Capitolo 18.
Dopo quella serata, le cose si fecero sempre più tese tra loro.
Yeona decise di prendersi una pausa di qualche giorno dall'università.
Si sentiva troppo frastornata per andare a lezione come se niente fosse e rifiutava ogni singola chiamata ricevuta da parte di Jung-kook.
Stesa sul suo letto strinse con forza il cuscino ripensando a quello che si erano urlati in quella macchina.
Come aveva potuto pensare quelle cose su di lei?
Si sentiva ferita come mai prima d'ora.
Sapeva anche lei che non avrebbe dovuto seguire Jimin in camera sua, ma mai avrebbe pensato di vivere una situazione simile.
Si ritrovò a rabbrividire al pensiero.
L'immagine di essere racchiusa tra le sue braccia e la sensazione di viscido dei baci sul suo collo la tormentavano.
Venne scossa dalla suoneria del suo cellulare.
Guardò svogliata il telefono e nuovamente il nome di Jung-kook era ben visibile sullo schermo.
Sospirò amaramente guardando quel nome tanto importante per lei.
La voglia di sentire la sua voce allegra e vedere i suoi occhi così vivi, era davvero tanta.
Ma davvero non riusciva a premere quel tastino verde.
Chiuse gli occhi sprofondando nelle coperte lasciando la melodia avvolgere l'intera stanza.
-
Jung-kook lasciò cadere il cellulare nel suo borsone.
Chiuse la zip della cerniera e si sistemò le bende intorno ai polsi e alle mani prima di mettere i guantoni da boxe.
Si avvicinò alla sacca appesa al soffitto con una spessa catena d'acciaio e pieno di frustrazione prese a colpirlo ripetutamente senza mai fermarsi.
Si sentiva sempre più un idiota.
Dopo tutti quegli avvenimenti, faticava a star dietro a tutto e commetteva un errore dietro l'altro con la sua Yeona.
E a cosa era arrivato?
Ora non le rispondeva nemmeno più al telefono.
Sempre con più pensieri continuò a tormentare il sacco, suo unico sfogo al momento.
Era sempre stato appassionato della boxe, e quando aveva un momento si concedeva un paio di ore in palestra, lo aiutava in qualche modo a non pensare.
Cosa che in quel momento non gli stava affatto servendo, anzi, più stava da solo e più si ritrovava a rimuginare senza trovare soluzioni.
- Pivello!-
Si voltò attirato dalla voce, si spostò la frangia madida di sudore con il braccio per poi ritornare a picchiare il sacco.
- Yoon-gi... che vuoi?-
Lentamente si avvicinò e si sedette su una panca accanto a lui.
- E' da giorni che non riesco a parlare con te, non sei quasi mai al dormitorio -
Bofonchiò guardandolo con apatia.
- Devo fare qualcosa che mi tenga attivo, almeno non penso...-
Il moro continuò imperterrito a sfogare tutta la sua insoddisfazione sperando in qualche modo di sentirsi meglio.
- Volevo sapere se ci sarai al concerto, è tra pochi giorni te lo volevo ricordare -
Sempre con lo stesso tono riprese il discorso incurante dello stato d'animo del primo.
- Il concerto... non lo so, non sono dell'umore... -
Colpito più forte, il sacco ondeggiò pericolosamente, sotto lo sguardo annoiato di Yoon-gi.
Si stava davvero stufando di quell'atteggiamento.
- Senti... posso dirti una cosa francamente?-
Prendendo fiato Jung-kook lo guardò con aria interrogativa.
- Cosa?-
- Sei un coglione!-
Il moro lo guardò incredulo.
Era la prima volta che gli parlava in quel modo. Cercò di mantenere un certo autocontrollo, aveva sempre avuto un gran rispetto per il ragazzo più grande di lui, prima di saltare a conclusioni, voleva cercare di capire.
- Per quale motivo scusa?!-
Il ragazzo dai capelli argento si alzò andandogli faccia a faccia.
- Perché ti stai comportando come un codardo spaventato dalla tua stessa ombra, ecco perché!-
Sempre più allibito, sorrise appena dal nervoso, spostandosi andò a prendere l'asciugamano accanto a sé per asciugarsi il sudore.
- Amico... che ti prende ora? Non so di cosa tu stia parlando...-
Yoon-gi gli diede una piccola spinta, facendogli perdere per un attimo l'equilibrio.
- Vuoi che ti costruiscano una statua per l'incoerente dell'anno o ti accontenti di un portachiavi fluo? Vado a prendertelo, tanto è ridicolo quanto te e ciò che stai facendo ogni giorno! -
Jung-kook non ci vide più, si tolse i guantoni in uno slancio e lo afferrò per il colletto.
- Ma si picchiami pure! Se è per farti star meglio e riprenderti fa pure! Forse ti renderai conto di che cazzo ti stai facendo e cosa stai facendo a quella povera ragazza di Yeona!-
Sentendo quel nome, si calmò.
Lo scosse appena, e poi lo spinse via da lui.
- ...Vattene!-
Sistemandosi la maglia stropicciata, riprese il discorso con più calma. Aveva ottenuto la sua attenzione finalmente.
- Si vede lontano un miglio cosa provi per lei... si può sapere che ti prende? Non credevo fossi uno timido...-
Jung-kook si sedette sulla panca vicino alla sua borsa. Era seriamente tentato di riprendere il cellulare e riprovare a chiamarla per l'ennesima volta, ma si trattenne.
- Non sai nulla! E' più complicato di così... lascia perdere... -
L'amico si mise davanti a lui incrociando le braccia.
Yoon-gi aveva notato che qualcosa non andava in quei giorni e anche se non presente, aveva intuito quale fosse il problema. Yeona, la ragazza che aveva portato quel giorno all'esibizione.
Era chiaro già da allora che non la guardava con gli occhi di un semplice amico. Non capiva cosa fosse accaduto per cambiare così il suo stato d'animo, ma non poteva di certo vederlo in quelle condizioni, lo stava facendo solo innervosire.
- Hai ragione probabilmente, non so niente. Ma l'unica cosa chiara è che se non ti dai una mossa potrebbe riaccadere qualcosa di simile a qualche giorno fa...-
Alzò il capo perplesso.
- Cosa vuoi dire?-
- Qualcuno potrebbe riprovarci con lei, e cosa vuoi fare? Sorvegliarla a vista decretando se il fortunato possa andare bene per lei, oppure riempirlo di pugni come hai fatto con quel bimbetto della festa?-
Jung-kook riprese a strofinarsi l'asciugamano contro i capelli, sospirando sonoramente.
- Non mi parlare di quel coso... potrei andare a scoppiarlo anche adesso... Senti Yoon-gi, io... non so cosa fare ok? Non ci sto capendo più niente nemmeno io... -
Sbuffando il ragazzo dai capelli argento si diresse verso la finestra che dava verso il campus dell'università.
Vide per una fortunata coincidenza Yeona trascinata dalle sue inseparabili due amiche, e prese la palla al balzo.
Girandosi verso il moro lo chiamò, invitandolo a raggiungerlo.
Jung-kook vedendo la ragazza sentì il cuore scoppiargli in petto, aveva voglia di sentire la sua voce, di prenderla in giro e vedere le espressioni buffe come era solita fare, voleva che le cose tra loro tornassero come erano una volta... invece come sempre nella sua vita, ogni cosa che gli accadeva di bello doveva distruggerlo.
Era anche per questo che aveva paura di concretizzare i suoi sentimenti per lei, aveva una fottuta paura di rovinare qualcosa di così puro e perfetto.
- Ascolta bene pivello! Da quanto ho capito, tu pensi di non essere quello giusto per lei, è corretto? Ok, mettiamola così, pensa se lei un giorno troverà un bravo ragazzo con cui stare, perché succederà, e voi sarete buoni amici come adesso fino alla laurea. Poi lei troverà lavoro, si fidanzerà ufficialmente, si sposerà e poi voi, si sa vi perderete di vista. Quindi è questo che vuoi? Perderla per sempre pur essendo innamorato di lei?-
Jung-kook tornò sui suoi passi, ma Yoon-gi fu più rapido afferrandolo per il braccio tatuato, spingendolo nuovamente verso la finestra.
- Guardala attentamente! Allora mi sono sbagliato, i tuoi sentimenti per lei non sono così forti come credevo!-
Ritornò a guardare la sua piccola Yeona, stava andando via, probabilmente era stata convinta per una toccata e fuga, più la vedeva allontanarsi e più percepiva il distacco.
Sapeva bene che quelle parole lo avevano colpito nel profondo, perché era una verità che aveva sempre cercato di non pensare.
- Non l'ho mai messo in dubbio ciò che provo per lei! Io voglio solo...-
Appoggiò esausto la testa contro il muro.
Stava vivendo una vera e propria battaglia interiore ed in qualche modo anche Yoon-gi lo aveva capito.
- Amico... Non so cosa ti stia tormentando, so che oltre tutta questa storia c'è qualcosa di serio dietro e non ti chiederò di che si tratta perché è qualcosa di personale, però non farti sconvolgere la vita dai tuoi demoni interiori. Ne so qualcosa, e più fai così e più ti logori dentro. A tutto c'è una soluzione, ma non arrivare al punto di vivere nel rimpianto. Un giorno sarà più devastante di quello che stai provando adesso...Credimi. -
Gli occhi del suo coinquilino si fecero piccoli come delle fessure.
Gli aveva parlato con il cuore in mano, lo sapeva. Era sempre stato un tipo introverso e solitario, ma era evidente di quanto fosse sensibile. Da come aveva parlato anche lui aveva vissuto qualcosa di molto difficile da dover prendere decisioni serie ed importanti.
Solo vederlo in quello stato, aveva capito così tanto di lui, come mai nessuno avesse fatto.
Si ritrovò a sorridere esasperato contro il muro su cui era ancora appoggiato.
- Ma cosa volete da me, te e la spilungona? Mi state uccidendo...-
- Spilungona?-
Chiese sinceramente colpito.
- L'amica alta di Yeona, ti ha preceduto, mi aveva già fatto un discorso simile, ma devo dire che ci sai fare più te con le parole... accidenti di un rapper...-
Si sedette sconfitto nuovamente sulla panca, seguito a ruota da un divertito Yoon-gi che aveva perfettamente capito di chi stesse parlando.
- Allora che hai deciso di fare?-
Riprese il discorso sedendosi accanto al primo.
- Anche se adesso volessi fare qualcosa amico... lei non mi vuole né vedere né sentire...-
Ammise abbattuto, riguardando per l'ennesima volta il borsone in cui c'era il suo telefono.
Dopo qualche minuto di silenzio, il ragazzo dai capelli argento si voltò con sicurezza.
- Quanto sei disposto a rischiare per lei?-
- Credimi, farei qualsiasi cosa! Non hai idea di quanto io ci tenga a lei... -
Rispose d'impulso, cosa che lo sorprese con piacere.
- Ottimo!-
Si alzò deciso, finalmente aveva ritrovato il suo coinquilino sprizzante e vitale di prima.
- Cos'hai in mente? Mi devo preoccupare?-
Vedendolo così insolitamente su di giri si preoccupò sul serio della sua idea geniale appena avuta.
- Tranquillo! Devi solo fidarti di me!-
-
- Dimmi perché dobbiamo studiare tutte queste lingue straniere? Penso che tra un po' non riuscirò nemmeno a parlare più correttamente la nostra da quanto sono confusa... aah...-
Kwan si crogiolò sul banco in mezzo ai molti libri di testo aperti sotto di lei.
- Ma quello...-
- Ti prego Cho-hee... non mi dire che c'è altro che devo studiare perché mi vedrai morire prima del tempo!-
La bionda scosse con vigore la testa, per poi toccare in fretta il braccio dell'amica accanto a lei.
- Guarda Kwan... quel tipo non è...-
La corvina alzò il viso ancora sconsolata dal banco e vedendo il volto di Yoon-gi davanti alla porta d'ingresso dell'aula, si alzò di colpo.
- Yoon-gi!-
Senza dire nulla corse verso di lui sfoggiando il miglior sorriso che avesse.
- Ciao! Cosa ci fai qui?-
Lui guardandosi ancora intorno, riposò gli occhi su di lei.
- Stavo cercando Yeona, non c'è?-
Un po' dispiaciuta si guardò la punta delle scarpe.
- Ah... Yeona... No è passata solo a prendere dei libri che aveva lasciato qua, si è presa una piccola pausa a dir la verità. Se posso aiutarti io lo faccio volentieri.-
Riprese euforia con le ultime parole, cosa che fece accennare appena un sorriso al ragazzo.
- In verità... penso che tu possa aiutarmi, sembri una tipa sveglia... -
Lei lusingata sorrise con più enfasi.
- Togli pure il sembra... andiamo!-
Seguendo la ragazza si misero in disparte per un attimo, per poter parlare con più serenità.
- Hai saputo cosa sta succedendo tra Yeona e Jung-kook? -
Chiese distaccato Yoon-gi.
- Si, ho presente... Jeon ha confermato di essere un idiota e la mia cara amica si è chiusa in casa a rimuginare sulla vita...-
L'ironia della corvina lo fece ridere.
- Si... diciamo che probabilmente di questo passo, la situazione non migliorerà mai e... -
- Dimmi tutto! Cosa possiamo fare? -
Lo interruppe con una strana luce negli occhi.
Anche se ci scherzava sopra, da quando era finita la festa in quel modo, desiderava fare qualcosa per quei due.
Benché non direttamente, si sentiva in colpa per come fossero andate le cose.
Vedere Yeona così giù le faceva male, e se avesse potuto fare qualcosa per cambiare il suo stato d'animo lo avrebbe fatto.
- Ho saputo che al momento Yeona non vuole né parlare né vedere Jung-kook... ma forse c'è un modo per farli incontrare e... ho bisogno del tuo aiuto! -
Kwan annuì convinta.
- Consideralo già fatto! Spiegami tutto! -
Dopo diverso tempo, Cho-hee rivide tornare la sua cara amica, con una faccia mai vista prima.
- Ho avuto la conferma... -
Sibilò sedendosi nuovamente accanto a lei.
- Di cosa? Come mai era qui Yoon-gi? -
- Mi sono innamorata... -
La bionda rimase a bocca aperta.
Kwan era la più concreta del gruppo, era sempre stata la più razionale in qualsiasi cosa, quindi aveva perso le speranze che lei riuscisse a trovare qualcuno che potesse anche solo incuriosirla. Invece finalmente il giorno era arrivato.
- M...ma di chi? Racconta subitoo!!-
Svanito lentamente l'effetto che l'aveva avvolta, si concentrò sull'amica.
- Adesso non c'entra... Ascoltami attentamente! Dobbiamo fare qualcosa per il bene della nostra Yeona! Sei con me?-
Ancora su di giri, cercò di essere il più seria possibile.
- Sempre! -
- Perfetto!-
Ciao a tutti!!!
Un ola per il grande Yoon-gi! Ha dato una scossa al nostro Kookie finalmente!
Anche se ancora con dubbi, ha deciso che Yeona è troppo importante per lui... e meglio tardi che mai devo dire ahah
Cosa avranno in mente secondo voi?
Alla prossimaa!!
Un grosso bacio Ekylove ;)
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