Capitolo 3.

- Ditelo ragazze, vi faccio fare bella figura andare all'università con il campione regionale di hip hop eh?! -

Ho-seok rise allegro davanti alle tre ragazze, accennando un passo di danza.

- Ma certo! Quanto ti ammiro! Sei stato grande, li hai stracciati! Ma non avevamo alcun dubbio a riguardo!-

Cho-hee batté le mani a tempo seguendo il ragazzo nei vari passi complicati che faceva, mentre Kwan sorrideva orgogliosa di suo fratello.

Yeona invece si trovava in un altro mondo.

Era rimasta interdetta su quello che era avvenuto il giorno precedente.

Era successo così in fretta che non poteva credere fosse accaduto sul serio.

Jung-kook non solo aveva scoperto i suoi sentimenti per Tae-hyung, ma aveva stipulato un accordo assurdo, senza che lei accettasse tra l'altro, ma per lui ormai era cosa fatta.

Come poteva pensare che poteva sul serio fare una cosa simile?

Insomma, a mala pena riusciva a dire uno striminzito ciao, figuriamoci a conquistarlo, come gli aveva accennato il giorno prima.

Finalmente aveva collegato i pezzi.

Si era messo accanto a lei a lezione perché era stato avvertito della sua media scolastica, non per chissà che altro.

Non che si fosse prefissata chissà quale pensiero, ma ora era tutto più chiaro. Era una ragazza fin troppo ordinaria per attirare l'attenzione di una personalità vulcanica come Jung-kook.

Era arrivato da due settimane e già aveva fatto amicizia con tutti i ragazzi del corso e non solo aveva avuto un grande riscontro da parte di molte ragazze.

Era già arrivato al punto di essere quotato quanto il suo angelo Tae-hyung.

Non che la cosa la stupisse, lo aveva già notato la prima volta che aveva posato gli occhi su di lui.

Era di una bellezza disarmante.

Si trovò a sospirare.

Da quando era arrivato quel ragazzo la sua vita tranquilla era finita. Ogni giorno succedeva qualcosa di strano. Si sentiva sempre di dover stare sull'attenti quando era in zona.

Ma aveva preso una decisione, non appena lo avesse visto quel giorno, gli avrebbe detto che non si poteva fare, era un accordo stupido.

Poteva ancora acconsentire a passargli qualche suo appunto se si trovava in difficoltà con lo studio, ma niente più.

Aveva già accettato l'idea di accontentarsi di guardare Tae-hyung da lontano, come se fosse un opera d'arte. Guardare ma non toccare. Per lei andava bene così. Doveva farselo andare bene, a dir la verità.

- Buongiorno Ragazzina!!-

Come un fulmine a ciel sereno, si sentì avvolgere da un braccio all'altezza delle spalle.

Completamente sorpresa guardò il braccio e riconobbe i numerosi tatuaggi. Potevano appartenere solo ed unicamente ad una persona. Alzò lo sguardo e per la prima volta se lo ritrovò molto vicino al suo viso.

Rimase abbagliata dal suo sorriso ampio, sempre incorniciato dal solito anellino incastonato nel labbro pieno.

- Buongiorno anche a voi ragazze! Come state?-

Incurante dell'espressione indecifrabile della castana si rivolse anche alle sue migliori amiche, senza mai staccarsi dalla prima.

Anche se sorprese dall'atteggiamento che aveva mostrato con la loro amica, risposero educatamente.

Prima di andarsene si rivolse anche all'altra figura accanto a loro e si presentò con non chalance, porgendogli la mano.

- Piacere amico! Sono Jeon Jung-kook, sono un loro compagno di corso -

Il biondo rispose con trasporto stringendogli la mano che era rimasta a mezz'aria.

- Piacere mio! Sono Jung Ho-seok, sono il fratello maggiore di Kwan. Wow Yeona! Non avevo idea che avessi un altro amico maschio a parte me ahah! Stai superando la timidezza allora! Sono fiero di te!-

Yeona, era sicura che fosse nuovamente diventata rossa in viso. Ormai era consuetudine per lei imbarazzarsi alla presenza di Jung-kook, faceva o diceva sempre qualcosa che le faceva provare disagio. Sicuramente si divertiva a crearle confusione.

Lo sentì ridere piano, probabilmente lo aveva sentito solo lei. La strinse ancora più a sé dopo aver sentito quelle parole.

- Certo, ormai siamo grandi amici! Infatti ci stiamo aiutando a vicenda vero piccola Yeona?-

Quello era troppo.

Cercò di staccarsi, ma lui fece prima. Rise per poi farle una linguaccia scherzosa.

Si allontanò da loro pacatamente, girandosi per un attimo per salutare. Senza prima lanciare uno sguardo di fuoco alla ragazza.

Cosa che la imbarazzò nuovamente.

Tutti tornarono a fissare Yeona in un attimo, in attesa di spiegazioni.

Resasi conto in che situazione l'aveva cacciata, rise nervosamente cercando di andarsene il più velocemente possibile.

Non solo le aveva proposto qualcosa di inconcepibile, ma le aveva chiesto, prima di andare via il giorno precedente, di tenere la cosa segreta a tutti. Anche se davvero non ne capiva il motivo. Quindi prima di chiarire l'equivoco, decise di mantenere quella sottospecie di promessa strappata a forza.

- A... Andiamo? Ahah! Accidenti deve aver vissuto per troppo tempo a Londra, è così euforico a volte ahah! -

S'incamminò verso l'edificio lasciando indietro i suoi amici ancora perplessi.

- Qua gatta ci cova! Oggi è davvero strana... voi che dite? -

Kwan si rivolse ai presenti aspettando qualche parere, ma le sue parole morirono prima del tempo. Gli altri due ripresero a parlare del concorso come se niente fosse successo. Evidentemente la risposta dell'amica era bastata a spiegare il comportamento strano tra lei e Jung-kook. Cosa che invece non la convinse per niente. Si ripromise di tenerli d'occhio, a lei non la si faceva.

Yeona si ritrovò a correre verso la sua aula. Era assurdo dover evitare le sue amiche per mantenere una promessa così ridicola, di cui non aveva nemmeno accettato tra l'altro. Ma non aveva pensato a niente di meglio. Doveva trovarlo e parlargli, doveva assolutamente chiarire la situazione.

Si sedette nella sua solita postazione e subito dopo venne raggiunta proprio dal moro.

Le rivolse un sorriso raggiante prima di metterle davanti una serie di fogli sparsi per tutta la superficie del banco.

- Cosa sono? -

Li prese curiosa. Erano fogli pieni zeppi di appunti e schemi.

- Come ogni cosa, dobbiamo iniziare dalle basi ragazzina!-

Riprese i fogli divertito, per poi afferrarle la mano e trascinarla via con sé fuori dall'aula.

Yeona rivide di sfuggita le sue amiche, ma prima che potesse dir loro qualcosa, ormai erano già troppo lontani.

- Si può sapere cosa stai facendo? -

Riuscì finalmente a dire dopo averla trascinata per tutto l'edificio senza un'apparente meta.

- Sto onorando il mio patto ovvio, dai vieni! -

Rispose tranquillo facendole strada verso una stanza mai vista prima.

Era una piccola biblioteca, non si era mai ritrovata in quell'ala dell'università prima, quindi non era a conoscenza della sua esistenza.

- Come conoscevi questo posto? Non sembra molto frequentato... -

Lui alzò le spalle richiudendo la porta dietro di sé

- Ho chiesto in giro se ci fosse un posto tranquillo dove studiare, mi hanno detto che qui non ci viene quasi nessuno. E' l'ala vecchia dell'università, la devono ristrutturare, quindi è meno frequentato. Sediamoci!-

Poco convinta si sedette nell'unico tavolo in mezzo alla stanza, prima di lasciarlo continuare, prese parola.

- Mi rifiuto. -

Sedendosi a sua volta, rise sentendo quell'unica affermazione.

- A me sembra che tu ti sia seduta comunque ahah-

Lei alzò gli occhi al cielo esasperata.

- Mi rifiuto di fare questo accordo! Non ci sto! Ieri non sono riuscita a dirtelo! Se vuoi una mano con lo studio, posso aiutarti, ma non farò nient'altro -

Si mise sulla difensiva. Finalmente era riuscita a dirglielo, quindi forse poteva tornare alla sua solita vita di sempre. Sicuramente sarebbe stata l'ultima volta che gli avrebbe parlato. Dopo averlo aiutato con gli appunti, ognuno sarebbe ritornato a farsi gli affari propri.

Lui sarebbe diventato il ragazzo più ambito dell'istituto e lei la classica secchiona timida invisibile agli altri.

Era sempre stato così per lei. Aveva le sue migliori amiche ed era felice così.

- Sul serio ti accontenti di guardare da lontano il tuo damerino? Senza volere niente di più? -

Il moro riprese a parlare dopo diversi minuti riportandola alla realtà.

- Sono realista, lui non potrebbe mai interessarsi ad una come me... quindi si. Mi accontento...-

Passati altri minuti, si ritrovò costretta ad alzare il capo, da quanto fosse in silenzio sembrava che se ne fosse andato senza che se ne accorgesse.

Invece era li, che la stava fissando.

Incrociando i suoi occhi così intensi ne rimase rapita.

Erano così scuri che se lo avesse fissato ancora si sarebbe persa nella profondità di essi.

- Se ti dicessi che se seguissi i miei consigli qualcosa potremmo ottenere? Che ne diresti?-

Era molto serio nel dirlo. Sembrava fin troppo sicuro di sé, cosa che la fece tentennare.

- Perché sei così insistente nell'aiutarmi? Non capisco... -

Lui rise in modo beffardo prima di rispondere.

- Bè gli accordi funzionano così. Ci veniamo incontro in modo equo. Non mi faccio debiti. Se tu mi aiuterai, devo ripagarti in qualche modo. Quale metodo più facile di questo? -

La castana rise tristemente guardandosi le mani.

- Chiamalo facile... conquistare Tae-hyung eh?! Non riesco nemmeno a respirare in modo corretto quando lo vedo... -

Il ragazzo ripropose tutti i fogli che aveva tirato fuori poco prima e li sparse per tutto il tavolo.

- Ecco perché ti avevo proposto di iniziare dalle basi! Dammi un po' di tempo di prova almeno. Se noti miglioramenti continuiamo, se no lasciamo perdere! Cosa ne pensi?-

Si riguardarono negli occhi. Era impossibile non notare quella piccola scintilla di speranza che si era accesa dopo aver detto quelle ultime cose.

Si ritrovò a sospirare. Si sarebbe pentita sicuramente di quella decisione. Ma infondo, cosa aveva da perdere? Semmai ne aveva di guadagnato... giusto?

- O... Ok...?!-

Lui rise nel vederla così intimorita, si avvicinò di più a lei e prese in mano uno dei tanti fogli.

- Lo prendo per un si. Bene ragazzina! Come dicevo, prima di pensare effettivamente a conquistare il tuo ragazzo dei sogni, dobbiamo sconfiggere la tua timidezza e la tua insicurezza -

Yeona sgranò gli occhi

- Come dici? Ah, è impossibile... è una causa persa!-

Lui scosse il capo. Si alzò e con un gesto della mano le chiese di seguirlo. La portò alla parete delle biblioteca. Affisso si trovava uno specchio.

Si posizionò di fronte ad esso ed iniziò a parlare.

- Buongiorno, sono Jung-kook! Sicuramente avrò successo nella vita! E mi merito il meglio perché me lo merito!-

Si girò verso di lei e le regalò un sorriso così spontaneo da farla avvampare in un attimo.

La prese per un braccio e la spostò proprio dove si trovava lui poco prima.

- E' una cosa stupida... non mi metterò a parlare con uno specchio... -

Cercò di allontanarsi, ma Jung-kook si posizionò dietro di lei e la obbligò a stare ferma a guardarsi.

- Se pensi di non essere abbastanza da essere presa in considerazione dal tuo bello, vuole solo dire che sei tu stessa a non volerti bene! Questo è il primo sbaglio! Devi amarti per essere amata! Se non sei la prima a credere in te stessa come possono farlo gli altri? Forza! Ora prova a dirlo! Io amo me stessa! Mi accetto per quella che sono!-

Lei si ritrovò a fissarsi incredula. Effettivamente non aveva tutti i torti. Non lo sapeva neanche lei il motivo per il quale fosse diventata così insicura. Eppure da bambina era totalmente l'opposto. Forse le erano davvero accadute così tante cose da trascurarsi senza rendersene nemmeno conto.

La morte dei suoi genitori, sballottolata tra i parenti come un pacco postale, la mancanza di soldi e la sua salute cagionevole. Aveva passato metà della sua infanzia ad entrare ed uscire dall'ospedale con la sua malattia cronica.

Forse tutto quello l'avevano colpita più di quanto credesse.

- A... amo... amo me stessa... -

Lui sorrise. Si avvicinò specchiandosi con lei sussurrandole all'orecchio.

- Con più convinzione ragazzina, non ci hai creduto nemmeno te, figurati io-

Vederlo compiere quel gesto era inevitabile la sua reazione. Saltò sul posto allontanandosi di poco, arrossendo nuovamente. Con più decisione si rispecchiò e riprovò.

- Amo me stessa! Mi accetto per quello che sono! Mi merito il meglio! Sono una persona davvero in gamba!-

Questa volta sentì dietro di lei un applauso seguito da una risata vitale.

- Ottimo lavoro! Ogni mattina devi guardarti e dirtelo quanto tu ti voglia bene! Mi raccomando devi fare i compiti ogni giorno ok?-

Ritornò a sedersi compiaciuto, poi distrattamente prese il cellulare della ragazza che usciva dalla tasca della sua borsa.

- Ehi! Ma che fai?-

Senza degnarla di una spiegazione continuò a trafficare sia con il suo telefono che con il proprio.

- Ecco fatto! Adesso potremmo anche sentirci fuori dall'università! Ora devo proprio andare, è meglio che segua qualche corso prima di rimanere troppo indietro col programma. Bè la prima lezione è stata un successo direi! Ci vediamo ragazzina! -

Si alzò ridando indietro il telefono a Yeona, facendole l'occhiolino.

Si ritrovò a salutarlo con la mano ancora confusa.

Poi guardò il cellulare e ritrovò segnato un nuovo numero sotto il nome

" Professor Jung-kook".





Ciao a tutti!!!

Il "professor" Jung-kook ha iniziato le sue lezioni per la conquista di Tae-hyung ad una Yeona decisamente poco convinta. Secondo voi a cosa porterà tutto questo?

Spero vi stia piacendo! ;) Vi aspetto al prossimo capitolo!

Un grande bacio Ekylove!

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