Capitolo 13.

Dopo il famoso appuntamento. Ci furono dei cambiamenti più e meno importanti.

Come promesso Yeona andò a trovare i bambini all'ospedale, così facendo incontrò spesso Tae-hyung che chiarito l'equivoco riguardo Jung-kook, pian piano diventarono davvero amici.

Anche se destabilizzata per la situazione che si era creata negli ultimi eventi, era molto contenta di avere nella sua vita una persona meravigliosa come lui.

Il castano insieme a Cho-hee alla fine parteciparono nella famosa esibizione che tanto si era parlato, mostrando la loro bravura nel mondo ammaliante del jazz, facendosi notare per la loro incredibile intesa.

Grazie ai consigli di Yeona, i due ragazzi si avvicinarono, ma non fecero chissà quali progressi.

La bionda era sempre più sulle nuvole e delle volte non si capiva se lo facesse a posta o lo fosse sul serio così tanto ingenua.

Ma vedendo quanta pazienza avesse Tae-hyung, aveva buone speranze che prima o poi, anche Cho-hee avrebbe capito le sue intenzioni nei suoi riguardi.


Il cambiamento più radicale fu da parte di Jung-kook.

In qualche modo stava evitando Yeona, e lei più cercava di capirlo e meno riusciva a darsi delle spiegazioni.

Si sentiva davvero delusa e patetica.

Stava esattamente vivendo ciò che aveva passato prima di conoscerlo, e probabilmente era anche peggio.

Ora era sicura al cento per cento dei suoi sentimenti per lui e vederlo allontanarsi in quel modo le faceva davvero male.

Kwan abile osservatrice, intanto, aveva intuito cosa stesse accadendo nella vita della sua cara amica e del misterioso nuovo arrivato.

Vedendo entrambi così diversi dal solito, non le fu difficile capire quale fosse il problema.

Il risultato delle sue numerose ricerche era ben chiaro nella sua testa finalmente.

E quella situazione la stava facendo davvero spazientire.


- Sai amica mia... secondo me devi tenere gli occhi aperti, probabilmente il ragazzo giusto per te è più vicino di quanto immagini!!-

Pronunciò Kwan ad alta voce attirando l'attenzione di diverse persone vicino a lei, tra cui anche Jung-kook.

Yeona sorrise amaramente, spalmandosi sul banco dell'aula d'inglese.

- Si... probabilmente... -

- Non ha tutti i torti, un bravo ragazzo giusto per te c'è sicuramente là fuori...-

Jung-kook fiatò quel commento alzandosi pigramente dalla sedia per poi uscire come se niente fosse.


Era la prima cosa che aveva detto dopo giorni di quasi silenzio con lei.

E cosa le aveva detto? Di aprire le braccia verso un altro ragazzo?

Guardò tristemente la grande schiena uscire dall'aula, aveva capito di non avere alcuna speranza con lui, né come possibile futuro amore né tanto meno come amico a questo punto.

Lo sentiva così distante.

A parte i suoi sentimenti sempre più consapevoli per lui, sentiva la sua mancanza.

Si era così abituata alla sua presenza, che ora si era creato un vuoto incolmabile intorno a lei.

Vederlo così esitante non era affatto da lui.

Perché si stava comportando così?


Kwan rimase a bocca aperta.

Tutto si sarebbe aspettata tranne che un suo commento del genere. Era davvero troppo.

Inutile fu il tentativo di fermare la più alta, ormai partita in quarta uscendo furiosa dalla classe.

Jung-kook si sentiva sempre di più uno stupido.

Non riusciva a perdonarsi l'aver fallito ogni cosa con Yeona.

Si era proposto come promotore di uno schema certamente sicuro, arrivare al cuore del suo bello in poche e semplici mosse.

Ed invece si era ritrovata ad essere delusa e con il cuore spezzato.

Aveva saputo che ultimamente si era avvicinata al damerino e lo stava aiutando con quella assurda richiesta fatta al cinema. Si sentiva davvero frustrato averla messa in una situazione simile.

Ulteriormente era certo stesse fingendo di star bene e lui non sapeva come comportarsi.

Voleva fare qualcosa per lei, ma davvero non aveva idea di come poterla aiutare, era un disastro in quelle cose, così stava sulle sue, sicuramente sbagliando, ma ogni volta che la guardava le parole gli morivano in gola, finendo per rimanere in silenzio.

Si sentiva totalmente in confusione, e non doveva permettere ai suoi sentimenti in subbuglio di intromettersi ora che lei viveva quel momento di debolezza.

L'ultima cosa che voleva, era sbagliare con lei.

Doveva onorare quella promessa.

Era l'unica cosa a cui poteva ancora aggrapparsi in quel momento.

Come un tornado venne letteralmente travolto da una forza sconosciuta.

Si ritrovò spinto con vigore, nell'aula più vicina, chiudendone la porta subito dopo.

- Sei un masochista? Devo saperlo!-

La voce chiara di Kwan lo sorprese riprendendo stabilità.

- Sei stata tu a spingermi qua dentro? Sei sul serio una ragazza?-

Lei per niente smossa gli andò incontro facendolo indietreggiare.

- Ti ho fatto una domanda! Ma si può sapere che fine ha fatto quello stupido strafottente che era arrivato mesi fa? Dove lo hai nascosto?-

Mimò il guardarsi intorno curiosa, spazientendo il moro.

- Kwan, cosa vuoi esattamente da me? Ho altri pensieri in questo momento!-

Fece per andarsene, ma lei lo trattenne spingendolo all'indietro.

- Senti...non sono paziente quanto quella santa di Yeona! Tu non esci di qui fino a quando non mi dirai quel che voglio sapere.-

Lui sorridendo ironicamente, incrociò le braccia al petto spocchioso, sedendosi sopra alla cattedra dietro di lui.

- Sentiamo... Cosa vuoi sapere? -

Anche la ragazza assunse una posa autoritaria, non si sarebbe fatta intimorire da quel tipo.

- Per prima cosa voglio capire che diamine stai combinando con lei! Che ti prende?!-

In un attimo abbassò lo sguardo colpevole.

- Non sono affari tuoi...-

- Lo diventano quando vedo la mia amica stare male per un cretino come te!-

Lui la guardò sorpreso, scuotendo la testa.

- Lei sta così per quel damerino da strapazzo, non per me. Io le sto solo lasciando un po' di spazio e...-

Kwan gli si avvicinò furiosa.

- Seriamente le hai detto che un bravo ragazzo per lei c'è sicuramente qua fuori? Sei davvero un masochista come ti ho chiesto prima?-

Il ragazzo si risentì per quelle parole, alzandosi improvvisamente dalla scrivania.

- Cosa ho detto di così sbagliato? Ma si può sapere perché sei qui ad insultarmi, arriva al punto senza girarci troppo a lungo!-

Annuì convinta, senza mai smettere di fissarlo.

- Bene! Voglio che tu lo ammetta!-

Lui rise nervoso vedendola così seria, capendoci sempre di meno.

- Dovrai essere più chiara amica... di che stai parlando?-

Per un attimo si chiese se stava avendo a che fare con un tipo come Cho-hee, ma senza perderci troppo tempo, glielo disse.

- Tu sei innamorato di Yeona, è chiaro.-

Jung-kook sgranò talmente gli occhi che non si sarebbe stupita se gli fossero usciti dalle orbite.

Era la prima volta che lo vedeva davvero in difficoltà e la cosa non le dispiaceva per niente.

Aveva sempre odiato i tipi arroganti come lui ed assistere ad una vittoria simile le stava piacendo più del previsto.

- C... cosa stai dicendo? Ahah N...non è...-

- Non ho tempo per le tue scuse stupide... Lo avevo capito da tempo, ma ho avuto le mie conferme al cinema. Non mi puoi ingannare caro signor Jeon! Quindi te lo richiedo...perché ti stai comportando così nei suoi riguardi? Cosa hai intenzione di fare?-


Incredulo rimase senza parole.

Si risedette sulla scrivania, era la prima volta che si sentiva con le spalle al muro.

Quelle erano le domande che si faceva ogni giorno da tempo ormai.

- ...Non potrebbe mai funzionare... e poi lei era presa di un altro, come potrei piacergli io?-

Kwan non si aspettava quel guizzo di insicurezza da parte sua, così per un attimo ritornò sui suoi passi, cercando di ritrovare una certa calma.

- Anche io ero preoccupata, ma credo fosse sincera quando continuava a dire che stava bene. Ma comunque non capisco, sei innamorato di lei eppure la stai spingendo volontariamente lontano da te, non ha molto senso...-

Jung-kook si ritrovò a ridere. Ma era solo una risata triste ed amara.

- Anche se fosse...cosa improbabile...ma anche se fosse che io possa davvero piacerle, non potrebbe mai funzionare per mille motivi. Quindi dovrebbe davvero trovare qualcuno che la ami, che possa stare con lei e farla star bene...-

La ragazza si rese conto di quanto fosse serio ed amareggiato in quel momento, probabilmente c'era qualcosa di molto profondo che non voleva o poteva dire.

- Tu non lo potresti fare?-

Lo sguardo vitreo la fece sussultare, non lo aveva mai visto in quel modo prima d'ora.

- Finirei per farla soffrire e basta... non posso permetterlo. L'unica cosa che voglio, che ho sempre voluto per lei era poterla vedere felice...anche senza di me.-

La lasciò senza parole, non riusciva a comprendere il motivo per cui pensasse che fosse la persona più lontana per poter stare al fianco di Yeona.

- Perché mi stai dicendo tutto questo Kwan... lo so che non ti sono mai andato a genio, tu mi odi...-

Lei fece spallucce, pensando bene alle parole che avrebbe usato.

- Non ti ho mai odiato. Sono solo diffidente dai tipi come te... ma ho visto Yeona diversa grazie alla tua presenza, hai fatto cose che né io né Cho-hee siamo riuscite a fare. Non credo che tu sia così male per lei, penso che potresti essere ciò di cui ha bisogno. Stareste bene insieme...-

- ...Ti sbagli...-

Fu più un sussurro involontario che una risposta vera e propria, ma lo captò chiaramente.

Si alzò infine scosso per quelle rivelazioni dette a voce alta. Superò la ragazza che questa volta non lo fermò, ma si sentì di chiedergli ancora un ultima cosa.

- Sei disposto sul serio a lasciarla andare? Ho sentito delle voci di recente...il ragazzo del cinema, Park Jimin, sta ronzando intorno alla nostra Yeona. Ti sta bene?-

Si fermò sull'uscio della porta.

Doveva aspettarselo che presto si sarebbero accorti della persona stupenda che era, sperava non accadesse solo così presto, ma non ci poteva fare nulla.

- Se è un bravo ragazzo, non posso che essere contento per lei...-

Uscì senza dire altro.


Kwan delusa e frustrata si ritrovò a vagare per i corridoi dell'università.

Aveva avuto uno strano dialogo con Jung-kook. Partito in un modo e finito in un altro.

Quali motivazioni c'erano dietro le sue strane parole?

Perché era così fermo sulle sue decisioni tanto da tirarsi indietro?

Era piuttosto evidente dei suoi sentimenti per la sua cara amica eppure aveva deciso di chiuderli in un cassetto buttando via la chiave.

- Kwan!! Dove stai andando?-

La voce limpida di Cho-hee la raggiunse.

- Stavo tornando in classe e tu?-

Lei mostrò degli spartiti tra le mani.

- Tae-hyung mi ha chiesto di portargli questi spartiti, ha detto che se li era dimenticati, a volte è proprio distratto quel ragazzo -

La più alta non sapeva se ridere o piangere per quelle parole. Da che pulpito.

- Va bene... perché hai quella faccia ora?-

La ritrovò imbronciata in un attimo guardando a terra.

- Ancora non capisco perché abbia rifiutato Yeona, è così buona e gentile con tutti... povera aveva una cotta di anni per lui, mi dispiace davvero tanto...-

Di comune accordo con Yeona avevano deciso di dire a Cho-hee che Tae-hyung l'aveva rifiutata perché le piaceva in realtà un' altra ragazza e pian piano farle capire chi si trattava proprio di lei.

Erano arrivate a quella conclusione perché se glielo avessero fatto capire all'improvviso avrebbe rifiutato di certo chiunque fosse stato.

Al liceo aveva avuto una storia, ma ne era rimasta così scottata che aveva deciso di pensare solo allo studio ed al pianoforte. Per se stessa non voleva sentire niente che riguardasse una relazione.

Yeona era convinta che conoscendo giorno dopo giorno il ragazzo si sarebbe aperta con lui.

Anche secondo Kwan era una buona idea, però se seguivano quello schema, aveva paura che ci sarebbe voluta un' eternità.

- Te lo abbiamo spiegato perché, e poi lei continua dire che sta bene... non stare troppo in pensiero -

Cho-hee annuì poco convinta.

- Si, ma non è giusto... -

Guardò l'amica per un po', per poi tentare con una piccola provocazione.

- ...Cosa ne pensi di Tae-hyung?-

La bionda alzò il capo incuriosita, ci pensò qualche secondo prima di rispondere.

- Credo sia un bravo ragazzo dopotutto. Ma io rimango sempre dalla parte di Yeona!-

- Ovviamente... insomma dicevo come ragazzo, potrebbe essere il tuo tipo?-

La vide per un attimo sconcertata. Kwan si chiese se avesse osato un po' troppo, forse era stata troppo diretta con lei?

- Non ci avevo mai pensato... anche Yeona poco fa mi ha fatto una domanda simile... vi siete messe d'accordo? Ahah Forse è meglio che vada se no non arrivo in tempo per la lezione!-

In un attimo scomparve tra gli altri studenti.


La ragazza si ritrovò a sospirare affranta incamminandosi nuovamente verso l'aula.

Era appena iniziata la mattina eppure aveva già avuto due conversazioni piuttosto pesanti.

Sperava sinceramente di riuscire ad arrivare a fine giornata senza altri intoppi.

Ma di una cosa era certa, non sarebbe finita così.

Entrando nella classe riguardò Yeona china sul banco a braccia conserte. Non le piaceva affatto quella situazione e probabilmente era l'unica che sapeva dei reali sentimenti di Jung-kook.

Se c'era qualcuno che avrebbe potuto smuovere le acque, era proprio lei.




Ciao a tutti!!!

Jung-kook e tutti i suoi complessi mentali -_-"

E' molto insicuro in questo momento e questo atteggiamento è davvero lontano dal suo solito modo di fare. Si sente abbattuto sia per gli ovvi motivi ma anche per altro, la cosa si sta rivelando sempre più misteriosa... voi cosa ne pensate?

Comunque ho provato una certa empatia verso Kwan ahah che giornata povera.

Secondo voi cosa farà per aiutare i due piccioncini?

Curiosità cosa ne pensate anche delle due amiche di Yeona?

Vi aspetto alla prossima!!

Un bacio Ekylove

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