41.
Quel ragazzo aveva la straordinaria abilità di comparire dal nulla ed era impressionante.
<Che ci fai qui?> gli chiesi facendolo entrare.
<Mi trovavo da queste parti, e dopo aver visto il modo in cui te ne sei andata sono passato per vedere come stessi.> rispose dando un'occhiata in giro.
<Oh... non preoccuparti sto bene, non c'era bisogno di controllare.> lo rassicurai chiudendo lentamente la porta.
Nel frattempo l'atleta si sedette sul mio letto e cominciò a fissarmi piegando la testa di lato. In quella posizione vidi per la prima volta Taehyung sotto un'altra luce. Il modo in cui i suoi folti capelli blu ricadevano sul suo viso, e come la sua bocca si era trasformata in un ghigno malizioso dopo aver visto la mia espressione meravigliata.
<Senti, mi dispiace per prima ma ieri sera è stata una serata da briv-> cercai di spiegare prima che mi interrompesse.
<No, non sono venuto qui per questo.> precisò leccandosi un labbro.
In quello stesso istante si alzò dal letto e cominciò ad avvicinarsi fino a chiudermi nell'angolo all'entrata della stanza.
<Spiegati meglio...> dissi con il respiro che stava diventando sempre più pesante. Le mani iniziarono a sudare e sentivo dentro di me una certa tensione che smise solo quando il suo viso distava a malapena due centimetri dal mio. Vidi i suoi occhi studiarmi da capo a piedi mentre io riuscivo a stento a tenere entrambi gli occhi aperti. Quella situazione mi stava procurando un peso in petto che non avevo mai sentito e ne avrei fatto volentieri a meno visto che il mio cuore aumentò di venti battiti ogni secondo che passava.
Mi spostò una ciocca di capelli e fece scivolare la sua mano lungo tutto il braccio fino alla mia che non afferrò del tutto. Sfiorava ogni tanto le mie dita man mano che il suo viso continuava a farsi strada verso il mio.
Non avevo il coraggio di fiatare, di batter ciglio o reagire al suo tocco. Chiusi gli occhi consapevole della catastrofe che sarebbe accaduta di lì a poco.
Vuoto totale, nessun pensiero.
Sentivo ora il suo fiato sulle mie labbra. Nessuno era riuscito ad avvicinarsi così tanto a me, non lo avevo mai permesso a nessuno perché avevo la sensazione che con la poca distanza sarebbe venuta a galla la mia debolezza e il mio disagio. Proprio come stava succedendo in quel momento.
Le nostre labbra si sfiorarono.
Ma fu quello l'unico contatto con cui mi deliziò Taehyung.
Dubitavo fosse per farmi rimpiangere quello che poteva diventare quel delicato contatto, sembrava invece che lui avesse fermato se stesso dall'andare oltre.
Spostò il viso e posò la sua fronte sulla mia spalla con un'espressione sconfitta.
Dentro di me non sapevo in che modo avrei dovuto sentirmi. Sollevata per aver scampato quel gesto sciagurato o offesa perché un ragazzo, decisamente attraente, non aveva voluto baciarmi.
<Non posso...> dichiarò lui con tono quasi disperato.
<Taehyung io->
<No scusami è solo colpa mia, non dovevo farlo. Ti ho soltanto messo in difficoltà e mandato a puttane la nostra amicizia.> piagnucolò con la voce che gli tremava.
<Non dire così, non hai rovinato nulla. Io voglio ancora essere tua amica.> dissi facendo in modo che mi guardasse di nuovo negli occhi.
<Asami non dire cazzate, so benissimo che d'ora in avanti tra noi ci sarà un muro invalicabile di imbarazzo e che non mi guarderai più come prima.> sospirò afflitto. <Io non sarò mai capace di guardarti come una semplice amica. Non l'ho mai fatto! Da quando ci siamo incontrati a quella festa non ho pensato nemmeno per un secondo che tu potessi essere solo un'amica. Hai attirato la mia attenzione come nessuno ha mai fatto e ho persino pensato che tra noi sarebbe potuta finire come in una fiaba! Anche se nella mi testa ero consapevole del fatto che se avessi saputo la verità su di me avresti cambiato idea. Ma ho comunque cercato di sembrare un ragazzo ordinario con una vita ordinaria, un'enorme menzogna. Scusami davvero Asami.> sputò fuori liberandosi dalla mia presa.
<Taehyung, dico sul serio voglio essere tua amica, e se a te fa piacere persino la tua migliore amica! Io pretendo la tua amicizia. Un ragazzo come te non si trova da nessuna parte e io non posso lasciarmi scappare un'occasione del genere. Non immaginavo che tu provassi tutto questo, mi dispiace. Ma smetti di incolparti, non è un crimine innamorarsi.>
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