Chapter 18.

[𝑵𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒍𝒂𝒔𝒕𝒔 𝒇𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓].

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Ma questo è l'amico di Taehyung o mi sbaglio?

Ma certo che è lui, se no perché dovrebbe sorridermi?

:«Jin Hyung?» una voce dal fondo della classe si eleva correndo verso la cattedra: è Suga.

:«No, no..niente abbracci Min Yoongi» esclama il nostro nuovo "professore" facendo un sorriso sarcastico.

:«Non te l'avrei comunque dato...» ribatte Suga tornando da dove è arrivato visibilmente offeso.

Interessante, quindi anche Suga conosce questo famoso "Hyung".

La lezione passa abbastanza in fretta dato che le nostre compagne di classe continuano a fare domande stupide come: è fidanzato?
Sembra così giovane eppure è già un professore e molto professionale da quanto vedo.
Anche se ad ogni domanda cerca di non rispondere e andare avanti con la lezione, le sue orecchie rimangono rosse tutta l'ora.

Dopo altre due lezioni, l'intervallo sveglia anche Haneul che come sempre dorme sul banco.

:«Andiamo un attimo sul terrazzo?» mi chiede stiracchiandosi.
Annuisco e la seguo. È rilassante qui, il panorama è stupendo e senti ogni minuto gli uccelli che cantano.
Haneul indietreggia un po vedendo una figura familiare in piedi intento a fumare.

Taehyung?!

:«Oh, sei tu?» si gira sentendo il mio piede strisciare un po' al indietro.

:«Dove va Haneul?» chiede puntando il dito contro di lei. Appena mi giro la ragazza mi fa un occhiolino e scompare.

Ma c'è la fa?!

:«Fumi?» chiedo raggiungendolo stufa di Haneul che mi abbandona.

:«Già, non sembra eh» dice sorridendo.

:«Taehyung scusa per l'altra volta i-io..» dico ricordandomi di averlo cacciato dopo anche aver ficcanasato in casa sua.

:«Tranquilla, hai la prima seduta dallo psicologo oggi lo sai vero?» mi chiede aspirando.

:«Cosa?! No nessuno me l'ha detto e poi devo lavorare» dico arrabbiata. Io non ho bisogno di altri controlli dallo psicologo.

:«Devi andare Danbi, ho pagato due sedute per te» ribatte serio come non mai.

:«Ok..grazie» rispondo sapendo di essere nel torto. D'altronde non posso mandare in aria i suoi soldi.

:«Ascolta Taehyung ti devo parlare di una cosa importante»

:«Cosa?» chiede buttando a terra il mozzicone e schiacciandolo.

:«I-io l'altra n-notte h-ho visto... quella foto..»cerco di esprimermi il meglio possibile.

:«Ascolta Danbi, facciamo che non sia successo niente e la foto che hai fatto cadere per terra non l'ho manco guardata inoltre mia madre non se n'è accorta, stai tranquilla» mi interrompe un po' agitato e intento ad andarsene.

:«Ah e poi, il mese di scommessa con mio fratello è finito, grazie per le ripetizioni ma non ce n'è più bisogno» dice alla fine prima di scomparire completamente dalla mia vista.

Il mio cuore si spezza in due come se qualcosa di freddo e appuntito sia penetrato. Mi ha lasciato un'altra volta da sola nel nulla. Ogni volta è così, perché non mi lascia finire di dire niente? Se guardasse la foto potrebbe anche capirlo da solo ma probabilmente ora che non si sente in colpa per niente non ha bisogno di andare oltre.
Infondo mi ha pagato lo psicologo e mi ha portato anche in ospedale dopo avermi ospitato a casa sua, cosa pretendo ancora da parte sua?

Ma se non li fregasse niente di me perché l'altra sera ha aspettato 10 minuti prima di andarsene? come per accertarsi che entrassi in casa, anche se avevamo litigato, forse era rimasto preoccupato o offeso.

Aish! Non lo so.

Torno in corridoio in fretta dirigendomi verso la classe quando mi viene incontro Jin.

:«Signorina Yoon, le posso parlare?» mi chiede in veste da professore perfetto. Da lontano scorgo la figura di Taehyung osservarci ma lo ignoro.

Ci rintaniamo in un angolo del corridoio e comincia a parlare.

:«Conosco Taehyung da tanto tempo, non puoi capire da quanto»

:«Quindi?» chiedo con non-chalance.

Questo mi dovrebbe interessare?

:«Non starli attaccata, lascialo in pace» dice tutto d'un fiato guardando giù.

:«Te l'ha detto lui di dirmelo questo?» chiedo abbastanza alterata.

:«E-eh? Si sì, non starli addosso mai più, ha finito con te ormai» finisce la conversazione lasciandomi spiazzata.

:«Ci si vede in classe signorina Yoon»

Il mio cervello elabora ciò che ha appena sentito mentre vedo Jin andarsene.

Taehyung forse non hai capito che se hai cominciato, finire, con me, non è così facile.
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Time skip🍁

:«Ma veramente?» Myung ha la bocca semiaperta ed io annuisco.

:«Come hai intenzione ora di scoprire tutta la faccenda di tua madre e blablabla» mi chiede mentre io sbuffo.

:«Non ne ho la minima idea, insomma tutto questo tempo passava il tempo con me solo per quella stupida scommessa?» li chiedo sedendomi sul bancone.

:«Mmm... la cosa mi puzza assai, io avrei un idea» dice con un espressione che io conosco troppo bene.

:« Taehyung ti interessa vero?» mi chiede soddisfatto di se.

:«C-cosa? No..» dico guardandolo male.

Insomma Taehyung è un bel ragazzo ma sono troppo incasinata per farmi piacere qualcuno.
In più io non lo capisco, sono a disagio con lui e vado in panico. Lo odio per questo.

:«Ho solo bisogno di scoprire cosa ci collega» dico guardando in basso e arrossendo un po'.

:«Ah ma certo, non me la dai a bere fanciulla... però dovrai comunque conquistarlo»

:«Myung! Lavoriamo che è meglio.» dico cercando di entrare nel negozio.

:«No. No. Dritta dallo psicologo muoviti.» mi dice bloccandomi l'accesso.

:«Arghhh! Ok.» gli urlo addosso e mi allontano facendogli la linguaccia.

Mentre mi incammino mando un messaggio a Haneul ricordandomi la proposta di Suga.

Xxxx~io:
Han domani a mezzogiorno da me. Suga mi ha proposta di andare con lui e i suoi amici in montagna e tu ci vieni.

Xxxx~Haneul:
Volentieri SE... tu verrai al ballo di fine anno.

Fisso il suo messaggio per qualche secondo. Conoscendola non sarebbe mai e poi mai venuta domani, se non avessi accettato.

Xxxx~io:
Andata! Sappi che ti odio.

Xxxx~Haneul:
Danbi.. per favore parla con lo psicologo e trova una soluzione a tutto. Ti voglio bene.

Xxxx~io:
Mmm...Te ne voglio anch'io.

Ma in realtà la mia testa è da tutt'altra parte.
Questa via mi ricorda Taehyung e il modo in cui mi ha abbandonata all'improvviso dopo aver riso così tanto insieme a me. Chissà cosa lo ha fatto fermare. Forse il fatto di avere troppa confidenza con una sfigata?

Non sono pronta a parlare di me stessa, a nessuno.

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