Chapter 27.

《Non ti ho
scordato,
sei tatuato
nel mio cuore
-me

                                
                          🍁🍁🍁

Ormai rimanere scioccata é una routine nella mia vita. Venire a scoprire che mia madre avesse sorelle é già di per sé un evento grande per me, ma un affidamento? Se veramente come scritto nel documento mia zia avesse dato un bambino a mia madre, ora dov'è?

:«Myung scusami io... non volevo farti cercare queste cose, ma grazie veramente, io..».

:«Fanciulla prenditi un momento, io arrivo» dice per poi andare a servire una cliente.

Forse, mia madre, con quello che diceva l'altro giorno intendeva questo. Magari non ha mai accettato di prendersi cura del bambino. E forse io non l'ho mai conosciuto. Ma come faccio a fidarmi piú delle parole tanto dette da lei? 

Osservo la foto che mi ha dato Myung, é diversa da quella di casa Kim. Questa volta sono abbracciate solo le tre donne senza i mariti. Mia madre in mezzo, quella alla destra é quasi del tutto cancellata da un indelebile nero mentre quella alla sinstra é incredibilmente bella con lineamenti diversi e marcati.

Cerco di indentificare il viso della donna cancellata ma non riesco.

Che sia la madre di Taehyung?

Scaccio via quel pensiero che mi perseguita ogni minuto e ritorno a ragionare sulla foto. La donna alla sinistra é incredibilmente felice e probabilmente più grande di mia madre. Osservandola noto nel angolo della foto una piccola scritta in penna con lo stesso indelebile nero: addio...

Forse mia madre si riferiva alla persona cancellata col pennarello? In questo caso lei é la sorella morta e automaticamente non la madre di Taehyung.

Il mio cuore sente improvvisamente sollievo.

Kim Taehyung mi sta consumando come una di quelle candele usate per le cene romantiche. Da quando lui é  nella mia vita non mi sento mai tranquilla.

:«Myung aspetta vengo ad aiutarti» dico vedendolo indaffarato con tanti clienti.

Raggiungo il ragazzo, sospiro un attimo e mi do da fare, ho sicuramente bisogno di distrarmi.

:«Buongiorno signora, come posso servirla?» fingo un sorriso e comincio.

[...]

:«E poi che é successo?»

:«Mi ha baciato wahhhhhh!» Haneul mi stringe il braccio con troppa forza.

:«YAHH!calmati, non mi piace quel Jimin» dico incrociando le braccia al petto.

:«Eddai non fare la dispettosa una volta che ho trovato il ragazzo....ahhh Jimin» Haneul sogna ad occhi aperti.

:«É un playboy! Basta guardarlo!»

:«Di chi state parlando?» Suga spunta dal nulla tenendo qualcosa dietro la schiena.

:«Niente» esclamiamo io e Han in coro.

Mentre Suga mi guarda mi rendo conto che da quando oggi sono in classe tutti mi fissano e in più Junseo non c'è. Sento ancora le sue mani tirarmi la coda facendomi un male cane. Qualsiasi sia il suo odio, ieri ha esagerato.

:«Ehmm..t-ti ho portato questo!».

Suga tira fuori un quadernone già diviso in diversi colori, perfettamente in ordine, e me lo porge con velocità.
Sorrido  per il suo gesto ma appena alzo la testa lui se né gia andato come un fulmine.

Aw, mi sto quasi sciogliendo.

Haneul mi lancia un occhiata alzando le sopracciglia in modo pervertito e dandomi un gomitata, così io la picchio sul braccio appena prima che entri la professoressa di chimica.

:«Danbi! Vieni qua»

Eseguo ciò che mi ha ordinato e mi avvicino alla prof..

:«Questo è dal professore di matematica» sussurra al mio orecchio porgendomi un bigliettino.

Appena sono al banco lo leggo:

Ciao, appena suona l'intervallo raggiungiami in aula magna. Dobbiamo parlare  di una cosa molto importante.
Jin.

Stropiccio il foglio e lo infilo nello zaino.

Speriamo che non voglia complimenti  per la sua cucina. Insomma sembrava  molto intento a ricevere la gratitudine di coloro che mangiavano il suo cibo, l'ultima volta.

Purtroppo però anche  senza indovinare so l'argomento di cui parleremo.

Le lezioni passano velocemente e l'intervallo arriva subito. Forse per la prima volta voglio che finisca il più  presto possibile. Lascio il bigliettino ad Hanuel per farli capire dove vado e mi dirigo verso l'aula magna.

Scendo le scale velocemente ma una mano possente mi trascina sbattendomi al muro quasi violentemente. Mi fa ancora male il corpo, Aish!

Questo profumo, questa presenza e quest'atmosfera. Solo Taehyung riesce a farmi provare questo.

Mi preme un sacchetto sulla pancia, tra me e lui.

:«Chissà come starai con questi e il vestito piccola, eh?» sussurra al mio orecchio per poi lasciarmi un bacio dolce sulla guancia.

Si allontana per guardarmi in faccia e sorride, probabilmente per il rossore immenso che presento. I suoi occhi profondi si incontrano con i miei lasciandomi un scossa di piacere su tutta la spina dorsale. Noto che oggi ha legato i suoi capelli grigi ondulati con una bandana dandoli un'aria da "badboy" perfetto. Mentre lo osservo lui mi analizza da testa ai piedi in modo dettagliato.

:«Y-YAH! devi smetterla di fare cosi!» impreco aggiustandomi la gonna per coprirmi di più le gambe sotto il suo intenso sguardo.

:«Wow ti sei svegliata, pensavo rimanessi imbambolata cosi per sempre»

:«Grazie per i tacchi, ora vado» dico afferrando il sacchetto coi tacchi e rivolgendoli un sorriso ironico.

:«Oh, mi sa che ci ha visto la preside!»

:«Dove?!» chiedo impanicata.

:«Scherzo, ci vediamo domani, passo alle 19.30 da casa tua» se ne va facendo il suo solito sorriso perfetto e ammiccando serenamente.

Che razza di idota.

L'uniforme li sta a perfezione ed ora che sale le scale dandomi le spalle, mi accorgo che il suo sedere é bello sodo. Wow.

Probabilmente un ragazzo cosi giusto in ogni parte del corpo non esiste ovunque. Mentre raggiungo l'aula magna arrosisco di nuovo pensando a quanto é spudorato ed esplicito il grigio.

Apro la porta dell'aula magna e vedo Jin seduto su una delle tante sedie, così mi avvicino a passi svelti.

:«Ah sei arrivata...» si gira sentendomi.

:«Siediti»

:«Cosa mi dovevi dire? Non ho tempo di sedermi»

:«Danbi non essere cosi agressiva con me, é solo per il tuo bene» dice esasperato.

:«Onestamente, non dovete avere contatti tu e Taehyung» continua.

:«Perché? Non capisco...ti piace?» chiedo riflettendo.

:«EHH?! no assolutamente, oh mamma mia ma che idea ti sei fatta?»

:«Allora perché ti da fastidio?»

:«Più che per il tuo è per il suo bene Danbi, non posso dirti nient'altro» dice grattandosi la fronte a disagio.

:«Senza sapere una motivazione, non ho intenzione di ascoltarti»

:«Io ci ho provato, ma non posso obbligarti a niente» dice alzandosi e facendo spallucce.

:«Fantastico»

:«A causa della vostra testardaggine, scoprirai da sola perché ti ho detto di starli lontano» dice per poi andarsene via.

Mi siedo un attimo per calmarmi e riflettere su ciò che ha detto Jin ma non riesco ad arrivare ad una conclusione. Perché mai non possiamo sapere la verità sul nostro passato?

Mi rialzo ritornando in classe per ricominciare le lezioni.

:«Che ha detto?» mi chiede haneul curiosa.

:«Il solito» dico sapendo che sa già cosa intendo.

Haneul sospira e io prendo il mio aggeggio chiamato "cellulare" per controllare una notifica.

É Myung.

Xxx~Myung:
Ho fatto controllare il nome del bambino da un mio caro amico, c'è né uno con la stessa data di nascita in un posto che non potresti neanche immaginare. Ne parliamo al lavoro.

E così, Choi Min Ho esiste.

OK NON ODIATEMI, IO IN REALTÀ  VI AMO.
~Kia✨

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