~Deea Albescu~
𝐑𝐎𝐋𝐄𝐏𝐋𝐀𝐘 𝐁𝐘: Ruler-of_the-Dark
𝑶𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒕𝒂𝒈𝒔: Black_Riddle s-Salem Tessa_Dragneel_ -mistyday stellaeblack -chvshirekitten
Nome:
Deea
«Perché Deea? Mica è una divinità lei, non è giusto che per lei abbiate scelto un nome così mentre a me no» protestò il piccolo Georgel, battendo un piede per terra come era solito fare ai bambini.
«Geoegel ma che dici? Il tuo è un nome bellissimo, non c'entra niente con le divinità, è un nome come gli altri, esattamente come il tuo» rispose Xenia, portandosi una mano sul pancione piuttosto evidente. Ormai mancavano poche settimane alla nascita della piccola Deea, era la seconda genita, l'avevano avuta 7 anni dopo la nascita di Georgel , era stata una sorpresa, ma erano felici di averla.
«Non è vero mamma! Il mio nome è uno come gli altri, mentre il suo sembra importante» protestò ancora. Dorian entrò nel salotto, facendo un grande sorriso. «Buonasera alla mia famiglia, tutto bene?» chiese appoggiando le chiavi di casa sul mobiletto, era appena tornato da lavoro. «Papà... » gli andò subito incontro Georgel, aggrappandosi alla sua gamba, ormai era diventata un'abitudine. «Georgel fa i capricci per il nome della sorellina» parlò Xenia, guardando i due con aria divertita.
«Come fa i capricci?» chiese Dorian prendendo Georgel in braccio.
«Dice che Deea è il nome di una divinità, mentre il suo è un nome comune» aggiunse mettendosi seduta più comodamente sul divano, vedendo i due raggiungerla. «E chi te l'avrebbe detta questa cosa Georgel?» chiese Dorian sedendosi sul divano con il bimbo sulle sue gambe.
«Nessuno, è un mio pensiero» disse lui, arricciando leggermente il naso.
«Non è così, tu e Deea avete i nomi più belli di tutto il mondo, ora non pensare a queste cose» disse Dorian, scompigliandogli i capelli scuri. «Uh...sta scalciando» mormorò Xenia ridacchiando leggermente, passandosi una mano sulla pancia.
«Non vede proprio l'ora di uscire da lì...»
|Deea è un nome femminile che significa "dea" ed è di origine latina. I genitori hanno scelto questo nome per lei perché in passato era il nome della bisnonna della ragazza. La donna è stata una maga molto forte e potente, difficile da dimenticare nella loro famiglia. Nonostante gli anni in cui era nata era una donna molto indipendente, astuta ed estremamente furba. Era nata in un piccolo villaggio sperduto della Romania, ed era cresciuta lì fino all'età dei diciannove anni. Stanca di vivere in quel paesino sempre così monotono e noioso, non succedeva mai niente lì, decise di andarsene verso il centro della Romania, lì c'erano città più grandi, e le erano arrivate voci di praticanti di magia. Era incuriosita, voleva capire se fosse vero, quindi partì senza chiedere permesso a nessuno. Una volta arrivata in una grande città andò alla ricerca, non sapeva bene di cosa, ma sapeva che sarebbe riuscita a trovare qualcosa, e così fu. Ebbe un incontro piuttosto strano, era un semplice ragazzo, cominciarono a parlare fino a quando lui non le mostro il suo segreto: la magia. Cominciò ad insegnargliela, le insegnò tutti i tipi di magia, quando e come usarla. Da lì cominciò a diventare una delle maghe più potenti del posto, e la sua fama cominciò ad espandersi verso tutti i maghi della Romania e dintorni.|
Cognome:
Albescu
«... E per questo il cognome Albescu è piuttosto conosciuto nel mondo della magia. » finì di raccontare Dorian Albescu ai due figli che sembravano non avere per niente voglia di addormentarsi. Era una storiella inventata, ma qualcosa di vero c'era. Parlava di questo bambino che per noia aveva deciso di fare una passeggiata in un bosco, quel bosco si raccontava nelle leggende che fosse abitato da piccoli esseri: le fate. Nella leggenda si narrava che queste fate si nascondevano dagli esseri vivente, e uscivano allo scoperto solo di notte, creando spettacoli di luci e colori che però sarebbe dovuto rimanere segreto agli esseri umani. Il bambino si addentrò nel bosco, ma i più grandi lo avevano avvertito di non andarci, se non si conosceva bene quel posto ci si poteva perdere facilmente, non ritrovando più la strada di caso, ma il piccolo non ci credeva, così si ritrovò a camminare per il piccolo sentiero. Gli alberi erano così alti e fitti che quasi la luce del sole neanche filtrava, alzava la testa, ma vedeva solo verde sopra di sé. Continuò a camminare per un po', ma si rese conto di non star più seguendo il sentiero, era stato attento a dove camminava, ma del sentiero non c'era più traccia, cominciava a pentirsi di non aver ascoltato i più grandi. Nel bosco regnava un silenzio tombale, non si muoveva nulla, neanche un soffio di vento. Il sole ormai stava calando, doveva trovare un posto in cui poter trascorrere la notte. Riprese a camminare, finché non trovò un rifugio, sembrava abbastanza comodo e appartato, era perfetto. Si sistemò lì, tirò fuori dallo zainetto i fiammiferi, doveva farsi luce, ormai non si vedeva nulla. Fece per accendere il fiammifero ma qualcosa attirò la sua attenzione, era una piccola luce bianca, sembrava fluttuare tra gli alberi. Il bambino si stropicciò gli occhi, che la stanchezza gli procurasse delle allucinazioni? E dire che sembrava essere vera quella luce, e non frutto della sua immaginazione. Si alzò lentamente, cominciando a seguire quella luce. Correva, correva, correva... Ma era difficile starle dietro. Non si accorse che si stava allontanando troppo dal rifugio fino a che persa di vista la luce, e si trovò di nuovo immerso nel buio. Si guardò intorno, tutto quello che vedeva però era l'ombra degli alberi, degli arbusti, e dei rametti caduti. Il bambino ormai rassegnato si mise seduto per terra, pregava, voleva ritornare a casa. Passarono ore, il bambino si era addormentato. Nel silenzio del bosco uscirono dai loro nascondigli delle luci, tutte di diverso colore: erano le fate. La lucina bianca che il bambino aveva visto si avvicinò a lui, cominciando a girargli intorno. Rilasciò una piccola polverina bianca, e il bambino sparì. Il giorno dopo si ritrovò a svegliarsi nel suo letto, forse era stato un sogno? E dire che gli sembrava così vero. Il bambino cresceva felice, fino a quando un giorno non cominciarono a manifestarsi strani avvenimenti, il bambino ormai adulto aveva avuto il dono della magia bianca. Lui era un Albescu.
|Il prefisso "alb" nella lingua rumena significa "chiaro", "bianco". Gli Albescu sono dei veri esperti della Magia Bianca, sin dall'antichità, i loro antenati furono i primi a cominciare a praticarla, e anche ad insegnarla. Veniva insegnata ai bambini per proteggersi e proteggere dalle altre magie. E andò avanti così per anni, fino ad arrivare ai giorni nostri con gli Albescu. Tutta la famiglia di Deea è specializzata nella Magia Bianca, anche se ovviamente hanno cominciato a praticare gli altri tipi di magia. Ma c'è una cosa che i genitori di Deea non sanno, Deea è una praticamente della Magia Nera. Una dolce ironia no? La figlia di una famiglia di maghi specializzati nella Magia Bianca, pratica la magia letteralmente opposta alla Magia Nera. |
Nazionalità/origini:
La famiglia di Deea è nata e cresciuta in Romania. Vivono a Cluj essendo la città della Congrega di cui la famiglia fa parte
|Cluj-Napoca, una città della Romania nord-occidentale, è la capitale non ufficiale della regione della Transilvania. Vanta università, una vivace scena notturna e luoghi di interesse risalenti ai domini sassone e ungherese. Intorno alla piazza centrale, Piața Unirii, sorgono la chiesa gotica di San Michele e una spettacolare statua del re quattrocentesco Mattia Corvino. Palazzo Bánffy, un edificio di epoca barocca, è stato trasformato in un museo d'arte rumena.|
Età e anno scolastico:
Deea ha 17 anni e frequenta il quarto anno. È nata sotto il segno del Leone.
|È il quinto segno dello Zodiaco. È governato dal Sole.
È un segno Maschile. Il suo elemento è il Fuoco, la qualità è Fissa.
Il suo colore è il color oro; la pietra portafortuna è il diamante e il giorno fortunato è la Domenica.
Il simbolo astrologico del Leone è rappresentato dalla testa e dalla criniera del Leone.
Il Sole occupa, nello Zodiaco Tropicale, i gradi del Leone, per approssimazione, dal 23 Luglio al 22 Agosto.
Il segno del Leone, come il suo animale simbolo, è estremamente sicuro di sé, in una misura tale che gli si attribuiscono tratti di regalità. Ha una fierezza che lo connota in maniera inconfondibile.
Può considerarsi, come lAriete, un segno molto dinamico e virile. Rispetto allAriete, tuttavia, è meno impulsivo e riesce a esprimere le sue energie in maniera calma, mai ansiogena.
Dall'altro della sua regalità, il Leone si può permettere di essere generoso, o addirittura magnanimo. Da notare che non è mai chiaro se il Leone sia generoso perché ha a cuore la persona che riceve i suoi doni, o se sta esprimendo il proprio esibizionismo. Difatti, uno dei lati tipici di questo segno è di avere la tendenza allo stare al centro dellattenzione, senza sforzi, in maniera del tutto naturale, come si addice a una maestà. In comune con lAriete ha però una certa impazienza. Rifiuta lattesa, poiché si considera un regnante e vuole dominare anche sul Tempo. Governato dal Sole, non apprezza loscurità.
Il Leone è inoltre estremamente coraggioso. Non prende mai però rischi solo per il brivido che ne consegue: nella sua generosità, è, semplicemente, sempre pronto al sacrificio di sé.
Il grande orgoglio del Leone può, a volte, comportare una certa ingenuità. Del resto, la vita di questo segno è legata alla maestà e alla regalità e si occupa con difficoltà delle piccolezze del mondo.
Anche in amore, il Leone è molto generoso. Difficilmente tradisce, perché è molto concentrato su sé stesso e non cade in piccolezze. In caso di tradimento subito, sa perdonare. Ovviamente, fino al momento in cui la sua regalità non viene messa in dubbio.
Anatomicamente, il segno è legato alla circolazione e al cuore oltre che, come il simbolo fa supporre, al cuoio capelluto. Alcuni ipotizzano che fra i Leoni ci siano meno calvi che fra altri segni. Ad ogni modo, il legame fra Leone e cuore è molto forte e potrebbe portare i soggetti del segno ad avere problemi cardiocircolatori.|
Congrega:
La famiglia di Deea fa parte della Congrega di Giove
Prestavolto:
Carattere:
Sicuramente Deea è una ragazza con un bel caratterino a cui è piuttosto difficile stare dietro. A primo impatto risulta piuttosto fredda e poco disposta a fare amicizia o nuove conoscenze e probabilmente lo è, sembra avere sempre un'espressione troppo seria per una ragazza della sua età, ma fortunatamente non è sempre così. Tende a dire quello che pensa senza farsi troppi problemi, ovviamente non con l'intento di ferire qualcuno, ma non le importa cosa possano pensare gli altri di lei, è sempre stata sicura di sé, non solo per l'aspetto fisico, ma anche per quanto riguarda il carattere, non si fa abbattere dai commenti negativi delle persone, è felice di quello che è, pensa che esprimere i propri pensieri sia importante, non si ritiene una paladina della giustizia o tutte quelle sciocchezze, semplicemente lei è per l'equità, e continuerà ad esserlo. È fortemente convinta delle sue idee, e difficilmente le cambia, è una testarda, se dice una cosa per lei è quella, difficilmente cambierà idea. È molto ironica e autoironica, è difficile capire se quello che dice è serio o se si tratta di ironia, ma almeno non è una di quelle ragazze che si prende troppo sul serio, fino a risultare pesante e noiosa. Si infila spesso nei guai essendo una gran ficcanaso e curiosona, vuole sempre sapere quello che succede, non le piace non essere aggiornata su quello che succede nella scuola, non perché le interessino i gossip, ma semplicemente perché vuole sapere. È una piuttosto coraggiosa e orgogliosa, non si tira mai indietro davanti ad una sfida, anzi, diventa anche piuttosto competitiva. Non è una di quelle che cerca la vittoria a tutti i costi, ma cerca di mettercela tutta per provare a vincere, insomma un po' di sana competizione non fa male a nessuno, no? Probabilmente non sarà mai la prima a chiedere scusa durante un litigio, dice che è una questione di principio, ma in realtà è semplicemente troppo orgogliosa per farlo. Adora il divertimento, adora le feste, adora bere (con moderazione ovviamente), fa tutte le cose che una ragazza della sua età farebbe, ma sa darsi dei limiti. Con i ragazzi è messa bene, la sua sicurezza l'aiuta a relazionarsi con loro senza problemi, ma come attirare la loro attenzione, ma non ne fa un vanto, odia le persone vanitose.
Backstory:
Deea nacque in una calda giornata di fine Giugno nell'ospedale principale di Oradea. Ha vissuto un'infanzia piuttosto felice, in una famiglia felice, con un fratello maggiore che, anche se inizialmente era più geloso che mai della piccola nascitura, cominciò a capire che quella sorellina era un vero dono, e cominciarono a stringere così tanto fino a diventare inseparabili. Una madre e un padre che cercavano di non far mancare nulla ai propri figli, cercando di fargli crescere in un ambiente sicuro e tranquillo. Deea è stata a contatto con la magia fin da piccola essendo i suoi genitori entrambi strega e stregone. Inizialmente i genitori tenevano i figli lontani dalla magia, per quanto bella potesse essere se usata in malo modo poteva diventare un'arma pericoloso, però quando Deea cominciò a crescere fu inevitabile che cominciassero ad entrarci più in contatto. I genitori cominciarono ad insegnare piccoli trucchetti di magia che avrebbero così introdotto Deea al mondo della magia. La tranquillità e la serenità però, venne spaccata da un brutto avvenimento, la madre di Deea si ammalò quando lei aveva solo 10 anni, fu un duro colpo per la famiglia, ma soprattutto per lei. Era molto unita a sua madre, probabilmente avevano uno dei rapporti più belli esistenti, si parlavano di tutto, erano entrambe molto simili caratterialmente e fisicamente. Dopo due anni passati tra ospedale e casa, purtroppo Xenia non ce la fece, lasciò la sua famiglia e soprattutto Deea. Dopo quel giorno lei si chiuse in un guscio che sembrava essere indistruttibile, camera sua era diventata la sua casa ormai usciva raramente da lì, se non per mangiare qualcosa, ma con lo stomaco chiuso non era facile, o per andare in bagno. Si distaccò sia dal padre che dal fratello, parlava poco con loro, se non per rispondere a qualche domanda che le facevano. Inizialmente piangeva silenziosamente, non voleva farsi sentire da nessuno, sapeva che le avrebbero fatto ancora più domande, poi però smise di piangere, e in lei rimase solo la sua espressione neutra. Sembrava aver perso definitivamente tutte le emozioni, come se fossero volate via in un posto lontano. Poi però un giorno, stufa di tutta quella situazione decise di uscire dalla camera, di passare del tempo con il padre e il fratello. Le sembrava di non conoscerli quasi più, anche loro erano cambiati dopo quel lutto, la casa era molto più silenziosa, più buia, non c'era più quella luce, oppure erano loro che non riuscivano più ad andare oltre. Un paio di mesi dopo le cose si erano più o meno sistemate, Deea stava meglio, aveva ricominciato a sorridere e a scherzare, ma quel ricordo rimaneva sempre vivo. Cominciò a interessarsi alla magia e stregoneria, l'aveva lasciata da parte quando era più piccola, sembrava non interessarle, ma qualcosa in lei si svegliò. Preferì non chiedere a suo padre, sapeva che non le avrebbe dato le informazioni di cui lei aveva bisogno, ma solamente quelle che lui avrebbe ritenuto più giusto. Cominciò a passare la maggior parte del suo tempo nella grande biblioteca di casa sua, giorno e notte. Lì poteva trovare tutti i libri di magia e stregoneria di cui aveva bisogno. Cominciò a cercare libri sulle pozioni che avrebbe potuto fare, formule, libri sui loro antenati, sulle leggende nella nascita delle streghe, libri sui tipi di magia, tra cui quella nera, ma inizialmente non ci fece molta attenzione, preferiva concentrarsi sulle altre. Cominciò a praticarla regolarmente, studiava per capire come migliorarsi. Sapere di poter fare quelle cosa la faceva in qualche modo sentire potente, non in modo negativo, ma sapeva che quello che stava facendo era per lei la cosa più giusta. Una notte, mente era seduta sul grande pavimento della biblioteca, qualcosa attirò la sua attenzione. La luce della luna sembrava puntare proprio in un determinato punto di uno dei grandi scaffali della libreria. Si avvicinò a quel punto, e sul fondo trovò un libro interamente dedicato alla Magia Nera. Nei libri che aveva letto se ne parlava superficialmente, anche il padre non aveva mai approfondito quella magia, e neanche lei ci aveva fatto tanto caso, ma ora che aveva quel libro in mano, perché non darci un'occhiata? Lo prese in mano, e cominciò a leggerlo con attenzione, si parlava quasi una magia completamente opposta a quella della Magia Bianca, il che la incuriosiva ancora di più. Non capiva perché il padre non ne avesse mai parlato, forse era una magia malvagia? Cominciò ad interessarsi di più a quella magia, e cominciò a praticarla, ma lo faceva di nascosto al padre. Se lui non gliene aveva parlato voleva dire che praticarla non andava bene. Ormai era praticamente diventata un'esperta della magia e della stregoneria dopo quei mesi passati a studiare.
Famiglio:
Deea ha un famiglio, è un coniglio ariete nano, di nome Eris.
|Il coniglio ariete nano (anche ariete olandese) è la razza di taglia più piccola; ha una testa compatta e orecchie abbastanza lunghe (circa 24-28 cm), anche se non raggiungono il terreno.
Il collo non è visibile, la nuca è corta; le zampe sono forti, dritte e corte.
Le varietà di colore del mantello sono particolarmente numerose; tutte sono ammesse dallo standard fatta eccezione per quella argentata.
La vita media di un coniglio ariete nano è di circa 6-7 anni, anche se vi sono esemplari che vivono molto più a lungo.
Il coniglio ariete nano è un animale dotato di una viva intelligenza; è molto curioso e anche piuttosto socievole; alcuni esemplari sono abbastanza aggressivi, ma addolciscono il loro carattere dopo la sterilizzazione.|
Deea ha incontrato Eris mentre faceva un'escursione in un bosco, aveva deciso di andarci per provare a fare delle pozioni all'aria aperta. Mentre si preparava l'occorrente però dei piccoli versi attirarono la sua attenzione, si avvicinò dietro a quel cespuglio e notò quella coniglietta, era più piccola del normale, e questo le fece pensare che fosse stata abbandonata e che quindi avesse bisogno di cure, ma arrivata a casa, dopo aver fatto delle ricerche aveva scoperto che era un coniglio nano e che sarebbe rimasta sempre così piccola. Decise di tenerla un po' con sé, pensando che l'avrebbe rilusciata dopo alcuni giorni, ma quei "alcuni giorni" si trasformarono in anni. Deea ed Eris hanno un rapporto un po' strano, sembrano odiarsi ma in fondo si vogliono bene. Il loro rapporto è costituito da piccoli dispetti reciproci, Eris le da dei morsetti alle dita quando Deea cerca di darle da mangiare, e Deea la stritola scherzosamente, o le un po' le orecchie, ovviamente senza mai farle male, ecco perché il nome Eris, che nell'antica Grecia era considerata la dea della discordia. Anche se si punzecchiano in questo modo sicuramente non riuscirebbero a stare troppo tempo l'una senza l'altra.
Rapporto con la stregoneria e abilità:
Deea in generale se la cava piuttosto bene con la pratica della stregoneria. Anche se inizialmente non le interessava, quando cominciò però a fare delle ricerche più accurate e quando cominciò a studiare la stregoneria si rese conto che quello era proprio la cosa giusta per lei, diventare una strega era quello che voleva fare nel suo futuro. Deea è sicuramente più brava con la Magia Bianca, con la Magia Blu, e se la cava anche piuttosto bene con la Magia Nera. Per quanto riguarda la Magia Verde e la Magia Rossa doveva fare sicuramente più pratica, cercando di migliorarsi.
Cosa ne pensa dell'Accademia?:
Deea è riuscita integrarsi piuttosto bene nell'Accademia, è riuscita a farsi amicizie fin dal primo anno e che per fortuna sono durate fino ad ora. La presenza dei vânători non le fa né caldo né freddo, li ritiene utili, anche se non riesci a mandare del tutto giù il fatto che degli umani abbiano un ruolo così importante.
Orientamento sessuale:
Eterosessuale
Conoscenze:
... Work in progress...
Curiosità:
-Deea ha una grande passione per l'astronomia, la incuriosisce molto , oltre a studiare la stregoneria ovviamente, ha deciso di studiare individualmente qualcosa anche sull'astronomia.
-Ha imparato ad andare a cavallo sin da piccola, era una passione di sua padre, che poi ha trasmesso anche a lei.
-Non ha mai tenuto i capelli con un taglio corto. Sin da piccola ha sempre avuto i capelli lunghi e scuri, sua madre glieli legava in delle trecce ordinate, che poi ha imparato a farsi da sola, e ora li tiene sempre così.
-Le piacciono molto i fiori, e le piace prendersene cura. Nella sua camera sono sparsi diversi vasi di fiori coltivati da lei.
-È brava a disegnare ma di solito non lo fa quasi mai, in pochi sanno di questa sua passione, tende a tenerla nascosta.
ANGOLO ME
È stato un parto finire questa scheda, ok no dai, scherzo. Non ho idea di come sia venuta ai vostri occhi, però io devo dire che ne vado piuttosto fiera dai, e metà scheda l'ho fatta nel bel mezzo di un blocco dello scrittore, quindi dai, non penso sia così pessima. Se qualcosa non va, o deve essere cambiata, Ruler-of_the-Dark non esitare assolutamente a dirmelo.
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