~Iris Eirene Walker~
𝐑𝐎𝐋𝐄𝐏𝐋𝐀𝐘 𝐁𝐘: -bvnnyboo
𝑶𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒕𝒂𝒈𝒔: -mvrderhouse penelopcute -mistyday -cutiegxddess -KBOOMER Felpatina
Nome:
Iris Eirene
«Lo sai che è un nome strano?» chiese Angelita, voltandosi verso Iris che se ne stava seduta sul suo letto con fare annoiato. Angelita era la migliore amica di Iris si da quando erano piccole, sembravano quasi sorelle per quanto erano legate, anche se probabilmente erano completamente gli opposti. Angelita era sempre stata una che dava più peso alle cose di cuore, probabilmente se avesse potuto avrebbe aiutato tutte le persone che sapeva fossero in difficoltà, spesso le veniva detto di esagerare con quella gentilezza, avrebbero potuto approfittarsi di lei, non andava bene essere così buoni e gentili con tutti, ma era anche una testarda, non li ascoltava. Iris invece era tutto il contrario, ancora non capiva come facessero ad essere così amiche, spesso succedeva che litigassero, anche per cose più stupide, e dire che erano sempre riuscite a fare pace, a trovare un compromesso e a continuare con la loro amicizia. Forse era proprio quello che le teneva così legate? La loro diversità, insomma si completavano un po' a vicenda. «Cosa è un nome strano?» chiese Iris alzando lo sguardo confuso sull'amica. Poco prima erano concentrate a guardare la televisione, Angelita aveva insistito per vedere un film che alla fine neanche aveva seguito con tanta attenzione, insomma il film aveva fatto di sottofondo a Iris che scriveva frasi completamente a caso su un foglietto e ad Angelita che invece si era sdraiata sul letto con gli occhi chiusi. «Ci stavo riflettendo e il nome Eirene è davvero strano... Insomma pensaci, Eirene, non so neanche come pronunciarlo» disse cominciando a riflettere sulle sue parole. Non sapeva perché le fosse venuto quel pensiero, probabilmente per la noia del momento, di solito quando stava in silenzio la sua mente cominciava a viaggiare, facendo pensieri che in realtà non erano quasi mai logici, solo raramente, ma lei era fatta così. Iris si mise seduta composta, guardando attentamente l'amica che sembrava essersi totalmente persa nei suoi pensieri. Non si era mai fermata a pensare al suo nome, non le era neanche tanto interessato se doveva essere sincera. Faceva parte di una famiglia nobile, forse era normale che avesse dei nomi strani o comunque non troppo comuni, i nobili erano così infondo, dovevano far pensare che fossero migliori degli altri anche nelle cose più stupide e superficiali, probabilmente per loro era sempre una competizione.
«Non ci ho mai pensato, lo sai come sono fatti i miei, probabilmente avevano bisogno di un nome originale, avranno chiesto a qualcuno di trovare qualche bel nome originale e avranno scelto Eirene» mormorò scrollando le spalle. «E poi c'è comunque Iris come nome, non capisco perché ci stai pensando dato che non mi hai mai chiamata con il mio secondo nome» disse ridacchiando, mettendosi seduta a gambe incrociate, notando Angelita fare lo stesso. «Non lo so, stavo pensando a cose a caso e poi mi sei venuta in mente tu e i tuoi nomi e niente, te l'ho chiesto. Secondo te cosa significano?» chiese ancora, toccandosi il mento come se stesse pensando a chissà cosa. «Angelita non lo so... Iris mi pare sia un fiore, Eirene non lo so e non mi interessa neanche se devo essere sincera» ribatté prendendo uno dei tanti cuscini sparsi sul letto. Non capiva perché ne servissero così tanti, ma le domestiche le facevano il letto così e di certo non si sarebbe lamentata, non le cambiava nulla avere tanti o pochi cuscini.
«Si ma per curiosità non hai mai chiesto nulla ai tuoi genitori? Magari Eirene è un nome importante, chissà forse era una regina del passato e tu hai un nome di una regina» si alzò in piedi Angelita, cominciando a gesticolare, probabilmente per enfatizzare il suo discorso a cui Iris non stava neanche dando troppa attenzione. «No, è poi sai quante persone hanno nomi di regine, principesse e tutta quella roba a cui non interessa a nessuno... Se ti interessa così tanti chiedi tu, oppure fai delle ricerche, fallo sul tuo nome se proprio sei così curiosa» disse alzando gli occhi al cielo, incrociando le braccia per poi rivolgere lo sguardo verso la finestra, era proprio una bella giornata, doveva ammetterlo.
«Che noiosa che sei... Beh io devo andare, ho promesso a mia sorella che saremmo uscite insieme per fare una passeggiata, probabilmente mi starà dando per dispersa in questo momento» ridacchiò, raccogliendo le sue cose da per terra. «Ci sentiamo!» la salutò Iris, ricevendo un cenno con la testa da parte di Angelita.
Iris
|Continua il nome greco Ἶρις (Iris), al genitivo Ἴριδος (Iridos), passato al latino come Iris (genitivo Iridis); originariamente significava "messaggera degli dei"(o "annuncio"), riferito all'omonima dea della mitologia greca, personificazione dell'arcobaleno. Il termine è dunque passato ad indicare l'arcobaleno stesso, e si è poi esteso anche al fiore e alla parte dell'occhio. Quest'ultima venne così chiamata perché nell'occhio è la parte colorata: la parola, infatti, veniva usata per designare qualsiasi cerchio dai colori brillanti, come ad esempio quello che circonda gli "occhi" nella coda del pavone. Il significato viene quindi talvolta indicato con "iridescente", "colorata".|
Eirene
|Eirene o Irene (in greco antico: Eἰρήνη, Eirḕnē) era nella mitologia greca la dea della pace, di cui costituisce la personificazione. Figlia di Zeus e di Temi, era una delle Ore. Il corrispondente nella mitologia romana era Pax.
La dea era raffigurata da una giovane donna recante, in una mano, un ramoscello d'olivo con la cornucopia e nell'altra Pluto, simboli di quella ricchezza e dell'abbondanza che solo la pace può donare.
Famosa la statua della dea di Cefisodoto il Vecchio, della quale oggi possediamo una copia romana. Interessante notare che lo storico dell'arte Roberto Longhi paragonava l'elegante figura della Madonna di Loreto (Caravaggio) proprio a questa scultura.
Alla dea furono eretti altari e statue ad Atene e a Roma. In quest'ultima città Vespasiano e Domiziano fecero erigere un tempio con portici e giardini (Tempio della Pace, più tardi considerato uno dei Fori Imperiali). La dea venne rappresentata anche sulle monete.|
Cognome:
Walker
«Quindi dato che il tuo cognome è Walker, significa che sei una duchessa?» chiese il suo migliore amico, sistemandosi con un gesto della mano i capelli scuri. Erano seduti sul pavimento della cameretta di Iris, lui era figlio di uno dei consiglieri più fidati del padre, si conoscevano sin dalla nascita ormai.
«Sono una mini duchessa forse, mia madre è una duchessa perché è grande, io sono una mini duchessa perché sono piccola» disse con la sua vocina da bimba. Si alzò in piedi, facendo finta di dare ordini, sua madre a volte faceva così ma non sapeva in realtà che ruolo aveva veramente una duchessa, ma le avevano sempre detto che lei e la sua famiglia si trovavano su un gradino più alto e lei si era sempre limitata ad annuire senza fare domande, probabilmente non avrebbe comunque capito .
«Io non ti ci vedo a dare ordini, sei troppo una rammollita per farlo» scherzò lui, dandole una piccola spinta giocosa. Iris si alzò in piedi, sistemandosi il vestito a fiori e i lunghi capelli scuri dietro le spalle. Era sempre stata una bambina abbastanza permalosetta, ma non lo voleva dar a vedere, e poi con lui difficilmente si arrabbiava, erano sempre stati così, sin da quando erano in fasce. Si prendevano in giro l'un l'altro, si infastidivano, facevano finta di arrabbiarsi e poi ritornavano a mangiare dolcetti di nascosto, ormai era come una routine la loro strana amicizia. «Ma come ti permetti? Stai parlando con la tua futura duchessa, non ti prenderò neanche come mio consigliere, non sei degno. Non ti farò neanche mangiare i dolcetti e ti lascerò senza un lavoro, anche se non sono sicura sia un lavoro, ma fa niente, ora chiedi immediatamente scusa» disse guardandolo quasi con sguardo severo, insomma stava cercando di essere abbastanza seria ma lui non la stava neanche prendendo sul serio dato che stava cominciando addirittura a ridere. «Chiedo umilmente scusa duchessa... Dei miei stivali!» esclamò scoppiando a ridere come non mai. Iris prese un bel cuscino e cominciò a colpire l'amico ripetutamente in testa, fino a quando lui non scappò via e così lei fu costretta a seguirlo velocemente.
Walker
|Riprende il cognome inglese Walker, di origine occupazionale, che indicava una persona svolgente il mestiere di follatore; etimologicamente deriva dall'inglese antico wealcan, "camminare" (i follatori camminavano sulla lana grezza bagnata per pulirla e assottigliarla)|
Età:
Iris ha 17 anni nata il 4 Aprile sotto il segno dell'Ariete.
|È il primo segno dello Zodiaco. È governato da Marte e Plutone. È un segno Maschile. Il suo elemento è il Fuoco, la qualità Cardinale. Il suo colore è il rosso; la pietra portafortuna è il corallo rosso e il giorno fortunato è il martedì. Il simbolo astrologico dell'Ariete rappresenta la testa e le corna delle stelle che costituiscono la costellazione dell'Ariete. Il Sole occupa, nello Zodiaco Tropicale, i gradi dell'Ariete, per approssimazione, dal 21 Marzo al 19 Aprile.
Le caratteristiche dell'Ariete sono legate in gran parte al fatto che è il primo dello Zodiaco: dà inizio alla primavera e al ciclo dei dodici Segni. Gli arietini sono persone estremamente coraggiose. Tuttavia, il coraggio dell'Ariete ha una natura prettamente fisica, più che mentale: reagisce ai segnali di pericolo in maniera poco razionale, spesso esagerata. L'Ariete è, infatti, molto irruente e ha tratti caratteriali quasi irrazionali, nella loro impulsività. È incapace di attendere: tutto deve avere inizio sotto il suo controllo. Ama l'ordine, benché gli sia estranea la precisione della Vergine. Governato da Marte, può essere molto irritabile, se qualcosa non va nel verso che si aspetta. Per questa ragione, non gli è estraneo un aspetto piuttosto reazionario. La donna arietina ha anch'ella una natura piuttosto audace, caratteristica che non intacca la sua femminilità e che, al contrario, le fa ottenere parecchi consensi in un mondo in cui il coraggio viene esaltato.
In generale, però, l'Ariete non ha un rapporto perfettamente sereno con la sensualità. La sua irruenza lo porta a non essere sempre in sintonia con il partner, di cui può stancarsi facilmente, sempre pronto a nuove sfide.
L'Ariete non si sottrae mai alla competizione. Non sempre il suo scopo è quello di voler dimostrare la sua bravura: in realtà, si sente spesso minacciato e vuole dimostrare di sapersi difendere.
Un suo difetto è che, avendo l'impeto di voler essere il primo a dar vita a qualsiasi attività, spesso non ha tempo per finire i compiti che si prefigge. In questo modo, si riempie di progetti che spesso non porta a termine. Similmente, fa molte cose in fretta, perché vede il tempo come un nemico da sconfiggere. E il segno che sa venire meno a patti con la vecchiaia e con la saggezza che questa fase della vita comporta.
Anatomicamente, l'Ariete corrisponde alla testa (non al cervello, tuttavia). Chi ha qualche pianeta in questo segno potrebbe subire, presto o tardi nella vita, qualche colpo al capo.|
Provenienza:
Iris, essendo una giovane nobile, risiede ad Atlantis nel Distretto di Felicity.
La villa nobiliare in cui vive insieme alla famiglia si trova nel centro di Altrantis, a pochi metri dalla casa di Angelita, la migliore amica di Iris. La casa subì molte ristrutturazioni con il passare dei decenni. Fu costruita per la prima volta, infatti cominciarono a viverci i primi antenati dei Walker, che subito fin dal principio facevano parte della nobiltà. Da quel giorno la casa subì più di 16 ristrutturazioni, la famiglia teneva molto alle nuove mode e di certo non si sarebbero lasciati sfuggire l'occasione di avere una delle case più belle che potessero esserci ad Atlantis. Ora esternamente la casa è immersa nel verde, contornata da un grande giardino curato, la famiglia Walker ha sempre tenuto molto alla parte botanica del giardino.
Tutto il piano nobile del palazzo, in particolare le stanze prospicienti il Lungarno, è allestito secondo criteri che vogliono valorizzare il suo carattere di residenza nobiliare e proporre un esempio di quello che doveva essere l’aspetto dell’abitazione di un’importante famiglia ottocentesca, arredata da non trascurabili opere e oggetti d’arte.
Il palazzo che espone se stesso dunque, in un intreccio forte e necessario tra ambienti vissuti dalla famiglia, opere d’arte e oggetti di arredo di non banale interesse storico-artistico, che rievoca atmosfere d’epoca. L’allestimento delle sale prospicienti il giardino (a destra, entrando), dal medagliere in poi, intende invece suggerire per grandi linee la configurazione dell’ambiente di studio e di svago intellettuale. Dall’imponente ingresso si snoda, affacciata sul Lungarno, attraverso la Sala da Gioco, quella da Musica e la Sala da pranzo, la fuga di sale e salotti dell’ala “di rappresentanza”, tipica delle grandi dimore signorili di quel periodo. Le sale, con decorazioni pittoriche che vanno dalla metà del Settecento al primo decennio del Novecento, sono arredate con mobili di varie epoche, secondo il gusto eclettico del tempo. I mobili sono per lo più antichi, pochissimi di loro sono stati sostituiti con qualcosa di molto più moderno, infatti tutto l'arredamento richiama la moda ottocentesca, cioè l'ultimo periodo della ristrutturazione della casa, dopo quella ci sono solo stati piccoli ritocchi. I mobili creano, come nella Sala della Musica e nella Sala da Pranzo, ambienti di grande suggestione. I dipinti che completano l’arredamento sono stati scelti tenendo presenti i gusti dell’epoca, ispirati spesso dalle tradizioni locali e dalle ambizioni di famiglia.
Le origini terrestri della famiglia possono essere molto varie in realtà, se si parla di origini lontane possono risalire alla vecchia Inghilterra e Francia, il primo Walker, Adolf Walker nacque in Inghilterra. Costruì il suo patrimonio in poco tempo, era sempre stato un uomo piuttosto intelligente e astuto. Sapeva benissimo come farsi valere e sapeva quali affari avrebbero portato dei frutti. Una volta che diventò un uomo ricco decise di viaggiare alla ricerca di qualcosa di nuovo. Arrivò fino alle coste della Spagna e poi proseguì fino in Francia. Lì si innamorò di una giovane donna, era la figlia del Duca e per sposarla doveva aspettare di presentarsi a lui sperando che gli concedesse di prendere la mano della figlia, e così fu.
Dal matrimonio dei due nacquero cinque figli, e la discendenza dei Walker continuò per secoli e secoli.
Le origini più recenti di Iris Walker sono provenienti dagli Stati Uniti. I bisnonni della ragazza si stabilirono lì sin da giovani e ci rimasero fino alla fine.
Aspetto fisico:
Creatura:
Iris è un demone nobile.
|Un dèmone (AFI: /ˈdɛmone/; dal greco antico δαίμων, trasl. dáimōn, «essere divino») è un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano. Nella cultura religiosa ha funzione di ostacolo tra queste due dimensioni, nella filosofia greca, ha invece funzione di intermediario tra l'uomo e il divino.
Secondo Welcker, il termine daimon sarebbe uno dei principi più antichi della filosofia greca.
In Esiodo, vissuto tra i secoli VIII e VII a.C., il demone è lo stato post mortem che assumono gli esseri della prima generazione aurea
Quindi la prima generazione, quella aurea vivente al tempo di Crono, scomparve sopraffatta dal sonno, Zeus li trasformò quindi in dèmoni, "tutori dei mortali", protettori del genere umano.
Nella religione orfica il demone è l'essenza stessa dell'anima, imprigionata nel corpo per una colpa compiuta e da cui cerca di liberarsi.
Eraclito (V secolo a.C.) ne parla come di un destino legato all'indole: «Il carattere di un uomo è il suo daimon».
Socrate riferisce di un dàimon o "guida divina" che lo assiste spesso in ogni sua decisione. Si tratterebbe di una sorta di «coscienza morale» che si rivela progressivamente come forma di delirio e di ispirazione divini, una voce identificabile come l'autentica natura dell'anima umana, la sua ritrovata coscienza di sé. In base alla testimonianza di Platone, il daimon di cui parla Socrate consiste infatti in una presenza divina, simile a un genio tutelare, che si fa avvertire in lui tramite segni per stimolare la sua ragione a eseguire la scelta più adatta, ma non tanto per indurlo a compiere certe azioni, quanto piuttosto per distoglierlo.
Attraverso il daimon Socrate riesce così a esprimere il sommo grado della sua tipica ironia anche nella dimensione religiosa.
In Platone il demone Eros, figlio di Penia e di Poro, è quella forza demonica che consente all'uomo di elevarsi verso il sovrasensibile.
Così nel Simposio di Platone viene narrato l'insegnamento su Eros impartito da Diotima a Socrate.
Con Senocrate viene analizzata la figura del demone ripresa dall'opera di Platone. I dèmoni per Senocrate sono sempre esseri intermediari tra gli uomini e gli dèi, sono più potenti degli uomini ma meno degli dèi. A differenza di questi ultimi che sono sempre buoni, tra i dèmoni ve ne sono anche di cattivi. Quando gli antichi miti narrano di divinità in lotta fra loro coinvolti in passioni umane essi, per Senocrate, parlano di dèmoni non di dèi. I dèmoni hanno un posto di rilievo sia negli atti cultuali sia negli oracoli. I dèmoni infine corrispondono ad anime umane liberate dai corpi dopo la morte, permanendo in loro il conflitto tra bene e male, essi lo trasferiscono dalla Terra al mondo celeste.
Le stesse tesi di Senocrate si possono ritrovare nel testo De deo Socratis di Apuleio.
Anche gli Stoici sostengono l'esistenza dei dèmoni come di esseri che vigilano sugli uomini condividendone i sentimenti.
Marco Aurelio indica come demone l'anima intellettiva che va curata e privata di turbamenti.
Medio e neo-platonismoModifica
Con il medioplatonismo la figura del demone si connota in modo sempre più articolato e viene inserito come terzo aspetto della gerarchia del divino dopo il dio supremo e gli dèi secondari.
Alessandro d'Afrodisia sostiene che il daimon di ogni uomo consiste nella sua stessa natura.
Nel neoplatonismo Plotino affida al «daimon che ci è toccato in sorte» il compito di guidarci nell'ascesa al soprasensibile, tramite la forza dell'eros e della bellezza. Poiché il pensiero cosciente e puramente logico non è sufficiente, si tratta anche in questo caso di un'ispirazione mistica, della scintilla di uno spirito divino grazie a cui è possibile elevarsi dalla dimensione materiale a quella intellegibile. Secondo Porfirio lo stesso Plotino era assistito «da uno di questi demoni che sono prossimi agli dei»
Successivamente l'uso anche negativo diede al vocabolario cristiano il termine per designare lo spirito maligno (diavolo), divenendo da allora in poi oggetto di studio della demonologia. In termini positivi, tuttavia, il significato di daimon può venire accostato per certi versi all'angelo custode, o alla nozione di guida o genio tutelare.|
Carattere:
Sicuramente Iris non può essere considerata una dal carattere semplice, anzi. È sempre stata consapevole della sua bellezza, è una ragazza con autostima, ma senza mai finire nella presunzione anche se spesso agli occhi di molte persone risulta piuttosto antipatica proprio per questa sua sicurezza, probabilmente perché in molti confondono il fatto di avere autostima con la presunzione. Ha un bel caratterino, spesso risulta acida, a volte stronza, in molte occasioni l'hanno definita così, ma non le è mai importato troppo del pensiero delle persone, anche lei sicuramente si è fatta pensieri sbagliati sulle persone che ha conosciuto e ci sono stati casi in cui si era sbagliata, altri in cui aveva effettivamente avuto ragione, ma non era sicuramente cambiata la vita di nessuno per un suo semplice pensiero negativo. Cerca di non farsi mettere i piedi in testa a nessuno, e beh, ci riesce anche, sicuramente non se ne sta zitta quando qualcosa non le va bene. È una di quelle persone che hanno sempre la battuta pronta, sarcastica e ironica fino al midollo, quella che spesso viene considerata la simpatica e la burlona del gruppo per via del suo forte senso dell'umorismo, anche se dato il suo essere estremamente sarcastica spesso le capita di dover specificare di star scherzando. Larisa sicuramente non si considera una persona solare, il suo modo di scherzare e di fare spesso risulta strano, quasi fastidioso se non la si capisce fino in fondo. Si nasconde dietro ad un sorriso falso o a una battuta, odia far vedere quel suo lato fragile, o almeno così lo considera lei. Odia far vedere quando sta male, odia parlare di sé e odia esprimere i suoi sentimenti, ha sempre preferito tenersi tutto dentro, continuando a far finta di niente. È una persona davvero molto vendicativa, probabilmente questo è uno dei suoi più grandi difetti ma proprio non riesce a lasciar correre le cose, è rancorosa, si tiene le cose al dito fino a quando non arriva il mome giusto per attaccare. Le hanno detto spesso di lasciar stare, ma non saranno di certo semplice parole a farle cambiare idea, non è permalosa quindi il torto deve essere qualcosa di piuttosto serio, in pochi casi si è ritrovata nella situazione di doversi vendicare per qualcosa ma quando l'ha fatto sicuramente non è stato qualcosa di così leggero. È estremamente indipendente, brama la libertà e continuerà a farlo, di certo non seguirà gli ordini di nessuno, ed è anche perché questo che fa fatica a stare nel suo ruolo da duchessa, troppe cose da non fare. Ama il divertimento, e ama divertirsi, dove c'è festa c'è sicuramente anche lei.
Punti forti:
-AUTOSTIMA: avere autostima è sicuramente un punto forte che caratterizza una persona. Iris non si è mai sottovalutata, ha sempre creduto in sé non andando mai a cercare i difetti, quelli li hanno tutti, ma i pregi che caratterizzavano il suo carattere e la sua forma fisica. L'autostima sicuramente è sinonimo di sicurezza, infatti Iris è molto sicura di sé stessa, delle sue idee e delle sue scelte.
-CAPACITÀ COMUNICATIVE: Iris sicuramente sa perfettamente come farsi ascoltare dagli altri. Sa usare bene le parole ed ha grandi capacità persuasive sugli altri. È convinta che c'è chi nasce leader e chi no, e lei sicuramente è nata per essere una leader. Questo non significa che è prepotente o altro, semplicemente sa quello che vuole, sa come ottenerlo e sa usare la comunicazione per farlo.
-PRECISIONE: Iris è estremamente precisa in tutto quello che fa, dalle cose più banali a quelle più serie. Ogni cosa deve assolutamente essere al suo posto, nel suo ordine e non deve essere toccato da nessuno che non sia lei. Probabilmente per lei è un punto forte, vede la precisione come un potere ancora più forte di quello che in realtà lei possiede.
Punti deboli:
-TROPPO ESIGENTE: Iris sicuramente non è una persona che si accontenta facilmente di quello che ha, e questo la porta a volere sempre di più da sé e dagli altri. Non riesce mai ad accontentarsi, è sempre convinta di poter fare di più e che anche le persone intorno a lei possano fare di più, e questo appunto la porta a lavorare più e più volte per ottenere il risultato desiderato.
-DIFFICOLTÀ A CHIEDERE AIUTO: chiedere aiuto per Iris significherebbe quasi toccare il fondo, è convinta di potercela sempre fare da sola, con le sue forze, con le sue idee, e con le sue scelte ma spesso sarebbe meglio chiedere aiuto, cosa che lei non fa e non farebbe mai. È convinta che facendo da soli si fa sicuramente meglio, ma questo la porta ad arrivare in punti pericolosi e senza persone che potrebbero aiutarla.
-TALASSOFOBIA: la Talassofobia è la paura delle acque profonde come mari, oceani, laghi, ecc... Iris ha cominciato a soffrirne sin da piccola in seguito ad un episodio non molto piacevole e da quel giorno cominciò ad avere questa irrefrenabile paura delle profondità marine e di quello che nascondono. Questo non significa che non può entrare in acqua, ma solo che si limita a stare vicino alla riva, dove ancora può toccare e dove si sente al sicuro.
Potere:
Capacità di creare illusioni
|L’abilità di alterare o manipolare le percezioni degli altri, formando illusioni più o meno vivide, può avvenire attraverso varie forme: con un intervento diretto per ingannare la mente altrui, ma anche attraverso la creazione di illusioni visive o acustiche, attraverso la manipolazione della luce e dei suoni.|
Storia:
Iris nacque nel 828 nella casa nobiliare dei Walker, da Gislind Walter: la madre, nonché la moglie di Raimond Walker, il Duca. Iris era la secondogenita, nata quattro anni dopo la nascita del primogenito, nonché fratello maggiore della ragazza. E dopo due anni dalla nascita di Iris nacque il terzo e ultimo figlio di Gislind e Raimond Walker.
I tre figli vivenano per lo più a casa, insieme ai domestici che si prendevano cura di loro essendo i due genitori troppo impegnati con i loro doveri di Duca e Duchessa. Raimond per la maggior parte del tempo era sempre fuori per affari economici, e quando era a casa non badava molto alla vita familiare, passava la maggior parte del tempo nel suo studio a leggere le varie scartoffie sempre sparse per la scrivania. Spesso, quando non era troppo preso dalle sue carte, usciva con qualche altro nobile a fare lunghi giri a cavallo o in qualche bar per chiacchierare. Gislind invece passava le sue giornate a fare passeggiate con qualche sua amica nobile, o a prendere il tè spettegolando come era solito fare da quelle donne.
I tre figli invece passavano il loro tempo in casa ad essere istruiti dai maestri privati, non c'era molto tempo lasciato per il gioco, infatti cominciavano a imparare a leggere e a scrivere almeno a tre anni, prima dei cinque dovevano assolutamente essere in grando di leggere e scrivere in modo comprensibile e idoneo al ruolo che occupavano nella società.
Venivano seguiti dai domestici e dai maestri, non erano quasi mai lasciati soli, e se succedeva era solo in poche occasioni. Le domestiche si occupavano principalmente della loro igiene personale, del cibo e dei lavori che c'erano da fare in casa che doveva essere sempre impeccabile e in ordine, mentre i maestri che di solito erano due, si occupavano della loro istruzione ed educazione. Insegnavano loro a leggere, scrivere e a suonare almeno uno strumento.
Iris infatti passava la maggior parte del tempo in casa, soprattutto in camera sua, quando l'orario dei maestri finiva tirava sempre fuori qualche gioco e passava la maggior parte del tempo in camera.
Crescendo però le cose cominciarono un po' a cambiare, i domestici stavano sicuramente meno addosso ai tre, essendo loro più autonomi, e questo portò Iris a voler scoprire molto di più. Il massimo che le permettevano di uscire era nel giardino, oltre non si poteva andare ma la sua curiosità e la sua voglia di scoprire la portavano a voler scoprire cosa c'era oltre quel cancello.
Così una notte decise che sarebbe uscita per poche ore, avrebbe visto cosa c'era e sarebbe ritornata a casa e nessuno avrebbe mai scoperto nulla, ma le cose non andarono così. Iris riuscì a scavalcare il grande cancello con difficoltà, e come voleva si ritrovò all'esterno della e dire che non sembrava esserci nulla. Cominciò a camminare per quella che sembrava essere una via buia e desolata, non passava nessuno, dopo un'oretta di cammino notò di essersi totalmente persa, non riusciva più a ritrovare la strada che percorreva poco prima.
A casa Walker presto si notò l'assenza della piccola Iris e inizialme si pensò subito ad un rapimento e partirono le ricerche della bambina fino al mattino seguente dove finalmente venne ritrovata: la bambina non era riuscita ad andare troppo lontana, ma con il buio totale della notte si era completamente persa. Una volta ritornata a casa la sorveglianza su di lei divenne molto più rigida rispetto a quella dei due fratelli. Con loro due aveva un rapporto molto stretto, ma con la restrizione del controllo non le fu possibile parlare molto con loro. Era costretta a passare il suo tempo in camera in cui studiava insieme ai maestri e mangiava. La sua vita si era sviluppata principalmente lì, dato che quella che doveva essere la punizione per essere scappata la costringeva a passare il suo tempo in camera.
A distanza di mesi finalmente le fu permesso di poter uscire dalla sua stanza, ma sotto il controllo di una delle domestiche. Iris non era felice della sua vita, si riteneva uno spirito libero ed essere rinchiusa in camera per mesi e mesi, in completa solitudine senza poter parlare con nessuno l'aveva cambiata del tutto. Con i genitori parlava rarissime volte, non aveva niente da dire, e se avesse espresso il suo vero pensiero probabilmente l'avrebbero lasciata marcire in quella stanza.
Con i fratelli invece il rapporto era migliore, avevano ripreso a parlare, ma qualcosa ruppe di nuovo gli equilibri della casa. Il fratello maggiore decise di lasciare la villa dei Walker e di partire, fu difficile avere il consenso dei genitori, ma una volta che decise di partire non sarebbe più tornato.
Fu una brutta batosta per Iris che era davvero molto legata a lui, ma riuscì a superare anche questa, anche se in quella casa si sentiva più sola che mai. Il fratello minore passava il tempo a studiare, probabilmente non aveva più tempo per parlare con lei, e così si chiuse totalmente in sé stessa. Appena compiuti i 15 anni i genitori decisero di portare Iris alla Delacroix Academy. Quella scelta da parte dei genitori la vide come una grande liberazione, non sapeva come sarebbe stato ma almeno sapeva di essere lontana da loro e da quella casa che tanto l'avevano fatta soffrire.
Relazioni:
*Work in progress...*
Per chi volesse ovviamente Iris è disponibile :')
Curiosità:
-Iris ha una grande passione per la musica classica. Sin da piccola si è sempre ritrovata a doverla ascoltare per via dei vari banchetti che i genitori organizzavano e questo la fece avvicinare a quel genere di musica.
-Essendo una grande appassionata di musica classica, cominciò ad imparare a suonare il pianoforte da piccolissima e una volta che lo imparò decise di voler suonare anche la lira.
-Ama leggere, in particolare la lettura dei grandi classici Terresti, spesso si rifugia nella grande biblioteca nobiliare che si trova all'interno della sua casa. Ma legge anche libri di Atlantis.
-Le piace molto passare il tempo all'aria aperta. La si vede spesso fare lunghe passeggiate in completa solitudine, ma le va benissimo così, le piace il silenzio e la pace di quando cammina da sola.
-La stagione che più odia è sicuramente l'estate. Per lei tutte le altre tre stagioni vanno benissimo ma l'estate proprio non riesce a sopportarla, non sa bene perché, forse perché non riesce a sopportare troppo il caldo.
Orientamento sessuale:
Eterosessuale
ANGOLO ME
Ho cominciato questa scheda più di un mesetto fa e sono finalmente riuscita a finirla, voglio un applauso, ok no. Devo dire che sono fiera di com'è venuta fuori Iris, in alcuni punti ho preso spunto da una scheda che avevo nelle bozze che non aveva potuto utilizzare per un'altra role, poi ovviamente ho adattato quelle idee alla role. Spero vada bene, nel caso ci fosse qualcosa da cambiare non esitare a dirmelo.
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