ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙
[ Martedì 15 ottobre 2199 ]
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I raggi del sole autunnale colpivano timidamente le mura dell'edificio, rendendo più luminose le pareti verde pastello della Tokage Jr. High, la scuola di indirizzo sportivo più prestigiosa del Giappone.
All'interno delle quattro mura si sentiva il tipico chiacchiericcio degli studenti occupati nella pausa pranzo.
Alcuni erano in mensa, altri in cortile, altri ancora in classe con il proprio bento e, i più appassionati, nelle palestre a fare qualche palleggio per sfogare la tensione lasciata dalle prime ore della giornata.
Nella terza classe delle seconde, un ragazzo si stiracchiò sulla sedia, sbadigliando leggermente. «La mattinata è andata.» affermò, principalmente a sé stesso, sbuffando un ciuffo di capelli blu notte finitogli sugli occhi, per poi sorridere raggiante.
Mise nella borsa il suo tablet e altri oggetti presenti sul banco e li sostituì con il suo bento.
«Mh... abbiamo matematica nella prima ora del pomeriggio, giusto?» chiese al suo vicino di banco, l'unico rimasto in classe insieme a lui, intento a mangiucchiare un po' di riso dal suo bento, caratterizzato dalla scatola azzurra con un pokémon stampato sopra.
L'altro si girò verso di lui, guardandolo con i suoi occhi gialli innaturali. Si mise l'indice sul mento e alzò lo sguardo. «Mi sembra di sì...» affermò, pensandoci un po' su.
Fece per dire qualcos'altro, ma il suono di un tintinnio lo bloccò, segno che stavano per dare un annuncio. Subito dopo, infatti, si sentì la voce del preside dall'altoparlante posto in un angolo della classe.
«Al termine delle lezioni pomeridiane gli studenti che andrò ora ad elencare sono pregati di recarsi nella prima palestra.»
Detto ciò partì ad elencare una serie di nomi, tra cui Konishi Lacroix Aoi e Sato Goro.
Il primo, Konishi, si girò verso il turchese, guardandolo un po' confuso. «... abbiamo fatto qualcosa di sbagliato?» chiese, inclinando la testa.
Sato scrollò le spalle. «Non credo... nell'elenco c'erano anche due miei compagni di squadra: Setsushi kun e Miyamoto kun.»
Il minore annuì. «Takajo senpai e Takahashi kun invece sono nella mia.» affermò, ancora più confuso.
«Umh... forse vogliono complimentarsi della nostra bravura!» esclamò l'altro, scherzoso, sorridendo raggiante.
Il più basso ricambiò il sorriso e lo guardò. I suoi occhi dorati brillavano come quelli di un bambino. «Ooh! Forte!»
Goro ridacchiò. «Sei proprio un bambino.»
«Non è vero!» Tuttavia, nonostante la sua affermazione, il corvino gonfiò le guance, rendendolo ancora più infantile. Dopodiché prese le sue bacchette, iniziando anche lui a mangiare con un finto broncio.
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Al suono della campanella che segnava la fine delle lezioni, una chioma glicine si precipitò giù per le scale, contento che un altro giorno di scuola fosse finito. Per un attimo si dimenticò di fermarsi in palestra, come gli era stato richiesto.
Se non ci fosse passato davanti, probabilmente, sarebbe andato dritto per la sua strada. Frenò quindi la sua corsa, osservando per un attimo incuriosito le ante verde trifoglio semi aperte.
Quando aveva sentito l'annuncio, qualche ora prima, ne era rimasto un po' confuso. Perché fare il suo nome? Non aveva fatto nulla di male e, tra l'altro, in quella lista di nomi, oltre a Takajo e Konishi, non conosceva nessuno. E i primi due li conosceva unicamente perché giocavano nella stessa squadra di pallavolo.
Takahashi si decise a entrare, guardandosi attorno e osservando i presenti. Vi erano, giustamente, Takajo e Konishi, il preside Tokage, il professor Yamashita, altri sette ragazzi e un ragazzo più grande accanto a Tokage. Si soffermò su quest'ultimo, principalmente perché, non appena fu entrato, parve riservargli uno sguardo di ghiaccio.
I capelli albini erano arruffati, con delle ciocche che andavano un po' dove volevano e teneva le braccia distese lungo i fianchi. Il maglione a collo alto che indossava gli fasciava il busto alla perfezione e, anche se sembrava caratterizzato da un tessuto piuttosto spesso, il giovane poté notare -o, almeno, constatare- che fosse ben piazzato.
Distolse lo sguardo, prima di partire in quarta con i suoi soliti pensieri, e si mise accanto a Konishi, che lo salutò con un sorriso.
«Okay... chi manca?» chiese Yamashita, guardando uno ad uno i ragazzi presenti.
«Matsushima e Hanabi.» affermò un compagno di classe dei due citati, un po' infastidito dal loro ritardo, spostando una ciocca castana finitagli sugli occhi.
Matsubara era fermamente convinto che la diligenza venisse prima di tutto, quindi anche la puntualità.
«Ritardatari del cazzo.» borbottò Katsuro, incrociando le braccia al petto.
Il castano annuì alla sua affermazione, soffermandosi poi a scrutarlo un attimo. Quel tipo era presente già prima che arrivassero loro, stava cercando di capire, in qualche modo, chi fosse, non avendolo mai visto in accademia.
Tokage diede qualche pacca sulla spalla dell'albino.
«Noto con piacere che non sei cambiato affatto.»
«Sta zitto vecchio.»
Un ragazzo dai capelli castano scuro osservò la scena, con un'espressione calma, senza lasciar trasparire alcuna emozione in particolare.
Tuttavia era incuriosito e, forse, anche un po' stizzito. Insomma, chi era quell'uomo per rivolgersi in quel modo al preside della scuola?
Ishikawa continuò a guardarli per un po', per poi riportare l'attenzione sul professor Yamashita, che riprese parola.
«Saranno nella terza palestra, come sempre...» mormorò, pensieroso. «Lì l'altoparlante non va per problemi tecnici, quindi potrebbero non aver sentito nemmeno l'annuncio prima.»
Katsuro lo guardò di sottecchi, distogliendo subito dopo lo sguardo. «... Sono comunque dei ritardatari del cazzo.»
«Cosa fanno soli soletti nella palestra?» un altro ragazzo, dai capelli color caramello e uno strano tatuaggio sull'occhio sinistro, alzò e riabbassò le sopracciglia, assumendo un'espressione di chi la sa lunga.
«... Giocano a pallavolo, Setsushi, ovvio.» lo riprese Matsubara, guardandolo male.
«Mmhh... certo certo.»
Ishikawa li guardò confuso. Che stava dicendo? Cosa dovrebbero fare in una palestra se non allenarsi?
«Umh, Setsushi puoi andare a chiamarli?» chiese Eiji.
«Ma certo! Questo ed altro per lei, professore.» rispose subito il ragazzo, calcando bene sulla parola "altro" e mandandogli un bacio con la mano, per poi dirigersi verso la terza palestra.
Yamashita sospirò e mormorò un: «Grazie.»
Quando lo studente gli passò accanto, Takeda gli riservò un occhiata omicida, ma il ragazzo sembrò non notarlo, troppo felice del fatto che Yamashita avesse chiesto proprio a lui di andare a cercarli e non a qualcun altro. Era un segno, no?
L'albino, comunque, ci aveva azzeccato: era "un cascamorto del cazzo"... ma, per quanto gli riguardava, a breve sarebbe stato solo "morto".
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«La prof di matematica mi sta in culo. Cazzo, ce l'ha con me. È stronza, la odio.»
Un ragazzo dalla folta chioma rosa ridacchiò, prima di alzare la palla e colpirla con forza col palmo sinistro. «Perché... c'è qualcuno che ti sta simpatico? A parte me, ovviamente.»
L'altro gli riservò un occhiataccia, prima di ricevere la sua battuta. «Tu sei il primo sulla lista delle persone che mi stanno in culo.»
«Il primo? Aw, così mi fai commuovere.»
Passò un attimo di silenzio, nel quale il minore, non sapendo come ribattere, grugnì leggermente. «... Senti, vaffanculo.»
«Solo se ci vieni con me.» il rosa si preparò per un'altra battuta, quando una voce li interruppe.
«Se voi due avete finito di flirtare... vi staremmo aspettando nella prima palestra.»
Hanabi si voltò subito in direzione della voce, pronto a imprecare contro al ramato, ma nello stesso momento Matsushima colpì la palla, gridando poi il suo nome in un vano tentativo di avvisarlo.
Il più basso si girò nel momento esatto in cui il pallone andò a scontrarsi con lui, colpendolo quindi in pieno volto. Dal colpo perse l'equilibrio, cadendo all'indietro.
«Cazzo!» esclamò, mugugnando un po' dal dolore.
«Scusa! Tutto okay?» Michi gli fu subito accanto, ridacchiando. Non era la prima volta che prendeva una sua schiacciata in faccia e, probabilmente, non sarebbe stata neanche l'ultima.
Gli offrì, comunque, una mano per aiutarlo ad alzarsi. L'altro, prontamente, la rifiutò, alzandosi da solo.
«Sto bene, cazzo.» borbottò, massaggiandosi le natiche. Non aveva fatto in tempo ad appoggiare le mani a terra, quindi si era preso una bella botta.
«Hai preso una botta al sedere?» chiese, prontamente, il ramato, avvicinandosi con un sorrisetto e aprendo le mani. «Se vuoi ti faccio un massaggino, mh?~»
Il rosa corrucciò le sopracciglia e Hanabi gli riservò un occhiata omicida. «Non mi toccare con le tue sudicie mani. Piuttosto... che cazzo vuoi?»
«Peccato, sono certo che avresti apprezzato.» Setsushi gli fece l'occhiolino, prima di riprendere parola. «Comunque eravate qui a pausa pranzo?»
«Anche fosse non sono cazzi tuoi.» affermò Hanabi, prendendo il pallone che lo aveva colpito.
«... Lo prendo per un sì, quindi non avete sentito l'avviso.» constatò. «Ci hanno chiamati in dodici alla prima palestra... a quanto pare il preside Tokage e il prof Yamashita vogliono parlarci.»
Hideaki e Michi si scambiarono un occhiata, confusi, per poi seguire il ramato verso il punto d'incontro.
«Era ora, cazzo.» borbottò Katsuro a voce alta e senza troppi giri di parole, una volta che i tre entrarono nella palestra.
Hideaki aggrottò le sopracciglia, guardando male l'albino. Quando le iridi lavanda del minore incontrano quelle cerulee di Takeda, si creò una sorta di tensione.
"Come immaginavo, mi sta in culo."
"Non so chi sia questo, ma mi sta già sul cazzo."
Eiji notò la strana aura che si era creata tra i due e si mise in mezzo per evitare qualsiasi conflitto.
«Bene, ora ci siamo tutti!» affermò infatti, lanciando un occhiata prima a Hide e poi a Katsuro. Quest'ultimo schioccò la lingua sul palato e strinse di più le braccia al petto.
Yamashita sospirò e poi fece un cenno a Tokage, facendosi un po' da parte per lasciar parlare lui.
Il preside si schiarì la gola e sorrise ai suoi studenti prima di parlare. «Allora, sarò breve perché non voglio annoiarvi e togliervi tempo prezioso. Vi spiegheranno poi meglio Eiji e Katsuro.» guardò quest'ultimo, incitandolo con un cenno della testa a presentarsi.
L'albino si trattenne dallo sbuffare. «Katsuro Takeda, piacere di conoscermi.»
Eiji sperò che avesse sbagliato pronome, ma era quasi certo che lo avesse detto apposta. I ragazzi, tuttavia, parvero non far caso al suo leggero egocentrismo... o, semplicemente, lo ignorarono.
Junichi ridacchiò. «Beh, in sostanza la Ympyrä Corporation, in Finlandia, sta organizzando un torneo mondiale di Taikakengät che si terrà a gennaio. Sapete, no, quel nuovo sport che riprende le regole del calcio e della pallavolo... forse lo conoscete come SoccerVolley. Comunque, quello che voglio dire è che hanno scelto la nostra scuola per formare una squadra che andrà poi a competere con le squadre di altri Paesi. E pensiamo che voi potreste essere i più idonei.»
«Ovviamente non dovete accettare subito.» affermò il corvino. «Non è una cosa da prendere alla leggera, capisco che possa essere emozionante, ma pensateci bene prima di dare il vostro consenso. Chiedete anche ai vostri genitori o a chi vi tutela, va bene?»
Alcuni ragazzi annuirono, altri semplicemente rimasero in silenzio.
«Un torneo mondiale! Che forza!» esclamò Goro e subito Aoi annuì, sorridendo.
Il preside sorrise ancora, riprendendo parola. «Qui ho finito, vi lascio nelle mani di Katsuro ed Eiji, che saranno gli allenatori.» e, dopo averli salutati, se ne andò.
«Io vi avviso.» Katsuro osservò tutti negli occhi, prima di continuare il discorso. «Non voglio fancazzisti nella mia squadra. Se qualcuno osa poltrire o se mi fate girare i coglioni, quella è la porta.» e indicò la porta dietro di lui col pollice, per dare enfasi alle sue parole. «Chiaro?»
I ragazzi si scambiarono un occhiata.
EIji si avvicinò a lui. «C-così però li spaventi...» sussurrò.
Takeda girò la testa nella parte opposta, infastidito. «Voglio solo mettere le cose in chiaro.» affermò, guardando un punto indefinito, schioccando la lingua sul palato.
«Comunque...» Yamashita tornò a dare la sua attenzione ai ragazzi. «In realtà per oggi volevamo solo dirvi questo, non vorrei prendere altro del vostro tempo, vi staranno aspettando a casa. Se deciderete di partecipare vi spiegheremo tutto con calma, dalle regole del Taikaken, allo svolgimento del torneo. Intanto oggi non avete neanche allenamenti del club, quindi andate a casa a riposarvi, d'accordo?» il corvino fece un sorriso genuino.
Neanche il tempo di girarsi che Katsuro si era già diretto verso la porta, sparendo dalla sua vista poco dopo.
Yamashita si grattò la guancia, chiedendo scusa agli studenti per il comportamento del compagno e sospirando leggermente.
"Spero solo che non succedano troppi casini..." pensò, per poi congedare i ragazzi e chiudere le porte della palestra.
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𝕄𝕠𝕠𝕟'𝕤 𝕔𝕠𝕣𝕟𝕖𝕣
Yo :D
Lo avevo detto che prima della maturità avrei portato almeno un capitolo u.u
Non pensavo CoSì PrEsTO (quanti giorni son passati dalla scelta? Due?- lol-) però eh- non riesco a studiare se continuo a pensare che voglio scrivere y-y
L'hype è strunz q-q
Però mi sa che ora mi vedrete sparire (?)
Cioè, sarò sempre qui in giro, ma EhY mancano 13 cazzo di giorni e devo seriamente mettermi sotto perché senno m'inculano
Così poi finito tutto potrò scrivere acciodo u.u hhhhhHHHHH non vedo l'ora *-*
Pregate con me che esca la mia lettera siGH- così la faccio subito e fuori dalle scatole ;-;
Vedo se riesco a portare il capitolo di Sx, ma non assicuro nulla sob T-T so che ho detto che sarei stata più presente... ma la scuola è zccla T-T
Finita la maturità sarò sicuramente più attiva e vi romperò le scatoline con i miei aggiornamenti una volta a settimana -spero- ♡ o una volta ogni due... idk devo vedere quanta suspance lasciarvi :>
Più che altro vorrei essere più lineare (? non mi viene il termine corretto ryp) come lo zio Sezy e Blacky ;v; (insegnatemi plz)
Also potrebbe essere che in questi n̶o̶t̶t̶i̶ giorni sistemo un po' alcune cose u.u tipo il prologo, che devo aggiungere/togliere alcune cosuccie piccole piccole perché nell'arco di questo mese mi son sistemata alcune cose mentali/mi son venute idee in più e.e
Poi andrò liscia come l'olio a scrivere perché ho già programmato tutte le partite e tutti i campi e tutto ( ✧≖ ͜ʖ≖)
E niente, Eiji è così baby sob non lo merito come mio Oc (???)... e Kats sta venendo più ciclato del previsto OpS- ma eh c'ha anche un po' i suoi motivi mh anche se lui è così di base lmao
Comunque fatemi sapere se ho interpretato bene i vostri personaggi, se ci sono errori o se c'è qualquadra che non cosa. Per ora ne ho descritti bene pochi e ne ho introdotti brevemente alcuni, altri li ho solo accennati, ma non volevo ficcarli tutti nel capitolo perché poi mi sembrava troppo yny
Se volete lasciate un commentino che è sempre apprezzato ~ ♡ (❁'◡'❁)
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