Capitolo 13.
Levi's pov.
Il lentigginoso una volta risposto al castano fece girare la bottiglia. Ammisi a me stesso d'aver provato un senso di compiacimento nel vedere Jean messo tanto alle strette, non perché ce l'avessi avuta con lui, lo ritenevo oltretutto un ragazzo piuttosto interessante, l'unica cosa che non riuscii a digerire fu l'obbligo impartito ad Isabel che con quello che enunciai io, considerai pari.
In pochi secondi la corsa si fermò puntando Mikasa. Sperai si fermasse appena prima così da rivedere Eren alla presa col gioco, ma non mi dispiacque comunque conoscere meglio la corvina.
"Obbligo o verità?"
Le domandò il ragazzo rimasto ormai senza maglia capendo sarebbe stato inutile rimettersela.
"Scelgo verità"
Rispose lei senza mostrare troppo di ciò che stesse pensando, fu l'unica all'interno del gruppo della quale non riuscii a stilarne un profilo.
"Ma come Mikasa!"
Sasha interruppe il mio flusso di pensieri.
"Non sono ancora abbastanza ubriaca per poter scegliere obbligo"
Asserì lei facendo spallucce, giurai d'averla vista puntare uno sguardo verso Annie ma non ne fui del tutto sicuro.
"Va bene allora... c'è qualcosa che vorresti provare a letto ma della quale hai troppa paura di chiedere?"
Domandò il lentigginoso, sicuro non avrebbe voluto metterla in difficoltà, ma inaspettatamente la corvina storse le labbra abbassando lo sguardo.
Non era una stata una domanda bastarda, proprio per quello non riuscii a comprendere perché il suo viso cominciò ad arrossarsi fino a farle portare le mani a ridosso della camicetta sbottonandone i primi bottoni.
"Mikasa-"
Tentò d'intervenire Eren, ma la ragazza sollevò una mano all'altezza delle spalle per farlo tacere.
"Va bene così, non è stata la domanda ad essere cattiva, semplicemente non mi va di rispondere, le regole sono queste, dico bene? Devo togliere un indumento"
Rispose lei puntandomi uno sguardo al quale annuii in segno d'assenso.
"Ebbene sia"
Concluse aprendosi la camicia scoprendo un corpo da mozzare il fiato. L'intimo indossato era di pizzo, nero come la pece, la trasparenza del tessuto lasciava ben poco all'immaginazione in determinati punti facendone risaltare la carnagione lattea.
Con la coda dell'occhio osservai Erwin distogliere prontamente lo sguardo chiudendolo pur di non guardare e mancarle di rispetto, lo stesso fece Farlan che sollevò le sopracciglia puntando i suoi occhioni blu cobalto al soffitto in legno tipico delle baite, Pokko si passò una mano sulle labbra tentando invano di non guardare il petto della corvina, mentre i ragazzi del suo gruppo non si risparmiarono, era evidente fossero stati ancora degli adolescenti.
"Dio perdonami per quello che sto pensando"
Disse Reiner portandosi la mano alle tempie in un gesto d'estrema concentrazione.
"Che vi prende uomini? Sembra voi non abbiate mai visto una ragazza svestita"
Intervenne sarcasticamente Ymir accompagnata dalle risa di Historia ancora stretta fra le sue braccia.
"Siete disgustosi"
Asserì Annie incrociando le braccia al petto.
Ci furono pochi secondi d'imbarazzante silenzio finché i diretti interessati non si scolarono uno shot di Vodka riprendendo il gioco. La corvina che fece girare la bottiglia non sembrò sentirsi in imbarazzo nonostante le forme generose e ben equilibrate che mostrò ad un pubblico piuttosto ampio. Si fermò verso Farlan che sorrise annuendo in modo quasi impercettibile.
"Mi dica pure my lady"
Disse guardandola dritta negli occhi. Nonostante fossimo stati tutti ragazzi giovani il decoro ed il rispetto non ci mancava di certo ed il biondo lo dimostrò largamente.
"Obbligo o verità biondino?"
Lo stuzzicò lei divertita dall'appellativo con il quale lui la richiamò.
"Scelgo obbligo perché so cosa chiederesti se avessi detto verità"
Continuò lui ridendo appena ed intricando le mani dietro la nuca.
"Oh andiamo, ce lo stavamo chiedendo tutti..."
Intervenne Hanji esasperata roteando gli occhi al cielo. Era palese avrebbero chiesto cosa fosse accaduto all'interno della camera e per qualche strana ragione avrei fatto lo stesso.
"Ti obbligo a dirmi che cos'è accaduto per tutto l'arco di tempo all'interno della camera, tu e Marco"
Pronunciò tali parole con sguardo consapevole e tagliente quanto una lama. Sollevai d'istinto un sopracciglio trovandola una ragazza dannatamente astuta.
"Si può fare una cosa del genere?"
Mi domandò il biondo continuando a ridere, il fatto che la prendesse così alla leggera era tipico del suo carattere riuscendo a creare ilarità in tutto il gruppo.
"Certo che si può fare"
Risposi a braccia conserte.
"Anche tu?!"
Domandò ironico passandosi una mano in volto.
"E va bene"
Continuò afferrandosi il colletto della felpa fino a farla scivolare fuori dal suo corpo.
Eren's pov.
Il fatto che il biondo avesse deciso di omettere ciò che accadde nella camera sbalordì tutti, ma ciò che fece rimanere ancora più di stucco fu il suo fisico asciutto ma ben impostato. L'addome lungo e stretto lo rese da mozzare il fiato non parlando del piercing che gli attraversò il capezzolo sinistro ed un tatuaggio appena accennato che fuoriuscì dai pantaloni nella zona inguinale.
Ingoiai a fatica.
Possibile in questa stanza siate tutti così dannatamente attraenti?!
Puntai uno sguardo a Marco che sorrise dolcemente al biondo il quale decise di pagare la penale piuttosto che rispondere alla domanda, non riuscendo a comprendere se Farlan avesse omesso per nascondere davvero qualcosa o solo per mantenere quell'aria di mistero ed irritazione all'interno del cerchio.
Isabel posta poco distante dal ragazzo continuò ad osservarlo con occhi persi, il suo labbro sottile venne tenuto stretto dai denti intuendo avesse gradito il gesto del biondo.
I due si fecero un giro di shot facendo proseguire il gioco. Il biondo afferrò per la seconda volta la bottiglia facendola ruotare su sé stessa raggiungendo Ymir che sollevò entrambe le sopracciglia.
"Oh bhe finalmente, biondino la domanda puoi anche risparmiartela, scelgo obbligo"
Si affrettò a dire la mora con un sorriso che andò a sfidare l'altro.
Farlan la guardò con la medesima intensità sorridendo appena.
"Accidenti quanta fretta"
Aggiunse avvalendosi di un corposo respiro che andò ad alzargli il petto in delle movenze piuttosto virili. Non capivo se fosse stato l'alcool a farmi percepire i presenti come i più belli che avessi mai visto ma in quel momento non vi diedi peso lasciandomi trasportare da tutto quel ben di Dio già in mostra, sapendo perfettamente il dessert doveva ancora arrivare, puntai un fugace sguardo a Levi dopo quel pensiero. Il viso estremamente serio era rivolto ai diretti interessati che continuarono a parlare animatamente.
"Dovrai slacciare il reggiseno della ragazza più vicina"
Asserì il biondo forse appositamente per farle abbassare i toni fin troppo spavaldi. La mora s'irrigidì nel giro di poco guardando con occhi sbarrati il supervisore.
"Sei un gran bastardo biondino"
Lo appellò lei senza troppo rancore notando come sul suo viso continuò a capeggiare un'espressione divertita.
"Amore scusami"
Si rivolse poi alla bionda affianco che la squadrò appena accigliata.
"Giuro che mi farò perdonare"
Le sussurrò non troppo piano cingendole la vita. Le sue mani parvero conoscere il corpo di Historia a memoria facendo scivolare le dita all'interno della sua maglietta. La bionda già rossa per via dell'alcool si portò una mano alle labbra pur di nascondere un evidente piacere provocato dalle gesta dell'altra. Il capo di Ymir si piegò sul collo della fidanzata poggiandole sopra le labbra nel mentre che le dita lavorarono sul suo reggiseno.
Notai Reiner affianco completamente andato, la maglietta levata posta sul cavallo dei pantaloni probabilmente per nasconderne un'erezione considerevole e lo sguardo estasiato per l'alcool e la scena a cui assistette.
Sotto vari fischi e grida d'incoraggiamento la ragazza tolse il reggiseno all'altra staccando le labbra dal suo collo solo una volta terminato il lavoro passandole poi una mano sulla spalla da ancora sotto la maglietta rimettendosi a posto. In due dita reggeva il reggiseno in pizzo di Historia di un rosa cipria delicato e raffinato.
"Contento?"
Domandò la mora con ancora l'intimo a mezz'aria.
"Alla tua Ymir"
Annunciò poi Farlan sollevando uno shot per poi scolarselo in un sorso solo. Non pensavo fosse stato in grado di reggere tanto alcool con un fisico snello come il suo, ma trovarlo ancora perfettamente cosciente e vigile mi fece rimanere piacevolmente sorpreso.
"Vedete di guardarla bene perché questa sarà l'unica vostra opportunità"
Ci schernì la mora stringendo a sé la bionda che ridacchiò divertita, sapevo fossero state una coppia aperta ma mai immaginai fino a quel punto. La stretta di Ymir provocò nella maglia della ragazza ormai priva di reggiseno un abbozzo delle sue forme facendole percepire anche più del dovuto. Non ne ero mai stato attratto ma sapevo riconoscere un bel corpo quando lo vedevo e quello lo era decisamente per chi avesse preferito ragazze piccole e minute.
"Ora sono cazzi vostri"
Riprese la lentigginosa pulendosi gli angoli delle labbra con il dorso della mano dopo l'essersi scolata uno shot di Rum. Afferrò la bottiglia noncurante dell'appiccicume che vantò facendola ruotare con decisione nonostante i movimenti apparirono un po' appesantiti dalla quantità di alcool ingerito. A dirla tutta erano in pochi quelli davvero lucidi arrivati a quel punto ed io non ero sicuramente fra quelli.
"Jaeger!"
Esultò lei guardandomi con sguardo felino, lo stesso di un predatore avvistata la sua preda. Tornai lucido guardandola appena spaesato.
"Obbligo o verità?"
Domandò sempre più ammiccante, sapevo mi avrebbe fatto fare qualcosa di indicibile se avessi scelto obbligo, glielo si poteva leggere in volto.
"Dai Eren scegli obbligo!"
M'incitò Sasha seguito da Connie. Li guardai titubante.
"N-non lo so-"
"Andiamo Eren, stiamo giocando apposta"
Intervenne Jean con il volto poggiato alla sua mano in modo svogliato una volta roteato gli occhi al cielo.
Sbuffai storcendo le labbra.
"Va bene... obbligo"
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