Capitolo 19.
Eren's pov.
Dopo la pubblica dichiarazione di Jean e Marco i due preferirono non sedersi affianco pur di preservare i loro desideri più tardi e non avrei potuto dargli torto, l'esperienza vissuta all'interno della camera assieme a Levi fu più o meno lo stesso, saremmo potuti rimanere all'interno della stanza finendo di consumare il rapporto ma decidemmo all'unisono di lasciare che la cupidigia prendesse il sopravvento così da amplificarne le sensazioni a tempo debito.
Sentimmo poi dei cauti passi provenire dalle scale, voltammo tutti lo sguardo all'unisono scorgendo Farlan ed Isabel riscendere assieme. Di primo acchito non mi parve di scorgere nei loro sguardi l'appagamento di un rapporto, ma nemmeno l'innocenza di chi non avesse fatto nulla.
"Accidenti quanto è durata questa sigaretta"
Prese parola Hanji ammiccando in direzione dei due ragazzi che nel frattempo raggiunsero il cerchio. Entrambi sorridenti si scambiarono un'occhiata divertita, osservando come il biondo lanciò un fugace occhiolino alla rossa facendola ridacchiare appena.
"Ce ne siamo fatte due"
La schernì lui sorridendo divertito. Il suo modo di omettere le cose lo rendeva da una parte estremamente estenuante, e non perché lo fosse stato davvero, ma la curiosità era tale da non riuscire a tollerare le sue risposte riservate più che legittime.
"Oh sì ho presente, la famosa moltiplicazione delle sigarette, era così o mi sbaglio San Farlan?"
Intervenne Erwin a braccia conserte consapevole ne avessero avuta solo una.
"Preferisco mantenere un profilo basso, chiamami pure col mio nome da peccatore"
Continuò a rispondere lui seguito da varie risate dei presenti compresa la mia.
"Comunque non è successo nulla di quello che pensate... pervertiti"
Aggiunse lei ridacchiando.
"Davvero?"
Domandò Pokko incredulo corrugando le sopracciglia.
"E che avete fatto di sopra?"
Domandò Mikasa piuttosto incuriosita.
I due si guardarono sorridendo dolcemente.
"Abbiamo parlato... tanto"
Rispose Farlan con ancora lo sguardo fisso su quello della ragazza con un sorriso genuino ed affettuoso.
"Solo questo?"
Chiese scettica Ymir con un sopracciglio sollevato.
"Solo questo?! Non avete idea di quanto sia bello sentirla parlare"
Aggiunse poi rendendo il suo pensiero forse un po' troppo concreto, perché resosi conto subito dopo di ciò che proferì abbassò lo sguardo arrossendo appena.
"Mio Dio quanto sei dolce"
Lo elogiò Historia con entrambe le mani giunte fra loro davanti le labbra. La rossa invece sorrise in modo contenuto e con lo sguardo abbassato, forse un po' troppo timida per mostrare quanto in realtà quella frase l'avesse resa felice.
"Bhe?! Non stavate giocando prima? Continuate!"
Riprese il biondino a tono più alto, come se i suoi sentimenti più fragili fossero stati sventolati a tutti.
"Sissignore"
Rispose Jean con ancora un sorriso smagliante stampatogli in volto.
Afferrò la bottiglia facendola ruotare distrattamente, era chiaro come la sua mente fosse stata offuscata.
La corsa terminò a ridosso di Pieck in una flemmatica danza. La ragazza annuì sorridendo appena.
"Obbligo o verità signorina?"
Domandò il castano ammiccando appena, nonostante fosse stato più che chiaro la sua contentezza ed euforia fossero stati causati dal bacio con Marco.
"Obbligo mister"
Rispose lei ridacchiando appena. Con un gesto del capo si sistemò i lunghi capelli corvini da davanti il viso facendoli fluire sulla schiena.
"Vediamo un po'..."
Jean setacciò con occhi assottigliati tutti i presenti tentando di scovare il soggetto perfetto, i suoi occhi ambra si posarono poi su Erwin.
"Pieck, porta le tue bellissime labbra sulla zip di Erwin e tiragliela giù usando solo i denti"
Il castano finì di pronunciare l'obbligo con una certa soddisfazione sorridendo verso i due.
"Jean sei tremendo!"
Lo accusò Niccolò storcendo le labbra.
"E che vuoi che sia, se il capo stasera ha deciso di essere tanto presuntuoso che lo faccia pure, ma se pensa di potermi sfilare la camicia si sbaglia di grosso, hai scelto la cattiva ragazza sbagliata piccolo"
Lo provocò alzandosi in piedi iniziando a raccogliersi i lunghi capelli corvini in una coda ma senza utilizzare l'elastico, li tenne semplicemente in mano arrivando ai piedi di Erwin, le ginocchia a terra e la mano con i capelli trattenuti riversa al biondo che come fosse stato già abituato, porse la sua tenendole la coda fra le dita nel mentre che la corvina gli si abbassò davanti.
Furono innumerevoli i fischi d'incoraggiamento, nonostante ero sicuro non sarebbero stati necessari per quei due. La ragazza come prima cosa inarcò la schiena facendo trasparire dalla camicetta la linea incavata che le percorse il corpo dalle spalle al fondo della schiena. I suoi occhi estremamente incurvati all'ingiù osservarono in volto il biondo per tutto il tempo non facendo trasparire la minima titubanza, e probabilmente fu quello ad attrarre tanto Erwin, a tal punto da effettuare un movimento ben calcolato del polso attorcigliandosi i capelli della corvina nel pugno tirandoli appena.
Si sorrisero a vicenda in modo forse fin troppo coinvolto per due semplici amici, ma non vi fu il tempo materiale per pensarci perché le labbra della ragazza si riversarono sul cavallo dei pantaloni del biondo provocandogli un'appena accennato brivido con tanto di sopracciglio sollevato volto a sfidare Pieck che non sembrò intenta a tirarsi indietro.
La ragazza sorrise mostrando una dentatura perfetta che andò ad afferrare con sicurezza la zip in bella mostra del supervisore. Rimasi affascinato dall'autocontrollo di Erwin, insomma, se mi fosse capitata una situazione simile l'erezione che avrei vantato sarebbe stata clamorosa, ma Erwin non sembrò mostrare nulla che non avesse già mostrato, l'imponenza del biondo non era mai stata nascosta e forse fu proprio per questo particolare che nell'esatto momento in cui gli occhi di tutti gli furono puntati addosso non parve cambiato granché, e questo non perché la ragazza non lo eccitasse, ma perché semplicemente la grandezza di ciò che deteneva era da sempre stata piuttosto accentuata.
All'interno del cerchio infuriarono grida e applausi, tutti euforici d'osservare due dei supervisori più sexy e provocatori sfidarsi in un obbligo tanto lussurioso.
La zip scese facilmente sotto la presa della corvina che non accennò a smettere di sorridere al biondo sopra di lei con ancora i capelli ben saldi nella mano.
Notai come Erwin decise d'avvalersi di un corposo sospiro nell'esatto momento in cui la zip raggiunse il suo termine, i muscoli dell'addome si contrarono accentuandone i dislivelli nella penombra della stanza resasi bollente per l'atmosfera che la riempì.
La corvina nonostante l'obbligo terminato non accennò a rialzarsi, le mani ancora premute a terra assieme alle ginocchia la resero più attraente di quanto non lo fosse già stata. Fu allora che Erwin le si avvicinò parlandole senza prendersi la premura di abbassare la voce.
"Ti stanno guardando il culo se non te ne fossi accorta"
La provocò ammiccando nella nostra direzione, i suoi occhi glaciali si posarono per una frazione di secondo sui nostri facendoci raggelare all'istante.
"Ti infastidisce?"
Le domandò lei a sua volta ridacchiando appena e non ne aveva tutti i torti. La posizione che assunse voluta o meno, fece in modo che le sue natiche appena sollevate fossero state in bella vista dai ragazzi seduti opposti ad Erwin, me compreso.
Il ragazzo le mollò i capelli che le ricaddero dolcemente sulle spalle scendendole lungo la schiena osservandola più serio di pochi istanti prima.
"Non vedo perché dovrebbe infastidirmi"
Le rispose senza mezzi termini. L'attenzione del cerchio non era tale da poter rimanere concentrati sulla scena più del necessario, per questo la conversazione che ebbero non fu percepita da tutti ma solo da una parte ristretta. Io al contrario di altri aguzzai le orecchie forse fin troppo incuriosito da tutta quella situazione.
Sapevo quei due fossero stati il peggior esempio di un'ipotetica relazione ed impegno, troppo incontentabili per poter condividere il proprio letto solo con una persona, lo avevo capito fin da subito e non lo trovai un comportamento sbagliato, d'altronde erano giovani e belli, perché non sfruttare quei due aspetti a proprio vantaggio finché ne avessero vantato? Ma l'espressione della corvina fece intendere tutt'altro, quasi un accenno di delusione che nascose dietro un viso dalle emozioni inespugnabili.
Fece per alzarsi con estrema eleganza ma nel farlo venne bloccata da Erwin, notando come la mano fosse stata esageratamente grande rispetto al polso della ragazza che lo guardò con confusione, come se quell'azione non fosse stata una consuetudine, al contrario, l'espressione di Pieck fece intendere un sincero stupore. Con un leggero strattone fece ripiegare la ragazza il giusto perché avesse potuto sussurrarle nell'orecchio qualcosa che non riuscii a captare.
Levi's pov.
"Ciò che mi infastidisce è che non siamo ancora a letto insieme"
Le parole di Erwin mi arrivarono nonostante il suo tono di voce basso. Sollevai entrambe le sopracciglia piacevolmente sorpreso, quel ragazzo non avrebbe dovuto sprecare ulteriore tempo per farla sua, e dall'espressione di lei percepii un'intesa più profonda rispetto ad una superficiale scopa-amicizia, il che sarebbe potuto risultare controproducente, era risaputa la regola di lasciare fuori qualsiasi tipo di sentimento all'interno di una pratica simile, a meno che qualcuno non sarebbe voluto uscirne con il cuore spezzato.
Spazio Autrice.
Buonasera ragazzi miei! Come state? E scusatemi se ultimamente sono stata un po' assente ma in questa settimana ho avuto davvero tanto da fare e a cui pensare, spero possiate capirmi♡
Inoltre penso aggiornerò a breve la mia storia di One Shot, giusto perchè ho voglia di sfogare un po' tutto sperando di poter aiutare anche voi. Vi auguro buona serata♡
-Sof.
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