27.
YOONGI'S POV
Dopo aver parlato con Jimin le mie idee furono ancora meno chiare di prima.
Voleva provarci con lei?
Aveva indossato il cosplay di Tokyo Ghoul, e insinuare che fosse solo un'inaspettata coincidenza era una stupidaggine. Era palesemente per Asami.
Ma ha scommesso sul fatto che stasera non sarebbe successo nulla con lei.
Che vuoi fare Park Jimin? Tutti questi anni e ancora non capisco cosa frulla in quella tua testolina piena di lacca. Ma soprattutto, non capisco perché continuo a scervellarmi per capire le tue intenzioni. A me non importa niente di quella ragazza!
Se fosse stato interessato me lo avrebbe detto subito, magari sta solo scherzando...
Yoongi perché continui a torturarti per sapere se al tuo migliore amico piace quella lì?
Tu odi lei e lei odia te. mi risvegliai da quel divagare immotivato e smisi di pensarci. Tutte quelle voci che sputavano fuori parole confuse e insensate mi stavano mandando fuori di testa.
Ogni volta che qualcuno nominava quella ragazza una punta di fastidio mi pungeva il petto e non riuscivo a capire se quel fastidio fosse indirizzato ad Asami o a chiunque pronunciasse il suo nome. Qualcosa stava cambiando. Altro scompiglio si stava facendo spazio nella mia testa, già piena di pesanti rumori e fastidiosi sibili. Avevo persino pensato di interpretarla come una specie di segno del destino che mi avvisava di ricominciare col piede giusto. Dopotutto lei non mi aveva fatto nessun torto, ma c'era qualcosa che mi fermava.
Una persona nuova non è mai stata sinonimo di una zavorra più pesante che ci tiene bloccati nel passato, crocifisso dagli sbagli e dal tormento del buon senso.
Eppure ogni volta che la guardavo attraversare la mensa, non vedevo lei sorridere e sventolare la mano verso di noi, ma sentivo i passi di Haewon, vedevo i suoi movimenti e il suo portamento sicuro. Asami spariva coperta da una nube oscura che mi accerchiava e mi sussurrava cose orribili, cose che avevo fatto io. Haewon si avvicinava ogni volta sempre di più per spaventarmi fino a sparire insieme alla nube. Era quello il peggiore dei miei incubi, quello che i miei occhi non riuscivano a separare dalla realtà.
Nessuno poteva capire quello che avevo passato per colpa di Haewon.
All'improvviso smisi di crogiolarmi e vidi tutti gli altri riuniti, così ci avvicinammo entrambi rapidamente. Salutai ognuno di loro fino a quando non mi accorsi della novellina, e sbarrai gli occhi.
<No!>
ASAMI'S POV
<No!> esclamai indicando Yoongi.
Questo deve essere per forza uno scherzo di pessimo gusto.
<Cristo Asami! Perché ti sei vestita così!?> mi rimproverò Yoongi su tutte le furie.
I ragazzi scoppiarono in una fragorosa risatadopo essersi resi conto di quello che era appena successo.
<Perché tu ti sei vestito così!?> sbraitai di rimando.
<Come potevo sapere che avresti messo il mio stesso costume, cazzo! Non potevi mettere qualche cosplay come fanno tutti i giapponesi?!> continuò lanciando uno sguardo a Jimin.
Seguii il suo sguardo, e prima di replicare guardai il suo compagno di stanza. E' travestito da Kaneki! pensai in preda all'euforia. Il costume era fatto benissimo e mi stupii del fatto che fosse riuscito a trovare anche la lente a contatto che faceva sembrare il suo occhio quello di un vero Ghoul.
<Io dico che questi sono segni del destino.> affermò Hoseok con il solito sguardo malizioso.
<No, questo è segno che Yoongi non ha originalità.> ringhiai trafiggendo con lo sguardo il diretto interessato.
<In quale lingua ti devo dire che era impossibile che io sapessi quale fosse il tuo travestimento, sei per caso stupida?> esclamò serrando i pugni.
Aveva addosso un completo elegante rigorosamente nero, con una camicia dello stesso colore, che gli dava un certo fascino.
Non l'ho detto davvero...
La cosa peggiore di quel travestimento era il rivolo di sangue che si era disegnato vicino alle labbra, e pensai subito al sangue sul mio collo. Sembrava quasi fosse un costume di coppia.
Il karma se la sta spassando.
<Va bene gente smettiamola di perdere tempo. La festa è iniziata e noi siamo in ritardo, andiamo.> sbuffò Jungkook spazientito.
Tutti cominciarono a camminare verso l'uscitasecondaria, quella che portava al capannone, ma gli unici che non si mossero diun centimetro fummo io e Yoongi.
<Questa me la paghi.> sibilai con odio.
<Muovi il culo, devo andare ad una festa e non ho intenzione di starti a sentire per tutta la sera.> disse sgarbatamente prima di raggiungere gli altri, lasciandomi indietro.
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