettarsi. «Esatto. Le scarpe da Taikaken -e anche le divise- vengono fornite direttamente dalla Ympyrä Corporation, poiché ai lati della scarpa e al di sotto della suola vengono inserite delle sfere chiamate Teho. Non so bene come funziona, non avendo mai provato, ma attraverso quelle sfere è possibile attivare il potere a richiesta del giocatore. Da quello che so parte dai piedi e si propaga fino alle mani, ma, giustamente, la potenza sarà maggiore se calciando. Invece nei portieri è il contrario, essendo il Teho situato solitamente nei guanti... Anche se ci sono dei portieri che giocano a mani nude e quindi richiedono il teho nella scarpa. Insomma, i portieri possono decidere se averlo nelle mani o nei piedi.» dopo un attimo che parve aver assunto un espressione del tutto tranquilla, l'albino schioccò la lingua sul palato, guardando un po' male i due portieri presenti. «Ma siete coglioni se decidete di mettere il Teho nelle scarpe, dovendo usare principalmente le mani.»
Eiji gli riservò un occhiataccia. «Katsu smetti di offenderli, siamo all'interno dell'edificio scolastico.»
«Cazzo me ne frega, sei tu il prof qui... mica io.»
Il corvino sospirò per l'ennesima volta, scuotendo un po' la testa. «Beh, queste sono un po' le fondamenta del Taikaken. Con calma, durante anche gli allenamenti, vi spiegheremo tutti i ruoli e le regole... anche se praticamente sono principalmente quelli del calcio: portiere, attaccante, difensore, falli, punizioni, rimesse dal fondo ecc. Ora vi invieremo un altro modulo da compilare, dove potrete richiedere il vostro potere e il numero della maglia. Nel Taikaken non ha particolare importanza il numero, a patto che stia nelle due cifre, quindi potete scegliere tra 00 e 99... vi lasciamo questo tempo che abbiamo a disposizione insieme per decidere tra di voi, così da non avere doppioni. Le scarpe o i guanti hanno una forma e un design standard, ma potrete richiedere i colori che preferite, basta che non siano più di tre.»
«Per quanto riguarda il campionato, in realtà, non sappiamo un cazzo neanche noi.»
Eiji guardò male l'albino, che alzò gli occhi al cielo, ignorandolo. «Le squadre partecipanti sono quaranta e verranno suddivise in otto gironi da cinque. E... dai cazzo lo sapete come funziona un fottuto torneo: ci sono le eliminatorie, poi gli ottavi, i quarti, la semifinale e la finale. Non serve che ve lo spiego come funziona. È un torneo e si girerà il mondo, serve dire altro?»
Yamashita si grattò la guancia. «Quando avremo più informazioni vi faremo sapere... Anche se credo che ci diranno tutto alla cerimonia di inaugurazione che si terrà a dicembre, in Finlandia.»
I ragazzi si guardarono, sempre più emozionati, anche se alcuni erano un po' confusi.
«Che forte, Takajo senpai! Non vedo l'ora!» esclamò Aoi, sprizzando di gioia.
Il corvino accanto a lui annuì, accennando un sorriso. «Sì, sembra interessante.»
Goro osservò il bluastro di sottecchi, sorridendo a sua volta, contagiato dall'allegria del più piccolo.
«Okay, scegliamo poteri e numeri. Io voglio il nove.» affermò Madoka, ottenendo l'attenzione degli altri.
«Ma non sarebbe meglio conoscerci tra noi prima...?» chiese Chiaki, tranquillo.
«Nah, prima i numeri. A me l'undici.» Hideaki incrociò le braccia al petto. «E per il potere qualcosa coi fuochi d'artificio è mio.»
Michi quasi si commosse. Insomma, l'undici era il suo numero nel club di pallavolo.
Al più basso, invece, non gli era nemmeno passato per l'anticamera del cervello il pensiero che, forse, essendo il suo numero, volesse tenerselo per il torneo.
Anzi, non aveva nemmeno dato peso al fatto che era il suo numero.
Yamashita li osservò, sorridendo contento, per poi sentire un rumore provenire dalla porta d'ingresso.
«Chiedilo tu...»
«No, chiedilo tu...!»
Prima che potesse far qualcosa, Katsuro si era già diretto verso la porta chiusa precedentemente, spalancando le ante bruscamente.
Hana e Akiko, essendo praticamente appiccicate alla porta, caddero a terra una sopra l'altra con un tonfo, per poi alzare lo sguardo, incrociando quello glaciale dell'albino. Entrambe sentirono un brivido di freddo percorrere la loro spina dorsale.
«E-emh e-ecco...» iniziò Masumi, arrossendo leggermente. «P-possiamo spiegare.»
Ishibashi si alzò in piedi, aiutando la compagna e torturandosi le maniche della divisa scolastica, che riprendeva il logo della Tokage Gakuen sul petto, all'altezza del cuore. «S-sì, insomma... n-noi ci chiedevamo se... ecco... s-se potessero servirvi due manager.» disse in un sussurro.
«No.» rispose secco Takeda, facendo per richiudere la porta.
Ma Yamashita si mise davanti a lui, bloccando ogni sua azione. «Una mano in più farebbe comodo... e una squadra senza le manager non è una vera squadra. Quindi perché no?» il corvino sorrise calorosamente e le due ragazze spostarono lentamente lo sguardo sull'albino, in attesa di un consenso anche da parte sua.
Eiji si girò verso di lui, continuando a sorridere e Katsuro tentennò, per poi sbuffare. «... Se mi rompete il cazzo vi butto fuori a calci in culo.» affermò, tornando poi dai ragazzi. In particolare si diresse verso Seiji.
«Ehi tu è da più di una settimana che te lo voglio chiedere... dove cazzo le prendi le tue felpe?»
Hana e Akiko si guardarono, sorridendo felici, per poi fare un leggero inchino.
«N-non vi deluderemo...!»
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𝕄𝕠𝕠𝕟'𝕤 𝕔𝕠𝕣𝕟𝕖𝕣 𓆙𓅰
Oh mamma sono puntuale, è ancora lunedì SJJSSJSJSJSJSJS
Però la dovrei smettere di mettermi all'ultimo a scrivere i capitoli s i g h
Scusateilpapiellodicapitolomaehormaimiconosceteopsops
Ah yes l'ho scritto in Sx e lo scrivo anche qui
Aggiornerò Tkkn e Sx a lunedì alterni ywy
E niente that's it pfffff
Quindi sono proud che sono riuscita ad essere puntale AHAH >:3
Also prima o poi disegnerò meglio il campo di Tkkn così ve lo spammerò brutale uwu
Si perché io sono scema. Ho creato il tabellone dei gironi e del torneo (e quello ve lo piazzo quando sarà ora (?) perché non voglio fare spoiler (??)) ma tipo sarà tra un paio di capitoli e non faccio il campo che sarebbe forse servito ooooooooooppppppsssssss-
Vabb in compenso sto facendo anche un altra cosa karina coi bbys per la disposizione dei giocatori in campo ♡︎ e ci sto anche facendo delle schede su un quadernino magico because yes ewe (cosiforsemelimemorizzobenetuttiaHAH)
E sto anche facendo dei disegni per le ship
Cioè ho riempito i miei fogli/tavole su Photoshop di Michi e Hide ops ma beh beh poi farò anche gli altri bbys perché sono ♡︎♡︎♡︎♡︎
E vabbè si la smetto ywy
Non ho molto altro da dire, se non che sto amando troppo Katsuro oh no
Ma questo credo si sia capito ops ops
E finalmente è apparso anche Seiji, bby bllssm ♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎
Ah yes ho aggiunto le date a inizio capitolo perché in realtà ha senso (?)
Cioè ora le aggiungo anche negli altri capitoli quindi se vedete apparire CoSe sono io che aggiungo le date sjjsjsjsjsjsj ywy
Fatemi sapere se ho interpretato bene i vostri personaggi, se ci sono errori o se c'è qualquadra che non cosa...
Non volevo proprio fare il mega spiegone e volevo descrivere un po' solo i punti improtanti ma eh per me è tutto importante oooofffff
Poi essendo una perfettina non voglio lasciar indietro nulla sooooooo c':
Però dite che è troppo? Vi è risultato pesante come capitolo?
Io boh doveva essere il più noioso che c'è finora -e probabilmente lo è lmao- ma devo dire che al momento è quello che mi piace di più tra i tre òwó
Non so manco perché lmao vabb
Se volete lasciate un commentino che è sempre apprezzato ~ ♡ (❁'◡'❁)
P.S.: E ora, dato che mi annoiavo, un po' di memini brttssm!
Questo boh mi andava di farlo non fa ridere pfffff (?)
Ops?
Con questo probabilmente ridiamo solo io e Flame ma vbb pfffff
Avevobisognodispammarloanchequi
P.S.: scusate ma devo flexarlo perché sono PrOuD
Vi piace il nuovo theme? êwê~ ora sono in tinta con Flame048 E sono ♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎♡︎ ywy
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