In quei tempi,
Le nostre giornate erano accompagnate dall'allegria, dalla nostalgia.
Lasciai quella vita che non sentivo mia,
E tu mi hai dato le ali per farlo..
Mi è costato tanto
Ma per te, né valsa la pena, intanto.
Si parlava, si scherzava, si cantava,
L'alchimia, la sintonia ci circondava.
Spesso, mi perdevo nei pensieri,
Disegnavo il tuo nome
Mentre guardavo il tuo viso,
Sfioravo quei desideri,
Avrei voluto che diventassero veri
E che avessero la gioia del tuo sorriso.
La sera, rubavo una stella,
Te la portavo ogni notte,
E le sussurravo di proteggere la più bella.
In quel cassetto,
Avevo custodito ogni cosa,
Aanche la più banale mi ricordava di te,
Ed era importante che io me lo tenessi stretto.
Il destino, si parla di destino, non è colpa sua,
Tu, hai voluto fermare il nostro cammino.
Non ti accorgevi che ti avevo dedicato il mio tempo, Quel tempo era solo per te,
È forse non ci avevi nemmeno fatto caso,
Magari ti lamentavi anche che ti trascuravo,
E' forse quel tutto che credevo fossi per te,
In realtà lo eri solo per me.
Comunque sia andata,
Ho capito un po' chi sei, almeno ci ho provato,
Mentre a te, di me, chissà se te ne mai importato.

Rimane la fine, il silenzio di questa breve lettera
Di un folle e della sua pazzia.