𝐂𝐄𝐃𝐑𝐈𝐂 𝐃𝐈𝐆𝐆𝐎𝐑𝐘.
❝ Rimuovi la mano o ti strapperò il braccio e ti picchierò a morte con esso. ❞

⸻  𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐓𝐓𝐈𝐍𝐀 𝐃𝐎𝐏𝐎, 𝐀𝐋𝐄𝐗𝐀𝐍𝐃𝐑𝐈𝐀 𝐅𝐄𝐂𝐄 𝐔𝐍𝐀 𝐃𝐎𝐂𝐂𝐈𝐀 𝐄 𝐒𝐈 𝐌𝐈𝐒𝐄 𝐋𝐀 𝐒𝐔𝐀 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐀 𝐔𝐍𝐈𝐅𝐎𝐑𝐌𝐄 𝐒𝐂𝐎𝐋𝐀𝐒𝐓𝐈𝐂𝐀. Quando Pansy finì di acconciare i suoi capelli in una treccia olandese con qualche ciocca di capelli fuori, il trio andò nella grande sala per la colazione.

"Voglio solo dormire", borbottò Pansy, appoggiando la testa sul tavolo quando si sedettero.

"Lo facciamo tutti." ridacchiò Alexandria, ignorando gli sguardi che stava ricevendo.

Quando la colazione era finita, Alexandria stava camminando verso la sua prima classe, erboristeria, da sola.

Pansy e Daphne non erano con lei perché avevano un vantaggio, dal momento che Alexandria aveva lasciato il suo libro nel dormitorio.

"Potter!" Disse una voce.

Ignorando la voce, continuò a camminare.

Qualcuno che le mise la mano sulla spalla la fece fermare.

"Rimuovi la mano o ti strapperò il braccio e ti picchierò a morte con esso", disse Alexandria con calma, senza girarsi.

C'è stata una risata tra poche persone.

Alla fine si voltò e notò che erano un gruppo di Tassorosso.

"Sì, e penso che non sei così speciale come tutti pensavamo". Uno di loro disse, occhi scintillanti di malizia.

"Non lo so. Posso uccidervi tutti entro 5 secondi. Direi che è piuttosto speciale." scrollò le spalle alla ragazza, guardando tra i 5 ragazzi e una ragazza tranquilla con loro.

Sono scoppiati tutti a ridere, tranne la ragazza, che era ancora tranquilla.

"Dubito che—"

"Smith", disse una voce dietro Alexandria, facendola girare.

Un ragazzo, che probabilmente era prefetto, aggrottò le sopracciglia. "Non hai una  lezione a cui andare? Tutti voi?"

Ignorandolo, Alessandessa lasciò una risata. "Smith?" derise. "La famiglia che afferma di essere i discendenti di Tassorosso senza prove reali?"

Zacharias Smith diventò rosso. "Come osi—"

"Cosa?" Lei sorrise. "Come oso dire la verità?" Indicò gli altri Tassorosso, che ora stavano guardando Zaccaria in tradimento. "Ti stanno usando per il tuo cognome, Smith. Un cognome senza veri risultati dietro di esso".

"Basta", il ragazzo più grande, che era dietro Alexandria, la taglió fuori. "Tutti voi in classe o saranno 30 punti da Tassorosso".

I suddetti Tassorosso annuirono a malincuore e se ne andarono.

"Cedric Diggory." Il ragazzo si presentò, dandole una mano da stringere.

Lei guardò la sua mano, non scuotendola. "Okay. E?"

Cedric lasció cadere la mano, un sorriso gentile sul viso. "Mi dispiace davvero per quello che ti stavano dicendo. Devi aver passato un bel po' di cose nelle ultime settimane".

Alexandria divenne tranquilla, guardandolo con sospetto.

"Sono qui per ascoltare, se vuoi—"

"Cosa ti fa pensare che ti parlerò?" Alla fine disse, aggrottando le sopracciglia quando il suo sorriso non svanì. "Sei un Tassorosso. Sono una Serpeverde. Che ironia. Perché mi parli?"

"Ognuno ha una ragione per essere quello che è. Presumo che ce l'abbia anche tu", disse e se ne andò. "Sarai in ritardo per la lezione, signorina Serpeverde." Disse prima di andarsene

Alexandria si fermò.

Aveva anche lei un motivo per essere chi era?

C'era qualcosa che non andava in lei?

"No", scosse la testa con un sorriso e iniziò a camminare verso la sua classe.

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cedric diggory. . .