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Il sole riusciva a malapena passare attraverso le tende della piccola stanza nella quale alloggiava Ginevra, ripresasi da qualche ora dopo il malore che aveva avuto. Le avevano ordinato di non alzarsi nΓ© sforzarsi e di tenere ferma la testa. L'unica cosa che poteva fare era pensare e fissare il soffitto, il che non migliorava il suo umore.

Che vergogna, era finita tra i feriti senza neanche combattere. Si trattenne dallo scuotere il capo come faceva solitamente pensando alla collezione di figuracce nel corso della sua vita.

Poco dopo il suo risveglio una subordinata dellΙ™ Caposquadra Hange, Nifa, era stata tanto gentile da raccontarle ciΓ² che era successo, nonostante si intuisse dal fatto che riuscisse a udire la voce di Eren attraverso il muro.

<< Probabilmente i tuoi compagni di addestramento si trovano tutti ad Orvud. Tranne Eren, Mikasa, Armin e Jean, ovviamente. >> Le aveva sorriso, appoggiando il bicchiere d'acqua che le aveva portato:<< Non che abbiano molto da fare, comunque. Se ne staranno tutto il giorno a chiaccherare. >>
Ginevra l'aveva poi ringraziata senza chinare il capo come era abituata a fare e l'altra era uscita, lasciandola sola nella stanza e piena di noia.

"ChissΓ  che sta facendo il Capitano. " Si domandΓ². Le avevano detto che era stato lui a portarla sulla carrozza. Era sinceramente sorpresa dal fatto, specialmente dopo quello che aveva combinato. Santo cielo, non era neanche da lei dire certe cose! E la ferita alla testa non era una scusa. Lo schiaffo se lo era meritato. Avrebbe guardato dove mettere i piedi la prossima volta. Lo diceva, il signor Ral, che lei era piΓΉ goffa di un uomo bendato su una montagna.

Le veniva quasi da piangere. Forse non si era ripresa del tutto dalla commozione. Avrebbe voluto scusarsi con il capitano. Ora che ci pensava, nel portarla nella carrozza, il capitano si era probabilmente fatto male. Era il soldato piΓΉ forte dell'umanitΓ , certo, ma ora che a camminava con fatica senza bastone non doveva essere stato un piacere trasportare un sacco di patate di sessanta chili e piΓΉ. Era abbastanza in carne rispetto alle sue compagne di addestramento, anche se il duro lavoro e un po' di addominali l'avevano aiutata. Non che fosse migliorata nel campo della capacitΓ  fisica, ovviamente. L'unica cosa che le riusciva piuttosto bene era lo scontro corpo a corpo. Una volta aveva battuto Reiner.

Fantastico, era passata da Nifa a come aveva lussato la spalla a Reiner e lui le aveva quasi rotto il naso mentre Shadis sembrava quasi divertito dallo scontro. Si stava proprio annoiando.

Al contrario, i pensieri di Levi erano tutt'altro che noiosi. Si era diretto da Erwin, che stava parlando in una stanza con Pixis. Si era sorpreso che lo avessero lasciato entrare e visitare Erwin, dato che era stato arrestato da non così tanto tempo. Ma non era questo che lo tratteneva nei suoi pensieri. La questione di Willard e Petra non tornava: Lei diceva di averla conosciuta solo di vista, il signor Ral invece che da piccole si erano conosciute abbastanza bene. Ora che ci pensava, anche Petra aveva negato di conoscere qualcuno nel gruppo reclute, in particolar modo Ginevra.

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Aveva sentito da Willard mentre parlava con Armin, quando ancora Levi la chiamava 'tremarella' dato che non aveva la piΓΉ pallida idea di come si chiamasse, che i due si erano trovati vicini al punto in cui Petra si era fermata. All'inizio non ci aveva dato peso, neanche aveva associato i due eventi tra loro. Ogni cosa sembrava suggerirgli che la sua assistente gli stesse nascondendo qualche fatto. Tutto era collegato, eppure niente sembrava tornare.
Qualcuno stava dicendo il falso, o forse tutti e tre. E non se lo stava immaginando. Certo, l'insonnia gli tirava brutti scherzi a volte, ma non così fitti e arguti. Non era una persona fantasiosa.

<<Levi, volevi parlarmi? >> Udì la voce di Erwin che lo portò ad annuire meccanicamente, entrando nella stanza e richiudendo la porta dietro di sé dopo aver salutato Pixis. Sarebbe andato dopo a trovare Ginevra, aveva problemi più gravi di cui occuparsi e dannazione, doveva anche concedersi un minuto di riposo. Quello che invece non si sarebbero concessi presto gli abitanti di Stohess.

<< Ma... Quello Γ¨...>>

<<Impossibile... Nelle mura? >>

<< È un gigante !>>

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Innanzitutto parto con il dire che- woooo 😳 ... non pensavo di arrivare in fondo all'arco per davvero. Grazie a chi ha letto fino a qui haha.
Ho giΓ  pronti i capitoli 11,12,13 . Credo prenderΓ² una piccola pausetta di intermezzo per riordinare delle cose ( tipo 1-2 settimane) e poi pubblicherΓ² l'indice del nuovo arco narrativo.

Comunque, domanda per tutti, come diamine dovrei intitolare questo libro? No, veramente, non ne ho la più pallida idea ☠️

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