𝐀𝐒𝐂𝐎𝐋𝐓𝐀𝐍𝐃𝐎.
❝ Per cosa ci hai spiato?. ❞

⸻ 𝐘𝐔𝐋𝐄 𝐄𝐑𝐀 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐀𝐓𝐎 𝐈𝐍 𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐅𝐎𝐂𝐀𝐓𝐔𝐑𝐀. Alexandria era ora tornata a scuola con i suoi amici nella stanza della sua casata.

La stanza era una stanza sospesa, che era esattamente quello che volevano, perché volevano passare un po' di tempo insieme.

Aveva divani, scaffali pieni di libri diversi e un tavolo pieno di accessori per capelli, con grande gioia di Pansy, che stava intrecciando i capelli di Daphne.

Alexandria, nel frattempo, stava leggendo un libro che aveva ricevuto su Yule da Mulciber.

I segreti delle arti più oscure.

Tom si è quasi capovolto quando l'aveva scoperto per la prima volta, sostenendo che era troppo giovane per quell'aspetto della magia oscura, ma un cipiglio di Alexandria lo ha fatto sospirare e a malincuore l'ha lasciata stare.

Anche se aveva ragione.

Il libro era pieno di ogni tipo di magia oscura, dalla negromanzia e dalla magia degli inferi (che era l'unica magia oscura che metteva Alexandria a disagio, sostenendo che i morti dovessero rimanere. . . morti.) alle maledizioni imperdonabili, che era ciò di cui era più incuriosita.

"Ehi, Dria?" Chiese Daphne, facendola guardare dal suo libro. "Perché stai leggendo quel libro? Non sai che verrebbe confiscato se fossi beccata a leggerlo?.

"Sì." annuì Alexandria. "E sono solo curiosa".

"Cosa hai fatto per Yule?" Pansy chiese, guardando Alexandria in attesa.

Ha scrollato le spalle. "Il solito."

"Lì." borbottò Pansy con un enorme sorriso, legando la treccia di Daphne. "I tuoi capelli sono finiti, Daphne!"

"Grazie, Pansy."

Più tardi quel giorno, Alexandria entrò in biblioteca, volendo un nuovo libro.

Sentendo sussurrare, si nascose dietro un pilastro, curiosa.

"—E se Piton prende la pietra, allora potrebbe provare a darla a Vol— tu-sai-chi!" Esclamò Hermione prepotentemente.

"Sì, ma, come hai fatto a sapere che è stato lui?" Chiese Ron.

"Harry l'ha visto nella foresta proibita, vero, Harry?" Hermione interrogò, guardando il ragazzo.

Harry annuì. "Sì. La mia cicatrice ha iniziato a far male, sono abbastanza sicuro che fosse lui".

Alexandria aggrottò le sopracciglia. Suo padre era nella foresta proibita? Quando?

Ron chiese: "L'hai visto?"

"No. Ha tenuto il cappuccio alzato, ma ho visto i suoi occhi rossi." scrollò Harry. "E sembrava. . . umano".

Merda. Alexandria pensò.

"La tua mente ti sta solo prendendo in giro, Harry." Hermione alzò gli occhi al cielo. "Tu-sai-chi non è tornato, deve essere stato solo un fantasma. Comunque, dovremmo trovare un modo per prendere la pietra prima di Piton".

Alexandria aveva sentito abbastanza, così uscì dalla biblioteca.

L'ereditiera Serpeverde chiamò il suo gufo e volò immediatamente sulla spalla.

Tirò fuori una pergamena e una penna, immergendola nell'inchiostro e iniziò a scrivere a suo padre,

'Padre,
Ho sentito Potter, Granger e Weasley parlare della pietra filosofale. Lo sanno. Tuttavia, sospettano Piton, non Quirrel.
Inoltre, Potter in qualche modo ti ha visto nella foresta proibita, se non sbaglio. Sostiene che avevi gli occhi rossi e un corpo umano, ma il suo amico ha affermato che eri morto, quindi non c'era modo possibile di avere un corpo.
—Alexandria-Sletherin.'

"Portalo a mio padre, va bene?" Disse Alexandria, dando la lettera al suo gufo.

Il gufo annuì e volò via nel cielo.

"Ava— Serpeverde?" Corresse immediatamente Harry mentre vedeva il gufo della ragazza volare via.

Alexandria si voltò bruscamente, puntando immediatamente la bacchetta contro di lui.

Harry alzò le mani in resa. "Non intendo fare niente male".

"Giusto. Scusa." annuì Alexandria, mettendo via la bacchetta. "Dimmi."

Lui annuì comprendiamo. "Allora, ci stavi spiando?"

"Spiandoci? Perdonami?"

"Ti ho notato, Serpeverde. Perché ci hai spiato?"

"Non l'ho fatto." Ha difeso: "Mi è capitato di passare e mi sono fermata quando ho notato un libro che avrebbe dovuto essere nella sezione proibita. Mi dispiace, Potter, ma non tutti sono interessati alla tua meravigliosa vita".

Harry aggrottò le sopracciglia. Perché lo odiava così tanto? Aveva fatto qualcosa di sbagliato?

Guardandosi negli occhi verdi l'uno dell'altro, entrambi sono diventati silenziosi, succhiando contemporaneamente un respiro acuto.

"Giusto." annuì Harry, con la voce traballante.

"Se mi scusi, devo andare." Disse e se ne andò, lasciandolo dietro di se.