𝐌𝐎𝐓𝐎𝐂𝐈𝐂𝐋𝐄𝐓𝐓𝐀.
❝ L'hai rubata?. ❞

⸻ 𝐄𝐑𝐀 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐀𝐋𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐈𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐃𝐎𝐏𝐎. Alexandria, essendo la persona testarda che era, si rifiutò di versare una lacrima e stava iniziando a diventare più fredda di quanto non fosse mai, di cui Tom avrebbe dovuto essere orgoglioso, ma onestamente lo preoccupava.

Diamine, preoccupava anche gli altri mangia morte che vivevano con loro e questo diceva qualcosa.

In questo momento, stava affilando i pugnali che avrebbe usato per la missione di domani, che Tom le diede a malincuore.

Voleva che si sentisse meglio e si concentrasse su se stessa prima di iniziare a concentrarsi su altre cose come le missioni, ma lei aveva rifiutato.

"—Lexie?" La voce di Sirius la strappò dai suoi pensieri.

Alzò lo sguardo e alzò un sopracciglio.

"Hai sentito quello che ho appena detto?" Si interrogò, sembrando un po' preoccupato.

"Certo", rispose la sua figlioccia con calma. "Stai parlando di—"

Sirius alzò un sopracciglio mentre si allontanava, guardandola in lontananza. "Lexie?"

"Hm?" Canticchiò Alexandria, guardandola ancora in lontananza. Ne uscì quando ha lasciò cadere accidentalmente il pugnale dalla mano, quasi accoltellando il suo piede nel processo. "Fanculo". borbottò e lo preso.

Si alzò e si avvicinò a lei, guardandola preoccupata. "Stai bene?"

"Lo farò."

Il giorno dopo a mezzanotte, Alexandria stava aspettando il suo compagno di missione, che era di nuovo Draco, su ordine di Tom.

"Sono in ritardo, lo so", sentí dire il ragazzo, che indossava la sua tuta da missione: pantaloni neri, una camicia nera con una giacca di pelle nera e una maschera.

Alexandria, indossava la stessa cosa, tranne la maschera, alzò gli occhi al cielo. "Andiamo e basta."

"Su quella?" Improvvisamente indicò qualcosa dietro di lei.

Si voltò e annuì, indicando la moto. "Sì. Non dirmi che hai paura, Malfoy", disse la ragazza sarcasticamente mentre indossava un casco e gliene lanció uno. "Dai, ora. Non abbiamo avuto tutta la notte."

Cercando di non ingoiare, le diede invece uno sguardo sarcastico — dopo essersi tolto la maschera — a cui lei semplicemente alzò gli occhi al cielo mentre si sedeva sulla moto e la accendeva. "L'hai rubata?"

Alessandria lo guardò. "Saresti sorpreso se l'avessi fatto?"

"Certo che no."

"Sì, l'ho rubata. Il babbano non ne aveva comunque bisogno. Era ricco e sporco".

"Proprio come te. Perché non ne hai comprata una invece?" Lui lo derise.

Lei scrollò le spalle. "Non sarebbe stato eccitante."

Draco la guardò con un'espressione illeggibile.

Alexandria indicò la moto. "Vai, Malfoy. Oppure puoi semplicemente rimanere qui e spiegare al signore oscuro perché non ti sei unito alla missione".

"Signore Oscuro?" Ripeté Draco mentre si sedeva dietro di lei, non avendo idea di cosa fare dopo. "Non intendi tuo padre?"

Lo ignorò e disse: "Esatto".

"Su cosa?" Lui impallidí.

"Metti il maledetto casco e. . ." sospirò, già stufa di lui. "Tienimi."

"Tenere. . . cosa?!"

"Per l'amor di Merlino. . ." gli afferrò le mani e se la mise intorno allo stomaco. "Ora, stai zitto e facciamola finita".

"Giusto. . . quando posso lasciarti andare?"

"Quando vorrai morire."

"Grazie Merlino", borbottò Draco mentre finalmente raggiungevano la loro destinazione.

Alexandria lo ignorò e scese dalla moto, togliendosi il casco.

I suoi capelli caddero e Draco non poté fare a meno di fissarla. Sembrava un po'. . . pacifica.

'Beh, ucciderà le persone', pensò Draco. 'probabilmente è per questo motivo'.

"Continuerai a fissare o verrai con me, Malfoy?" Lo strappò dai suoi pensieri, indossando la maschera e coprendosi i capelli.

Scosse la testa e si mise la maschera dopo essersi tolto il casco. "Andiamo."

"Comanderò io. Non tu."

Draco alzò un sopracciglio, anche se non riusciva a vedere a causa della sua maschera. "Cosa facciamo ora, principessa?"

". . .Andiamo", disse la ragazza, ignorando la sua risatina divertita mentre iniziava a camminare.

"È stato divertente", borbottò Alexandria mentre si sedeva sulla sua moto e accendendola, sembrando abbastanza normale per un adolescente che aveva appena ucciso una famiglia di 5 persone.

Draco sembrava un po' traumatizzato. "Perché hai accoltellato la madre e il padre 30 volte ciascuno."

"Questo potrebbe evocare un patronus", quasi sorrise, ma cadde immediatamente mentre qualcosa le sfarfallò sul viso. "Giusto, andiamo via di qui."