▀▄▀▄▀𝕸𝖆𝖗𝖊 𝖊 𝕿𝖊𝖒𝖕𝖊𝖘𝖙𝖆(𝟒/𝟒)▀▄▀▄▀
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Tutto era tinto di mille colori
Le luci, le giostre, i palloncini, i giocattoli, le persone. Perfino i dolciumi che lx piccolx mangiava ingozzandosi.
Era tutto bellissimo, tutto divertentissimo
La musica era sparata al massimo, ti arrivava al cervello come costringendoti ad essere gasato, pieno di gioia e felicità.
Intontiva un po', ma che importava? Quando ti ricapita di andare al luna park? Tanto vale vivere l'esperienza al massimo!
"PAPÀ! PAPÀ! PAPÀPAPÀPAPÀPAPÀ! GUARDA GUARDA! LA RUOTA PANORAMICA! POSSIAMO ANDARCI? TI PREEEEEEEGO!"
"Una ruota? Non c'era la scorsa volta, vero?"
"No non c'era, dev'essere una novità di quest'anno"
"Hai sentito quello che ha detto Elizabeth? DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE ANDARCI TIPREGOTIPREGOTIPREGO!"
L'uomo ridacchiò.
"Ma certo"
"SIIIIIII! GRAZIEGRAZIE GRAZIE!"
Lx bambinx lo abbracciò saltellando.
Salì dunque sullo sgabiotto.
Non era da solx. Aveva la sua cara Elizabeth Vondershmidt I.
La ruota girò e girò e girò.
Arrivarono in alto.
Il luna park era una costellazione di colori mozzafiato ai loro piedi.
Il meccanismo faceva un rumore forte e il movimento faceva vibrare leggermente il pavimento della cabinetta.
Poi il rumore si fermò.
La vibrazione si fermò.
Un perno si era staccato.
Che incidente tragico.
E tutto per lx bambinx si fece nero.
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Al centro della stanza vi era un tavolo rotondo.
C'erano in totale 17 posti a sedere, ma due delle sedie erano messe sul tavolo come quando si pulisce il pavimento.
Pian piano arrivarono tutti i 15 studenti rimasti.
Noa e Camille erano ancora di pessimo umore da quella che stava per diventare una rissa, si sedettero agli antipodi a braccia incrociate fissandosi ogni tanto con freddezza.
Franco rimaneva attaccato a Debora, ancora turbato dalla perdita.
Arrivarono contemporaneamente a Monica che si portava appresso un confuso e spaventato Enea.
Luis si rimboccava le maniche pronto a iniziare quel classtrial tanto annunciato dai bidelli-robot.
Kyara si sedette. Il tavolo aveva un segno intagliato, sembrava essere un rombo con una linea rossa che passava due spigoli opposti.
Dal centro veniva proiettato un ologramma pronto a prendere forma.
In alto ad osservare c'era un balconcino da dove Berto li stava fissando.
"Se pensate che ci andrò piano con voi deficienti solo perché è la prima volta, siete spacciati. Questo è il mio regno nel gioco: né Jerry né Otto possono impedirmi di farvi tutti fuori perché ci state mettendo troppo a decidere. Quindi sbrigatevi a decidere chi incolpare così posso divertirmi anch'io."
L'ologramma prese forma e iniziò una sottospecie di video informativo.
"Jerry porco-"
"Salve gentili Ultimates, probabilmente vi starete chiedendo "OH MAMMA! UN ASSASSINO È IN MEZZO A NOI? COME POSSIAMO CAPIRE CHI SIA SENZA SBAGLIARE E QUINDI VENIRE TUTTI UCCISI?" Beh non temete, questo video fa proprio al caso vostro!"
Il video era abbastanza esplicito quando si trattava di immagini di morte. Kyara vide Nicole voltarsi dall'altro lato più volte quando questo accadeva.
"Prima di tutto ricordatevi le regole! Avete raccolto tutti gli indizi, ora dovete solo parlarne con i vostri compagni per trovare la pista. Ma attenzione! Perché l'assassino cercherà di sicuro di mentire e ingannarvi tutti!
Spero che siate bravi a capire le bugie!"
"VOGLIO MORIREE! CHENNOIA"
"SERVIVA UN TUTORIAL, HO FATTO UN TUTORIAL"
"Quando sarete tutti sicuri su chi volete votare! Ricordatevi che la maggioranza vince su tutti! Per votare dovrete scriverlo su dei foglietti distribuiti dai vostri supervisori.
Se indovinerete morirà solo l'assassino e potrete tornare a vivere la vostra prigionia a scuola finché uno di voi non cederà di nuovo... E di nuovo... E di nuovo... Finché non perderete tutte le speranze di salvarvi da questo destino crudele...
Se invece perdete..
OOOPSS, morirete tutti quanti eccetto l'assassino che uscirà vittorioso.
Quindi fate attenzione! Buona fortuna Ultimates!"
Otto corse a distribuire pezzetti di carta e penne.
"Tutti pvonti? Penso di sì... Bene! Buona fovtuna! Cvedo in voi!"
E Otto se ne andò nel corridoio.
"Come capiamo chi è stato l'assassino?"
Chiese subito Kyara, pur di rompere quel silenzio che sembrava durare ore.
"Non preoccuparti angioletto, abbiamo un detective proprio qui con noi!"
Debora si sollevò dal tavolo con un sorriso rassicurante verso la ragazza dai capelli rosa.
"Guarda che Salvatore è leggermente morto da prima di stamattina"
La cantautrice si girò verso Luis che la guardava con un ghigno di sfida.
Noa, lanciò uno sguardo di rimprovero a Luis.
Debora fu superiore.
Dopotutto, doveva dimostrare la sua natura angelica e assicurarsi che i suoi cari angioletto non si sentissero insicuri.
"Non intendevo quella povera anima.
Certo, non abbiamo più l'Ultimate Detective, ma Franco era il suo braccio destro! Sono sicura che sa già che fare! Vero angioletto"
Rivolse il suo sorriso a Franco.
Franco le rispose imitandolo.
"Bisognerebbe prima discutere sull'orario, e dopo ciò possiamo discutere sugli alibi"
Debora gli fece pat pat sulla testa, per rassicurarlo del fantastico lavoro che stava facendo.
"Luis, te hai indagato più di tutti sul corpo, sai dare un orario di morte?"
Il volto di Franco era inespressivo. Non era chiaro cosa passasse nella sua testa. Se stesse ignorando le sue emozioni sopprimendole con il duro lavoro, se non gli importasse di nulla, se fosse qualche strategia di interrogatorio.
Sembrava tutt'altra persona ora che Salvatore non era più lì.
Il rosso schioccò le dita e imitò la forma della pistola con la mano, come per confermare questa possibilità.
"È successo di sicuro nel cuore della notte. Il sangue era abbastanza secco. Discutere su che ora fosse però sarebbe inutile perché, a quanto pare, l'intera scuola non ha nemmeno l'ombra di un orologio."
Luis guardò il balconcino da dove i robot li stavano osservando.
I tre sembravano completamente distratti.
"Bene, allora o dormivamo tutti quindi nessuno ha un alibi (e quindi siamo tutti completamente fottuti) oppure discutiamo degli alibi"
Luis appoggiò i piedi sul tavolo inclinando leggermente la sedia mentre i suoi compagni si guardavano gli uni con gli altri con sospetto.
Alcuni guardavano anche lui e non vedeva l'ora di discutere e cercare un modo per salvarsi dal giudizio, di sentire l'adrenalina e la paura di stare per morire.
Kyara sentì il suo sguardo perdersi nel vuoto, pensando all'assurdità di quella situazione.
Qualcuno di loro aveva davvero commesso un omicidio?
Stavano davvero per discutere al riguardo?
Non conosceva bene tutti, ma erano tutti compagni di classe.
Erano in quella scuola perché erano orgoglio e speranza dell'Europa
Non era possibile che chi di dovere non si fosse ancora messo a cercarli, a salvarli.
Era solo questione di tempo
Ma allora perché?
Perché qualcuno avrebbe dovuto uccidere?
Perché qualcuno avrebbe dovuto prendere il rischio?
Perché qualcuno era disposto a far morire tutti quanti pur di uscire?
Perché stava succedendo tutto ciò nel primo luogo?
Perché sembrava l'unica a preoccuparsi di ciò?
Perché gli altri sembravano così calmi al riguardo
Così poco curanti.
Perché...
Perché stavano fissando tutti Mohan?
Si guardò intorno smarrita.
Si era distratta sul serio in quelle circostanze?
Cercò di ascoltare per riprendere il filo della conversazione.
Mohan teneva lo sguardo basso ma cercando sempre di rimanere calmo.
Doveva rimanere calmo.
"Vi prego, vi assicuro che non sono stato io. Noa mi avrebbe sentito se avessi fatto qualcosa di sospetto-"
"Allora perché non eri andato a letto come noi altri? Hai qualche prova che dimostra quali erano le tue intenzioni?"
Luis sorrideva cercando di mettere alle strette il ballerino.
Noa andò a difendere Mohan, che cercando di essere calmo e paziente stava venendo tormentato dall'insistenza del Cacciatore di Tesori.
"Te l'ha già detto! Si era sentito male! Capisco tutto, ma non è che tutti quelli che erano svegli ieri sera sono stronzi e automaticamente l'assassino!"
"Confermo! Se siamo in tre a dire la stessa cosa allora non c'è bisogno di mettere in discussione l'alibi di Momo! Giusto?"
Lo sguardo di Mohan si fermò prima verso la triatleta e poi sul pittore di sogni.
Solo il secondo condivise lo sguardo dopo averlo abbassato.
Mohan gli sorrise con gratitudine e Aster, un po' imbarazzato, ricambiò il sorriso.
Con la coda dell'occhio la content creator vide le due Camille bisbigliare intensamente.
O meglio, Camille Stephane stava bisbigliando picchiettando la spalla di Camille, e questa lx sussurrava in francese di stare zittx
"Va tutto bene fra voi due?"
Camille rosa sussultò.
"Oui oui! Nulla di cui preoccuparti, Kyara. Davvero. Non c'è nulla sotto."
"MA SE-"
"SSHHHHH- GROSSE PUTAIN, ZITTX! NON LO DEVI DIRE!"
Gli altri studenti notarono i due francesi urlare.
"Merde."
"Cos'è che non deve dire?"
Chiese la triatleta scrutando la rosa che sbuffò irritata.
"Niente che ti riguardi Noa."
"In realtà sì, visto che stiamo cercando di capire chi ha ucciso Salvatore. Stai nascondendo qualcosa?"
"Assolutamente no! Perché mai dovrei?"
Camille sorrise in maniera innocente sbattendo le palpebre ripetutamente.
"Stephane? Che nascondete?"
Lx ventriloqux guardò prima l'amica che scuoteva la testa scandendo con il labbiale svariati "non."
Le risatine di Stephane fecero notare questo siparietto a Noa che si girò verso la Matchmaker.
"Ok sono confusa, cosa sta succedendo?"
Chiese Kyara arricciando le sopracciglia dalla perplessità.
Ad intervenire fu Csilla che gentilmente spiegò:
"A quanto pare Mohan si è sentito male ed è rimasto per tutto il turno di guardia di Noa in cucina quindi è il sospetto principale. Aster sta confermando l'alibi dicendo di averlo trovato che, evitando troppi dettagli al riguardo, a malapena si reggeva in piedi."
"Ok grazie... Aspe- Noa non si era accorta che Mohan era ancora in cucina?"
"Ad occhio mi sembrava di avere contato correttamente, ma è possibile che io abbia sbagliato"
"Capirai, come se fosse l'unica cosa che non ha notato-"
Noa si girò nuovamente su Camille che la guardò spaventata e confusa.
"NON SONO STATA IO!"
"Ma mi credi così stupida? Era la tua voce quella!"
Camille balbettò qualcosa in francese e sospirò esasperata.
Kyara notò che Camille Stephane stava ridacchiando indisturbatx nel suo posto.
Camille si massaggiò le sopracciglia con una mano
"Ok, allora! Siccome non voglio che mi mettete fra i sospettati principali, mi conviene dire la verità: può darsi che, con l'aiuto di Stephy, io abbia archittettato un piano per far sì che Aster e Mohan andassero a letto disidratati monopolizzando le caraffe d'acqua a cena così da poterli svegliare nel cuore della notte e chiuderli in cucina così da fargli sviluppare sentimenti l'uno per l'altro"
La non chalance con cui spiegò questo assurdo piano era pari alla sorpresa e confusione nella reazione degli altri ultimstes.
Eccetto Luis, lui ridacchiò divertito.
Quello più sconvolti erano però i diretti interessati del piano architettato dai francesi: Aster era talmente scioccato che era rimasto strozzato dalla sua stessa saliva e ora stava tossendo con le guance rosse come un pomodoro, Mohan invece sembrava essere tranquillo ma dietro i suoi occhi si vedeva tutto il suo disagio al riguardo.
Anche Noa era stata presa alla sprovvista.
"Ok, Ok, c'è qualcuno qui che non fa roba illegale o suicida di lavoro!?"
Monica, Mohan e Csilla alzarono la mano rispondendo genuinamente alla domanda.
Debora alzò la sua sollevando quella di Enea che era concentratissimo su dei fogli con i riassunti fatti da Monica e che infatti rimase piuttosto confuso dalla situazione, ma Debora gli sorrise gentilmente. Come per fargli capire un "va tutto bene, fidati di me".
Enid provò ad alzare la mano, ma Nicole gliela abbassò senza esitazione.
La Stuntman guai come un cagnolone.
"Ok, non volevo esattamente una votazione ma grazie lo stesso" disse Noa con una mano sulla fronte.
"Tornando a moi"
Prese parola la Matchmaker sull'orlo della criminalità.
"Ci tengo a precisare che non c'entro nulla con... Qu'est-ce que c'était? Un indigestione? Insomma, quella roba che ha fatto stare male Mohan! Onestamente pensavo che il piano fosse andato a fanculo perché non usciva dalla sua stanza. Ma comunque, ABBIAMO UN ALIBI, FILS DE PUTE! Siamo statx tutta la notte assieme per questo piano. E quando non lo stavamo attuando eravamo entrambx nella mia camera."
Camille sbattè entrambe le mani sul tavolo sbraitando contentissima di rinfacciare il fatto di essere innocente, di essere al sicuro da una morte prematura.
"Anche meno fra"
Commentò Nicole metà spaventata, metà per scherzo.
"È un po' presto per parlare di Alibi in realtà, non sappiamo a che ora è successo il tutto"
Monica si inserì con un po' di esitanza ma con sempre la sua apparente freddezza
"Come no? Non avete guavdato l'ova?"
"... Otto, non ci sono orologi... L'abbiamo detto anche prima"
"Aspetta- COSA? BERTO TI HO DETTO UN MILIONE DI VOLTE DI APPENDERE GLI OROLOGI!"
"Ma mi hai visto? C'ho la mobilità di un cazzo di carro armato. Come dovrei arrampicare per appendere le cose?"
"È VEVO JEVVY! Te sei l'unico che può salive delle scale! A me mancano i ginocchi!"
"È ginocchia. Otto."
"Che diffevenza c'è?"
"Le ginocchia sono quella sinistra e quella destra! Due ginocchi sono due dalla stessa parte!"
"Oh... Quindi a me mancano puve le gomita?"
"No non credo- BASTA PARLARE DI GRAMMATICA"
Mentre i tre robot battibeccavano Kyara si perse fra i suoi pensieri.
Fu come rivedere il filmato di un suo ricordo.
Del ricordo di quella intensa mattinata.
Era lungo, ma poteva tagliare le parti di troppo come uno dei suoi vlog.
Skip veloce a dopo che lei e Nicole uscirono dalla cucina.
A quando erano nel corridoio dei dormitori e aveva scoperto del...
"È a questo che vi serve il passaggio segreto, giusto? Per andare indisturbati al piano di sopra?"
I robot si paralizzarono.
Si girarono verso la Content Creator.
"Spiacente Ultimates, la risposta a questa domanda è bloccata dalla programmazione"
I tre parlarono in coro, senza anima, senza emozioni, senza la tipicità delle loro voci.
"Cazzo siete? Alexa che non può mai rispondere a nulla?"
Rispose irrispettoso Luis, guardandoli a braccia conserte.
"Non ti conviene parlare con tale saccenza, Ultimate Treasure Hunter. Se proprio insisti ad avere delle risposte, perché non cominciamo dai tuoi segretini?"
Il sorriso beffardo di Luis titubò sul suo volto.
"Come pensavamo..."
Come se si fossero appena riaccesi, i tre bidello fecero un minuscolo balzo, concludendo quell'inquietante unione mentale che avevano già mostrato il giorno prima.
"Dicevamo?"
Chiese Berto scazzato.
"Se c'è un passaggio segreto per il piano di sopra... Dev'esserci per forza anche per il piano di sotto."
"Stellina appreziamo il tuo tentativo di ragionamento, ma ci eravamo già arrivati mentre ti stavi prendendo cura di Nicol-"
"Nicole!"
"Ah! Kyara! Che c'è? Che succede?"
Nicole venne presa di sprovvista dalla amica dai capelli rosa. Si era distratta facendosi delle treccine in una delle sue linghe code.
"Non hai visto nessuna nessuna trappola quando sei andata nel passaggio?"
La doppiatrice guardò Enid per conferma che rispose scuotendo la testa con perplessità.
"Nnnnnope il passaggio era tutto sicuro!"
Kyara si girò verso Camille, che alzò un sopracciglio.
"Camille, te stavi già ipotizzando che il cadavere fosse caduto dall'alto. È per questo che stavi chiedendo ad Enid di lanciarsi giù dalle scale! Giusto?"
La ragazza dai capelli rosa spettinati parlava mentre connetteva i punti.
I pensieri stavano correndo e lei teneva loro passo.
Camille Incrociò le braccia.
"Oui, ho pensato che sarebbe stato più facile che la vittima fosse morta spinta giù, piuttosto che spinta addosso alle scale. Avrebbe permesso anche di tagliare più pezzi in un colpo solo. Sapete, no, il motto "work hard, not smart"?"
"Questa è una svolta interessante"
Commentò Luis, con quel suo entusiasmo quasi inquietante.
"Effettivamente i sensori possono far uscire più seghe che tagliano comunque di netto, ma non possiamo nemmeno negare che, dopo la morte di Salvatore, il nostro assassino non abbia preso le sue precauzioni.
Vi ricordo che i pezzi che ci sono stati lasciati erano quelli che davano meno identità al cadavere. Troppa dedizione per essere un caso"
L'ologramma al centro del tavolo prese la forma di una foto del cadavere riorganizzato da Luis.
"Ah già. Per i deboli di cuore, meglio guardare in basso e blablabla"
Mancavano dei pezzi della vittima.
Motivo per cui non era stata data l'identità del cadavere.
Ma era chiaro che fosse Salvatore.
Per esclusione, era l'unico altro cadavere.
A meno che... Non fosse il cadavere di Kazuko?
No Kyara! Ovvio che non può essere, kazuko è rimasto incenerito!
Era Salvatore.
Per forza.
"Quello che sto cercando di dire è: il nostro assassino ha fatto un lavoro troppo minuzioso per aver semplicemente lanciato giù dalle scale Salvatore. Ci dev'essere qualcos'altro sotto. Non è elettrizzante? Stiamo parlando di qualcuno con una mente da serial killer!"
Faceva male.
Faceva male sentire quel nome senza poter vederne mai più il volto.
Ma cosa ne potevano sapere Luis, Debora, Kyara e tutti gli altri.
Erano giustamente presi dal class trial.
Troppo presi per cercare invano di decifrare la faccia che stava facendo Franco in quel momento.
Meglio così, non aveva la forza di copiare la personalità di qualcuno in quel momento.
Non aveva voglia di forzare la sua faccia nell'espressione perfetta per far capire cosa passava dentro di sé.
Non che avesse un punto di riferimento adatto in quel momento.
Era rimasto solo.
Fissò il suo sguardo su Debora. Era concentrata, assieme a Monica, nel far capire ad Enea quello che stava succedendo.
Si ricordò di quanto lei si era impegnata per aiutarlo da quando l'ha visto a pezzi davanti al cadavere fino a quel momento.
Lei credeva in lui.
Quasi quanto lui aveva sempre fatto.
A quel punto, una domanda era rimasta fissa nella testa di Franco: che cosa avrebbe fatto Sal al suo posto?
Che ragionamento avrebbe fatto.
Serio e inespressivo prese parola.
"Entrambi i casi confermano la stessa cosa: l'omicidio è accaduto dopo il turno di guardia di Noa.
Sia in un caso che nell'altro, lei, Aster e Mohan avrebbero percepito odori o suoni sospetti."
Debora gli sorrise orgogliosa.
"Stai andando alla grande!"
"Se è per questo allora nemmeno nel turno di Enid, allora"
Ragionò ad alta voce la doppiatrice, non molto sicura della sua supposizione dopo aver visto il viso imbarazzato dellx amicx stuntman.
"Ecco.... C'è una piccolissima possibilità che io..."
Fra l'accento svedese e il suo borbottare l'ultima parte, fu incomprensibile quello che lx biondx disse.
"EH? Puoi ripetere??" Chiese Nicole con voce gracchiante, come imitando qualche personaggio anziano.
A rispondere alla domanda fu Aster, con in volto un'espressione leggermente delusa.
"Enid si è addormentato per tutto il resto del turno dopo che io e Momo siamo andati a dormire-"
"Dinellostessoletto, s'il tu plaît di nello stesso letto"
Camille espresse questo desiderio ad un volume di voce forse troppo alto.
Aster aspettò qualche minuto abbastanza scioccato.
"... SIAMO ANDATI A DORMIRE PUNTO."
"Eh ma pure voi siete dei pirla! Potevate stare vicini vicini E avere un alibi!"
"Come me e Camy"
Camille guardò Stephane con freddezza per un secondo
Cosa che lasciò sia Kyara che lx giovane ventriloqux confusi.
"È per lo scherzetto di prima? EDDAI! ERA PER DIVERTIMENTO"
"Ragazzi, per favore torniamo al dunque" chiese con molta più freddezza di quello che sperava.
"Ho fatto uno schema riassuntivo della situazione.
Al momento la cosa più importante da tenere a mente sono il nostro unico riferimento temporale: I turni di guardia.
Quindi, abbiamo il turno di Noa, con tutti i relativi casini successi in quel momento. E il turno di Enid. Abbiamo già decretato che essendoci molte persone sveglie in quel momento, avrebbero notato il rumore delle seghe. Quindi dobbiamo concentrarci su quello"
Gli studenti della LITAUE si girarono verso la Stuntman, che si sentì messx in soggezione.
Anche se stava già facendo tremare la gamba, adesso sembrava essere peggiorato.
"Ehm... Che- che c'è?"
"Angioletto caro, sai dirci qualcosa di quello che hai visto durante il turno di guardia?"
" AH OKOK QUELLO LO POSSO FARE.
Allora... Stavo dormendo, poi Noa mi ha svegliata, poi sono saltato facendo una capriola fuori dal letto spaventato, poi mi spiegò quello che stava succedendo, poi sono uscitx dal quadro e ho accompagnato Noa come un bravo gentleman e-"
"Mon dieu, Questa è Nicole che le ha passato la Logorrea"
"In realtà sarei leggermente stitico in sti giorni"
"NON DIARREA ENID, LOGORREA. Quella per cui dici un sacco di parole in un solo colpo, una quantità di parole assurda, barocca, inutile perché la gente vuole arrivare al sodo con le cose. È utilizzato principalmente come termine dispregiativo proprio per questo! Perché dopo aver sentito una voce dare così tante informazioni in così poco tempo il cervello si spegne e lo percepisce come un fastidiosissimo blaterare a vanvera tipo babababababababababababa-"
"Grazie Nicole, ma penso possa bastare così"
Ad interromperla fu la compagna di capelli rosa, l'unica che in quella stanza non voleva prendere mezzi meno cordiali per far tacere la doppiatrice.
Quest'ultima si lasciò uscire un ultimo "ba" che era già pronto sulle labbra.
"Scusate. Dicevamo?"
Ci vuole un momento per riprendere il discorso.
"E quindi sarò rimasta lì per circa due ore, credo, ed è proprio in quel momento che ho visto per l'ultima volta Salvatore!"
Appena l'Ultimate Detective venne nominato, tutti in quella stanza si pietrificarono.
"Enid?"
Provò ad intervenire Kyara
"Abbiamo parlato un secondo del passaggio segreto che avevamo trovato io e Nicole nel pomeriggio e ha deciso di esplorarlo per conto suo"
"Enid?!"
Insistette Noa
"Non so come abbia fatto a superare quel corridoietto dato che era veramente veramente buio ma-"
"ENID!!"
Ad attirare l'attenzione della stuntman fu Nicole, con la sua voce potente e squilla.
"SÌ?"
Ognuno degli altri quattordici ultimates seduti al tavolo stava guardando con disprezzo e frustrazione lx biondx.
Nicole gesticolò intensamente indicando il resto dei presenti e confondendo ulteriormente Enid
Noa sospirò "scusa ma te sapevi già quand'è che Salvatore ha usato il passaggio e non ci hai detto nulla?"
"Voi non mi avete chiesto nulla"
Dall'alto del balconcino Berto emise dei rumori metallici molto simili ad una risata
"Che coglione"
"In realtà io stavo pensando di chiedere se sapessimo quand'è che Salvatore si è mosso. Ma non volevo disturbare chi stava discutendo"
Ad uscirsene così era Csilla, con un tono piuttosto ingenuo.
Effettivamente alcuni di loro la avevano già visto che, da come si muoveva, sembrava in attesa di poter dire qualcosa.
"Ma non devi preoccuparti. Se devi dire qualcosa mica disturbando"
Questa apprensione,seguita subito dopo da Debora con i suoi soliti complimenti e "angioletto", provenne dalla nostra triatleta, a visibile stupore di Jack e Luis che, essendo ancora leggermente affiaccati dalle botte prese dalla ragazza, erano piuttosto scioccati nel vederla come una persona circa gentile e non una macchina da guerra assettata di sangue.
Luis diede un colpo di tosse e prese parola.
"Indipendentemente dal fatto che Csilla l'avesse detto prima o meno, possiamo dire, se nessun altro si è svegliato a quell'ora..."
Si fermò per vedere se qualcuno avesse da ridire, ma non fiatò anima viva.
"...Che il nostro colpevole potrebbe essere proprio Enid! Yeee, congratuazioni abbiamo vinto!"
L'ultima frase fu detta quasi bisbigliata e velocemente, per arrivare dritti al punto.
Il diretto interessante annuì per qualche minuto buono prima di realizzare che stava venendo accusata.
"Aspetta..."
Enid si guardò attorno.
Tutti la stavano fissando. Tutti bisbigliavano.
Gli ci volle un attimo per capire cosa stava succedendo.
"ASPETTA NO- COSA? NO!"
"Senti bro, andando ad esclusione sei l'unico cad essere sveglio e che poteva uccidere Salvatore indisturbato"
"COSA? NO!"
"E adesso che ci penso: non eri te ad aver indovinato dove erano state buttate le altre parti del cadavere? Avevi detto che erano stati lanciati al piano inferiore!"
"COSA? NO! NONONO!"
"Hai delle prove al riguardo?"
"NO! ASPE-"
Enid sembrava essersi trasformato in un disco rotto, ripetendo sempre solo "no", "cosa" e "aspetta". In alcuni momenti, quest'ultima, veniva espressa in svedese. Il dover parlare in una seconda lingua stava rendendo molto difficile per tutti.
Eccetto per pochi altri bravi nelle lingue.
Tra cui Luis, che si controllava le unghie assaporando la vittoria di quel gioco.
E Kyara, che squadrava la bionda in preda al panico.
Poteva veramente essere stato Enid per tutto quel tempo? Avrebbe avuto senso.
"Luis non penso possa essere statx lxi. Certo, ci conosciamo tutti da poco, ma Enid non mi sembra proprio tipo da fare una cosa del genere"
Mohan si fece avanti con gentilezza. Non ci credeva molto nemmeno lui, ma allo stesso tempo la cosa giusta da fare era dare una mano e una seconda possibilità all'amicx. Giusto?
Per fortuna anche altri nel brusio generale che si era formato pensavano lo stesso.
Ciò rassicurò un pochetto la stuntman, ma generò un tremolio all'occhio nel cacciatore di tesori che, dopo una piccola risata, rispose:
"E allora dimmelo te, Mohan: chi sarebbe tipo da uccidere in un gioco che vuole proprio questo, con robot che possono polverizzarci se commettiamo infrazioni? Chi si sentirebbe disposto ad uccidere degli estranei per scappare e tornare dai propri cari? In questo gioco siamo tutti sospetti fino a prova contraria! E pensare il contrario significa dare il via libero per farsi prendere a pesci in faccia!"
Il rosso fece gesti ampi e plateali, concludendo il monologo sbattendo le mani sul tavolo.
Non era chiaro se il suo sorriso fosse ironico, serio, isterico o solo folle.
Ma non erano di sicuro parole buttate là.
C'era qualcos'altro dietro quella sorta di lezione di vita che aveva sbraitagl.
Ma non era questa la preoccupazione di Kyara, ne degli altri.
È stata davvero Enid?
"NO RAGA SUL SERIO NON C'ENTRO NIENTE!"
"Non mi sembra che stia mentendo"
Pensò ad alta voce Franco.
"Franco, amigo, scusa se non mi fido, ma credo che del duo investigativo era Salvatore quello che risolveva la situazione. Insomma, non so quanto ci possiamo fidare delle tue deduzioni investigative."
Franco non sembrò reagire particolarmente, ma Debora gli mise una mano sulla spalla per incoraggiarlo.
"Ma scusa."
Kyara prese parola, a leggera sorpresa di alcuni.
"Non abbiamo già constatato che nessuno eccetto Enid era sveglio? Almeno per un certo quantitativo di tempo?"
Non ricevette risposta.
Ci fu un silenzio totale.
Capì dopo poco che era perché volevano sentire dove stava andando a parare.
"Insomma, se non ci sono stati testimoni non possiamo nemmeno confermare che Enid abbia parlato con Salvatore"
"Quello di sicuro no, cariña, visto che è Enid stesso che ha detto di averlo incontrato scavandosi la fossa da solo"
Luis rispondeva a tutto convinto di aver risolto l'enigma, convinto di avere il gatto nel sacco.
Convinto di avere ragione insomma.
"Kyara ha ragione però, non possiamo votare Enid senza ulteriori prove. Sarebbe più un salto di fiducia che altro"
"Coglioni avete sprecato metà del vostro tempo, sbrigatevi a decidere"
l'avviso di Berto sollevò la tensione e l'ansia dei quindici ultimates.
Uno di loro.
Uno solo di loro era l'assassino.
Nessuno sapeva concretamente chi potesse essere, ma una cosa era chiara.
Nessuno di quei quindici voleva morire quel giorno.
Un'altra cosa era chiara: più passava il tempo e più l'assassino, chiunque fosse, sentiva la vittoria in pugno e l'adrenalina liberarlx i polmoni.
"PARFAIT PARFAIT! HO PRATICAMENTE VINTO ORMAI MUAAHAHAH"
quella voce.
Quella cadenza nelle parole.
Quel tono e quell'accento.
Si girarono tutti verso Camille Blanchard, la quale si sentì come in un vicolo cieco.
"PUTAIN TA MERE"
Si voltò di colpo verso Stephane, che più di altri la stava guardando scioccatx.
"Tu... Ancora non ci voglio credere..."
Stava stringendo i pugni e trattenendo le lacrime.
"Sei... Sei solo una sporca traditrice! Io mi fidavo di te! Pensavo fossimo amici! Io mi ero fidatx! E tu... Tu hai ucciso Salvatore!"
Si prese le mani e si lasciò cadere sul tavolo piangendo rumorosamente.
"Io traditrice? IO? SERIX?"
Camille si volto verso il resto del gruppo.
"Giusto per essere sicura che state ancora utilizzando il cervello: IO HO UN ALIBI! Solo che il mio alibi è COGLIONX e mi sta facendo gli scherzoni da bimbx minchia dall'inizio del class trial!"
La sua giustificazione non sembrava convincere affatto i presenti, alcuni in particolare già pronti a scrivere il suo nome nel foglietto in cui votare.
"STA MENTENDO! Mi- mi ha chiesto di dormire in stanza con lei solo perché così potesse avere la scusa per non farsi scoprire. MA IO LO SAPEVO! Non volevo crederci, speravo di essermi sbagliatx, ma..."
Stephane si bloccava per via dei singhiozzi e del dolore che lx stava procurando la verità.
"Ma quando ci siamo svegliatx, io ho guardato sotto il letto... E c'era... C'era la testa di Salvatore!"
"Che grandissima cazzata"
Si sentirono sussulti fra gli altri seduti a tavola.
La testa di Salvatore...
"Camille Stephane sta dicendo la verità..."
Kyara aveva l'amaro in bocca ed era incredula quanto gli altri.
"Quando sono entrata in stanza di Camille, ho visto sotto il letto un qualcosa, non era proprio chiarissimo cosa fosse, ma ripensandoci sì... È la testa di Salvatore"
L'ologramma mostrò l'immagine e lì non ci furono più dubbi.
La testa decapitata di Salvatore macchiava di rosso il pavimento bianchissimo e lo sguardo spento del detective era gigantesco sopra tutti i presenti.
Era un'immagine davvero raccapricciante.
Alcuni tolsero lo sguardo immediatamente, come Nicole.
Altri non riuscivano proprio a staccarsi, a credere a quell'immagine, come Franco.
Camille arricciava le sopracciglia in un espressione incomprensibile.
"IO QUELLA NON L'HO MAI VISTA IN VITA MIA! USATE LA TESTA, SCEMI! PERCHÉ AVREI DOVUTO FAR ENTRARE KYARA SENZA NASCONDERE PRIMA QUELLA- QUELLA COSA!"
Tre parole.
Tre parole di quello che disse Camille non quadravano.
"Perché avrei dovuto"
Effettivamente.
Perché avrebbe dovuto?
Mise un rewind in tutto quello che era successo fino a quel momento.
Perché avrebbe dovuto farla entrare in camera, col rischio di vedere una prova così grande.
Perché avrebbe dovuto mettere in atto il piano per svegliare Mohan e Aster.
E se Salvatore è andato al piano di sopra, perché Camille avrebbe dovuto seguirlo solo per ucciderlo.
Ma soprattutto...
Sembravano tutti parlare nello stesso momento, chi più forte, chi bisbigliando.
Kyara doveva trovare un modo per farsi ascoltare.
"Kyara? A cosa stai pensando?"
Le chiese Nicole appena vide il volto serio di Kyara.
L'altra non rispose.
Si alzò in piedi e salì sul tavolo.
"FERMI TUTTI!"
Molti rimasero confusi ma alla fine la Content Creator ottenne il risultato sperato.
Kyara indicò l'ologramma affianco a lei
"Perché Camille avrebbe dovuto nascondere la testa sotto il letto? Non abbiamo già appurato che i pezzi erano stati buttati al piano di sotto? Portarsi una testa appresso con il rischio di farsi scoprire sia da Enid che da Stephane è controproducente!"
Monica si aggiunse per darle manforte.
"Kyara ha ragione. Se permettete direi di-"
"ULTIMATE CONTENT CREATOR KYARA AMARAL SCENDI IMMEDIATAMENTE DAL TAVOLO E SII GRATA CHE BERTO È TROPPO LONTANO PER BRUCIARTI VIVA"
"SCUSA JERRY!"
Kyara scese imbarazzata e si sedette al suo posto all'istante.
"E TIENI DRITTA LA SCHIENA CHE TI VIENE LA GOBBA!"
Kyara fece come chiesto del bidello robot.
Dopo qualche secondo di silenzio, Monica, per confermare che la ramanzuna fosse finita, fece un gesto che solo gli italiani al tavolo compresero come un "finito?".
Nessuna risposta quindi Monica proseguì.
"Credo sia arrivato il momento di fare un riassunto veloce per tutti, prima di arrivare a dare un'accusa definitiva"
Gli Ultimates fecero girare dei fogli su cui Monica aveva disegnato e impostato schemi.
Alcuni più di altri si complimentarono con lei, ma la grafic designer insistette sul concentrarsi su tutto quello che era successo quella sera.
E così si arrivo alla seguente ricorstruzione:
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Quella sera solo due persone non andarono in camera.
La prima era Noa, rimasta di vedetta per evitare omicidi, e Mohan che era rimasto in cucina per problemi di salute.
Questa quiete venne alterata dall'attuazione del piano di Camille Blanchard.
Con l'aiuto di Camille Stephane si mosse verso i quadri di Aster e Mohan per bussare e svegliarli.
A testimonianza delle Camille, si sono mosse in un momento in cui Noa era affacciata verso l'atrio.
Con il favore dell'ombra alla fine del corridoio, i due francesi aspettarono che i due uscissero. Purtroppo però, videro solo Aster uscire dalla sua stanza e andare da Noa a parlare. Aspettarono fino all'ultimo ma, dal loro punto di vista, sembrava che Mohan non volesse svegliarsi. Alla fine si arresero e andarono a dormire, optando per stare nella stessa stanza per sicurezza.
A questo punto Enid diede il cambio a Noa che andò a dormire, seguita qualche minuto dopo da Mohan e Aster.
È a questo punto che Salvatore si sveglia per motivi sconosciuti ma di poca rilevanza.
Enid gli confida del passaggio segreto e Salvatore decide di utilizzarlo per esplorare il piano superiore.
Successivamente a ciò Enid si è addormentata, permettendo all'assassino di attraversare indisturbatx il passaggio segreto.
A quanto risulta, Enid aveva accennato del passaggio segreto durante la cena suscitando la curiosità della vittima e dell'assassino più di tutti.
I due si devono essere incontrati per caso e si potrebbe supporre che istintivamente l'assassino ha spinto giù dalle scale, attivando la trappola che ha ucciso la vittima.
Reso conto di quello che era appena successo, l'assassino ebbe un'idea per potersi salvare: lanciò i pezzi del corpo di Salvatore giù dalle scale per il piano inferiore, lasciando quanto bastasse per far sì che venisse ritrovato il cadavere e dare il via al killing game.
Questo ha permesso di creare una pista falsa: l'idea che l'assassino volesse nascondere l'identità del cadavere.
Ma non buttò tutti i pezzi. Lasciò la testa per incastrare qualcuno. Qualcuno che sapeva di poter accusare personalmente nel momento del bisogno.
L'assassino quindi... Non può essere altro che le uniche due persone che hanno dormito nella stessa stanza.
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"Camille Blanchard, Camille Stephane dAureville, siete entrambi i principali sospettati dell'omicidio."
Concluse Monica fissando entrambi.
"entrambi? Qu'est qu- in che senso entrambi? Non abbiamo appena detto che faceva parte del piano incastrare qualcuno? Mi pare abbastanza chiaro che lxi stesse cercando di incastrarmi!"
Camille rispose subito offesa.
"Come ha detto Monica quando stavamo parlando di Enid, senza una prova concreta non possiamo accusare a vuoto."
Si intromise serio e pensiero Franco.
"Stephane, per questo motivo dobbiamo farti delle domande"
Camille Stephane era rimastx immobile per tutto il tempo immobile con gli occhi spalancati e la bocca serrata.
"Stephane?"
"Stephy? Tutto bene?"
Chiesero preoccupati Mohan ed Enid
Stephane non mosse minimamente la bocca.
Vi fu silenzio totale, finché una voce mai sentita prima apparve dal nulla.
"Siete forse usciti di senno?"
"Come potete anche solo accusarlo di un simile oltraggio!"
La voce in questione, per quanto arrabbiata e offesa, manteneva comunque un tono elegante ed educato.
La confusione generale fu molta
"Come potete anche solo insinuare che xlx poverx Camille possa compiere un atto così deplorevole! Dovreste vergognarvi! Vergognarvi!»
"E chi è mo? ODDIO DITEMI CHE NON SONO I FANTASMI VI PREGO! CI MANCANO SOLO QUELLI"
Nicole si guardò attorno cercando l'origine di quella voce.
Fu a quel punto che Camille Stephane sollievò da sotto la sua sedia e appoggiò sul tavolo una bambola dal volto raccapricciante, lunghisse ciocche bionde e un largo vestito candido.
Stephane muoveva la bambola facendola sembrare a dir poco infastidita.
Molti rimasero confusi, altri addirittura aberrati.
"Elizabeth, ti prego! Non c'è bisogno di perdere la calma, non stanno facendo i cattivi dopotutto!"
Cosa cazzo sto vedendo.
Forse era quello il modo migliore di riassumere la reazione generale.
Con la menzione onorevole di Nicole che sembrava aver sbloccato una nuova fobia per quella bambola.
"Da che cazzo di rituale è uscita fuori Annabelle?"
Chiese ironico Luis, anche lui un po' disgustato alla fista dell'oggetto che venne subito abbracciato e coccolato da Camille Stephane.
"Non si chiama Annabelle! Si chiama Elizabeth Vondershmidt I! È la mia migliore amica"
La bambola venne sollevata e riabbassata imitando un inchino elegante.
"Perdonate il mio atteggiamento di poc'anzi, ma tendo ad essere molto protettiva verso ilx mix carx Camille. Lieta di conoscervi, nonostante le circostanze"
Kyara dovette sforzarsi per tenere a mente che effettivamente la bambola non fosse una creatura a sé stante, ma una marionetta dellx ragazzx.
Il modo in cui si muoveva la voce con cui parlava, tutto e dico tutto la faceva sembrare veramente un'altra persona rispetto a Camille Stephane.
Un dubbio girava per la testa degli ultimates a quello spettacolino, e ognuno sembrava avere un'opinione e una risposta diversa l'uno dall'altro: era tutta una messa in scena o Stephane era seriamente convintx che Elizabeth Vondershmidt I fosse viva?
"Permettete che porga le mie scuse con un aiuto alla vostra ricostruzione..."
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Quando Camille ha sentito Enid farneticare ha capito, mi sembra di capire allo stesso modo di Salvatore, che c'era un modo per andare al piano di sopra.
Non era parte dei suoi piani all'inizio, ma da quando si era risvegliato in questo posto era preoccupato per me e la mia salute. Che fanciullx educatx!
Dunque, il pensiero lo attanagliò di nuovo quando, all'esecuzione del piano dell'omonima amica, notò le fessure della piccola porta del passaggio segreto.
Non riuscì a dormire al pensiero di essa.
Sentiva che ero spaventata e sola e quindi decise di guardare al piano di sopra per trovarmi.
Al buoio tutto sembra più labirintico, ma alla fine mi trovò abbandonata per terra a me stessa. Mi raccolse e fu così che ci riunimmo.
Cercando però il passaggio una seconda volta, Camille e la vittima si sono incontrati davanti alle scale. Lo sciagurato deve aver scambiato per un pericolo Camille e si buttò a capofitto per spingerlo giù dalle scale. Con la poca luce però fu facile per lui inciampare e cadere da solo giù dalle scale.
Non so bene il resto del racconto, poiché Camille mi depositò dentro questa stanza per tenermi al sicuro e in segreto.
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Camille Stephane girò la bambola e le mosse il braccio per far si che gli facesse un pat pat sulla testa, per poi tornare alla posizione originale.
"Mi sembra deducibile che per paura ha cercato di nascondere le prove, così che non ci fosse proprio alcun class trial"
A questo punto Camille Stephane depose la bambola.
"Sentito? Salvatore è accidentalmente morto da solo! Io- io non volevo che finisse così, ma non è colpa mia!"
Più parlava e più gli si inumidivano gli occhi di lacrimoni.
La Content Creator sentì Luis dire qualcosa in italiano che però non era sicura di aver tradotto bene: letteralmente sarebbe dovuto significare "lacrime di coccodrillo" ma non sapeva cosa dovesse significare.
Mohan gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla porgendogli un fazzoletto.
"Stephane, va tutto bene. Ti crediamo."
Voleva credere in lui.
Non poteva credere che Camille Stephane potesse uccidere qualcuno.
Insieme erano i più giovani del gruppo. Come poteva credere che qualcuno due anni più piccolo di lui potesse fare una cosa del genere?
Ilx ventriloqux lo guardò come un bambino spaventato e lo strinse forte a sé.
"Merci Momo"
"Sul serio? La cosa della bambola era divertente, ma faceva buchi da tutte le parti, come può qualcuno effettivamente crederci"
"Ma- ma è la verità! Dovete credermi!"
"E quali sarebbero le prove? La testimonianza del tuo giocattolo? Questa è la realtà, non Toy Story"
Nell'ultima frase si piegò per mettersi al livello degli occhi di Camille Stephane, e lo disse con la stessa perfidia con cui certi ragazzini dicono ai più piccoli che Babbo Natale non è reale.
"Aspetta! Aspetta! Te credi che sia statx Stephane! Non è possibile, dai! Non può proprio essere".
Le risate nervose dello stuntman dimostrava che l'unico motivo per cui era convinto di ciò, era che non voleva pensare altrimenti.
Anche Enid, infatti, non voleva credere a quello che stava succedendo, per gli stessi motivi di Mohan.
Luis rise.
"Siete degli stolti se pensate di potervi fidare così di qualcuno nonostante tutto."
"Non possiamo nemmeno negare che ci sia qualcosa di vero nella sua testimonianza! Non è ancora detto che sia l'assassino!"
"Magari era solo spaventatx dalla situazione."
Enid e Mohan non avrebbero mollato.
Il litigio si ampliò, tutti sembravano star parlando con tutti. Camille Stephane urlava ogni tanto, rimanendo attaccatx a Mohan e nascondendosi nel suo grembiule
Kyara guardava oltre, aveva lo sguardo fisso, con l'unica cosa messa a fuoco il volto di Camille Stephane.
"PERCHÉ NON MI CREDETE E BASTA! È VERO CHE MI PIACE FARE SCHERZI, MA- MA QUESTA VOLTA SONO SERIO"
"Stephane, posso farti una domanda?"
"Che c'è Kyara?"
I suoi occhi sembravano già meno lucidi, e lui in generale sembrava più tranquillo cambiando argomento.
"Perché hai incastrato Camille? Eri conscio che se l'avessimo votata saremmo tutti morti, no?
"Ecco...."
Ilx ragazzinx nascosa il naso nel l'uniforme di Mohan stringendo l'abbraccio.
"Volevo farle uno scherzo per quando si sarebbe svegliata. Per spaventarl-!"
Non era l'unica cosa che aveva fatto.
"No. Mi riferivo a prima. Hai imitato la sua voce per comprometterla"
L'ologramma rimostrò la scena.
Camille era attenta alla conversazione, mentre Stephane si sistemava il grembiule
Nessunx dei due muoveva le labbra.
Ma in entrambe le registrazioni si sentiva la voce di Camille Blanchard. O almeno, una voce molto simile alla sua:
"Capirai, come se fosse l'unica cosa che non ha notato-"
"PARFAIT PARFAIT! HO PRATICAMENTE VINTO ORMAI MUAAHAHAH"
"Camille Stephane. Hai fatto di tutto pur di incastrare Camille, tu volevi che la votassimo. Perché eri tu l'assassinx"
"Sono l'unico a pensare che l'ologramma sia leggermente di parte?"
Osservò Jack, ma nessuno gli prestò molta attenzione.
Gli ultimates europei guardavano prima lo schermo e poi Camille Stephane.
"Se non hai una spiegazione, mi dispiace, ma mi viene difficile considerarti innocente con tutto quello che hai fatto per sabotare le investigazioni"
Nessuno fiatò.
La Content Creator non smise nemmeno per un istante di fissare Stephane.
Non si era mai sentita così tanto sicura e incerta nello stesso momento.
Tutti quei dettagli fuori posto sembravano prendere senso con la visione di Camille Stephane come assassino, giusto?
Non stava dimenticando nulla.
O almeno non le pareva.
Ma doveva sembrare convinta.
"Se avete finito, avete 30 secondi per scrivere nome e cognome di chi pensate sia il colpevole sbrigatevi o vi brucio."
"Trenta?! È troppo poco tempo!"
Si lamentò jack.
"26... 25.."
I quindici ultimates votarono e dettero il biglietto piegato a Otto quando questo passò con un cestino di vimini per raccoglierli.
Camille stephane si dovette staccare dall'abbraccio con Mohan, ma non si sentiva per niente contentx al riguardo.
"Prometti almeno che non voterai per me?"
Un po' titubante il ballerino rispose:
"Certo. Non preoccuparti"
Alla fine, tutti votarono
"Vai Jerry, conta tu"
Disse Berto annoiato
"Perché io?"
"NON ABBIAMO I GOMITI"
Sia Berto che Otto urlarono questa frase alzando le braccia al cielo
"MA NON SERVONO I GOMITI, SERVONO LE DITA CHE IO NON HO QUINDI-"
i tre continuarono a battibeccare per un po'.
"Vi potete sbrigare? Ci avete messo fretta fino ad adesso e vi mettete pure a litigare invece di fare il vostro lavoro?"
Noa guardava i tre robot incazzata e loro ricambiarono con la loro solita mancanza di espressività facciale.
I robot non risposero, se non per un rumore simile ad una pernacchia da parte di Berto.
Qualche interminabile secondo dopo li risentirono parlare:
"Ok, abbiamo contato i voti e i risultati parlano chiaro..."
"CONGVATULAZIONI! AVETE INDOVINATO IL COLPEVOLE CON BEN UNDICI VOTI!"
"Camille Stephane d'Aureville, Ultimate Ventriloquist, eri l'assassinx e sei stato scoperto! Sarà per la prossima volta!"
xlx ragazzinx rimase in silenzio mentre sul suo volto si formava un insolito ghigno. Poggiò la bambola a terra ed iniziò a battere lentamente le mani. Sollevò la testa verso gli altri e li guardò, sorridendo. Un sorriso così innocente da sembrare inquietante. "Incredibile, davvero incredibile... Allora non avete un solo neurone che salta da una testa all'altra" ridacchiò per poi passare ad avere uno sguardo serio "Questo fatto è assai scocciante."
Il tono della sua voce era inquietantemente serio, sembrava essere una persona completamente diversa sembrava... Più simile a com'è Elisabeth, la sua marionetta. "Il mio era un piano così eccezionale, così spettacolare... Così... Intelligente... No no, non è possibile che voi lo abbiate scoperto..." ridacchiò leggermente "Ho fatto tutto nel modo più impeccabile... E VOI, NONOSTANTE TUTTO, SIETE RIUSCITI A ROVINARE I MIEI PIANI!"
xlx tremavano le mani, sentiva l'ira che gli scorreva per tutto il corpo, le pupille contratte, sentiva il forte bisogno di mettere le mani addosso al collo di qualcuno.
Sbatté i pugni sul tavolo, il suono forte e la vibrazione di esso spaventò soprattutto Enea che si aggrappò subito a Monica.
"VI ODIO VI ODIO VI ODIO"
Ogni vi odio era un colpo.
"VI O-"
L'ultimo colpo non arrivò.
Venne bloccato da una presa salda.
Quella di una bambola dal volto raccapricciante e dagli indumenti da nobile.
La bambola non parlava, trascinava solamente il ragazzino verso un gigantesco portone alla fine della stanza, il quale si aprì rivelando un buio profondo.
"Ci dispiace, Ultimate Ventriloquist, ma dovrai conservare queste energie per la tua esecuzione"
Stephane non ebbe modo di fare resistenza, venne inghiottito dal buio e le porte si chiusero.
L'ologramma riprese forma in uno spettacolo raccapricciante come pochi:
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Lo schermo si fece statico per qualche istante
Il rumore fitto che solo i televisori di una volta facevano diminuì pian piano rivelando il rumore delle onde scrosciare.
A confermare il suono, apparve l'immagine.
Il mare.
Solo il mare e un cielo nuvoloso.
Illuminato dai lampi.
Videro Camille Stephane cadere in acqua.
Gli schizzi della caduta si mimetizzavano con le onde mosse e affilate.
Poco dopo Camille ritornò in superficie, annaspando.
Respirando a pieni polmoni.
Tremava.
L'acqua doveva essere gelida.
Tossì l'acqua che aveva ingoiato e che continuava ad inghiottire, litigando con le onde.
Si guardò intorno. Vedeva solo tempesta e mare.
Si lasciò scappare una risata isterica.
Non voleva morire.
Non aveva fatto tutto quello che aveva fatto per morire.
E non sarebbe mortx così.
Iniziò a nuotare, verso un punto a caso. Ma continuava a venire ribaltato dalle onde.
Un fulmine illuminò di nuovo il cielo.
No.
La stanza.
Era una cazzo di stanza con qualche schermo.
"FATEMI USCIRE! FATEMI USCIRE IMMEDIATAMENTE"
Stephane arrivo ad uno dei muri e diede pugni alla superficie in vetro.
"FATEMI USCIRE, VI HO DETTO CHE VOGLIO USCIRE DI QUI! VOGLIO USCIRE! VOGLIO USCIRE"
Colpì sempre più forte lo schermo, facendo vibrare l'immagine.
"VO-GLIO USCI-RE!!!"
Continuò a ripeterlo ancora e ancora.
Lo schermo iniziò a creparsi.
Gli altri schermi cambiarono immagine.
Non era più il mare.
Erano volti di varie persone.
La maggior parte con lo stesso colore azzurro naturale dellx ventriloqux. Poi una donna dai capelli biondi, poi un ragazzo dai capelli biondi, e infine la bambola Elizabeth Vondershmidt I.
E le immagini si ripetevano in loop, cambiando ad ogni pugno dellx ragazzinx
"I capricci ti faranno fare la fine del topo, Camille. Come quel giorno al luna park."
Le voci e i volti non tranquillizzarono Camille Stephane, anzi, lo irrigidirono, gli fecero dare pugnu con più crudeltà di prima.
"Quante volte ti caccerai ancora nei guai perché vuoi avere qualcosa? Non puoi sempre avere tutto dalla vita."
Le crepe aumentavano.
Era finitx in ospedale perché voleva a tutti i costi salire sulla ruota panoramica.
Aveva ucciso perché voleva riavere la sua bambola.
Aveva mentito e ingannato gli altri ultimates perché voleva uscire di lì.
Le mani erano sporche di sangue e salsedine.
Ma continuava a battere, facendo cadere dei pezzi di vetro in acqua.
È sempre statx viziatx.
Ma non gli importava.
Non era quello che lx spaventava.
Ma quei giganteschi volti che lx guardavano.
Sbatté un'ultima volta i pugni sullo schermo.
Nei vetri fratturati c'era un'immagine distorta e assurda di Elizabeth che lo fissava.
"Meriti davvero di essere un Ultimate?"
La voce non era la sua.
Ne quella di Camille Stephane.
Per quanto potesse fare una differenza.
Lo schermo si ruppe definitivamente.
Ilx ragazzx colpì l'interno che rilasciò una scarica elettrica.
Camille stephane, Ultimate Ventriloquist, rimase folgoratx e morì in quella stanza con l'acqua e schermi spenti.
A recuperarlo furono tre barchette comandate da Berto.
Lo ripescarono.
E lo portarono fuori.
La porta era esattamente nel lato opposto allo schermo rotto.
✩░▒▓▆▅▃▂▁ ▁▂▃▅▆▓▒░✩
Quattordici studenti.
Quattordici studenti erano rimasti vivi in quel gioco di orrori.
E purtroppo erano solo cominciati.
Kyara era destabilizzata.
Aveva appena visto un ultimate, unx ragazzinx talentuosx quanto lei trasformarsi in un assassino, ferire molti dei presenti e perfino ingannarli.
Non riusciva a credere che qualcuno potesse fare così tanto male in così poco tempo.
Non riusciva a credere che qualcuno potesse fare così tanto male in così poco tempo.
Né Enid né Mohan riuscivano a credere a quello che avevano visto e sentito.
Erano sconvolti, paralizzati.
Si sentivano traditi.
Si sentivano degli stupidi per aver insistito, per non volerlo accettare.
E ora stavano male.
Non che gli altri stessero meglio ovviamente.
Ma faceva comunque male.
Tutta quella rabbia, frustrazione, tristezza, paura, vergogna....
Nessuna lingua che conoscessero poteva descrivere come si sentivano.
Mohan sentì qualcosa toccargli la spalla. Si irrigidì di colpo.
"Momo?"
Aster era preoccupato per lui.
L'indiano tremava.
Chiunque lì avrebbe ucciso, no?
Scrollò di dosso quella mano poggiata con delicatezza.
"Ho... Bisogno di stare un po' da solo. Scusate"
Con passo spedito Mohan uscì da quella stanza.
Nessuno aveva le forze di seguirlo.
"Andrà tutto bene, dagli spazio"
Noa diede consiglio ad Aster, lui prese un respiro profondo.
Quattordici studenti.
Quattordici studenti che non sapevano cosa ne sarebbe di rimasto di loro.
Quattordici studenti disperati
Il pomeriggio fu passato elaborando tutto quello che era successo nell'arco di sole 36 ore.
E così dopo cena, tutti rimasero nelle loro stanze.
Non tutti dormirono però.
Due persone in particolare avevano di meglio da fare.
Tirarono fuori entrambi un dispositivo simile ad un telefono.
Entrambi lo accesero.
Ed entrambi attesero che lo schermo si illuminasse con il volto delx rispettivx amatx
Lx primx dei due ricevette subito risposta.
La prima parola di quella chiamata era completamente distorta dalla scarsa connessione. Ma era chiaro che stava dicendo il suo nome.
"- Stai bene?! Sei tutta interx? Hai mangiato? Mi hanno detto che questa mattina avete avuto il primo classtrial e io mi stavo iniziando a preoccupare perché ieri avevi chiuso la chiamata all'improvviso e-"
"*** tranquillo!"
Lxi ridacchio vedendolo così agitato.
Era davvero adorabile.
Lx dispiaceva doverlo far preoccupare così tanto.
"Sto bene, vedi? Non mi è successo niente."
Lui fece respiri profondi.
"Meno male. Mi saresti mancatx troppo. E già ho dovuto aspettare un intero giorno per rivederti"
"Aww... Anche tu mi manchi."
"Hey~! Ammettilo, ti sono un po' manca-"
"SEI IN RITARDO DI MEZZ'ORA TI CONVIENE AVERE UNA GIUSTIFICAZIONE VALIDA O QUI MI LICENZIANO"
Lxi per poco non fece cadere il telefono, preso alla sprovvista dall'altra persona nella chiamata.
"lo so lo so! Ma nel dormitorio c'è una connessione merdosa quindi o faccio il giretto della scuola rischiando come quegli altri, oppure, come ho appena fatto, impreco finché non funziona la chiamata."
Vi fu un attimo di silenzio.
"Non ho capito un cazzo, puoi ripetere?"
"Ma come?"
"FRA IL MIO INGLESE DI MERDA E TE CHE LAGGHI COSA TI ASPETTAVI?"
"Hai già trovato l'altra talpa?"
"Credo di sì: o è pessimo a mentire o è completamente rincoglionita. Sbarazzarsene sarà facilissimo."
Una smorfia inquieta si formò sull'altro.
"Ehi, andrà tutto bene"
"È comunque molto pericoloso. E se ti scoprisse e uccidesse prima lxi? Io- non voglio vederti per l'ultima volta in chiamata, non voglio perderti così."
Abbassò lo sguardo in silenzio.
"Non capisco ancora perché hai accettato di fare tutto questo.."
"Io-"
"Ma sai che forse l'altra talpa manco c'è? Mi sembrano tutti quadrare con i file della scuola che mi avete dato"
"Per quanto ne sappiamo possono essere stati alterati dai robot e tu-sai-chi"
"Voldemort?"
"IL MASTERMIND, DEFICIENTE"
questa volta, la persona nella chiamata si lasciò scappare una risata per quella battuta.
Era difficile farla sorridere in quel periodo.
Non che ci fosse tanto da sorridere: avevano appena perso tre degli studenti da salvare, ilx sux ragazzx doveva trovare e uccidere una persona senza farsi uccidere...
Ma soprattutto
ovunque andasse,
notte e giorno,
sentiva le urla di rivolte e proteste per i motivi più disparati.
Lo schermo ebbe dei glitch e si spense.
Lx ragazzx chiamò per nome l'altro, ma non vi fu risposta.
Una linea rosso sangue disegnò nello schermo un occhio.
"Buonasera, talpa. Spero ti stia godendo il gioco"
Il telefono emise una voce alterata, assomigliava molto a quando Jerry Berto e Otto parlavano in coro.
Imprecò nella sua lingua natia, presx alla sprovvista.
"Non potevi venirmi a parlare di persona? O almeno mandare uno dei mono?"
"Non è ancora il momento di mostrarmi in carne e ossa, mentre i miei cari bidelli meritano di ricaricarsi. Ma veniamo a noi: entro una settimana-"
"Devo far fuori l'altra talpa, lo so ho letto il contratto"
L'occhio si assottigliò.
"Non vedi l'ora, vero? Di avere la tua vendetta, di far soffrire chi ti ha commesso un torto"
Lx ragazzx sbuffò.
"Cerchiamo solo di finire sta storia il prima possibile"
"Come desideri. Ma questo non era l'unico motivo per cui ti volevo parlare ovviamente."
Una luce rossa si accese sulla meninge dell'Ultimate.
All'improvviso sentì una forte fitta alla testa. Come un coltello che affondava pian piano il cranio.
Si morse il piatto trattenendo le urla.
"Non rovinare il divertimento per i tuoi compagni. Non mi interessa se ti dispiace che la tua classe debba soffrire, l'esperimento non va alterato."
Faceva male.
Faceva tanto male.
"Chiaro?"
"Si"
La luce si spense.
Le talpe rimasero da sole.
Con solo le stelle a far loro compagnia.
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End of arc 1
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BUONA SERA!
Il mio primo arco è finalmente finito il mio primissimo arco narrativo🥺
Sono molto felice di avere ancora motivazione con questa storia.
Voi invece? :D
Vi sta piacendo la storia? Qualche commento sul class trial?
Prossimo arco iniziamo ad esplorare la vera lore della storia! Oltre alla presenza attiva delle talpe. Come vi sembrano dall'ultima scena?👀
E i loro amichetti speciali?
Prossimo capitolo ci metterà più tempo ad arrivare perché devo preparare una cosina speciale per accompagnarlo quindi mi prendo un piccolo hiatus per fare tutto bene bene bene😔.
Also mi scuso se magari i personaggi non rispecchiavano molto il carattere che mi è stato dato o se ho fatto male qualche reazione, se avete qualsiasi tipo di critica, benché sia costruttiva, la accetto volentieri.
Ringrazio tutti voi per la partecipazione e la lettura! Ci rivediamo nell'arco 2!
Byeee!
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