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Era tornata da poco, forse un paio di minuti forse una decina.

Era stata via tutta la serata, occupata com'era nel vestire la carica di chitarrista di una nuova band, ad intrattenere i clienti notturni del Da Luciana's

Aveva preso un taxi e, alle 23, era già arrivata a casa.

Un dettaglio però fece rabbrividire Madeline, o Maddie per chi andava di fretta.

Non solo il vetro azzurrino del portoncino era spaccato, ma quest'ultimo era pure stato scassinato e spalancato violentemente. Ciò si capiva dalla piccola, quasi impercettibile, conca sul muro dell'ingresso in corrispondenza del pomello del portoncino.

Ci mise poco a spaventarsi per la sorella maggiore, Miranda. Lasciò cadere la custodia della chitarra, probabilmente ammaccando anche il suo strumento musicale.

Per precauzione segnalò al numero della polizia un possibile ladro. Ovviamente, il messaggio automatico recitava di tenersi al sicuro e di non compiere scelte o azioni avventate. Ma parliamo di Madeline Jennifer Hartnell, che per la sorella farebbe di tutto.

E per tutto, si intende davvero tutto.

Corse in casa, chiamandola a voce alta.

Notò un paio di gocce di sangue sul pavimento e questo le bastó per far scatenare nella sua mente tutti i possibili ed eventuali scenari prima e dopo la caduta del fluido dal colore rosso intenso.

Non arrestò la sua camminata, ma ogni passo sembrava sempre più lento.

Deglutì, convergendosi temporaneamente in una ragazza credente, che pregava non fosse successo nulla all'interno dell' abitazione.

Si fermò solamente arrivata davanti la porta della cucina, a causa di un rumore proveniente dalla stanza.

Poggiò la schiena sul muro e la mano le finì sulla bocca, per tapparsela, in modo tale da non emettere alcun tipo di suono. Sperava che anche il suo cuore smettesse al più presto di pulsare così freneticamente.

Poi sentì qualcosa di diverso.

Un verso, un lamento sussurrato, impercettibile. Un grugnito, uno sforzo.

Si affacciò, sporgendo solo la testa e nessuno poteva nemmeno lontanamente immaginare quanto aveva visto.

Gli occhi le si fecero subito lucidi alla vista della sorella, poggiata goffamente sul piano della cucina nella disperata ricerca di un appiglio o qualcosa da utilizzare per difendersi.

Ricoperta di sangue.

Il viso squarciato da un taglio profondo, dal sopracciglio all'angolo della bocca.

Con un coltello che le trapassava la pancia, che veniva girato a destra e a sinistra come per ampliare lo squarcio interno.

La figura, vestita totalmente di nero.

Investita da un'incredibile boost di adrenalina, afferrò velocemente la lampada sul mobiletto dell'ingresso e urlando, corse verso lo stronzo che aveva toccato sua sorella.

La figura, dal canto suo, si era già accorto della presenza della piccola Hartnell in casa. D'altronde si era messa ad urlare il nome di Miranda come una forsennata.

La scelta di muovere il pugnale era dovuta proprio a questo, al fatto che Madeline stesse guardando, senza agire.

Una sorta di invito ad agire, a fare una mossa.

Oppure una vendetta improvvisata.

La figura rimosse la sua arma e a Maddie parve sentire le interiora di Miranda esplodere.

Colui che aveva il viso coperto e che aveva immediatamente pulito il pugnale dal sangue della sua prima vittima, ora aveva cambiato obiettivo, mirando alla Hartnell più piccola.

Maddie andò per colpirlo, ma lui si voltò di scatto con entrambe le mani guantate attorno all'impugnatura.

Fu del tutto inaspettato: usò la lampada come scudo, ponendola dinnanzi al suo viso percosso da rabbia, tristezza e rancore.

La lama attraverso la stoffa giallognola che ricopriva il paralume, la punta a qualche centimetro dal naso della Hartnell.

Ella spalancò gli occhi alla vista del metallo scintillante, singhiozzando ed indietreggiando leggermente per la forza che l'incappucciato metteva per rovinare il suo viso, come aveva fatto qualche minuto prima con la sorella.

«Stronzo..» sibilò, a denti stretti, spingendo contro di lui la lampada – e il coltello – in modo da allontanarlo da lui.

Le bastó questo per spostare, seppur di poco, quell'essere. Un calcio abbastanza gagliardo per stenderlo e tenerlo occupato quanto bastasse per potersi occupare di sua sorella.

Si accovacciò su di lei, premendo le mani sulla ferita che le perforava il corpo, con le lacrime agli occhi intanto che la incitava a rimanere con lei, a non abbandonarla o a non seguire una luce bianca, qualora l'avesse vista.

Miranda però stava pian piano svanendo, con lei l'ancora di Maddie.

«Cazzo, ti prego. Ti prego, ti prego, non fare la scema.» cercava di dire, spronandola a resistere l'arrivo dei soccorsi che sarebbe giunti a breve.

Nonostante il suo viso contorto dal sangue e dallo squarcio, Miranda le sorrise debolmente, alzando la mano lentamente – cercando tuttavia di sbrigarsi.

Maddie non se ne rese conto, visto che era impegnata a fermare come poteva l'emorragia e provando disperatamente a rallentare la sorte.

Il suono che si udì si sarebbe potuto ricondurre ad un tubetto di dentifricio spremuto, forse un po' più chiuso e duro.

Ci volle poco che esso si prolungasse, andando a infilzare il braccio ambrato di Maddie, che urlò per il dolore.

Guardò il suo tricipite, attraversato da una porzione di lama solo perché Miranda aveva deciso di usare la sua mano come freno del pugnale.

Maddie guardò la figura, notando solo in quel momento un dettaglio raccapricciante.

La maschera di un fantasma, semplicemente bianca ma con bocca e occhi scavati color pece, utilizzata soprattutto durante Halloween. E durante gli omicidi di Woodsboro, trattati nei film della saga di Scream.

Alla più giovane venne istintivamente il bisogno di vomitare al solo pensiero di un pazzo ripercorrere le orme di dei pazzi.

Anche se venne fermata da un allarme rassicurante, la polizia e – sperava – un'ambulanza.

«F-finalm–» tremante, fu percossa da una pura felicità, rincuorato dalle portiere sbattere e dei passi pesanti in lontananza, assieme alle radio e alle sirene fuori casa; eppure venne spinta contro il tavolo, senza che lei potesse reagire, pensare o fare qualcosa di utile poiché la figura era tornata ad accanirsi su sua sorella, incredulo che fosse ancora viva e arrabbiato per aver ridotto la gravità della ferita di Maddie.

Contando il colpo iniziale, quello a cui Madeline non aveva assistito perché nascosta, il corpo di Miranda aveva subito ventidue coltellate.

Dopo le prime tre, la ragazza aveva provato a sgusciare via, arrivando con la pancia a terra. Le altre, sulla schiena.

E non dimentichiamoci, che tutto questo avvenne sotto lo sguardo di Madeline.

Che, seppur stesse perdendo conoscenza, il destino sembrò volerle riservare quella tortura da vedere e guardare in continuo loop al suo risveglio.

E così, Maddie fu lasciata andare in un mare senza fine, con la sua ancora che era stata forzatamente salpata da un qualcuno di sconosciuto, di matto.

Il mare, il quale iniziava ad agitarsi in lontananza, non prometteva nulla di buono.

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JUNs SPACE !
words count: 1107
buon martedì ‼️

eccoci qui, parto proprio col botto, a lasciarvi Miranda morta e Maddie traumatizzata per il resto della sua (forse breve) vita.

I successivi capitoli punto a farli decisamente più lunghi, ma almeno il mio obiettivo per questo l'ho portato a termine. Ossia narrare la vicenda dalle Hartnell e introdurre il trauma di Madeline.

Questo capitolo vale come primo per tutti coloro che mi hanno chiesto di uccidere i loro ocs almeno dopo il primo, perché sì, ho intenzione di iniziare subito, if you know what I mean 🙄✊

QUINDI, PASSIAMO ALLE DOMANDE!
il main cast é obbligato a rispondere nei miei dm, così da non spoilerare le scelte degli altri qui nei commenti (vi prego di non ghostarmi se vi scrivo, anzi quando li leggete scrivetemi direttamente voi per favore)

» I ragazzi finiranno in detenzione per "aver creato scompiglio" e indovinate per quale motivo? Rancore, rabbia, gossip e strafottenza.
Seguendo la mia idea, dovrebbero esserci tre gruppi: coloro dalla parte di Maddie e quindi di Miranda, coloro che mettono la pulce a Maddie e coloro che vengono tirati in mezzo (per esempio gli arriva un pugno non intenzionale o vengono presi in causa dagli altri). Per il secondo gruppo stavo pensando a Barbara e/o Blake

† In che gruppo sarebbe, stando alle sue opinioni sulla vicenda di Miranda?

† Un paio di frasi che direbbe per iniziare o continuare il drama?

† Saranno tutti obbligati a stare nella classe, quindi quale sarà il suo posto e a che ora arriverebbe?

† In caso di pericolo come reagirebbe e cosa farebbe? È veloce nella corsa, fisica e mentale?

† Quanto sa sulla struttura della scuola? Saprebbe raggiungere facilmente tutte le aule? Quali materie e/o corsi pomeridiani fa' quel giorno?

† Personale curiosità, chi credi sarebbe il primo a morire?

(breve descrizione della scuola, sottoscala: archivi, primo generatore. piano terra: mensa, palestra esterna, segreteria e ufficio del preside, teatro. primo piano:  aule delle materie scientifiche, diritto e storia, stanza delle pulizie. secondo piano: aule delle lingue, letteratura ed arte. terzo piano: tetto, stanza del secondo generatore