ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟚
[ Giovedì 17 ottobre 2199 ]
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«Cosa ne pensi della proposta di Yamashita sensei e gli altri?»
Un ragazzo sul metro e settanta prese una leggera rincorsa, per poi calciare il pallone, posizionato sul disco di rigore, con un tiro forte, ma al tempo stesso ben piazzato. Qualche ciocca dei capelli corvini gli ricadde un po' sugli occhi, coprendogli per un attimo la visuale. Li spostò subito con un gesto della mano, cercando di sistemarli dietro l'orecchio alla bell'e meglio. Erano indomabili, non poteva farci nulla... se non tagliarli, ma non avrebbe mai fatto un simile crimine alla sua chioma corvina, caratterizzata da riflessi bluastri e violacei.
Il portiere osservò i suoi movimenti, per poi saltare in direzione del tiro, aiutandosi con un lieve molleggiamento sul posto prima del salto. La parò di pugno, dato che l'attaccante l'aveva piazzata proprio nell'angolo, riuscendo quindi a salvarla sotto al sette.
Prese il pallone tra le mani, caduto al di là della riga di fondo campo, per poi puntare i suoi occhi color prugna su quelli dell'altro. «Penso sia un'occasione unica. Ovviamente accetto.» il tono di voce che utilizzò fece sembrare le sue parole quasi come una minaccia.
Un leggero brivido scosse la schiena di Tanaka, ma il ragazzo lo ignorò, come ignorò anche l'aura che emanava il numero uno. Sapeva che non era particolarmente amichevole, almeno di aspetto, e conosceva anche qualche storiella sulla sua famiglia... insomma, chi non conosceva i Chabukuro? Sembravano tutti usciti da un libro degli orrori.
Ormai, comunque, dopo due anni passati insieme nella seconda squadra del club di calcio si era abituato a lui... circa.
Infatti annuì. «Giusto. Se hanno chiamato noi, poi, significa che siamo i migliori del club.»
"Devo solo riuscire a convincere i miei..." ripensò a due giorni prima, quando, una volta tornato a casa, aveva raccontato loro ciò che era successo.
Era finita in una lite con Ryu, mentre Sachiko aveva avuto una piccola crisi... nulla di nuovo, in realtà.
Sospirò leggermente, lanciando poi un occhiataccia, involontaria, a Ishikawa, intento ad aiutare le manager come suo solito. Il castano era veramente altruista, non riusciva mai a dire di no agli altri, neanche al più antipatico del mondo. Per questo il viola pensò che avrebbe accettato sicuramente: non sapeva dire di no. E poi era un'occasione più unica che rara... c'era seriamente qualcuno tra loro che non avrebbe accettato?
Tornò a dare tutta la sua attenzione su Yosuzume, riprendendo a fargli dei tiri.
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«Cosa ne pensi del campionato, Takajo senpai?» Aoi passò la palla al maggiore, che gliela restituì di bagher.
Il ragazzo lo guardò per un'istante coi suoi occhi neri e profondi, prima di riportare l'attenzione sul pallone. «Credo sia una cosa che capita una volta nella vita. Non tutti hanno l'opportunità di poter viaggiare per il mondo.»
Il bluastro annuì, continuando la serie di passaggi. «Hai ragione. Ma penso anche che possa essere un'ottima opportunità per mettersi in gioco, soprattutto per noi... per me.»
Kiseki annuì leggermente.
Pensò un attimo alle sue parole e pensò alla sua condizione. Ormai non era più un ostacolo, dal giorno dell'incidente erano passati anni e non si era dato per vinto.
In realtà non aveva il particolare desiderio di mettersi in gioco per dimostrare di essere comunque bravo nonostante la protesi alla gamba sinistra.
Sapeva di essere migliore di molti altri normodotati.
Non era un vanto, il suo... era semplicemente un dato di fatto. Ed essere stato convocato per un torneo mondiale, nonostante nella sua squadra ci fossero comunque altri atleti talentuosi, ne era la prova.
Dopotutto la dea della vittoria premiava sempre coloro che davano il massimo. E Kiseki era uno di quelli.
«Più che un occasione per me penso che la mia condizione possa essere d'ispirazione a coloro che, come noi, sono considerati disabili.»
Il minore annuì ancora e fece un sorriso luminoso. «Giusto! Un'affermazione degna di te, Takajo senpai!» gli passò di nuovo la palla e il suo occhio ricadde su Takahashi, intento a prendere qualche pallone accanto a lui. «Takahashi kun! Tu verrai al torneo?»
Il ragazzo dai capelli color glicine, assorto nei suoi pensieri, si prese un mezzo spavento, data la voce squillante e allegra di Aoi. Un pallone gli scivolò dalle mani, rotolando verso le manager intente a dare asciugamani o bibite agli altri compagni di squadra.
Dopo aver recuperato il pallone diede tutta la sua attenzione ai due.
Aoi e Kiseki, visti fianco a fianco, creavano un contrasto notevole. Konishi sembrava quasi una formichina con il suo metro e sessantaquattro rispetto al metro e ottantacinque di Takajo. Ma, oltre a quello, i due emanavano un'aura completamente diversa... forse per i tratti del viso, forse per l'atteggiamento e la modalità di approccio dei due o, semplicemente, per entrambi i motivi, sembravano quasi l'incarnazione dell'angelo e del diavolo.
Erano completamente diversi, quei due, se non l'esatto opposto. Aoi dolce e luminoso, Kiseki distaccato e tenebroso... non per nulla gli era stato affibbiato il nomignolo di "Karasu", corvo.
«Ovviamente.» affermò sicuro. «Dev'essere una bella esperienza, perché rifiutare?»
Il più basso tra i tre annuì energicamente. «Esatto!... Fai palleggi con noi?»
«Mh... okay.» Yosuke portò i palloni nella cesta, per poi unirsi ai due, anche se un po' riluttante.
Nel mentre le due manager avevano ascoltato la conversazione... anche se era più giusto dire che Masumi aveva ascoltato la conversazione, mentre Ishibashi continuava a dare le borracce agli altri componenti della squadra, con la testa tra le nuvole come suo solito.
«Hai sentito Hana chan?» chiese la più bassa, guardando in direzione dei tre ragazzi.
L'altra si girò verso di lei, osservandola con un'espressione un po' addormentata. Era ormai pomeriggio inoltrato, la stanchezza delle ore di lezione si faceva sentire. In più, prima delle attività del club, le ultime ore del pomeriggio le aveva passate a lezione di scienze e matematica. E su di lei le materie scientifiche avevano un effetto soporifero!
«No...?»
Masumi spostò delicatamente il ciuffo di capelli che gli ricadeva sull'occhio destro, sistemandolo dietro l'orecchio. Azione vana, poiché in pochi secondi le ricadde nuovamente sull'occhio. «Stanno parlando di un certo campionato mondiale...»
Ishibashi aprì leggermente gli occhi color carota, precedentemente socchiusi. «Oh, giusto. Me ne ha parlato ieri Aoi kun... lo avevo incontrato per caso in corridoio, era tutto contento e... No, forse lo avevo visto in mensa?» inclinò la testa, un po' confusa. «Beh, non credo sia importante. Comunque mi ha detto che il giorno prima lui e altri ragazzi erano stati convocati per un torneo mondiale di... umh... come si chiama quel nuovo sport? Quello del calcio e della pallavolo?»
«Taikakengät...?»
«Sì! Quello.» Ishibashi fece un piccolo sorriso, annuendo.
Akiko allora portò tutta l'attenzione su di lei, sussurrando. «... Dici che gli serviranno delle manager?»
L'altra scrollò le spalle, inclinando ancora la testa. «Penso di... sì?»
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Matsubara ripose con ordine il tablet nella sua borsa, pulendo un po' il banco con un semplice gesto della mano. Anche quel giorno le lezioni pomeridiane erano finite e le prime luci del tramonto iniziavano a filtrare dalle finestre.
Non avevano attività del club, quindi sarebbe andato diretto a casa a studiare per la verifica del giorno dopo... anche se sapeva già tutto.
Si alzò e mise la borsa in spalla, spostando poi lo sguardo e incontrando, casualmente, quello di Matsushima. Il rosa lo guardò un po' duramente... ormai erano in squadra insieme da quasi due anni, eppure l'astio che provava per lui non era svanito. Ma non poteva farci nulla: dopotutto era un alzatore.
Del resto anche Madoka non lo vedeva di buon occhio. Era senz'altro indispensabile per la squadra, lo riconosceva, infondo le sue schiacciate raramente non andavano a segno... ma aveva solo la forza. Nulla di più.
Erano le sue alzate perfette che gli permettevano di schiacciare perfettamente, Michi ci metteva solo la forza.
O almeno era così che la vedeva Matsubara.
Il più alto lo sorpassò, senza degnarlo di altri sguardi, e si diresse a testa alta verso l'uscita della scuola. Lì fuori incontrò Hanabi, ma lo ignorò senza pensarci due volte.
Un altro soggetto irritante all'interno della squadra. Anzi, no, forse era il più irritante di tutti, anche perché non sottostava alle sue regole, non subito almeno. E quello gli dava fastidio... molto fastidio.
Ascoltava solo Matsushima, anche se era più corretto affermare che il rosa lo stuzzicava, l'altro prontamente si arrabbiava e faceva il contrario di quello che gli diceva il maggiore. Quindi se Michi gli diceva che "non era capace di ricevere un pallone", il più basso faceva di tutto per dimostrare il contrario e finiva per fare esattamente ciò che l'altro voleva.
In realtà era un metodo che funzionava con tutti, infondo Hanabi era veramente stupido, ma con Michi in particolar modo. Mentre con lui il minore sembrava che facesse di tutto per non ascoltarlo... il che implicava un particolare sforzo da parte sua, permaloso com'era.
Ma, in realtà, Madoka non se ne lamentava neanche più di tanto: il suo dovere lo faceva e, doveva riconoscerlo, anche piuttosto bene. Era bravo a difendere e giocava anche abbastanza tranquillamente... se non infastidito.
Il problema?
Si infastidiva con niente.
Era quel suo comportamento decisamente infantile che gli dava fastidio.
Non osava immaginare i casini che erano successi durante l'unica partita che la loro squadra aveva perso. Quel giorno Matsubara mancava e, da quello che gli avevano poi raccontato, mancava anche Matsushima. Non che la sua assenza fosse rilevante, anche fosse stato presente, ne era certo, avrebbero perso comunque. Insomma... mancava Madoka, poi se non c'era neanche il rosa era solo un fattore aggiuntivo.
Ma se mancava lo schiacciatore opposto, evidentemente, Hanabi non funzionava bene. Aveva sentito dei compagni parlare di quella partita, del fatto che avevano dovuto mettere Hideaki in panchina poiché era come impazzito.
Una bestia, insomma. Non era nient'altro che quello.
Ed era pure stupido.
Il castano sbuffò leggermente e una piccola parte di sé si ritrovò a sperare che non accettassero la proposta del campionato.
Anche se, in realtà, insieme quei due combinavano qualcosa di buono... ma Madoka aspirava alla gloria. Aspirava ad essere il numero uno, voleva che la sua squadra fosse la migliore. Ma per far sì che ciò accadesse era necessario avere dei componenti che "funzionassero". Michi era ancora abbastanza "okay", nel suo immaginario.
Ma Hanabi era un problema.
Hanabi non funzionava affatto.
Hide, dal canto suo, lo osservò andarsene, storcendo il naso e guardandolo male finché non uscì dal cancello, sparendo dalla sua vista. Non gli piaceva, quel Madoka... Ma c'era davvero qualcuno che gli piaceva? No: odiava tutti. Le persone erano troppo rumorose, troppo irritanti, troppo rompi scatole, troppo... erano tutti troppo.
E la cosa divertente era che probabilmente la persona più insopportabile sulla faccia della Terra era proprio lui.
Ma lo sapeva persino lo stesso Hideaki.
Quando sentì i passi di Michi dietro di sé, si avviò verso l'uscita della scuola senza neanche voltarsi per controllare se effettivamente si trattasse di lui o di qualcun altro.
«Aspettami!» in poche falcate il maggiore lo raggiunse, affiancandolo.
Hideaki borbottò qualcosa, schioccando la lingua sul palato e il rosa fece un sorrisetto. Lo aspettava sempre finita scuola, anche se più volte l'altro affermava di "perdersi a guardare il tramonto per poi ritrovarselo alle calcagna".
Gli mise un braccio sulla testa e Hide lo scansò con poca grazia, non facendo altro che allargare il sorrisetto del maggiore.
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Ishikawa addentò un pezzo della sua ciambella, per poi voltarsi verso il suo amico e prendere parola, una volta ingoiato il boccone. «Dici che dovrei partecipare? Al torneo, intendo.»
L'altro annuì convinto. «È un'occasione unica, sarebbe stupido non accettare.»
Chiaki osservò il dolce, pensieroso. «Non lo so, Sachi... È un campionato mondiale, dubito che tornerò presto a casa, anche se dovessimo perdere subito.»
«Parlane bene con i tuoi, ma non credo ci siano problemi... Stai tranquillo, sapranno cavarsela.» gli mise una mano sulla spalla, ridacchiando leggermente. «E poi è un campionato sportivo, mica stai andando in guerra.»
«Giusto... beh, in realtà ne ho già parlato con mia madre. Anche lei ha detto che è un'occasione più unica che rara e di non preoccuparmi.»
«E allora qual è il problema?»
«Non lo so... cioè, sì: non voglio lasciarli soli. E poi ho il lavoro.» Chiaki alzò lo sguardo verso il cielo, ormai i caldi colori del tramonto stavano pian piano svanendo, lasciando spazio alle prime deboli stelle.
Sachi strinse la presa sulla sua spalla. «Ma hai anche sedici anni. Goditi l'esperienza, gli altri se la caveranno benissimo, tranquillo.»
«Mh...» il castano annuì, non del tutto convinto, per poi salutarlo essendo arrivato sotto casa.
Una volta entrato annunciò la sua presenza e, non ottenendo risposta, si diresse verso il soggiorno. Lì vide il fratello sulla sedia a rotelle intento a guardare una partita di calcio alla televisione, meravigliato, troppo assorto per notare che Chiaki era tornato.
Quest'ultimo si fermò sulla soglia, osservandolo malinconico.
"Forse c'è la possibilità di finire in televisione... infondo è un campionato mondiale. Forse, vedendomi giocare, potrebbe ricordarsi di me."
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𝕄𝕠𝕠𝕟'𝕤 𝕔𝕠𝕣𝕟𝕖𝕣 𓆙𓅰
Io mi prefisso di arrivare a 1,5k di parole e ne faccio più di 2k, sì, okay
Dono della sintesi proprio manco per il ca-
HELLO SONO LIBERA E SONO TORNATA OH YES SJSJSJJSSJJSSJ
Cioè oddio non mi sembra vero che ho finito la maturità
E di conseguenza la scuola
Cioè wtfquandoèsuccesso? jssjjsjsjsssj
Comunque pt. 2 ywy
In realtà volevo pubblicare ieri il capitolo çwç perché ieri era il compleanno di Katsuro e volevo fargli gli auguri in diretta sigh (?¿) solo che poi mi sono messa a liberare la libreria dagli schifo libri di scuola (madochegoduriaAAAAHHH) e poi le persone mi hanno scombussolato i piani QwQ
i̶e̶r̶i̶ ̶f̶i̶n̶i̶v̶a̶ ̶a̶n̶c̶h̶e̶ ̶i̶l̶ ̶m̶o̶n̶d̶o̶,̶ ̶i̶n̶ ̶r̶e̶a̶l̶t̶à̶ ̶o̶r̶a̶ ̶t̶u̶t̶t̶o̶ ̶q̶u̶e̶s̶t̶o̶ ̶è̶ ̶u̶n̶ ̶s̶o̶g̶n̶o̶,̶ ̶i̶o̶ ̶n̶o̶n̶ ̶h̶o̶ ̶r̶e̶a̶l̶m̶e̶n̶t̶e̶ ̶a̶g̶g̶i̶o̶r̶n̶a̶t̶o̶ ̶e̶ ̶v̶o̶i̶ ̶n̶o̶n̶ ̶a̶v̶e̶t̶e̶ ̶r̶e̶a̶l̶m̶e̶n̶t̶e̶ ̶l̶e̶t̶t̶o̶ ̶i̶l̶ ̶c̶a̶p̶i̶t̶o̶l̶o̶ ̶A̶H̶
E anche oggi ovviamente dovevano scombussolarmi i piani shsjshhs. Ho tipo il capitolo pronto dalle 3?
Però vabbè almeno son riuscita a pubblicare finalmente sjjsjsjsjsjsjjsshhs
Also sono riuscita a dare spazio più o meno a tutti in questi due capitoli, ci ho ficcato anche le manager ahquantosonoforte (?) mi manca tipo Seiji piccolobimbobellissimoqwq ma apparirà sicuramente nel prossimo capitolo uwu
E poi lui avrà un ruolo special quando ci sarà anche l'Italia obv~~~ e.e
Mi dispiace un po' per aver "insultato" Michi qwq scusacucciolotiamo♡︎
Invece con Hide ho calcato più la mano... ma con lui posso quindi yay :D anzi ora che lo ho insultato per bene mi sento più leggera (?) dovreste provare anche voi a insultarlo, è un toccasana davvero u.u (??) cioè... è insultabile
(ScusaLawsehousatoMadokaperinsultarloamotroppoMadokasjjsjsjsjs)
Ma vabbe oltre all'insultabilità (???) di Hide vi lascio con queste due perle.
Il correttore sul pc mi corregge Yusei con Musei e soprattutto Madoka con Madonna sto pYANGENDO AHAHAHAH
Ogni volta ci perdo un polmone pfffffffff
Ci ho fatto due meme ovviamente (anche se quegli screen sono già dei meme di loro AHAHAHAAH)
Quello di Yusei non è il massimo ma li ho fatti velocemente sigh ywy
Invece Madoka è bellissimo HAHAHAHHAHA poi con quella faccia PUAHAHAHAHH sto tipo ridendo da un ora...-
Bonus
Fa ridere ma fa anche riflettere
Cioè a me fa solo ridere (??) e non so neanche perché dato che, cioè, infondo non è nulla di che come cosa-
Ma io sono una brutta persona quindi pffffffff-
ScusaHansuketilovvopiccino♡︎
Comunque fatemi sapere se ho interpretato bene i vostri personaggi, se ci sono errori o se c'è qualquadra che non cosa... Forse è anche un po' ripetitivo come capitolo ma volevo mettere un po' i loro pensieri riguardo il campionato qwq
(Ho una paura assurda di fare un casino e di scrivere minkiate con sta storia qwq (?))
Se volete lasciate un commentino che è sempre apprezzato ~ ♡ (❁'◡'❁)
P.S.: Gus e Law avete fatto la maturità? ywy siete libberi?
Mi sembra che c'eravate solo voi qui oltre me che la dovevano fare :'>
P.P.S.: M̶a̶ ̶q̶u̶a̶n̶t̶o̶ ̶è̶ ̶b̶e̶l̶l̶o̶ ̶f̶i̶n̶i̶r̶e̶ ̶i̶l̶ ̶c̶a̶p̶i̶t̶o̶l̶o̶ ̶c̶o̶n̶ ̶u̶n̶ ̶p̶i̶z̶z̶i̶c̶o̶ ̶d̶i̶ ̶a̶n̶g̶s̶t̶ ̶a̶a̶a̶a̶a̶a̶h̶h̶h̶h̶h̶h̶
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