Chapter 8.

[𝑩𝒓𝒆𝒂𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒅𝒓𝒆𝒂𝒎𝒔 𝒍𝒊𝒌𝒆 𝒂𝒊𝒓]
- 𝑭. 𝑺𝒄𝒐𝒕𝒕 𝑭𝒊𝒕𝒛𝒈𝒆𝒓𝒂𝒍𝒅.

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:«Stiamo uscendo insieme, io e lei» esclama Taehyung a un centimetro dal mio orecchio.

Ma cosa sta dicendo? È impazzito per caso?!

:«Vedi di reggermi il gioco» mi sussurra a denti stretti.

:«Presto ti uccideró» ribatto allo stesso modo osservando tutte le ragazze e i ragazzi che ci guardano confusi.

Si può sapere almeno il perché abbia detto sta cosa? Mio dio è così difficile per lui non mettermi in mezzo?

:«Tu esci con quella sfigata?! Ma non farmi ridere» urla Yeon -hee visibilmente infastidita.

Cazzo questo ragazzo non mi lascia in pace.

Taehyung fa un saluto militare a Yeon-hee e tutti gli altri mentre mi prende a braccetto e mi trascina fuori da scuola. Haneul ci segue apparentemente sconvolta e appena varcato il cancello di scuola salta di fronte a me e Taehyung fermandoci.

:«TE SEI PAZZO LO SAI?!» dice a Taehyung con un espressione spaventata.

:«Perché?» chiede Taehyung indifferente. A quella domanda la mia calma interiore se ne va a fanculo e spingo Haneul per mettermi di fronte a Taehyung.

:«TU! MI HAI APPENA DATO IN PASTO A TUTTE LE RAGAZZE A SCUOLA IN CALORE CHE STRA VEDONO PER TE, LO CAPISCI?!» chiedo incazzata come non mai ma ovviamente lui rimane impassibile.

Dopo averli urlato addosso quelle parole mi giro e me ne vado il più velocemente possibile ma ovviamente lui mi raggiunge con le gambe lunghe che si ritrova, mentre Haneul ormai è andata alla fermata del pullman probabilmente ancora mezza scioccata.

:«Non è così male dire alle persone che esci con me, non pensi?» dice camminando all'indietro di fronte a me e facendomi un sorriso maniaco.

Mio dio, odio questa arroganza, ma chi si crede di essere?

:«Smettila di sparare cazzate e vattene» dico raggiungendo finalmente il bar.

:«Eddai! Fingiamo per poco!» mi urla da lontano mentre entro nel negozio.

:«Non è possibile, non ci posso credere, non è possibile» continuo a ripetere fino a quando arrivo dove c'è Myung che smette di guardare il cellulare vedendomi estremamente disperata.

:«Fanciulla cos'è successo?» mi chiede preoccupato.

:«Tutto ciò che doveva succedere è successo, QUELLA TESTA DI CAZZO SENZA CERVELLO...» li spiego come sono andate le cose, ovviamente, insultando Taehyung in tutte le lingue.

Insomma dove ha trovato tutto quel coraggio? Pensa che è così facile manipolarmi in quel modo? Ha proprio sbagliato persona.
Si sta servendo di me per tutti i suoi comodi non è per niente diverso da Junseo.

Xxxx~Haneul:
Stai attenta a quel ragazzo, è strano.

Leggo il messaggio della mia amica con assoluta consapevolezza già di quel fatto. Eppure speravo fosse diverso da altri.

Il pomeriggio passa velocemente con tanti clienti come ormai gli ultimi giorni. Quando sto per riposarmi un minuto seduta dietro al bancone le campanelle del negozio si fanno risentire e alla porta appare quella donna elegante con i suoi soliti occhiali da sole che in realtà non servono a niente dato il tempaccio del ultimo periodo, solo per fare scena presumo.

:«Ciao carissima, hai le guance arrossate sei arrabbiata per qualcosa?» dice appoggiandosi al bancone e togliendosi gli occhiali.

È così ovvio che sono incazzata ancora? Stupide guance.

:«Buon pomeriggio signora, è un po' che non la vedo» dico sorridendo e lei ricambia con quel sorriso così bello che ricorda sempre l'espressione felice che aveva una volta mia madre, almeno fino a quando le cose non sono peggiorate veramente in casa. Cosa darei per poter rivedere quella bellissima curvatura sulle labbra di mia madre.

:«Allora... sono aumentati i clienti?» mi chiede sporgendosi verso di me e unendo le mani con aria complice.

Allora ecco perché tutti quei clienti.

:«Oh è stata lei a fare pubblicità?» spunta all'improvviso Myung e la donna annuisce con un sorriso soddisfatto sul volto.

:«La ringrazio immensamente» dice di colpo inchinandosi e io lo imito con un sorriso in faccia.

:«Oh ma no! Non c'è bisogno di fare così, è che questo posto mi piace molto e devo dire che la tua collega di lavoro con il suo sorriso è riuscita  a conquistarmi» dice poi ridendo serena, noi seguiamo quel suono per poi fermarci quando lei smette.

:«Signorina e qual'è il tuo nome?» mi chiede mentre le porgo il caffè che ho preparato nel mentre sapendo già i suoi gusti.

:«Yoon Danbi» dico felice. Ma l'espressione della donna si spegne un po' e la mano che stava per prendere il bicchiere si ferma e si appoggia al bancone.

:«Yoon?» mi chiede con gli occhi lucidi, sembra quasi che il mio nome le faccia schifo. Effettivamente non è mica il massimo.

:«Si...» sussurro insicura.

:«Bene, io sono Kang Eun Mi» dice la signora guardandomi di nuovo con un sorriso in faccia, eppure i suoi occhi sono ancora spenti.

Ora che ci penso anche mia madre è una Kang, che fossimo parenti io e questa signora? Mia madre non mi ha mai detto di avere sorelle o fratelli. Chissà quanta gente c'è con il cognome Kang, mi faccio davvero troppi problemi.

:«Ah piacere, io sono Lee Myung» dice il mio amico intromettendosi all'improvviso.

Mentre Myung e la signora Kang parlano io preparo l'altro caffè da portarle via e glielo porto con gentilezza.

:«Oh, grazie mille cara, hai fatto tutto senza neanche che te lo chiedessi. Mi conosci già molto bene» mi dice facendomi un occhiolino e alzandosi per andare via.

:«La ringrazio di essere tornata da noi, buona serata» diciamo io e Myung in coro, la donna ride un po' per la nostra coordinazione e dopo averci salutato agitando la mano esce dal negozio.

:«Hai fatto qualche affare?» chiedo a Myung sapendo perfettamente che tipo è.

:«È ricca si vede, dovrei chiederle se le piacciono i disegni dei miei vestiti» dice il mio amico pensieroso. Appena vede una persona messa bene economicamente non perde tempo ed espone subito il suo sogno di diventare stilista sperando di poter essere finanziato o sponsorizzato. Odia la compagnia di suo padre e non vuole assolutamente farsi pubblicità con quello.

Bello avere dei sogni, ma io non posso averli. Come potrei abbandonare mia madre per viaggiare nel mondo come ho sempre desiderato? Devo solo accontentarmi di essere viva e di avere un lavoro.

L'ultima ora passa velocemente e finalmente dopo aver servito l'ultimo cliente mi tolgo il grembiule e seguo Myung che chiude il negozio.

:«Ci vediamo fanciulletta» dice dandomi un bacio sulla fronte, lo sorrido e lo guardò un attimo andarsene prima di girarmi dall'altra parte.

:«Ciao bambolina» sussurra al mio orecchio quella voce a cui non riesco ad abituarmi, profonda e che ti riscalda il cuore al primo impatto. Il mio corpo ha la pelle d'oca e la sua voce roca arriva al mio orecchio così velocemente che mi rendo di avere il suo viso di fianco al mio. Il suo alito sa di caffè amaro ma il profumo che ha addosso è più forte e deciso.

:«Taehyung» dico spostandomi lentamente e riprendendomi dal mio stato ebete.

:«Allora...mi dai un po' di lezioni?» mi chiede com un ghigno sul volto.

:«Se proprio devo, andiamo in biblioteca» dico girandomi e decidendo al momento.

:«Che tipo di lezioni hai voglia di darmi?» dice avvicinandosi a me di colpo a me e facendomi girare verso di lui. Ha un sopracciglio alzato e si morde un labbro.

Cosa vuole da me mo?

:«Taehyung sappi che non sono qui per giocare» dico liberandomi dalla sua presa scocciata.

:«Neanch'io bellezza» dice, ma si china verso il mio viso e mi fissa intensamente piegando come sempre la testa di lato.

Mentre il mio respiro si fa sempre più affannato e il mio autocontrollo sta per andare a puttane sotto il suo sguardo provocante, per l'amor del cielo, il cellulare comincia a suonare insistentemente.

:«Pronto?» dico vedendo il numero sconosciuto sulla schermata del mio piccolo telefono vecchio di trent'anni.

:«Ciao sono Suga, ti va di vederci?» mi chiede mentre Taehyung continua ancora a guardarmi cercando di capire con chi parlassi.

:«Ora?» chiedo stranita, da quando in quando lui mi parla e mi vuole uscire con me?

:«Si ora» risponde.

Spazio scrittrice🍁
We we we☺️
Che dirà Danbi? E soprattutto cosa vuole suga?
Continuate a leggere😉❤️
Love you🥰

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