Lucifero x Adamo

Attenzione capitolo mediamente spinta, quindi se siete facilmente impressionabili, non leggete.

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Finalmente cazzo posso oziare! Anche se in teoria non ho mai lavorato in tutta la mia vita, insomma è il fottuto paradiso! Chi cazzo lavora nella beatitudine? Nessuno! Quella è roba per dannati non certo per angeli come me!.
Però è stato piuttosto stancante stare a sentire i discorsi noiosi e di poco conto di Sera, subirmi poi i consigli pallosi di Lute che quasi mi spiace per lei nel doversi subire un cazzone come me, però avvolte è così saporifera! Ma mai quanto quella gallinella virtuosa che nuovamente ci stava provando col cazzo del batterista, porco cazzo non sa cosa si perde! Quel cazzetto discende dal mio!.

Esaurito da troppi impegni, sono crollato nel mio bellissimo letto comodo, soffice e profumato, godendomi la freschezza delle coperte bianche dal profumo di lavanda, il letto comodo era l'unico mio grande amore di cui davvero avevo bisogno nella mia vita, non certo quelle due troie scialve. Bleah, se solo ci penso mi sale su il pranzo di ieri, non ho digerito a distanza di anni il loro miserabile affronto nel preferire un cazzetto buffo all'originale.

"Ahh Lucifero."

Al solo pensiero del suo nome mi si impianta nella mente la visione del suo viso pallido incorniciato dal suo maligno sorriso, quel fottuto clown dai capelli dorati per quanto lo odiassi con tutto me stesso, non potevo negare quanto fosse affascinante. Il suo carisma, il suo fisico, la sua voce, per quanto potessi ricordarmi per quelle poche volte che ebbi la possibilità di vederlo.

"O rivederlo.."

Pensai sospirando, in quell'istante calò sul mio viso un espressione triste, direi nostalgica, probabilmente per alcuni eventi del passato di cui non riuscivo a lasciarmeli alle spalle, sventura mia in ogni ricordo c'era lui, quel biondo sorridente dalle goti rosate, per un suo sciocco ideale ha perso la sua vita in paradiso finendo tra le fiamme dell'inferno, divenuto re di quel squallido lerciume. Come poteva anche solo pensare che i suoi sogni sarebbero state buone idee? Ha concesso all'umanità il libero arbitrio ed ecco come sono finiti, peccatori colmi di colpe inaudite, il suo popolo che ha perso la tutela dei suoi stessi governatori.

Già Lucifero, tua moglie è stata più furba di te mentre tu stai preferendo soccombere nella tua depressione per una scialva bionda sexy, che merda! Una vera sfiga per te. Al pensiero di quei due spasimanti mi saliva il vomito, un espressione di disgusto mi si era formata in viso d'istinto, l'amore di una puttana e di un pagliaccio già ai tempi della creazione dell'Eden. Un pagliaccio sciocco, ai tempi allegro, un sognatore dal sorriso stampato in viso, gentile, brillante e probabilmente l'unico intelligente in quella massa di idioti che tutt'ora se la tira solo per mascherare la loro idiozia, lo sterminio è stata una idea mia cazzo!.

Sospirai, pensare troppo mi faceva solo pulsare le tempie, avevo bisogno di distrarmi un po' e pensare ad altro, quei ricordi mi portavano a sensazioni contrastanti, soprattutto su di lui. Prima di cadere nuovamente vittima dei miei ingarbugli mi misi seduto sul letto togliendomi la vestaglia larga, finalmente potevo godermi al meglio la freschezza delle coperte, sarà anche comoda ma cavoli se avvolte fa un caldo bestia con quella cosa addosso, la piegai mettendola accanto alla maschera sul comodino affianco al letto, l'avevo tolta nel momento in cui misi piede nella mia stanza.

Solitamente ero abituato a portarla in pubblico ma a casa mia, non serviva, per fortuna quella lunga vestaglia bianca non avevo bisogno di indossare anche i pantaloni, per cui ero totalmente libero, apparte per quei boxer. Era una bella sensazione sentirmi libero, privo di indumenti, l'aria dell'ambiente che direttamente toccava la mia pelle nuda, mi sentivo fresco e senza pensarci due volte, sentendo la stanchezza per tutte quelle cazzate subite da stamattina, mi gettai nuovamente nel letto godendomi le morbide coperte profumate, quella sensazione accogliente era piacevole. Mi strusciavo ben coccolato tra la stoffa su cui mi stavo rigorosamente oziando.

"Si però che cazzo di noia!"

Pensai fermandomi ad un tratto, effettivamente mi stavo annoiando, perciò decisi di dare un occhiata alla mia camera per vedere se c'era qualche cosa di interessante su cui perdere tempo. Mi guardai attorno, intravidi la mia chitarra lasciata lì in un angolo della camera, la mia scrivania disordinata, un piatto di costole semi vuoto avente più ossicini che carne, per il restante erano alcuni indumenti a terra o appollagliati sul letto.

Sbuffai scocciato dal non aver trovato niente, ruotai gli occhi infastidito da ciò, non sapevo cosa fare in quel momento, la noia era davvero una brutta bestia e spesso n'ero vittima, proprio nel momento in cui il mio sguardo era fisso sul muro, per una ragione a me ignota intravedi la sua immagine nitida nella mia mente, il maledetto viso di quel cazzetto busso, quel viso pallido, delicato, dipinto su di esso un espressione maliziosa, un sogghigno divertito che traspariva una passione travolgente, quei suoi occhi dalla sclera gialla e le iridi rosse, profondi, messi in risalto dal colore porpora sulle sue palpebre, sembrava così reale come se fosse presente in quell'istante, nella mia immagine, la sua figura sembrava quasi invitarmi con un cenno del dito ad avvicinarmi a lui.

"T-tsk. Che schifo.."

Pensai scuotendo la testa per sbarazzarmi di quelle visioni prima di andare oltre, perché stavo vedendo Lucifero in maniera così attraente? Non che di suo non lo fosse già ma perché avrei dovuto vederlo in quel modo? Probabilmente ero solo eccitato e stavo collegando le mie voglie al soggetto sbagliato, dopotutto era solo una gallina arrogante che non prendeva la via di uscire dalla mia mente. Annuì nel tentativo di autoconvincermi che fosse così, per tanto mi alzai abbandonando quel confort del mio letto e decisi di dirigermi verso la scrivania stando attendo a non inciampare su qualche indumento, mi sedetti sulla sedia comodamente, davanti a me c'era il computer, alcuni spartiti, testi di canzoni varie e quant'altra robaccia di poco conto, l'unica cosa che mi interessava in quel momento era il computer, un po' di lubrificante e della carta, un porno con protagonista quel pornoattore dannato sarà più che sufficiente per farmi sentire meglio e dimenticarmi di quelle assurde fantasie.

Peccato però che sulla superficie della scrivania, apparte il pc c'era soltanto un rotolo di carta.

-Ahh che merda! - dissi esclamando la mia frustrazione ma per mia fortuna mi rivenne in mente, come un lampo di fulmine, di avere una bottiglietta di lubrificante nel cassetto, fu piuttosto difficile trovarlo qui al paradiso ma per fortuna conoscevo i giusti mezzi per procurarmi certe cosucce. Velocemente aprì il primo cassetto della scrivania e rovistando tra le varie cianfrusaglie, come mie piume usate come penne, foto, caricabatterie, corde di scorta ma finalmente i miei occhi intravisero l'oggetto del mio interesse, lo presi e con la coda nell'occhio notai una fotografia impolverata, incuriosito la presi soffiando su di essa per liberarla dalla polvere in eccesso ma non appena l'immagine fu chiara e limpida, sgranai gli occhi.

"Lucifero.."

Una foto di Lucifero, come ci è finita qui? Non ricordavo di avercela, in quell'immagine Lucifero era ritratto in tutto il suo fascino, sguardo seducente traboccante di malizia, quei bei capelli biondi sembrando fili dorati, i più splendenti per fino della luce stessa del paradiso, ritratto con quel sorrisetto perverso, divertito, arrogante, sicuro di sé, quello sguardo sembrasse quasi volermi scopare con gli occhi. Deglutii a quel pensiero, non potevo biasimare quelle puttane nell'averlo scelto, era fottutamente sexy, dai capelli al fisico, una pelle limpida da marchiare, assaporare quelle labbra sarebbe stato un sogno, sentire intrecciare le nostre lingue in un bacio focoso, avrei peccato solo per godermi una scopata con quello schianto.

-Merda.. - imprecai a bassa voce iniziando a sentire qualcosa pulsare da dentro i miei boxer, abbassai lo sguardo notando un erezione ben eretta e a quella visione senti un lieve rossore sul mio viso. Mi era venuto duro per lui? Non potevo pensarci! Gettai la foto sulla scrivania alle prese di soffocare quell'assurda voglia stringendo le gambe socchiudendole, volevo scacciare il suo pensiero dalla mia mente invano. Il mio sguardo puntava su quella fotografia che stimolava la sua figura farsi sempre più nitida in me, iniziando a scendere con le fantasie focalizzandomi precisamente sulle sue labbra, in me si era accesa la voglia improvvisa di sentirle sulle mie, sul mio petto scendendo verso il ventre andando sempre più in basso, arrivando al mio pene.

-Merda merda! Cazzo no! - imprecai iniziando ad avvertire il fiato mancare per l'eccitazione salire, l'immagine di Lucifer baciarmi ogni centimetro del mio corpo a gattoni fino al sotto ventre, proprio davanti alla mia erezione mi stava facendo bollire gli ormoni. Quel tocco delicato, bagnato, intimo, quella sensazione di sporco mescolata ad un piacere immenso, volevo sentirmi una puttanella che veniva sbattuta da quel cazzo di un clown e allo stesso tempo avrei voluto trattarlo da tale, avvertire quell'odore di miele su di me, assaporare la sua carne tenera, sentire il suo sangue angelico bagnarmi la gola, pura estasi.

-A-ah.. - emisi un flebile gemito a causa di quelle fantasie sconce che stavano prendendo il sopravvento sulla mia lucidità mentale, porco cazzo mi sto davvero riducendo ad una erezione pulsante per un porco di demone?! Per giunta uno che mi ha fottuto le mie due mogli! E cazzo se avrei voluto essere il terzo, cazzo volevo sbattermelo al letto in quell'istante! Ma purtroppo lui non c'era seppure il suo ricordo era impregnato nella mia testa così nitidamente da sembrarmi reale ma non era così. Avrei voluto quel corpo magrolino stringersi al mio, quelle gambe liscie da graffiare, se solo Dio sapesse quanto avrei desiderato marchiare quel demone mi avrebbe esiliato dal paradiso ma cazzo non potevo fare a meno di desiderarlo in quel fottuto momento.

-C-cazzo.. - dissi ansimante, quella cazzo di erezione era bella che gonfia, pulsava troppo cazzo, che cazzo di dolore! Merda se stavo amando quel sorrisetto su quel viso di quel clown maledetto, vedevo come si stava divertendo nel vedermi piegato al suo fascino, quanto avrei voluto sentire quella sporca voce chiamarmi, sussurrarmi all'orecchio le parole più sporche che quella perversa mente potesse tirare fuori, avrei voluto succhiare quel cazzetto buffo fino a farlo venire, sentire quel liquido caldo bagnare le mie labbra era il culmine. Merda mi stavo riducendo ad uno schifo solo perché stavo tranquillo sulla sedia a immaginarmelo.

"Lucifero.."

Chiamai il suo nome mentalmente nella speranza di poterlo avere, non avrei mai pensato che mi sarebbe mancato ma in quella merdosa situazione era così. D'istinto feci scivolare la mia mano tremolante dentro ai boxer massaggiando quell'erezione gocciolante, successivamente lo tirai fuori iniziando a muovere la mano ripetutamente su e giù, velocemente ansimando ad alta voce, quei versi privi di mascolinità fuori uscivano incontrollati dalla mia bocca e nel mentre mi stavo segando il pene la mia mente mi stava torturando con la visione di quel dannato odiato da tutto il creato. Odiato da me! Lo odiavo per avermi portato via le mogli, per essere così dannatamente affascinante, debole, un cazzetto insignificante, lo odiavo perché non era lì con me a prenderlo in bocca, quanto desideravo sentire le sue umide labbra assaporare il mio membro da cima a fondo.

Lo vedevo inginocchiato davanti a me intento a proseguire con il suo lavoretto, prendendoci gusto, passando quella bollente lingua sulla cappella nel mentre la mano si occupava del resto. Cazzo se quella visione mi stava facendo godere come un'adolescente alle prese con le sue prime seghe, più avevo nitida quell'immagine e più aumentavo i movimenti rapidi della mia mano. Tra le mura di quella stanza echeggiavano i miei gemiti poco virili aumentare sempre di più, il mio corpo stava fremendo dal piacere, un piacere che nessuna donna seppur si impegnava poteva suscitarmi anche solo pensandola. Ero travolto dalla lussuria, il rossore si era divampato fino alle orecchie, qualche lacrima scendeva rigandomi il volto, sentivo un caldo eccessivo in me, come se quella sensazione di freschezza fosse andata a farsi benedire e probabilmente dopo questa imbarazzante situazione l'avrei seguita.

-A-ahh.. Lucifer.. - gemetti il suo nome nel mentre mi stavo masturbando, sentivo come l'erezione si stava facendo più eretta nel palmo della mia mano, avvertendo la cappella iniziare a gocciolare, ero sull'orlo di un orgasmo e quelle immagini non si placavano. Lo vedevo sotto di me gemere come una puttanella demone graffiandomi la schiena, in alcune visioni era il contrario, l'ambientazione cambiava a seconda della posizione, era ciò che stavo bramando di provare, volevo violare ogni centimetro di quella stanza in quel modo. Portai la testa all'indietro gemendo ansimante, il respiro mi mancava, le gambe tremavano come foglie, la sensazione sollecitate allo stomaco, non riuscivo più a resistere oltre.

-L-Lucifer! - urlai in un orgasmo il suo disgraziato nome, venni completamente sentendomi svuotato da dentro, quel liquido caldo si raddensò subito, sporcando la mia mano, qualche goccia finì a terra ma poco mi importava, finalmente potevo accasciarmi su quella cazzo di sedia e sentirmi libero riprendendo fiato. Ero esausto, sudato, affaticato avendo la sensazione di avere il cuore in gola.

Regolarizzai il respiro restando così seduto finché non sarei riuscito a rialzarmi nuovamente, tutta quell'adrenalina dovevo scaricarla. Chiusi gli occhi ansimante, ero ancora incredulo di essermi fatto una sega pesante per colpa di quel coglione ma sotto sotto non mi dispiaceva, appatto che sarebbe rimasto un mio segreto. Però quella voglia di vederlo persisteva in me e di certo non potevo torturare il mio cazzo per farmela passare.

"Un giorno.. lo rivedrò."

Pensai deciso della mia decisione, se un giorno sarebbe successo, sarei stato perforato da quella l'eccitazione emozione di poter ammirare quel coglione da vicino.

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Angolo autrice
Non ho mai scritto qualcosa di questo genere quindi possiamo prenderla come un esperimento. Con questa la raccolta è finita.

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