Dopo qualche minuto di incredibile tranquillità, vari rumori metallici si sentirono dalla cucina, seguiti da due voci che chiedevano a qualcosa di fermarsi e smettere di correre.
Il gruppetto si guardò confuso e corse verso il foro che dava sulla cucina, lx due Camille si arresero all'osservare a debita distanza per riuscire a vedere qualcosa dal loro metro e tanta voglia di vivere.
"Jack! Kazuko! Tutto apposto?" Chiese Enid infilandosi con tutto il busto dentro il foro.
Una voce dall'accento scozzese rispose quasi subito.
"Si! O almeno, stiamo bene. Ma abbiamo trovato un robo strano che ci stava spiando"
Un ragazzo dai capelli rossi e disordinati apparve dall'altro lato.
Kyara notò che lo scozzese indossava una benda all'occhio. Cercò di non fissarla troppo.
"Ah, nuova gente! Piacere, sono Jack Johnson! Ultimate Comedian"

"E il musone di là è Kazuko Hashimoto, Ultimate Fencer"
Lo spadaccino non disse nulla, si avvicinò tenendo sotto il braccio un robot dalla testa quadrata ma molto smussata sugli spigoli

I ragazzi nella mensa guardarono il robot che li osservò con i suoi occhietti formati da due lucette, una azzurra e rettangolare e l'altra obliqua e rossa, di due schermi.
Aveva sicuramente un aspetto bizzarro: gli arti erano dei cilindri, anch'essi smussati e grossi quansi quanto il busto che era coperti da una camicetta blu. Le braccia a penzoloni avevano dei piccoli cilindri che evidentemente erano le dita delle mani. Oltre ai due schermi degli occhi c'era un terzo, in parte coperto da un grosso naso turchino, con una linea luminosa che prese subito a muoversi in base all'intensità della sua voce quando si mise a parlare:
"Oh-oh..."
"OMMIODDIO MA SEI BELLISSIMO! MA CIAO PICCOLINO, COME TI CHIAMI?" Nicole si affacciò di tutto petto verso la cucina fissando con occhi ricolmi di tenerezza il robottino che li fissava un po' preoccupato.
"Non..non dovvei pavlavvi fino all'annuncio con gli altvi..." La voce non era propriamente una voce, era bensì un insieme di suoni elettronici acuti che simulavano una voce, ma per qualche motivo non riusciva proprio a fare il rumore giusto per la erre.
"Uhm... Vi siete tutti svegliati giusto?"
"Beh sì" disse Mohan cercando conferma nelle nuove arrivate di cui due annuirono e una stava cercando di fare una scala per vedere dall'altro lato insieme allə ventriloquə.
"Ok, buono. Uhm... Potveste mettevmi giù? Devo povtavvi tutti nel covvidoio pev l'annuncio" disse cercando di divincolarsi, al che Mohan chiese gentilmente a Kazuko di appoggiare il robot, al che sbuffò ma alla fine fece quanto chiesto.

Quando Noa vide un robottino alto sì e no un metro, con una camicetta blu che chiedeva a tutti quanti di mettersi in fila per due (rigorosamente tenendo la mano con il compagnetto di fila), si domandò se avesse fumato qualcosa di strano di recente, ma alla fine decise di non mettere in discussione quello che era probabilmente il loro rapitore e prese per mano Aster nella fila che aspettava incuriosita che il robot aprisse il portone tra le stanze con i quadri e la sala mensa.
Già all'uscio poteva intravedere il lungo corridoio dalle pareti verde foresta tagliate da altissime vetrate illuminate fortemente di bianco. I passi dei diciassette ultimates ticcettavano sul parquet, e molti, come Noa, percepirono un sentore di serietà e solennità nell'architettura stessa di quel corridoio, una sensazione di già vissuto, ma senza capire quando o dove.

Arrivarono alla fine del corridoio, che culminava in un semicerchio leggermente più largo, e videro in centro altri due robot che li aspettavano.
Il robottino che li aveva accompagnati corse dagli altri robot: "VAGGA VAGGA-"
Ricevette quello che probabilmente era un ceffone sulla nuca dal più tozzo dei due.
"NON URLARA! NON TU SERVE URLARE! CHI TI HA DETTO DI URLARE?" Lo sgridò sempre il tozzo.
"Ma stai uvlando puve tu.." piagnucolò il primo.
Il più snello e più alto, anche se di poco, dei tre girava l'occhio sinistro in senso orario per poi emettere dei cigolii allarmati.
"OH NO, SIAMO IN RITARDO!SIAMOINRITARDOSIAMOINRITARDOSIAMOINRITARDO! OTTO PERCHÉ CI HAI MESSO COSÌ TANTO A SVEGLIARLI?"
"Hm? Li dovevo svegliave io?"
Un beep acutissimo per poco non fece sanguinare le orecchie degli adolescenti talentuosi, dopo di che il robot smilzo sembrò tirare dei respiri profondi e subito i tre si misero in riga con le loro voci che si sincronizzavano in un unico messaggio.

"Ultimate Euvopei!"
"È con immenso piacere che diamo il via al vostro semestre alla LITAUE"
"Noi saremo i vostri umili bidelli robotici"
"Otto"

"Berto"

"Jerry"

"Come per ogni scuola le regole sono importantissime"

"Ben detto Jevvy!"
"Grazie... Otto...
Quindi vi presentiamo le regole per il vostro soggiorno nella scuola"
Tutti e tre proiettarono una luce rossa dall'occhio destro formando uno schermo con delle scritte che si alternavano.

Regola 1: danneggiare l'edificio o entrare zone vietate è severamente punibile di morte

"Aspetta... Ha detto morte?"disse Nicole confusa

Regola 2: per uscire dalla scuola bisogna "diplomarsi" vincendo un killing game.

Enea spalancò la bocca leggendo le parole killing game sentendo il brusio farsi sempre più forte tra gli altri.

Regola 3: per vincere il killing game bisogna uccidere una persona senza venire scoperti degli altri giocatori. Ciò verrà stabilito tramite un processo di classe.

La confusione di tutti si trasformò per molti in ira.
La voce più potente e stridula (non ché quella che durò più a lungo) fu di certo quella della doppiatrice, Nicole, che iniziò a gesticolare nella sua logorrea:
"EEEH!? Che cosa?! Siete fuori di testa, questo è sicuro. Mi avete vista? Non ho intenzione di sporcarmi le mani di sangue! No no! Non potete bloccarmi qui dentro! Anzi, voglio andarmene, esigo la via d'uscita, ora! Non ho voglia di stare a sentire una parola di più. Uccidere?! Sono ancora troppo giovane e carina per morire così! È ingiusto, non lo accetto!"

L'ologramma proiettato dai robot si distorse un secondo, al ché i ragazzi notarono che lo smilzo, jerry, li stava guardando male con le mani sui... Non aveva effettivamente dei fianchi, ma se li avesse avuti sarebbero stati più o meno lì.
"Non ho finito di elencare le regole. Vi prego di non interrompermi e lasciarci finire-"
"Tutto ciò è stupido..." Mormorò Monica
"Ehi! Ho detto di lasciarmi finire!"
Franco si aggrappò a Salvatore che, prima di qualsiasi intervento dei bidelli, si affrettò a dire "signori, sapete che illegale vero?" Il robot più tozzo lo guardò e chiese
"Chi?"
"Uh, vo-"
"CHI TE L'HA CHIESTO COGLIONE! Ora finiamo con le regole prima che a Jerry parta una sincope"

I robot ripresero ad elencare le regole, ma l'attenzione generale si perse sia per lo shock della notizia, sia perché la lista sembrava essersi fermata alla Regola 30: modificare in alcun modo l'uniforme scolastica è severamente proibito.
L'ologramma rosso sparì lasciandone impressi negli occhi degli adolescenti quelle macchie fastidiose che si formano dopo aver visto a lungo una luce particolarmente forte.
Jerry emise dei cigolii simili ad un sospiro di soddisfazione, finché non sobbalzò alla vista di Kyara. Indicò la ragazza emettendo un allarme.
"ERRORE! ERRORE! VIOLAZIONE DELLA REGOLA N30!"
Kyara si guardò addosso e vide il nastro lavanda con cui aveva decorato il vestito dell'uniforme
"Jerry, dimmi che posso bruciarla, Jerry."
Berto aveva alzato il braccio e la mano si era aperta a mo' di coperchio rivelando un lanciafiamme.
Jerry annuì.
Il robot sparò e il nastro prese fuoco.
Kyara sentì una fitta al cuore.
Se lo tolse immediatamente e il fiocco volò splendente di arancione verso i tre robot che subito lo pestarono.

Jerry prese parola:"oh be', per questa volta la fanciulla è perdonata. Bene! Noi vi aspetteremo in sala mensa per il pranzo, vi consiglio di sbrigarvi o dovrete saltare il pasto che, si sa, è molto dannoso per un essere vivente. A dopo!" E i tre corsero via lasciando gli ultimate sconvolti, arrabbiati e confusi in quella stanza.

Kyara guardò il nastro perdere quel vivace color lavanda contro le fiamme che lo annerivano sempre di più.
Il suo fantastico anno scolastico sarebbe veramente diventato un Killing Game spietato? I suoi compagni assassini e cadaveri? Le sue speranze bruciate e sostituite da una nera disperazione?

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BUONASERA:D
SONO FINALMENTE RIUSCITA A FINIRE IL PRIMO CAPITOLO!!
Chiedo scusa per quanto tempo mi ci è voluto, ho avuto svariati problemi con le grafiche, MA ALLA FINE CE L'HO FATTA.

Quindi ditemi:
Siete intrigati? Ho scritto bene i vostri personaggi? Considerando anche che essendo un capitolo di introduzioni non ho potuto mettere troppo o non lo terminavo più.

Le grafiche vi sono piaciute? Se dite di no non mi offendo

E che ne dite dei mono?
Vi sono piaciuti? Quale vi interessa di più al momento? Scommetto Otto/hj

Detto questo, ci rivediamo al prossimo capitolo!