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Il giorno si sveglia.

E una mattina di più.

Una nuova gita fuori, e un nuovo elenco che crescita ancora e sempre, a ciascuno dei nostri passi oltre le mura.

Eccolo di nuovo, questo stesso tormentone.

Galoppare in linea ritta, instancabilmente.

Poi un primo fumo verde, e dispersione delle formazioni.

Gli stessi alberi, le stesse foreste, gli stessi fiori.

I giganti poi i devianti.

Per il momento, tutto va bene.

Alcuni predatori rapidamente eliminati.

Ma come in un gioco, il ritmo accelerasi, il livello aumenta, e quella che tutti temerono, esplode nel cielo.

Il fumo rosso che irrigidisce le nostre viscere da la nostra partenza, di nostre paure è la sovrana.

Rossi come il sangue, rossi come i sentimenti.

Il colore della rabbia e dell'inferno.

Chi è, questa volta ?

La squadra del Mike, Hanji o Nanaba ?

E anche se, imparavamo i nomi dei sfortunati quello tra sei mesi, questo sarebbe ancora troppo presto.

Perché in questo momento, i soldati sperono.

Un amico, un amante, un fratello.

Tutti possono morire, nessuno è esentato.

Ma, ogni resta silenzioso.

La mascella tese, i lineamenti disegnati, gli occhi, all'orizzonte, sommersi.

Continuare di avanzare, senza tornare indietro.

Uccidere ancora più di giganti, rimuovere i immagine finestre che invadono i nostri spiriti, a ogni chilometro.

Poi tra qualche minuto torneremo, vivi o morti, su queste mura della prigione.

Allora, inizieremo a pregare, piangere e onorare i corpi dei nostri compagni strappati.

Guariremo le nostre ferite con tempo, rancore e allenamento.

I posti vuoti saranno rapidamente sostituiti da nuovi soldati, nuovi amici, nuove tombe.

I legami verranno forgiati e approfonditi

I sentimenti negativi saranno dimenticati, a beneficio dell'umanità.

Fino alla prossima spedizione.