Capitolo 14.
Levi's pov.
Come sentii pronunciare obbligo da parte di Eren non potei fare a meno di sollevare un sopracciglio, aveva catturato tutta la mia attenzione. Erwin mi puntò uno sguardo compiaciuto ma discreto, era bravo nel non farsi notare e ciò mi diede conferma di ciò che già pensai io. Sarebbe stato un obbligo che mi avrebbe compreso, lo sguardo della mora già posatomi addosso me ne diede conferma poco dopo.
"Eren, siediti sopra Levi"
Annunciò con una mano posta sotto il mento intenta a dare direttive su come il ragazzo avrebbe dovuto svolgere l'obbligo.
"C-cosa?!"
Sbottò lui sgranando gli occhi ed arrossendo copiosamente.
"Non ho finito, dovrai strusciartici sopra mio caro"
Concluse la mora con un sorriso malefico stampatole in volto.
Il ragazzo avvampò fino alle orecchie incapace di dire nulla per qualche secondo, e nel frattempo risa e fischi riempirono la stanza come da consuetudine.
"Questa era cattiva"
Asserì Pokko grattandosi una tempia preso da un evidente disagio.
"E perché mai? Eren se non vuoi farlo tu lo faccio io"
Si affrettò a rispondere Pieck divertita.
"Tu farai meglio a stare buona"
Le consigliò Erwin a braccia conserte intento a mangiare con gli occhi la ragazza corvina che prese a ridacchiare.
"Bhe Eren?"
Domandò nuovamente Ymir.
"P-perché proprio Levi?"
Chiese a sua volta in un sussurro per la voce che iniziò a mancargli gradualmente parola dopo parola.
"Non vuoi fare l'obbligo con me?"
Sollecitai il ragazzo con un sopracciglio alzato volto a metterlo in difficoltà. Come i suoi occhioni si posarono sui miei presero a dilatarsi di ancora, troppo imbarazzati per ragionare a mente lucida.
"N-no non è quello-"
"Ho scelto Levi perché mi è sembrato il più improntato a resistere ad eventuali tentazioni... perché, tu pensavi lo avessi scelto per un motivo specifico?"
Continuò imperterrita infierendo verso il ragazzo già in evidente difficoltà. Dovetti mordermi l'interno della guancia pur di trattenere un accennato sorriso.
"Mi sbaglio Levi? Sei un ragazzo che vanta di autocontrollo immagino"
Disse con evidente ironia rivolgendosi a me.
"Potrei provarvelo se Eren accettasse"
Risposi guardando prima la mora e subito dopo il ragazzo che vidi deglutire vistosamente per poi alzarsi seguito da tutti gli altri intenti ad incoraggiare la situazione, come se continuare a rimuginarci non avrebbe fatto altro che convincerlo a non farlo.
Attraversò il cerchio raggiungendomi, la sua figura ancora in piedi mostrò un'evidente erezione che si sarebbe potuta notare solo dalla mia angolazione trovandomi esattamente sotto. Sollevai il capo pur di guardarlo negli occhi.
"Ullallà..."
Sussurrai riferendomi alla sua protuberanza aprendo le braccia il giusto da poterlo accogliere sulle mie gambe.
Il ragazzo si abbassò gradualmente e con un accenno di fatica dovuto all'alcool che gli distorse la vista. Percepii prima un ginocchio e poi l'altro poggiarsi a terra circondandomi, le mie dita andarono a sorreggere il moro dal bacino potendone percepire gli addominali appena accennati. A quel contatto schiuse le labbra finendo poi di sistemarsi meglio sulle mie gambe. Le ginocchia andarono a stringersi ai miei fianchi e le mani mi sfiorarono titubanti le spalle, come avessero avuto il timore di toccarmi.
"Non imbarazzarti"
Gli sussurrai non distogliendogli gli occhi di dosso.
Eren's pov.
In quel momento mi parve di sognare. Le sue dita mi strinsero i fianchi il giusto affinché avessi potuto avere la giusta stabilità, quel gesto di preoccupazione istintiva mi scaldò il cuore per qualche secondo. Sapeva bene come toccare una persona, io invece un po' meno, sopratutto con lui. Le mani mi tremarono il giusto perché il corvino lo notasse.
"Puoi muoverti se vuoi, non ti mollo puoi stare tranquillo, ti tengo io"
Continuò a parlarmi con un filo di voce così che non fosse stato udibile dagli altri. Le sue pozze argentate mi ipnotizzarono a tal punto da non preoccuparmi più di nulla. Strinsi la presa sulle sue spalle facendo scivolare le mie dita talvolta anche al suo collo salendo fino alla nuca in un ballo ritmico che comprese anche le mie gesta sul suo corpo.
Iniziai a smuovere il bacino avanti ed indietro nel modo più sensuale possibile, i nostri addomi si sfiorarono per la prima volta facendomi venire la pelle d'oca, i muscoli nascosti sotto i suoi indumenti furono ben concreti sul mio corpo facendomi desiderare quel ragazzo più di quanto già non lo avessi fatto.
Solo quando i miei movimenti iniziarono a ricevere più sicurezza incontrai il suo membro premere sui miei pantaloni, sobbalzai facendomi mancare un battito, mi fermai per un istante fissando ad occhi sgranati il ragazzo sotto di me che mi lanciò un fugace occhiolino.
"Ti fermi già?"
Domandò Ymir divertita passandosi il pollice sulle labbra.
"N-no conti-"
Non feci in tempo a terminare la frase, il corvino strinse maggiormente la presa sui miei fianchi affondando le dita nella mia carne, mi spostò in modo impercettibile così da ritrovarmi con le natiche perfettamente combacianti con il suo membro.
Mi sentii mancare accennando un sospiro che se non avessi trattenuto sarebbe tramutato in un gemito.
"L-Levi..."
Ansimai in un sussurro inarcando appena la schiena percependo la sua presenza alzarsi.
Il corvino distolse prontamente lo sguardo dopo il mio intervento dovendosi necessariamente mordere l'interno della guancia per riprendere lucidità. La stoffa dei suoi pantaloni andò a premere sulla mia in modo più deciso e concreto comprendendo quella situazione finì per piacergli quanto piacque a me.
"Sì, Eren si ferma ora"
Pronunciò al posto mio rispondendo alla domanda precedentemente posta dalla lentigginosa.
I ragazzi tutti attorno fischiarono divertiti quanto brilli.
Levi's pov.
"Ma come, pensavo fossi un ragazzo dotato di autocontrollo"
Stuzzicò la ragazza sorridendomi.
"Credimi ho avuto più autocontrollo di quanto immagini"
Risposi alla provocazione accompagnando il ragazzo dai fianchi il quale tentò di alzarsi senza mostrare troppo l'erezione ormai in corso.
"Io e lui finiremo più tardi"
Annunciai infine facendo avvampare nuovamente il moro.
"Alla tua Eren"
Aggiunse la ragazza poco prima di portarsi il bicchiere alle labbra imitata subito dopo dal ragazzo che si scolò un ulteriore shot di Rum come per riprendersi da ciò a cui prese parte poco prima.
"Qui sembra che qualcuno si sia eccitato"
Mi punzecchiò Farlan con una leggera gomitata che mi fece voltare lo sguardo sopra il suo.
"Non penso d'averlo mai nascosto"
Sussurrai scuotendo appena il capo.
"Allora vedi di non farlo bere troppo o starà male e non riuscirai a farci un bel niente"
Mi suggerì puntando uno sguardo al ragazzo che sorrise in modo sconnesso agli amici.
"Merda..."
Mi sfuggì dalle labbra prendendo in considerazione ciò che il biondo mi riferì.
"Eren, vedi di smetterla di bere"
Tentai di dirgli nel mentre che il gioco proseguì facendo arrivare il turno di Niccolò.
Il moro mi osservò con occhi tremendamente sensuali, il bicchiere stretto fra i denti nascose un pronunciato sorriso che di casto aveva ben poco.
"Sennò?"
Domandò.
Assottigliai appena gli occhi tremendamente incuriosito da quel suo lato piuttosto provocatorio probabilmente dovuto dall'alcool in circolo.
"Ascoltalo, è meglio se vi regoliate con gli alcolici"
Gli suggerì Pokko con entrambe le mani fisse dietro la nuca.
I ragazzi rotearono gli occhi al cielo non prestandoci ascolto e continuando il gioco.
"Avremmo dovuto aspettarcelo"
Pronunciò Farlan senza venir ascoltato particolarmente da nessuno dei mocciosi.
"Erwin non hai intenzione di fare nulla?"
Domandai a braccia conserte. L'uomo alla mia sinistra li osservò con scrupolo, gli occhi glacialmente freddi non fecero trasparire nulla.
"Hanno tutti diciotto anni, che dovrei fare? Non sono loro padre"
Rispose poi seguito da un sospiro piuttosto accentuato, quasi d'esasperazione, sapevo quanto amasse lavorare in quegli ambiti ma spesso e volentieri erano proprio i ragazzi a fargli rimpiangere la strada che scelse.
"Connie!"
Il gioco continuò per altri due turni tornando da Ymir che pose l'ormai conosciuta domanda ed alla quale il ragazzo rispose con verità.
"Chi è la tua cotta segreta?"
Domandò con occhi felini fissi su quelli ambra ed arrotondati dell'amico.
Eren's pov.
Nonostante tutto l'alcool già in circolo potei tranquillamente distinguere la domanda posta dalla mora ed il suo obiettivo all'arrivare a fargli confessare eventuali sentimenti verso Sasha.
Connie incespicò nelle sue stesse parole sgranando gli occhi, il suo sguardo andò a posarsi istintivamente su quello di Sasha che era invece impegnato ad osservare il busto scoperto di Niccolò dopo la penitenza di qualche giro prima.
L'espressione che assunse fu la stessa di chi fosse stato trapassato da una freccia, la più acuminata e velenosa di tutte, lo vidi deglutire assieme ai suoi occhi fattisi più bassi del solito. Quello che vi lessi fu delusione, come se avesse appena ricevuto un enorme peso sul petto.
"Perché questa domanda?"
Domandò storcendo appena le labbra.
"Pura curiosità"
Rispose l'altra. Il ragazzo annuì più serio di quanto immaginassi, si avvalse di un corposo respiro per poi sollevarsi la maglia riversandola a terra senza strafottenza, al contrario, apparve stanco ed appesantito sopratutto dalla consapevolezza d'aver omesso la risposta.
Nessuno dei presenti rise o schernì il ragazzo per ciò che fece, Jean gli passò una mano sulla spalla storcendo di poco le labbra. Eravamo tutti consapevoli della sua vicinanza con la ragazza mora e vorace, ma mai mi aspettai una simile e velata confessione da parte sua e chissà, se solo si fosse dichiarato prima probabilmente lei avrebbe ricambiato e sarebbero stati felici, ma lui non lo fece mai, preferì togliersi la responsabilità delle proprie emozioni di dosso rimanendo a petto nudo, nudo di coraggio e pervaso di delusione.
Avrei voluto rassicurarlo, dirgli che eravamo giovani e che tutto sarebbe stato temporaneo ed effimero, che non vi sarebbe stato tempo per rimpiangere azioni mai avvenute o confessioni mai proferite, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu sorridergli appena.
Il gioco continuò malgrado la batosta ricevuta precedentemente, in molti si scolarono un ulteriore shot di alcool pur di digerire meglio quella terribile situazione che nel nostro piccolo comprendeva la maggior parte dei presenti, un amore apparentemente non corrisposto.
Jean mi si avvicinò sussurrandomi all'orecchio.
"Ho vinto la scommessa, Connie è innamorato di Sasha, vedi di provarci con Isabel"
Mi guardò ammiccante ed appena sorridente intuendo tutti quegli shot avessero atterrato anche il ragazzo.
Osservai la rossa posta dall'altra parte del cerchio poco distante da Levi.
"Finirò nei guai me lo sento"
Continuai.
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