𝐗𝐕

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Il silenzio era sceso in maniera piuttosto pesante e definitiva dopo che il Capitano Levi aveva scambiato ' qualche parola' e quasi un calcio giΓΉ dalle scale con il Reverendo, che se ne stava nel suo angolo con aria mesta e pallido in volto. Cercava con tutte le sue forze di non mostrare la sua emozione prevalente, senza grande successo.

<< Cos'Γ¨ accaduto, Capitano?>> TentΓ² di ricevere spiegazioni l'assistente, anch'essa, con scarso risultato.

<< Hai visto e sentito. >>

Era vero. Anzi, aveva fatto particolarmente attenzione, poco dietro la schiena del Capitano. Non essendo egli molto alto, non aveva fatto fatica ad assistere all'evento.

<< Era ovvio che sarebbe successo questo. Con le mura che sono crollate. >>

Guardando la mandria di persone seguita da lamenti e sguardi rivolti inesorabilmente verso il suolo, le erano tornati alla mente i racconti dei suoi genitori: le persone che fuggivano, le macerie... Lei non avrebbe potuto ricordare.

Il Capitano si alzΓ² solerte, quasi sospirando di fronte al ritardo di Hange e la assistente assorta per l'ennesima volta nei suoi pensieri. Aveva evidentemente qualche problema o lei, Armin ed Erwin facevano parte di una specie umana a parte? Anche Hange, adesso che ci pensava, non era da meno. Era perfino piΓΉ fastidiosΙ™, quando iniziava a ragionare ad alta voce di cose per lui futili.

Si sedette quindi accanto all'assistente, passandole una mano davanti allo sguardo perso nel vuoto invano. AvvicinΓ² quindi il volto, cercando di entrare nel suo campo visivo: << Willard, sei morta?>>
Le scosse la spalla, finalmente divenendo bersaglio della sua attenzione. La ragazza osservΓ² sorpresa gli occhi blu che tendevano al grigio e boccheggiΓ² arrossendo dopo essersi accorta della sua distrazione:<<No... Per ora...->>

<< Cosa volevi dirmi prima?>> La fissΓ² talmente intensamente che il volto le divenne rosso acceso, quasi la stesse incenerendo con lo sguardo.

<< Ecco...>>

<< Per caso te la sei fatta addosso?>>

<< No... No! Ecco... È complicato, però- uhm- io-... >>

<< Dillo e basta.>> Il tono indulgente si trasformΓ² in serio:<< Diretta. >>

<< Credo che Christa... Historia Reiss... C'entri con tutto questo.>>

<< Chi?>>

<< Christa! La ragazza bionda alta più o mano così, molto carina...>> Esitò un secondo, pronunciando la seconda parte della frase con una certa asprezza: << Quella che sta sempre con Ymir... >>

<< Aspetta, la sorella di Armin? >>

<< Sì! Cioè, no! Armin non ha una sorella... Ma comunque, credo lei abbia capito. >>

<< Cosa ti fa dire questo?>>

<< Ecco io ho parlato con Kenn->>

<< Scusate il ritardo! >> Hange si fece sentire a gran voce, accompagnatΙ™ dal povero e trafelato Moblit, che cercava con tutte le sue forze di trascinare lΙ™ superiore fuori dalla stanza, in un luogo dove sarebbe dovutΙ™ essere discreto tempo prima.

<< Dobbiamo andare, Caposquadra! >>

<< Aspetta ancora cinque minuti, Moblit. >>

<< Lo ha detto cinque minuti fa!>> Fu l'ultima obiezione che il giovane fece nei suoi confronti, per poi tacere sconsolato.

<< Reverendo. Il tempo scorre. Prenda una decisione. Se dirΓ  qualcosa lo dica adesso. >> Gli si avvicinΓ² con occhi scintillanti come fiamme di ira e determinazione.

L'uomo scosse perΓ² il capo, ingoiando l'ennesima grande massa di saliva: << Non posso dirvi nulla. Anche gli altri credenti vi risponderanno la stessa cosa. >>

A quella frase, al suono scandito di quelle precise cadenze e parole, lΙ™ Caposquadra parve perdere le staffe per un momento. Divenne prima rossΙ™, poi quasi verde dalla rabbia. Divenne visibile la vena gonfia sul collo e la cassa toracica e le narici si allargavano con pesanti respiri: << Grazie mille! Menomale che me lo hai detto!>>

<< È una questione troppo grande perchΓ© possa decidere un singolo individuo. >> TentΓ² di giustificarsi, parlando piΓΉ a sΓ© stesso che allΙ™ Caposquadra: << Il nostro credo delle mura esiste per obbedire ad una grande volontΓ ...>>

<< E di chi?>>

<< Posso solo dirvi il nome di chi Γ¨ stato designato per essere protetto. Ho sentito che Γ¨ entrata a far parte del Corpo di Ricerca. >>

Ginevra scosse i braccio del Capitano, come ad indicargli che era proprio di Historia che il reverendo stava parlando.

<< Il suo nome Γ¨...>>

<< Caposquadra! >> La voce di una ragazza irruppe nella stanza insieme alla proprietaria, la quale stringeva tra le mani una pergamena:<< Sono Sasha Braus annata 104 del Corpo di Ricerca!>>

Si levarono mormorii di sorpresa e, perchΓ© no, contentezza tra i suoi conoscenti.

La ragazza si fece spazio nella stanza:<< Mi scusi Caposquadra, questo Γ¨ per le- >>

<< Portate qui quella ragazza. Forse lei conosce la veritΓ  che a noi non Γ¨ dato sapere. >>

LΙ™ Caposquadra ignorΓ² Sasha, spalancando gli occhi all'affermazione del Reverendo:<< Se Γ¨ del 104... Adesso Γ¨ in prima linea!>>

Eren non se lo fece ripetere, correndo verso l'uscita, senza neanche guardare dove stesse andando:<< Dobbiamo sbrigarci !>>

La povera Braus, che aveva tentato di contattare Hange, venne travolta e mandata a terra, attirando finalmente l'attenzione da lei richiesta.
Sì alzò senza esitazione, presentando in modo definitivo il documento:<< Dopo aver fatto rapporto alla base del Corpo di Ricerca, i signori superiori mi hanno dato un documento da consegnare!>>

<< Un documento? Va bene... >> Rispose, spiazzatΙ™ dal fervore della giovane, scambiando il messaggio con una patata bollita:<< Comunque, chi Γ¨ questa ragazza?>>

<< È la più bassa del 104° >> asserì Eren.

<< Ha i capelli lunghi e biondi e... È molto carina. >> Aggiunse Armin

<< È quella che sta sempre con Ymir. >> Concluse Mikasa, facendo finalmente riconoscere di chi stavano parlando.

<< Eh? Ymir?>>

Uscirono dalla stanza in grande fretta dopo che il Capitano ebbe comunicato qualcosa allΙ™ Caposquadra, lasciandolo poi da solo con la sua assistitente.

<< Uhm... Allora che facciamo, Capitano?>> DomandΓ², facendo oscillare i piedi nell'aria appoggiando anche le mani sulla panca dove era seduta.

<< Possiamo giocare a carte. >> Rispose, con un sarcasmo che non fu pienamente colto dall'altra.

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