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Giorni erano trascorsi da quando l'assistente e il capitano erano stati lasciati nella fortezza di Utrecht. Appena era stata data la notizia dello stato di salute del Comandante Erwin, il Capitano era corso da lui a fornirgli il suo supporto. Voci dicevano che avesse perso un intero braccio, strappato via dal morso di un gigante.
Nel tempo durante il quale i due avevano atteso, dire che era accaduto il finimondo sarebbe stato riduttivo: Reiner e Bertholdt si erano rivelati essere il gigante colossale e il corazzato, Eren era stato rapito, la maggior parte dei veterani uccisa, Ymir aveva abbandonato colei che oramai era Historia Reiss.
Quando l'assistente era stata chiamata dal capitano nella stanza dell'oramai curato comandante, sentendo il lungo resoconto di ciΓ² che era accaduto si era sentita come se avesse iniziato un libro e poi fosse saltata direttamente alla conclusione. Espressione che in seguito il Capitano Levi aveva condiviso a pieno.

<< Un nuovo problema comunque potrebbe essere il "gigante bestia". >>
Fu quest'ultima frase ad attirare in particolare l'attenzione della ragazza:<< Il gigante bestia? >>

Il corvino drizzΓ² lo sguardo verso di lei, muovendo solo le labbra per chiederle se sapesse qualcosa. Lei scosse il capo, dopo una certa esitazione.

Uscirono quindi dalla stanza nella quale era stato alloggiato il Comandante con la massima comoditΓ  possibile, un mero compenso per il suo attuale stato fisico.

<< Anche Eren Γ¨ in infermeria. >> La informΓ² il capitano mentre attraversavano il corridoio.

<< Oh. Beh, allora credo che andrΓ² a salutarlo dopo. Grazie mille. >> AccennΓ² un sorriso di cortesia.

<< Vado... anche io da lui. Possiamo- >> Si fece come cupo, stringendo le braccia al petto e rimanendo con la bocca leggermente aperta.

Lei lo guardΓ² quasi impaurita:<< Tutto bene Capitano? Le fa male la gamba per caso?>>

<< No. Non mi fa male. Ci vediamo dopo. >> Attraversò velocemente la porzione di corridoio rimanente e sparì dietro una porta.

Ginevra rimase per qualche secondo, se non un intero minuto in un certo stato di confusione, per poi dirigersi verso quella che presumeva fosse la direzione per l'infermeria.

Aprì la porta cercando di fare il minor rumore possibile, stringendo porta con le mani per limitare il cigolio. Si trovò davanti al letto di Eren, comodamente occupato da quest'ultimo profondamente addormentato. Sopra il letto aveva poggiato la testa Mikasa , seduta su una sedia e anche lei con gli occhi chiusi e le labbra rosa semi-schiuse.

Armin la salutΓ² con la mano, senza emettere alcun rumore. Lei gli fece cenno di uscire per parlare senza svegliare Eren e Mikasa.

Si richiusero la porta dietro le spalle.
<< Allora? Il comandante come sta?>>

<< Beh, è passato solo qualche giorno da quando lo hanno ricoverato. Sta meglio ma non così bene. >> Sussurrò, scrollando le spalle.

<< E cos'ha detto? Diventiamo la nuova squadra del capitano o no?>>

<< Che? Squadra del capitano?>> Lo guardΓ² confusa.

<< Non te l'ha detto? Il comandante vuole riformarla. Con la faccenda di Historia, la gendarmeria alle calcagna... Gli fa comodo. Dobbiamo proteggere Eren. >>

<< E chi ci sarebbe in questa squadra?>>

<< Noi tre, poi Jean, Sasha e Connie... E Historia. >>

Era, in fondo, felice che finalmente fossero di nuovo tutti insieme nonostante la svolta ulteriormente drammatica che aveva preso la situazione.

<< Probabilmente smetterai di essere "assistente provvisoria".>> Il biondo le sorrise, ma la ragazza non ricambiΓ². Non era ancora del tutto sicura che il capitano l'avrebbe tenuta con sΓ©, nonostante le grandi migliorie nei loro rapporti e lei che aveva iniziato a prendere autonomia.

Ne ebbe poi la riprova quando Ι™lΙ™ caposquadra Hange piombΓ² nell'ufficio del Capitano, con dietro Moblit e Nifa:<< Siamo venuti a prelevare la ragazza!>> Rivolse un grande sorriso a Ginevra.

<< PerchΓ©, se mi Γ¨ permesso...?>>

ƏlΙ™ Caposquadra parve fermarsi per un attimo nel suo moto perenne alimentato dalla sua grande energia, per poi piegare di nuovo le labbra in un sorriso, questa volta simile ad un ghigno:<< Sei sicuro che non la vuoi piΓΉ come assistente, Levi? Non mi sembri molto convinto. >>

La castana sì voltò meccanicamente verso il Capitano guardandolo quasi come una sottospecie di traditore, mentre lui reclinava la testa poggiando il mento sul petto e incrociando le braccia.

<< Sei davvero, davvero sicuro?>>

Il corvino non replicΓ² in alcun modo, lanciando brevi occhiate alla ragazza ad intervalli regolari.

<< Bene allora!>> Esordì Hange, prendendo la ragazza per un braccio e trascinandola via:<< Ti divertirai un mondo con noi!>> Alzò la voce con una leggera punta di irritazione per farsi sentire dal capitano, poi sbatté la porta dietro di sé.

Ginevra la guardΓ² con una certa aria smarrita, mentre gli occhi neri assumevano le sembianze di quelli di un cane bastonato. Hange le pose una mano sul capo e le lasciΓ² delle leggere pacche sulla testa:<< Non ti preoccupare. >>
Estrasse poi una piccola ampolla dalla tasca:<< La vedi questa?>>

La castana annuì:<<Cosa c'è dent-?>>

ƏlΙ™ Caposquadra alzΓ² il braccio e gettΓ² l'ampolla a terra, facendola schiantare violentemente contro il suolo e ridurre in frammenti bagnati dal contenuto.

<< Ora, dovrai scusarmi un secondo>> Le sussurrΓ² sorridendo, per poi assumere un aspetto indispettito:<< Ma Γ¨ possibile?! Non sai tenere in mano neanche un ampolla?!>> AlzΓ² notevolmente il tono della voce, spalancando la porta dell'ufficio del Capitano.

<<Riprenditela indietro, Levi! Io non la voglio! Guarda che disastro! Pensare che ci avevo messo un mese a farmela procurare! Un mese dico!>> La prese per la spalla e la strattonΓ² all'interno della stanza:<< Vado da Erwin adesso. Col cavolo che la faccio spostare nella mia squadra!>> E dopo aver lasciato una rapidissima e leggera pacca sulla spalla della ragazza, chiuse di nuovo la porta.

Levi vide Willard che si guardava i piedi con certo disagio. Infine però non gli dispiaceva che non fosse andata via. Aveva già iniziato a rivalutare la sua scelta quando aveva chiesto ad Erwin di spostarla sotto un'altro superiore e una volta ufficializzato che sarebbe andata nella squadra di Hange, nonostante avesse cambiato idea sarebbe stato complicato tornare indietro. Sì perché doveva ammettere che sentiva di avere bisogno di una persona al suo fianco. Gli piaceva stare da solo, non essere solo. E poi, rispetto a Hange, era sicuramente più calma e meno fastidiosa quando non cedeva alla stretta del panico o della distrazione. Certe volte avrebbe davvero voluto gridarle contro di svegliarsi. Era irritante essere escluso dal piccolo mondo nella sua testa.

<<Bentornata, allora, assistente.>> Furono le uniche parole che le rivolse, ottenendo un sorriso rilassato da parte dell'assistente oramai non piΓΉ provvisoria.

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Finalmente AOT e' tornato, eh? Non vedo l'ora di vedere il primo episodio! Prossima settimana pubblicherΓ² il capitolo 18, ovvero (probabilmente) il piΓΉ importante di tutta la ffπŸ§šβ€β™€οΈ

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