Dopo due intense settimane di scuola, di studio e allenamenti c'eravamo.

La prima partita.

Quel giorno tutta la scuola era in fermento perché i ragazzi avrebbero sfidato la squadra di Busan.

Portavano l'onore della scuola sulle spalle e sarebbe dipeso tutto da loro quella sera. 

Noi cheerleader fummo esonerate dalle lezioni pomeridiane per provare un'ultima volta le coreografie. Passato quell'intenso allenamento prepartita, ci dirigemmo in stanza per prepararci. Ci erano state consegnate le divise, ma Kippeum non fu particolarmente entusiasta. Sosteneva che il colore non si adattasse alla sua carnagione, ma personalmente le trovai molto carine poiché erano blu con delle strisce bianche sui lembi. Mi sentivo a mio agio con quella divisa.

Dopo l'ennesima predica di Kippeum, uscimmo per andare direttamente in palestra. Da lì a poco sarebbe cominciato il match e avrei visto per la prima volta quei ragazzi in azione.

Davanti alle porte della palestra, prima di entrare, Kippeum si girò verso di me. <Pronta?>

<Prontissima.> risposi su di giri.

Aprì la porta e davanti a noi si presentò una palestra affollata, piena di studenti, come non l'avevo mai vista. In quella scuola tenevano veramente a quella squadra e ammiravo il fatto che tutti li supportassero. Scappammo, letteralmente, per arrivare dall'altra parte del campo dove c'erano gli spogliatoi. 

Ero eccitata, soddisfatta, felice ma ovviamente l'ansia mi stava mangiando dall'interno e sovrastava tutte le emozioni positive. Lo spogliatoio era nel caos totale, chi si passava freneticamente diversi pennelli sul viso, chi litigava con i lacci delle scarpe, chi ripeteva la coreografia con i pompon in mano, chi si scattava foto. Una cosa non proprio tranquilla.

Io e Kippeum decidemmo di posare la nostra roba ed uscire da quella stanza, saremmo andate fuori ad aspettare, fino a che lo speaker non avesse cominciato a presentare l'evento. 

Abbassai lo sguardo sul mio polso e guardai l'elastico di Taehyung. Lo avrei considerato come un porta fortuna da quel momento in poi. All'improvviso sentii un sibilo. Parli del diavolo...