Capitolo 9.

Eren's pov.

Le dita di Reiner si smossero nervose sui bottoni che gli chiudevano la camicia sganciandoli progressivamente uno dopo l'altro. Il suo petto marmoreo iniziò a mostrarsi prorompente e mascolino assieme ai suoi addominali ben delineati e duri. Nella stanza volarono fischi da tutte le parti facendolo sorridere con ancora il capo chino intento ad aprirsi l'ultimo bottone che permise d'ammirare la sua V naturale scavata fra i fianchi.

Ymir che fino a qualche attimo prima lo schernì, finì in quel momento per afferrare il braccio di Historia coprendole gli occhi con il palmo della mano.
"Se le coprirai gli occhi per ogni persona che si toglierà un indumento la poverina non potrà giocare"
Le fece notare Farlan con sguardo provocatorio. Quel ragazzo mi sembrò fin da subito interessato a mettere zizzania nel gruppo, ma senza apparire sgradevole, il suo modo astuto di provocare mirava direttamente senza sfociare nell'esagerato.

Il mio sguardo fisso sul biondo scivolò in modo casuale su Levi postogli affianco, i suoi occhi fini scrutarono il corpo svestito del ragazzo senza smuovere un muscolo, i suoi modi estremamente calcolati mi resero difficoltoso captare un qualche tipo di interesse, finché non alzò le sopracciglia storcendo le labbra, come se si fosse ripreso da quella vista paradisiaca puntando le sue perle grigie davanti a sé. Ci guardammo per pochi secondi, io incapace di distogliermi e lui consapevole di ciò che la sua presenza provocava.

Sentimmo subito dopo un bicchiere sbattere a terra, gli occhi di tutti verso Reiner che decretò con quel suono la fine del suo turno scolandosi uno shot di Vodka liscia. La sua espressione corrucciata suggerì la bevanda non gli fosse gradita, ma ciò non lo fermò dall'afferrare la bottiglia facendola ruotare su sé stessa con tanta forza quanto fu la sua frustrazione nell'aver ammesso di nascondere qualcosa nella sua cronologia.

Girò fino ad arrivare a Jean il quale chiuse entrambi gli occhi sollevando il capo come dal trattenersi da eventuali imprecazioni.
Reiner si passò il pollice fra le labbra schiudendole appena, il suo sguardo divertito incontrò quello spavaldo del castano intento a nascondere il suo tremore di mani giungendole assieme lungo le gambe.
"Obbligo o verità Kirstein?"
Gli domandò il biondo estremamente divertito. Le sue braccia possenti e nude andarono ad incrociarsi fra loro facendone risaltare i muscoli.
"Verità"
Rispose senza pensarci troppo, il che mi fece comprendere avesse già programmato il fatto di non scegliere un obbligo.

Cos'hai paura di dover fare Jean?

Notai Reiner completamente spogliato dall'imbarazzo di poco prima, rimpiazzato invece da sicurezza ed audacia che lo resero dannatamente attraente nel sfidare l'amico.
"Se ne avessi l'opportunità, con chi faresti sesso in questa stanza?"
Il ragazzone sganciò la bomba facendo cadere in mille pezzi la difesa del castano che s'irrigidì istantaneamente. Notai dalla mia vicinanza di come il suo petto si sollevò per qualche secondo, come rimasto senza fiato ancora intento a metabolizzare la domanda appena ricevuta.

Lo guardammo tutti estremamente curiosi d'udire la sua replica. Il ragazzo incespicò nel rispondere, il che fece rimanere noi compagni del tutto sbigottiti sapendo quanto Jean fosse stato bravo nell'uscire da sgradevoli situazioni usando le parole.
Il suo sguardo andò a posarsi inconsciamente su quello di Marco posto affianco a Reiner per pochi secondi.
Il lentigginoso a tale gesto avvampò sgranando gli occhi e posandosi subito dopo una mano sulle gote calde nella speranza di nasconderle.

"Ymir, copri gli occhi ad Historia"
Iniziò il castano afferrandosi con entrambe le mani i bordi della maglia in modo del tutto inaspettato scoprendo gradualmente un corpo ben equilibrato. Tutti iniziarono ad applaudire seguiti da fischi inerenti alla scena alla quale assistettero.
Sgranai gli occhi nell'attimo stesso in cui il busto del ragazzo rimase scoperto, illuminato solo dalla luce tenue e soffusa di una lampada che gli accentuò i dislivelli.

Accidenti Kirstein...

"Oh andiamo, potrebbe essere un ottimo incentivo riferire chi sia la persona con la quale vorresti fare sesso"
Lo stuzzicai poggiando entrambe le braccia al di sopra delle ginocchia così che mi avessero retto il mento. I miei occhi puntati sui suoi dal basso lo provocarono più di quanto mi aspettassi.
"Smettila Eren-"

"Facciamo dei pronostici!"
Propose Sasha elettrizzata.
"Pronostici di che genere?"
Domandò Erwin apparentemente interessato alla questione.
"Pronostici di chi andrà con chi!"
Spiegò la mora sempre più entusiasta alzando di conseguenza anche il tono di voce.
"Questo toglierà l'effetto sorpresa"
Osservò Connie pensieroso.
"Bhe mi sembra abbastanza evidente di come andrà a finire la serata, non penso vi sia bisogno di fare pronostici"
Li freddò Levi drizzando la schiena, i suoi occhi taglienti ruotarono al cielo parecchio infastiditi dall'interruzione del gioco.
"Sembra tu abbia già le idee ben chiare"
Lo stuzzicò la corvina affianco a me. I due si guardarono per qualche secondo con la stessa intensità.

"Erwin andrà con Pieck ed Hanji, Reiner si ritroverà probabilmente in un threesome con Historia ed Ymir, Sasha e Niccolò finiranno a letto insieme, Jean e-"

"Può bastare"
Tentò di calmarlo Farlan poggiandogli una mano sulla spalla. Tutti i diretti interessati avvamparono nel giro di pochi secondi sotto le ciniche considerazioni di Levi. Il suo poco tatto nel riferire cose tanto delicate mi fece corrugare le sopracciglia.

"E per quanto riguarda te? Sentiamo, mi sei sembrato fin troppo sicuro degli altri, ma la tua di situazione quale sarebbe?"
Gli chiesi preso da un momento di nervosismo per aver messo a disagio i ragazzi.
Il corvino sollevò un sopracciglio non scomponendo però la sua postura fredda e diligente.
"La mia situazione è ben chiara, se non riesci a metterla a fuoco temo dovrò spiegartela direttamente"
Mi provocò facendomi realizzare avesse dichiarato apertamente la sua volontà nel portarmi a letto, le guance cominciarono ad ardere ed i miei occhi a spalancarsi increduli dalla facilità con la quale mi zittì.

Tutti i ragazzi iniziarono a farsi sentire tramite gridolini maliziosi che non fecero altro che peggiorare la mia situazione già precaria.
"Bhe ad ogni modo tocca a me adesso"
Jean interruppe la situazione notando quanto disagio iniziai a provare. La bottiglia prese a ruotare non prima d'aver fatto bere i due precedentemente scelti.

La corsa si fermò su Isabel che sorrise soddisfatta sollevando le braccia in aria come per stirarsi.
"Finalmente è arrivato anche il mio turno!"
Esclamò sorridente. Farlan di un posto distante da lei corrugò le sopracciglia diventando estremamente serio. Tentai di far percepire al castano questa consapevolezza, ma Jean sembrò non calcolarmi ponendo con leggerezza la domanda fatidica.
"Obbligo o verità?"

"Obbligo"
Rispose convinta e senza apparente timore nel cosa le sarebbe stato chiesto.
Notai Jean riflettere parecchio su ciò che avrebbe potuto ordinare di farle fare. Mi aspettai un obbligo piuttosto spinto conoscendo il soggetto, ma mai come quello che uscì dalle labbra del castano sapendo la palese cotta di Farlan nei confronti della rossa.
"Succhia le dita del giocatore alla tua sinistra per trenta secondi"
Esordì sorridendo. Connie fischiò assieme a tutti gli altri che si scambiarono sguardi sorpresi quanto curiosi, fu Farlan l'unico ad apparire furioso.
"Jean ritira subito questo obbligo"
Gli ordinò con voce ferma, il ragazzo però continuò ad osservarlo malizioso.
"Le regole del gioco non sono queste"
Gli rispose facendolo ardere ancora di più, i suoi occhioni cerulei apparvero freddarsi tagliando in due il ragazzo al mio fianco.

Pokko che nel frattempo si trovava alla sinistra di Isabel, porse la sua mano affinché la rossa avesse potuto eseguire l'obbligo prestabilito poco prima. Di primo acchito non parve dispiacersene ed anche se così fosse stato lo nascose piuttosto bene.

Levi's pov.

La gamba di Farlan iniziò a muoversi nervosa non potendo fare nulla affinché Isabel non praticasse un servizio tanto lussurioso ad un altro ragazzo. La sua mandibola tirata fu il segno che il biondo strinse in maniera spasmodica i denti per tutto il tempo dell'obbligo. La gelosia che iniziò a pervaderlo fu scottante come carbone ardente.

"Calmati"
Gli sussurrai avvicinandomi al suo viso voltato verso la scena piuttosto erotica a cui presero parte i due ragazzi poco distanti da noi. Lo sentii sospirare pesantemente mordendosi un lembo di guancia. I suoi occhi iniettati di fastidio si abbassarono gradualmente, rassegnato al fatto che se quella sera non avesse fatto il primo passo avrebbe sicuramente perso la ragazza tanto desiderata.

"Penso possa bastare"
Interruppi l'obbligo distogliendo tutti i presenti dall'azione che smise come la mia voce terminò la frase. Vedere Farlan in quello stato mi provocò solo sensazioni negative, proprio per quello preferii interrompere la scena nonostante i trenta secondi non fossero terminati.
"Le regole non sono queste"
Protestò Pokko con ancora la mano a mezz'aria e due dita ricoperte di una patina lucida, le sue gote fecero ben intendere quanto gradito gli fosse stato.
Puntai un fugace sguardo a Farlan che si avvalse di un generoso sospiro per non esplodere.

"Le regole non sono state scritte da nessuna parte"
Aggiunsi lanciandogli uno sguardo ben misurato incrociando le braccia al petto.
"Se la mettiamo così ognuno potrebbe giocare come gli pare, le regole servono a questo"
Fece notare Ymir facendo spallucce. Il suo tono non apparve saccente, esponendo semplicemente quello che sarebbe potuto essere tranquillamente il parere di molti.

Si creò un breve silenzio nella stanza che smorzai sospirando in modo scocciato.
"Le regole servono per non fare questo-"
Aggiunsi stizzito prima di alzarmi andando ad afferrare il colletto della maglia di Eren posto davanti a me. Il suo sguardo si fece sbarrato e le sue gote iniziarono ad arrossarglisi mano a mano che prese consapevolezza della situazione. Mi chinai il giusto affinché un mio ginocchio toccasse terra per poi avvicinare il viso a quello del moro che non oppose resistenza, percependo quanto calore emanasse solo una volta ritrovatici ad un soffio di distanza.
Gli afferrai il labbro inferiore piacevolmente carnoso fra i denti tirando appena, il giusto perché tutti si rendessero conto delle mie intenzioni con lui.
Subito dopo mi staccai osservandolo in volto, i suoi occhioni color cesio brillarono in contrasto con il rossore delle sue gote.

"- e non per bloccare un obbligo cinque secondi prima della sua durata effettiva"
Finii noncurante di ciò che provocai nel ragazzo davanti a me.
Urla e fischi impazzirono nella stanza anche quando ritornai al mio posto, gli occhi fissi sul moro nonostante non riuscì a fare lo stesso tentando di sbollire le sue guance ancora ardenti.
"Accidenti Levi..."
Mi sorrise Ymir in modo malizioso sollevando un sopracciglio.
"Spero di essere stato chiaro"
Le risposi a tono non variando la mia espressione anche se evidentemente divertito.

"Io direi più cristallino"
Mi schernì Erwin con un sorriso smagliante.

Spazio Autrice.

Buonasera a tutti! Come state? Spero vada tutto bene.
Mi scuso se giorni fa non ho postato ma ultimamente ho parecchio a cui pensare e fare, spero di essermi fatta perdonare ;)

Passate un buon week end♡
-Sof.

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