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V

edi, quando cadono le foglie?
Fu quel giorno.
Quel giorno di tanti anni fa, Namjoon, ti incontrai in pieno autunno, avevo appena finito il mio turno all'ufficio postale ed aspettavo il bus, chiedendomi per quanto ancora il mondo nel quale vivevo sarebbe rimasto bello... ma poi, Namjoon, sei arrivato tu, completamente a sorpresa.
"Scusi, sa dove si trova il benzinaio di questa zona?" mi domandasti, ed io ti sorrisi, perchè era il luogo in cui mio padre lavorava.
Ti mostrai la strada, e tu mi lasciasti il tuo numero di cellulare, promettendo che mi avresti chiamato in serata.
Così facesti, e diventammo amici.
Il tempo passò, e tu mi raccomandasti di aspettarti, dopo i tuoi anni di studi all'estero, ed io mantenni la mia promessa.
Ricordo le tue lacrime il giorno della partenza, i tuoi capelli scompigliati ed il tuo dolce sorriso, le tue fossette ed un bacio che lasciasti sulle mie labbra, urlando un "A presto, Seokjin-hyung!" e nascondendo il viso tra le mani mentre correvi verso il gate.
Il tuo aereo decollò, e fui io quello a crollare in un pianto disperato, perchè gia mancava il tuo profumo, Namjoon.
Mi ero innamorato, e tu anche. Quel bacio era stata la solenne promessa di incontrarci nuovamente.

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Oggi sono passati 3 anni, Namjoon.
Io sono davanti all'ufficio postale, ti sto aspettando come quel giorno.
Sei tu, il ragazzo dai capelli scuri con quella valigia mezza rotta in mano? Quello che sta correndo verso di me? Non sto sognando, vero Kim Namjoon?
"Jin!" il tuo grido spezzato dal pianto precede di poco l'abbraccio in cui mi ritrovo, e subito dopo il tuo corpo ed il mio sono scossi dai singhiozzi, quella mancanza fisica che siamo riusciti a colmare dopo tre anni.
"Joonie-ah, mi sei mancato così tanto..."
Sorrido, posando un bacio leggero sulle tue labbra rosee, mentre le tue gote si colorano.
"Non me ne andrò più, Seokjin. Ti aspetterò fuori dall'ufficio postale se avrai bisogno di un passaggio o anche solo per vedere il tuo sorriso, ti porterò a casa e se vorrai ti porterò in qualsiasi posto su questa terra, a patto di stringerti tra le braccia per ogni secondo in cui ne sento il bisogno." prometti, con il sorriso sulle labbra. "Sai hyung, credo di essermi innamorato ancora di più di te, mi sei mancato dannatamente e avevo rotto il telefono, non ho potuto scriverti o-"
Mi scappa una risata, per poi prendere il tuo viso tra le mani. "Nam, sono abituato ai tuoi disastri, ma tieni da conto almeno il mio cuore. Piccolo, ti amo troppo per arrabbiarmi con te. E poi, qui ci siamo incontrati la prima volta!"
Tu annuisci, senza smettere di sorridere. "Scusi, sa dove si trova il benzinaio di questa zona?" domandi, rivolgendomi uno sguardo dolce e curioso allo stesso tempo.
"Non me frega niente, io voglio solo te." aggiungi dopo, vedendo la mia faccia perplessa, mentre ricordo che quella frase fu l'inizio di tutto.

Mi sollevi in aria e mi fai girare tra le tue braccia, mentre le foglie dai mille colori cadono.
E sì, cosa posso chiedere di più bello di questo autunno fuori dall'ufficio postale con te?
Ora non ho più dubbi.
Questo mondo rimarrà meraviglioso fino a quando ci sarai tu con me, Joonie.
Prendimi la mano, piccolo, portami dove non posso arrivare, non lasciarmi mai più, ti amo.
Ti amo e correrei fino alla fine di questo mondo per te, Kim Namjoon.
"Allora, principessa, festeggiamo questo giorno d'autunno con una cena sotto le stelle?"
E me lo chiedi anche, Joonie?
Mille volte sì.

🍁•fine•🍁