27.Something

Dire che Jimin era agitato era davvero poco, molto poco.
Si cambiò almeno 5 volte, sospirando: non riusciva a vedersi carino con nessuno dei vestiti che possedeva, quindi optò per qualcosa di ovvio e decisamente semplice.
Indossò una maglia bianca, una felpa del medesimo colore con la scritta "Serendipity" (regalo di sua nonna per il compleanno, la adorava) ed un paio di Jeans.  Prese il giubbotto e infilò le scarpe, chiedendosi se sarebbe riuscito ad arrivare in orario per l'appuntamento.
Sentiva l'ansia salire ad ogni passo che faceva verso la sua meta, controllando l'orario sul suo telefono.
"Sii te stesso, Jimin, andrà tutto bene." gli aveva detto sua nonna.
Arrivò al punto esatto in cui si erano dati appuntamento, sentiva le mani tremare, non vedeva Jungkook da nessuna parte ed il posto era illuminato solo dai lampioni.
Aspettò un po', seduto sulla panchina lì vicino, faceva davvero freddo.

"Jimin-hyung!" urlò qualcuno, era Jungkook, correva verso di lui. "Oddio hyung scusa il ritardo!"
Il biondo si alzò, andandogli incontro. "È tutto okay Kookie, non sono qui da molto."
Le loro mani si intrecciarono automaticamente, e il freddo che il maggiore provava non lo turbò più, Jungkook era un termosifone vivente. Lasciando che fosse il più piccolo a decidere dove andare, Jimin si lasciò guidare, senza dire assolutamente nulla.
"Chiudi gli occhi." disse ad un certo punto il minore, con un sorriso furbo. "C-come?" il biondino non era certo di aver capito bene le sue parole.
"Ho detto che dovresti chiudere gli occhi ora, devo accompagnarti in un posto, non avere paura."
Fidandosi, il maggiore chiuse gli occhi, nonostante non si sentisse propriamente a suo agio in quel modo. Le mani calde del castano però lo rassicurarono, portandolo per una strada che non avrebbe saputo riconoscere in quel momento.
"Ecco, Jiminie, siamo arrivati." Jungkook gli lasciò un bacio dolce sulle labbra prima di sfilargli con delicatezza la benda dagli occhi.
Ciò che vide lo lasciò letteralmente senza parole, era magnifico.
Si trovavano al centro del parco, dove una struttura circolare con alcune colonne, forse un vecchio monumento, aspettava solo loro. Era illuminato da svariate candele, tutte di un delicato color lilla, vi erano anche dei fiori del medesimo colore. Aveva visto cose del genere solo nei film, era sicuro di avere l'espressione di un bambino davanti ad bastoncino di zucchero filato.
"Ti piace?" chiese insicuro il castano, si vedeva che era molto spaventato da una possibile reazione negativa.
"T-tutto questo... per me?"  il biondino si avvicinò lentamente al monumento, salendo i pochi gradini che vi erano. Jungkook lo raggiunse, abbracciandolo da dietro, mentre Jimin si appoggiava alla balconata di ferro battuto che circondava quasi tutta quella casupola così particolare; probabilmente un dettaglio che era stato aggiunto negli anni per pura e semplice sicurezza.
"Jungkookie, tutto questo è bellissimo." sussurrò incredulo, osservando le stelle che fuori sembravano salutare i due ragazzi.
"I-io avevo paura davvero che non ti sarebbe piaciuto affatto. E invece sembra che ti piaccia, sono così felice."
Jimin si staccò dall'abbraccio, osservando negli occhi l'altro, occhi nei quali si rifletteva la luce infinita delle stelle, occhi che mandavano tante emozioni in una volta sola.
Ed erano tutte per lui.
"Avrei amato ogni cosa fatta da te, Kookie, sia chiaro." Non seppe nemmeno lui dove trovò il coraggio per dire tutto ciò che sentiva.
"Tu sei davvero tanto speciale Jungkookie, e pensare che all'inizio pensavo che non avresti nemmeno fatto caso ad uno come me, uno che neanche riesce ad amare sè stesso... ma tu sei diverso. Sei stato così dolce, hai deciso di conoscermi prima come amico ed ora, stai ribaltando la mia intera vita e ne sono incredibilmente grato; ho avuto fortuna ad incontrarti. Sei il caso più bello della mia vita."

Jungkook non pianse. O meglio, guardò in altro per trattenere le lacrime. Il biondino però non sapeva ciò che davvero lo stava attendendo.
"Jiminie-ssi, mi hai rubato la scena. Sono io che devo fare il discorso dolce, hyung." rise, mettendo in mostra il suo sorriso da coniglietto.
Il maggiore ascoltò attentamente ogni parola di quella specie di confessione.
"Ti ho notato fin da subito, ogni cosa. Quei capelli tinti di biondo, perfettamente in armonia con la tua pelle chiara, e le guance morbide che diventano rosse con nulla, davvero. Poi lascia che io ti dica che i tuoi occhi sono magnetici, o meglio, per me lo sono davvero tanto, quante emozioni nascondi lì dentro, hyung? Quando ti ho parlato la prima volta sei andato via velocemente, sembravi spaventato. Io non volevo che avessi paura di me, sono riuscito a conquistare la tua fiducia per diventare pian piano tuo amico, ma guarda ora... mi sono innamorato di te, senza poter fare nulla per evitarlo. Tu hai ricambiato, ne sono felice, ma sono davvero stanco di frequentarti..."
A quelle ultime parole, Jimin si sentì così male che dovette abbassare lo sguardo per evitare di mostrare le sue lacrime. Stanco... di frequentarlo?

Come un uragano, ogni momento passato con Jungkook passò nella sua mente, tutte quelle piccole attenzioni da parte del castano che lo avevano portato ad innamorarsi di lui.
Quella volta che avevano bevuto la cioccolata insieme, le corse sotto la pioggia, e tutte le lezioni insieme. Baci veloci rubati davanti alla fermata dell'autobus, abbracci pieni di sentimenti, e tutte le cure che gli aveva riservato quando si era ammalato. Perchè ora doveva mettere fine a tutto quello che avevano creato insieme? Sua nonna gli aveva detto che essere sè stesso sarebbe stata la soluzione giusta, erano forse legittimi i suoi dubbi sulle relazioni sincere? Come mai Jungkook aveva fatto tutto quello per lui, per poi dirgli così? Era forse una festa d'addio?
"Jimin, guardami. Non sopporto vederti piangere. Posso finire il mio discorso, piccolo?"
Il biondo annuì.
"Sono stanco di frequentarti, perchè vorrei che la nostra fosse più di un semplice amore. Io vorrei creare una relazione seria, un 《noi》, capisci? Io... te lo chiedo con il cuore in mano. Jimin, vorresti essere il mio ragazzo?"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top