❛ 𝐖𝐇𝐄𝐑𝐄 πƒπŽ π˜πŽπ” 𝐑𝐔𝐍 ❟ Michelle Beretta

❛ I want to become the new Versace's stylist ❟

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MICHELLE

Michelle Γ¨ un nome femminile popolare di origini francesi ed ebraiche. Originariamente una variante del francese Michel, esso stesso una derivazione del nome biblico Michael, Michelle significa "che assomiglia a Dio". Michelle Γ¨ rimasta alla moda per tutto il XX e XXI secolo, sostenuta in parte dall'omonima canzone d'amore dei Beatles.

Le sue amiche la chiamano Elle.


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Beretta

Il cognome "Beretta" ha origini lombarde e risale almeno al XV secolo. Il nome sembra essere legato alla lavorazione delle armi da fuoco, un'attivitΓ  che era molto diffusa in Lombardia in quel periodo.

L'etimologia del cognome "Beretta" Γ¨ legata alla parola "berretto", che in dialetto lombardo indicava un tipo di cappello a tesa larga utilizzato dai fabbri per proteggersi dalla calura delle fucine. Il cappello, quindi, potrebbe essere diventato un simbolo distintivo dei fabbri che lavoravano alle armi da fuoco, e di conseguenza il cognome "Beretta" sarebbe nato come soprannome dato a queste persone.
Tuttavia, esistono anche altre ipotesi sull'origine del cognome "Beretta". Secondo alcuni studiosi, il nome potrebbe derivare dal latino "Berettus", un toponimo che indicava un luogo dove crescevano le piante di tasso, un legno molto pregiato utilizzato nella produzione delle armi da fuoco. In questo caso, il cognome sarebbe nato come cognome toponimico, cioè come indicazione dell'origine geografica della famiglia.

Il cognome "Beretta" ha avuto una diffusione notevole in Lombardia e in altre regioni italiane, diventando uno dei cognomi piΓΉ comuni del territorio. In particolare, il cognome Γ¨ molto diffuso nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Pavia.


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21 yo ;; 14 luglio 1992 ;; cancro

Quello del Cancro Γ¨ un segno molto complesso. E' fortemente orientato alla difesa dei propri spazi, conscio degli innumerevoli pericoli del mondo. Per questo motivo, Γ¨ molto legato alla famiglia e alla casa. Sa che, creandosi una propria sfera protettiva, potrΓ  affrontare gli imprevisti in maniera efficace. L'ospitalitΓ  all'interno di questo mondo Γ¨ concessa soltanto a pochi e fidatissimi eletti, i quali vengono perΓ² accuditi e assistiti come nessun altro segno sa fare. Non a caso, il Cancro Γ¨ associato al culto del letto e del sonno sereno.

Si tratta di un segno estremamente gentile, che conosce perfettamente le buone maniere. Viene considerato anche un segno molto sensibile: in realtΓ , in alcuni casi, la sensibilitΓ  del Cancro Γ¨ finalizzata all'ottenimento di protezione da chi di dovere.

In alcuni soggetti, la sensibilitΓ  Γ¨ esagerata e puΓ² portare a una certa passivitΓ  nonchΓ© a continue lamentele. Queste lamentele non sono perΓ² mai fini a sΓ© stesse: hanno lo scopo di attirare lattenzione verso i propri bisogni e di ottenere dunque ancora maggiore protezione.

I rappresentanti del Cancro possono essere fra i piΓΉ pigri dello Zodiaco, ma possono anche essere ottimi manager, perchΓ© sanno scegliere le persone, grazie al loro ineffabile fiuto, nonchΓ© dirigerle senza sostituirsi a loro.

Affettivamente, il Cancro puΓ² essere difficile da gestire, nel lungo termine. E' passionale ma ha bisogno di conferme quasi continue dalle persone che ama. Per legare a sΓ© una persona del Cancro, tuttavia, bisogna sempre lasciarle un piccolo margine di insicurezza, che tenga vivo il suo trasporto.

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Parigi, 11Β° arrondissement

Abita da tutta la vita a Parigi, inizialmente nel quinto arrondissement con i genitori e la sorella, poi si trasferisce nell'undicesimo quando inizia l'universitΓ .


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πŸŽžγ…€βͺ ㅀ𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄 & ππ‘πŽππŽπŒπˆγ…€β«γ…€πŸŽž

she! her

Michelle si identifica nel genere femminile

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Michelle ha dei lunghi capelli mossi scuri, in contrasto con i suoi ammalianti occhi azzurri. È alta un metro e sessantotto ed ha un tatuaggio sulla nuca.


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πŸŽžγ…€βͺ ㅀ𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄 γ…€β«γ…€πŸŽž

Michelle Γ¨ una ragazza timida e tranquilla, che per la maggior parte della sua vita ha preferito rimanere al suo posto, silenziosa com'era.

Malgrado sia molto gentile ed educata, e piuttosto riservata, risulta essere anche molto permalosa.

È prudente, più che altro perché ha paura di un'ipotetica conseguenza con impatto negativo ed essendo una ragazza che tende a seguire il cuore e i sentimenti le risulta difficile.

Emotiva e sensibile, potrebbe piangere anche per una fetta di pane che cade a terra. Così come per commenti di troppo, un libro triste o un animaletto investito per strada.

È parecchio insicura su lei stessa, sia per la sua apparenza sia per il suo modo di parlare: Michelle infatti, sebbene sia interessata a qualcosa, cercherΓ  di parlare il meno possibile – solitamente sussurrando.

Non Γ¨ tipa da fare il primo passo in qualsiasi situazione, preferisce seguire la massa. Ma se qualcosa non le piace o va contro i suoi principi e obiettivi, semplicemente diventa un fantasma e se ne vΓ  senza che gli altri se ne accorgano


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Michelle nasce il 14 Luglio 1992 a Parigi, da madre parigina e padre bresciano.
Sin dall'infanzia, Michelle si mostra interessata all'arte e alla moda, imitando le modelle di tutto il mondo con indosso combinazioni di vestiti piΓΉ simili ai suoi bozzetti.

Purtroppo perΓ², con la passione alle passarelle arrivΓ² anche il primo grande problema di Michelle, che la renderΓ  insicura per tutta la sua vita: la balbuzie, dopo i cinque anni.
Così iniziò il percorso con la logopedista, durato circa due anni viste le difficoltà riscontrate sia dalla piccola sia dalla specialista.

Nello stesso periodo, iniziò la scuola elementare, dove riuscì a farsi un paio di amiche: Manon e Marguerite, due bambine cazzute e cresciute insieme, che nutrirono una certa simpatia per la piccola Michelle a prima vista. Le due vennero subito a conoscenza del suo problema, anche perché durante le attività scolastiche, per non notare i ripetuti balbettii della bambina dovevi essere privo di vista e di udito, e fortunatamente non ne fecero una tragedia; anzi, difendevano Michelle dagli altri bambini che insinuavano qualcosa di cattivo nei suoi confronti. Per loro, era solo troppo timida.

Gli anni passarono, il trio crebbe. Si facevano chiamare "Les trois Ems", le tre emme, vista la comine iniziale di tutti e tre i loro nomi. A quindici anni scelsero di seguire insieme il lycΓ©e, scegliendo l'indirizzo di economia-sociale.

Michelle al liceo riuscì ad aprirsi di più, più che altro trasportata dalle altre due adolescenti. Finirono in una grossa comitiva, di circa trenta loro coetanei e siccome il numero impediva loro di uscire tutti e trentatre insieme, Les trois Ems passavano i loro weekend tra i negozi di abbigliamento e a cucire semplici vestiti.

Alla fine dei tre anni del liceo, la maggior parte dei membri del gruppo decise di prendere strade differenti e rimasero in dieci: sei ragazzi e quattro ragazze – tre delle quali erano Michelle, Marguerite e Manon.

Con quel numero era piΓΉ facile organizzarsi e il legame si rafforzΓ² con l'inizio dell'universitΓ . L'intero gruppo aveva scelto di frequentare l'universitΓ  d'arte di Parigi, naturalmente in diversi indirizzi.

Le tre scelsero, ovviamente, design della moda e a loro si unì un ragazzo, affascinante, mozzafiato. Christopher, l'amore segreto della piccola Michelle dal secondo anno di liceo.

Iniziarono a parlare attivamente, sia di persona sia digitalmente e le altre due ragazze notarono l'interesse della loro amica verso questo ragazzo. Eppure non sembravano convinte di lui.

C'era qualcosa che li puzzava e per quanto si sforzassero di essere contente per Michelle, ogni volta che notavano quegli strani sorrisetti di Christopher, si guardavano a vicenda e richiamavano la loro amica.

Michelle era diventata la migliore del suo corso e la maggior parte dei professori le proponeva di fare tirocini, o visite, nelle piΓΉ grandi agenzie di moda di continuo. PerΓ² lei ne voleva solo una, e sperava vivamente che nel corso del tempo gliela avrebbero proposto.

Passarono altri due anni, e tra lo studio e le uscite, Michelle e Christopher erano diventati una quasi-coppia. FinchΓ© giunse il dieci agosto, quasi un mese passato dal ventunesimo compleanno della ragazza, giorno in cui era stata programmata un'uscita in una discoteca "privata" dove il piccolo gruppetto doveva ritrovarsi.

Quella sera Michelle indossΓ² un favoloso abito di seta bianca, lungo, con delle sottili spalline. Si guardΓ² allo specchio prima di uscire dal suo appartamento, ammirava il suo capolavoro, il suo primo vestito sensato di qualitΓ , elegante e d'impatto.

Si diresse con le amiche alla festa, Manon alla guida e Marguerite seduta ai sedili posteriori, che non smettevano di complimentarsi.

La discoteca era tutto fuorchΓ© banale: quadri ottocenteschi ovunque, il pavimento in marmo con delle striature dorate e maggiordomi ovunque, costituivano solo l'ingresso.

Β«Siete ospiti del signorino Christopher?Β» domandΓ² un uomo dalla barba perfettamente curata, e alla loro risposta positiva le invitΓ² a seguirlo per condurle nella sala della festa. Ancora non ci credevano che Christopher fosse un principino con i soldi sugli alberi.

Le tre non incontrarono nessuno dei loro amici per un paio di ore, passando quel tempo attorno al buffet e al palco dove dei musicisti suonavano intensamente i loro strumenti.

Michelle dovette andare in bagno, aveva bevuto troppo champagne. Stette lì dentro cinque minuti, qualcosa di più, di meno, poi uscì con ancora le mani bagnaticce dell'acqua usata per lavarsi le mani.

CamminΓ² verso la stanza dov'era prima, ma si bloccΓ² poichΓ© qualcosa aveva attirato la sua attenzione.

In un cofanetto di vetro era riposto, su un cuscinetto rosso, quello che sembrava essere una piccola spada dal manico e dalla guaina dorati, con dei motivi che non riusciva a descrivere. Sapeva solo che ne era affascinata.

SussultΓ² sentendo il suo nome provenire da dietro di lei. Si voltΓ² di scatto, come se avesse fatto qualcosa di illegale – semplicemente guardato un oggetto, sicuramente, pregiato.

Β«C-Christopher..Β» sussurrΓ² davanti al ragazzo, la faccia completamente rossa in contrasto con il suo vestito bianco.

Β«Ti piace?Β» chiese lui, riferendosi all'oggetto alle spalle di Michelle. Lei annuΓ¬ e Christopher continuΓ²: «É un vecchio pugnale di famiglia, dato a mio nonno dal fratello di suo nonno come regalo delle sue nozze – spiegΓ² con il suo fare da saputello –  prima andavano a caccia con questo, poi hanno capito che era vero oro e hanno preferito renderlo un soprammobileΒ»

Le sue parole sembravano disgustate dalla scelta della sua famiglia di conservare il pugnale, lei avrebbe fatto lo stesso.
Β«Secondo me dovrebbe essere usato e non messo in una vetrinaΒ» si lamentΓ³. Poi le sorrise, le accarezzΓ² la schiena e la intimΓ² di tornare alla festa, lui l'avrebbe raggiunta in pochi secondi.

Michelle eseguì, d'altronde dove poteva andare?

EntrΓ² di nuovo in sala e provΓ² a raggiungere le sue amiche ancora al buffet.
C'erano troppe persone.
Si sentiva schiacciata.
Provava a parlare ma nessuno la sentiva nΓ© tantomeno si spostava.

Ad un certo punto, i musicisti iniziarono a suonare un lento.
Così si ritrovò al centro della sala, le persone iniziavano a formare delle coppie intorno a lei, iniziando a ballare cullati dalla lenta e romantica melodia.

Si guardΓ² intorno, era da sola e si sentiva fuori posto. Nessuno si era nemmeno preoccupato di venire da lei e ballarci, senza farle fare questa figura.

E come un richiamo magico, Christopher le si presentΓ² davanti, afferrandole i fianchi con fare possessivo mentre Michelle arrossiva di nuovo.

Senza accorgersene, i due presero a ballare abbracciati. Michelle sentiva il cuore esplodere, le gambe molli e le guance doloranti per il sorrisone sul suo viso.

Le luci si affievolivano gradualmente, la musica era dolce vista la bravura di quegli uomini e donne e poi.

Poi a Michelle si fermΓ² il fiato.

Il viso che impallidiva, le gambe senza nessuna forza.

Il cuore, trafitto e spezzato.

AbbassΓ² lo sguardo sul suo corpo, il pugnale che poco tempo prima aveva ammirato, ora le perforava la carne.

Il vestito bianco, quel suo capolavoro, si macchiava di rosso, la chiazza di sangue che si allargava.

La mano di Christopher era farma sull'impugnatura del pugnale dorato, quella di Michella sopra la sua che lo supplicava di salvarla,  di chiamare aiuto, perchΓ© lei non poteva. Non poteva perchΓ© sentiva la gola piena di sangue, che non avrebbe sputato o ingoiato vista la mancanza di forze.

Il ragazzo tolse la lama dal corpo di Michelle, pulendo il cimelio di famiglia con un panno bianco, ed anche esso venne sporcato dal sangue della poverina.

Β«Sei debole, Michelle, lo sei sempre stata e il tuo successo Γ¨ immeritatoΒ» disse, scomparendo tra la folla mentre la ragazza si accasciava a terra in mezzo alla sala.

L'ultima cosa che vide non fu esattamente il ragazzo amato che le aveva appena tolto la vita, ma l'arma che egli aveva usato per farlo.

E non poteva negare, che quello fosse l'oggetto piΓΉ elegante che avesse mai visto


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Michelle Γ¨ morta per mano di un pugnale dai motivi in oro, per questo la sua abilitΓ  nell'Ilomb sarΓ  quella di essere resistente ad attacchi al livello corporeo (dunque lividi, tagli, perforazioni ed altro).

Le zone colpite, che daranno "luce" ad ematomi o sangue, verranno ricoperte di oro per un paio di giorni.

Il processo sarΓ  istantaneo, per questo il sangue che cadrΓ  diventerΓ  automaticamente oro colato.

Michelle in questi casi non sentirΓ  dolore e non potrΓ  essere ferita. Tuttavia soffrirΓ  dei dolori "naturali" di tutti, come un mal di pancia o un mal di testa.

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β€’ quando prova emozioni forti (generalmente negative) o si sente in ansia, le capita di balbettare

β€’ i suoi brand preferiti sono Versace e Chanel

β€’ È allergica al pelo di cani e gatti benchΓ© li ami

β€’ Il tatuaggio che ha Γ¨ complementare a quello delle sue amiche ed Γ¨ un 3 al contrario con una M sovrapposta

‒ Da piccola non le piaceva il suo nome così se n'è dato un altro con l'idea di cambiarlo nella maggiore età, Camille

β€’ Ama ballare le canzoni di Michael BublΓ©

β€’ Ha paura del sangue


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Michelle segue assiduamente la moda della sua generazione, preferendo perΓ² delle alternative piΓΉ stilose ed eleganti.
Ha un debole per il bianco e per i pois.


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HAPPINESS IS A BUTTERFLY, lana del rey
MY BOY, billie eilish
BACKSTABBER, kesha


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sinceramente sono molto contenta di com'Γ¨ uscita questa scheda, forse un po' meno per la backstory (che tra l'altro Γ¨ la piΓΉ lunga che abbia mai scritto)

Sono super soddisfatta anche dell'aesthetic e dell' abilitΓ , alla quale ho aggiunto la "chicca" dell'oro – spero non sia un problema loll

quindi ecco a voi

-SNIVYNYX & annafrost34
mi raccomando fatemela soffrire

taggo anche gli altri rolers<3

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