Avrei potuto dirti "se vuoi ti insegno io a baciare"

  Richie si issò sulla bici scassata e cominciò a pedalare con lena verso casa Denbrough. I Losers erano stati invitati lì da Bill che, approfittando dell'assenza dei suoi genitori, aveva deciso di organizzare un pigiama party.

(- Andiamo Billy, - aveva commentato Richie, aggiustandosi gli occhiali troppo grandi e perennemente rotti sul naso - non censurare sempre tutto! Puoi benissimo usare il suo nome vero: orgia! - Bill l'aveva beeppato e gli altri erano scoppiati a ridere.)

Solo che, come sempre, era in ritardo.
Si fermò sotto la casa di Eddie.
Al suo migliore amico era stato impedito dalla grassa-grossa madre di uscire.
Migliore amico.
Beh, non proprio.
Cioè, erano migliore amici se era normale che il cuore gli battesse più velocemente quando lui era nei paraggi.
Se era normale pensare a lui quando c'era, ma anche quando non c'era; insomma, sempre.
Se era normale pensare a quanto fosse fottutamente carino quando sorrideva. O quando si arrabbiava per il nomignolo "Eds". O quando... avete capito.
E Richie sapeva che nulla di tutto questo era normale. Da un po' di tempo a quella parte, un'idea aveva cominciato a formarsi nella sua testa e Richie era sempre più convinto che quella fosse la spiegazione. Ma, al tempo stesso, non riusciva - non voleva - accettarlo.
Insomma, possibile che Richie Tozier fosse un fottuto frocio?
E che fosse... innamorato di Eddie?
Scosse la testa per scacciare quei pensieri e si passò una mano tra i capelli per scompigliarli ancora di più di quanto già non fossero. Poi prese alcuni sassolini e cominciò a lanciarli contro la finestra della camera di Eddie.

Il castano si affacciò alla finestra quasi subito con uno zaino sulle spalle e un marsupio in vita.
- Ohibò giovanotto, sei pronto? - domandò con la sua voce ancora imperfetta da Piedipiatti Irlandese. Eddie sbuffò.
- Sì, ora scendo. Ma fai piano, rischi di svegliare mia madre! - disse, incominciando a calarsi dalla finestra.
- Tranquillo Eds, sarà sfinita dopo la scorsa notte. Anzi, mi sorprendo che tu non ci abbia sentito, da come urlava lei! Poi, quando gliel'ho infilato nel... -
- Beep beep, Richie! Chiudi quella boccaccia! -
Magari la posso usare per qualcos'altro la mia boccaccia
Si lamentò Eddie, sedendosi dietro Richie e cingendogli la vita con le braccia per non cadere.
Stringi più forte
Richie rabbrividì leggermente a quel contatto. Appoggiò i piedi sui pedali e si voltò un poco verso il castano.
- Tieniti forte Eds! - disse, per poi cominciare a sfrecciare per strada.
Chiamami di nuovo così
- Smettila di chiamarmi Eds! Non lo sopporto! -
- Ma quanto sei
fottutamente bellissimo
carino quando ti arrabbi? - ribatté Richie.
- Smettila! -
- Carino carino carino! -
Poi scoppiò a ridere ed Eddie continuò a brontolare.

                      ━━𖤐━━

  V-vi stavamo a-a-aspettando! - disse Bill quando Richie ed Eddie scesero dalla bici.
- Le dive si fanno sempre attendere! - rispose il moro. Bill sbuffò, e Stan roteò gli occhi.
- A proposito - disse l'ebreo - ieri io e Bill abbiamo visto l'incisione R+E sul Ponte dei Baci. Ne sapete qualcosa? -
Eddie scosse la testa in segno di diniego.
Innamorato di Eddie
- Ma la vera domanda è: che ci facevate tu e Bill al Ponte dei Baci? - replicò Richie, cercando di nascondere il rossore che cominciava a cominciava a colorargli le gote.
Stavolta fu Stan ad arrossire.
- B-beep beep R-richie! - disse Bill.

                      ━━𖤐━━

  Ora che si fa? - Domandò Beverly annoiata, mentre Ben le accarezzava distrattamente i capelli rossi. Mike alzò le spalle.

- Non lo so - disse - che ne dite di obbligo o verità? -
- Troppo scontato - ribatté Stan. Mike lo fissò indispettito.
- E allora tu che proponi? -
- Boh. Sette minuti in paradiso?-
- Io ci sto - disse subito Richie. Un'immagine gli comparve prepotentemente nella testa, senza che lui potesse fare niente per ignorarla.
Oh sì Eddie oh sì
Il suo viso cominciò ad arrossire.
Oh sì
Eddie si avvicinò preoccupato all'amico ormai bordeaux.
- Tutto apposto? - gli domandò, poggiandogli una mano sul braccio.
Eddie più forte
- Sto bene - rispose precipitosamente, scansandosi e togliendo così la mano di Eddie.
- Uhm, ok... - replicò lui poco convinto, allontanandosi e tornando al suo posto.
- Q-quindi tutti a fav-v-vore di Set-te [spettri a denti stretti] minuti in p-paradiso? - domando Bill, e ci fu un assenso generale.
- D'accordo, allora prendo una bottiglia - sbuffò Mike, ancora risentito con gli altri per aver bocciato la sua idea.
- Bel lavoro giovanotto, di meriti un soldo. Proprio un bel lavoro, ohibò, proprio bello. Tieni un soldo, compraci dei dolciumi, giovanotto - disse Richie
- Beep Beep Richie - replicò Ben annoiato.
In quel momento tornò Mike con una bottiglia di Coca in mano
- Seriamente Bill? Non hai, che so, della birra? -
- S-sì che ce l'ho. E in c-c-cantina, sullo scaffale v-vicino alla port-t-ta -
Richie sorrise maliziosamente.
- Ci si ubriaca come vecchi alcolizzati, stasera! - disse contento. Eddie roteò gli occhi.
- Io non bevo -
- Dai Eds, quante volte avrei bevuto con quella cicciona in casa? Un, due volte? - domandò il moro. Eddie arrossì leggermente.
- E-ehm, due volte - mentì. Non aveva mai bevuto nulla di diverso dall'acqua. Certo, se non si contavano gli innumerevoli antibiotici che sua madre gli aveva fatto assumere.
- Da oggi saranno molte di più, non accetto scuse. Stan the man, vai a prendere le bottiglie -.
- P-perché stai dando or-r-rdini in casa mia? -
- Non è importante ora, piuttosto tu vai ad aiutare Stan a prendere le bottiglie. Non saprà dove sono poverino, al buio, solo... Ma se ci vai anche tu sarete due poverini insieme, al buio, soli... Certo, farà freddo, ma almeno la tensione sessuale vi scalderà - rispose Richie, prima che Bill gli desse uno schiaffo sul braccio.
- Ah-ah-ah, è così d-divertente - commentò, nascondendo abilmente il rossore che si stava espandendo sulle sue guance. Poi però si alzò e raggiunse l'ebreo, che nel frattempo si stava già dirigendo giù per le scale.

Tornarono poco dopo con due bottiglie di Guinness ciascuno.
- Guinness Bill? Tuo padre ha ottimi gusti! - scherzò Beverly, raddrizzandosi alla vista dell'alcol. I Perdenti si sistemarono al centro del pavimento, in cerchio, mentre la bottiglia vuota di Coca-Cola veniva posta al centro di esso.
- Allora, le regole sono semplici - ricapitolò Ben - si gira una volta la bottiglia, e la persona puntata e quella che ha girato si devono chiudere in un...
- ...armadio - completò Bill, indicando un mobile in legno dietro di lui.
- Esatto - asserì Ben - dove dovranno rimanere per sette minuti. Chi si rifiuta dovrà bere -.
- Basta chiacchiere, Covone! Cominciamo! - si lamentò Richie. Ben sbuffò un "da che pulpito...", ma poi si zittì e Bill prese in mano la bottiglia.
- Ok, inizio io - con un rapido movimento del polso fece girare la bottiglia.
Tutti la guardavano trepidanti, in attesa.

"Oddio ferma ferma ferma" pregava Stan tutte le volte che il collo dell'oggetto gli passava velocemente davanti, per poi riprendere il suo giro.

"Oddio non fermarti non fermarti non fermarti" pregavano gli altri cinque, mentre Bill faceva vagare discretamente i suoi occhi sull'ebreo, che guardava la bottiglia con gli occhi sbarrati.
E quando il collo si fermò su di lui, li spalancò completamente.
Richie tirò un sospiro di sollievo, guardando - quasi senza accorgersene - Eddie.
- Perfetto, su su, nell'armadio! - esclamò poi, mentre Mike spingeva i due ragazzi all'interno del mobile.
- Le protezioni! - gridò Beverly, poco prima che le ante venissero chiuse.
Passarono circa tre minuti quando i cinque rimasti cominciarono a sentire strani rumori all'interno dell'armadio.
Bill e Stan uscirono poco dopo, rossi in viso, e tornarono a sedersi ai loro posti senza dire una parola.
Richie stava per fare una battuta, ma lo sguardo severo di Eddie lo trattenne.
Oh Cristo fammi urlare
- E-ehm, tocca a Richie adesso - disse improvvisamente Bill, passando la bottiglia al riccio.
Oh Cristo oh Gesù no no no
- Uhm, ok - commentò. Poi la fece girare.
Su Eddie no non su Eddie sì fermati su Eddie no no non su Eddie sì su...
- Eddie! - si lasciò scappare Beverly contenta, quando la bottiglia si fermò su di lui.
Richie deglutì rumorosamente.
Tutti lo stavano fissando, il castano compreso. Oh, al diavolo l'orgoglio.
- Andiamo Eds - lo invitò una volta essersi messo in piedi.
- No - la risposta uscì nuda e cruda dalle labbra del diretto interessato.
- Come? -
- No, n-non volgio -
Questo non faceva parte del piano
- Preferisci bere allora? -
Silenzio. Poi Eddie sospirò.
- Ok, andiamo -

━━𖤐━━

Le ante dell'armadio vennero chiuse da Stan dietro di loro.
Silenzio, imbarazzante silenzio.
Richie tirò fuori una sigaretta e l'accese.
- No Richie no! Moriremo soffocati qua dentro! - esclamò Eddie, ma Richie lo ignorò e diede il primo tiro.
Il castano si ritrovò, con sua grande vergogna, a fissargli le labbra. Erano così... belle, e sembravano così... morbidi...

"Che pensieri finocchiosi che faccio!"

E, davvero, cercò più volte di distogliere lo sguardo, ma il modo in cui Richie teneva la sigaretta tra le labbra era così... così...
Il moro si accorse dello sguardo di Eddie fisso sul suo viso.
- Fai una foto, dura di più -
Eddie arrossì violentemente e gli diede uno schiaffetto sul braccio.
- Beep beep Richie! -
Ancora silenzio. Richie spense la sigaretta sulla parete del mobile.

- Uhm, facciamo qualcosa -
- Del tipo? -
- Boh non so, "20 domande" ? -

Eddie ci pensò un attimo.

- D'accordo -
- Inizio io: a chi hai dato il tuo primo bacio? -
- Perchè ti interessa tanto, Boccaccia? -
- Perchè stai prendendo tempo? -
- Non si risponde a una domanda con una domanda! -
- Non è colpa mia se sei un verginello in fatto di baci -

Questo, al contrario di ciò che Richie sosteneva, non era del tutto vero. E no, sorprendentemente i suoi baci non si limitavano a quelli umidicci sulle guance grassoccie della madre. Intanto, a undici anni aveva ricevuto il suo primo bacio da Beverly. Ma forse quello non valeva, poichè a Natale la casa di Bill era piena di agrifoglio e Beverly insisteva per baciare ogni persona si trovasse lì sotto. Certo, forse Bill, Ben e Richie si erano casualmente trovati più di frequente sotto di essi, e sempre casualmente c'era anche Beverly, ma questo poco importava.

Poi, anche Greta Bowie gli aveva dato un bacio. All'inizio Eddie aveva sognato per notti quel momento. Questo perchè, al tempo, gli piaceva Greta Bowie.
Ma ora era abbastanza sicuro di aver superato questo amore e, probabilmente, se Richie avesse continuato a starli così vicino, avrebbe cominciato a prendere in considerazione l'idea di aver superato da un pezzo il suo amore per le tette.

- Non sono un verginello in fatto di baci! Si da il caso che il qui presente Eddie Kaspbrak abbia dato ben due baci -

- I baci bavosi a tua madre non contano -
- Se li avessi contati ti avrei detto di averne dati cinquemila -
- Mammone -
- Taci! -

Richie stette in silenzio per un po'.

- Ah, fanculo! - esclamò improvvisamente. Eddie lo guardò storto.
- Sì può sapere che hai adesso? -

Richie sospirò, scompigliandosi i capelli.

- Beh... quando ti ho detto fossi verginello, tu avresti dovuto arrabbiarti a morte e ammettere che era così - Richie si avvicinò un po' di più al castano. Ora che quasi lo sovrastava, la distanza di altezza tra i due era evidente.
- Non sto capendo - ammise Eddie.
- A quel punto, io avrei potuto dirti che, se volevi, ti insegnavo io a baciare... -

Il cuore di Eddie perse un battito. No cazzo, aveva sicuramente sentito male. Esatto, era così.

- Spiegati meglio -

- Ah cazzo, avrei potuto fare così! - Richie attirò Eddie a sè e lo baciò. Non fu un bacio particolarmente spinto, non fu neanche un bacio particolarmente esperto, ma era un bacio bramoso che aspettavano entrambi.

E questo bastò perchè il cuore di Eddie cominciasse a pulsargli nelle orecchie, e che le sue gambe diventassero gelatina.

Si appoggiò alla parete dell'armadio.

- ...cazzo, perchè l'hai fatto? - domandò poi.

Richie lo guardò attterrito.
- N-no, cioè scusami, io non-

- No intendevo, perchè hai smesso? - Il castano si attaccò nuovamente alle labbra di Richie, il quale era decisamente sorpreso dal gesto di Eddie. Ma soprattutto molto, decisamente molto, felice.

- Ragazzi! I sette minuti! - disse Beverly ad alta voce, proprio mentre il riccio faceva sedere Eddie sulle sue gambe.

Fanculo

I due si staccarono velocemente e si diedero una sistemata. Prima di uscire, Richie rubò un ultimo bacio a stampo al castano.
Le sue gote si tinsero di rosso.

Quando uscirono, Trovarono gli altri cinque che li guardavano con un sorriso sornione.

- ...che cazzo volete? -
- Alloooooooora - esordì la rossa - tu ed Eddie...? - Venne permata da un gesto secco dell'ipocondriaco.
- Non. una. parola - Poi si risedette dev'era prima.

- Se ciclato? - domandò Mike.
- Fanculo -
- Probabile -
- Se vuoi ho gli assorbenti -
- Fanculatevi tutti, Tozier compreso -

- Mi dai una mano? - domandò allora il moro, con uno strano sguardo che forse voleva sembrare seducente ma che, a dirla tutta, lo faceva sembrare più uno strupratore notturno. Beverly emise un gridolino.

- Oh dio ditemi che è quello che penso per favore fatemi morire felice... -

E Richie lo fece. Si slanciò leggermente in avanti, quel tanto che bastava per poter dare un bacio al suo Eds.

Gridolini vari, mani che applaudivano.
Eddie mugugnò qualcosa sulle sue labbra.
- Come? -
- Sto cominciando a rivalutare questo gioco -

E lo baciò di nuovo.



Angolo me:

Ma buongiorno a tutti! E' da due/tre mesi che ho questa OS in bozza e oggi mi andava di pubblicarla. Lo so, il finale fa un po' schifo, ma non ci posso fare niente.
Spero che questa mini-storia vi sia piaciuta!
Baciones,
Ivy


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