💔Heartbreak - J.Jk. 🔞
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Trama: Lasciata nel giorno del suo matrimonio, con il cuore a pezzi Y/N decide comunque di partire per la luna di miele e fare quel viaggio che avrebbe dovuto fare assieme al suo ex Namjoon, con Yoora, la sua migliore amica.
Yoora cercherà di distrarre e far divertire Y/N il più possibile, ma la mente della ragazza sarà occupata per tutta la durata della vacanza dal dolore provocato da Namjoon.
Questo fino a quando Y/N non incontrerà una sua vecchia conoscenza.
Estratto: "Dammi la possibilità di riparare il tuo cuore spezzato."
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Se la sua migliore amica Yoora sembrava entusiasta appena superarono la soglia dell'hotel, l'espressione sul volto di Y/N invece era più spenta e grigia che mai.
La ragazza si guardò intorno, ammirando con occhi tristi e anche un po' lucidi l'ambiente circostante.
Quell'albergo era elegante, lussuoso, sfarzoso; si sentiva un po' fuori posto in quel luogo, ma la vacanza ormai era già stata pagata ed era troppo tardi per richiedere il rimborso.
Y/N guardò la sua amica mentre questa era intenta ad osservare una statua posta al centro della hall, Yoora era sempre stata appassionata d'arte.
La fanciulla sorrise debolmente, era grata alla sua migliore amica per averla accompagnata, per esserle vicina nel momento in cui più aveva bisogno.
Perché la realtà era che Y/N non doveva trovarsi nell'isola di Jeju assieme a Yoora.
Quel viaggio sarebbe dovuto essere la sua luna di miele.
Ma sarebbe stato impossibile per lei, fare una luna di miele... ora che era single.
* * *
Gli invitati si trovavano tutti nelle loro postazioni, i parenti di Y/N e quelli di Namjoon erano in fermento per il tanto atteso evento che si sarebbe svolto a breve.
La futura sposa continuava ad osservare la propria immagine riflessa allo specchio, doveva essere tutto perfetto.
Doveva essere bellissima, non avrebbe dovuto avere neanche un capello fuori posto.
Accarezzò il tessuto candido del velo mentre un sorriso raffiorava sulle sue labbra.
Pochi minuti e sarebbe scesa.
Pochi minuti e avrebbe baciato il suo Namjoon di fronte a tutti, amici e parenti.
Pochi minuti e avrebbe giurato amore eterno al suo futuro marito, futuro ancora per poco.
Y/N non poteva sapere che il ragazzo che avrebbe dovuto sposare quel giorno, ancora non era arrivato sul luogo del ricevimento.
Le amiche di quest'ultima avevano cercato di contattare Namjoon e i suoi amici per capire dove il futuro sposo fosse finito, la madre di Y/N era vicina ad avere un mancamento ma la diretta interessata ancora non sapeva niente, poiché Yoora era speranzosa e pregava nell'arrivo di Namjoon a breve.
Ma quando cominciarono a mancare pochi minuti, Yoora capì che si sarebbe dovuta fare coraggio e che avrebbe dovuto dire alla sua migliore amica che Namjoon sembrava essere scomparso nel nulla.
Yoora pensava che all'uomo fosse accaduto qualcosa, non rispondeva al telefono e anche gli amici con cui aveva passato la scorsa notte per festeggiare l'addio al celibato, non le rispondevano.
La ragazza credette che avessero avuto un incidente, sperava che stessero tutti bene... non voleva credere che potesse esserci qualcos'altro dietro.
"Y/N... devo dirti una cosa. E non ti piacerà." Yoora sussurrò all'amica, dopo aver accuratamente chiuso la porta per evitare che qualche persona impicciona potesse sentire.
Y/N si girò verso la ragazza ma lo squillo del suo cellulare rubò la sua attenzione.
"Mi devo preoccupare?" Y/N ridacchiò nervosamente, l'espressione che aveva Yoora non la calmò per nulla, essendo già agitata per il giorno più importante della sua vita.
La fanciulla avanzò verso il tavolo dove aveva posato il telefonino, Yoora cominciò a parlare.
"Ecco... si tratta di-"
"È Namjoon." Y/N alzò un sopracciglio, lesse il nome del fidanzato e futuro marito sullo schermo del cellulare, chiedendosi perché la stesse chiamando se tra pochi minuti si sarebbero giurati amore eterno davanti a tutti gli invitati.
Yoora si ammutolì, sgranò gli occhi; non sapeva cosa fare, se uscire dalla stanza e lasciare a Y/N la privacy che le serviva per parlare con lui, o restare al suo fianco e supportarla per qualsiasi cosa l'uomo le avrebbe detto.
Y/N non le disse di uscire, e Yoora scelse di restare accanto a lei.
"Vuoi parlare un'ultima volta con me da uomo celibe?" Y/N scherzò, ma a Namjoon bastò mormorare solo tre parole.
Solo quelle tre parole fecero capire a Y/N e anche a Yoora, che qualcosa non andava.
"Non posso farlo..."
"Joon... che cosa-"
"Non posso sposarti Y/N. Non posso."
Udire quelle parole, fu per Y/N come se qualcuno avesse appena infilato il braccio nel suo petto e avesse strappato il cuore a mani nude.
Era così che si sentiva; un attimo prima le pareva di toccare il cielo con un dito, e l'attimo dopo era precipitata in un grosso, profondo e oscuro burrone senza fine.
* * *
Namjoon quel giorno era stato spietato, insensibile.
Fu molto breve al telefono, ma non ebbe problemi a confessare i suoi continui tradimenti e il fatto che lui non avrebbe mai voluto sposarla, che erano stati i suoi genitori a fargli pressione perché adoravano Y/N e volevano la ragazza come nuora il prima possibile.
Se Namjoon aveva continuato a stare con lei, era stato solo per fare contenti i suoi genitori.
E Y/N scoprì anche che il motivo che si nascondeva dietro tutte quelle volte in cui l'uomo tornava a casa tardi, non era perché il capo gli aveva dato troppo lavoro, ma perché il traditore andava a casa della sua amante.
Y/N quasi scoppiò a piangere nella hall di quell'albergo, non sarebbe dovuta partire ma Yoora le aveva detto che una vacanza le avrebbe fatto bene, che ne avrebbe dovuto approfittare perché ormai il viaggio era stato pagato ed era tardi per chiedere il rimborso.
In più la sua amica aveva chiesto appositamente le ferie per poter trascorrere quella settimana a Jeju assieme lei, e alla fine Y/N dovette cedere.
Ma come sarebbe riuscita a divertirsi, seguendo il programma indicato dalla vacanza che avrebbe dovuto fare assieme a Namjoon?
Quello stesso programma che aveva scelto proprio lui: il viaggio in barca, le immersioni, le lezioni di surf... tutte attività che lui amava, e che lei aveva accettato perché amava quell'uomo che non si era fatto scrupoli nel mollarla il giorno del loro matrimonio.
"Y/N...?"
Y/N sbatté le palpebre più volte, una lacrima rigò la sua guancia e lo sguardo di Yoora si intenerì appena la vide.
"Ehi..." La ragazza tolse quella lacrima e poggiò la mano sulla spalla dell'amica, la accarezzò.
"Sto bene. Sto bene." Y/N ripeté, più per convincere sé stessa che la coetanea.
"Vieni, andiamo a prendere la chiave della nostra stanza." Yoora prese la mano di Y/N ed entrambe, con le valigie dietro, si recarono alla reception.
Quando Y/N diede i documenti alla signora, quel che disse la più anziana le fece mozzare il respiro.
"Oh ha prenotato la Special Room per la luna di miele, congratulazioni! Si trova all'ultimo piano." La donna porse la chiave magnetica ad una Y/N sconvolta. Yoora fu veloce ad intervenire.
"Grazie! Sono sicura che io e mia moglie ci troveremo benissimo qui!"
Yoora prese di nuovo la mano di Y/N e le due giovani si avviarono verso l'ascensore, evitarono di dare attenzione allo sguardo sbalordito che si formò sul volto della dipendente.
"Crederà davvero che siamo sposate..." Y/N sussurrò con tono spento.
"Hai prenotato a tuo nome, non può sapere con chi saresti venuta. Lasciale credere che sei in luna di miele con me."
Y/N sorrise, si domandò dentro di sé come avrebbe fatto se non ci fosse stata la sua migliore amica qui, con lei.
La ragazza diede a Yoora la chiave e quando quest'ultima aprì la stanza, Y/N si sentì mancare. Di nuovo.
Il letto matrimoniale aveva lenzuola bianche e una coperta rossa, sopra erano posizionati dei cuscini decorativi a forma di cuore. Petali di rose rosse erano sparsi sulla coperta e anche sul pavimento, una fragranza fiorita e dolce aleggiava nell'aria della stanza.
"Ew, ma chi è che vuole scopare qua dentro?" Yoora commentò con disgusto, riuscì a far ridere Y/N che rispose.
"Di sicuro non io."
"Ma tranquilla, credo che nessuno vorrebbe scopare in questa stanza." Yoora mormorò, spostò i vari cuscini e si sdraiò sul letto.
"Però... sdolcinato a livelli disgustosi, ma comodo."
"Almeno abbiamo la certezza che dormiremo bene." Y/N avanzò, poggiò la valigia nell'angolo della camera ed osservò i dettagli del mobilio.
Quando arrivò al tavolino, dove era presente un mazzo di fiori freschi, la giovane aggrottò la fronte appena i suoi occhi si posarono su una piccola busta sigillata.
Y/N riconobbe il sigillo dell'hotel e aprì subito la busta, storse il naso quando lesse il contenuto del bigliettino.
Congratulazioni ai novelli sposi! Il Royal Hotel augura voi una serena permanenza, ma soprattutto una lunga vita piena d'amore!
"Un amore pieno di corna." Y/N borbottò e con fare scontroso gettò il biglietto nel cestino.
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Le giornate trascorsero alla svelta, Yoora cercò di distrarre la sua amica il più possibile, fecero ogni cosa indicata dal programma che aveva scelto Namjoon; Yoora pensò che non fosse una buona idea e aveva consigliato a Y/N di fare altro ma quest'ultima rispose che andava tutto bene.
La ragazza non faceva altro che ripeterlo da quando erano arrivate su quell'isola.
Nonostante il programma pieno e impegnativo però, la mente di Y/N spesso tornava indietro nel tempo.
La ragazza non faceva altro che pensare che quel viaggio lo avrebbe dovuto fare con l'uomo che aveva amato negli ultimi cinque anni della sua vita.
Si domandava dentro di sé dove avesse sbagliato, perché la loro relazione non fosse andata a buon fine... Y/N non riusciva a staccare la mente purtroppo, nonostante i tanti sforzi della sua migliore amica.
E Yoora aveva notato che Y/N a volte si appartava, spariva nella sua camera d'albergo per un paio d'ore e la sua amica sapeva di doverla lasciare in pace, che aveva bisogno di qualche momento per restare sola.
In fondo non erano passate nemmeno due settimane da quando Namjoon si era rivelato per la persona che era realmente, e Yoora cercò di essere accomodante con Y/N in tutto e per tutto.
Ma l'amica però voleva almeno una reazione da parte di Y/N.
Yoora capiva il dolore, la sofferenza che la ragazza stava provando; si sarebbe dovuta sposare con lui, e quel viaggio doveva essere la loro luna di miele.
Y/N era una persona che amava avere tutto sotto controllo, e se qualcosa andava storto lei andava in panne.
"Siamo qui da un po' di giorni ma ancora non abbiamo visitato per bene i locali aperti la sera... che ne dici? Stasera ci facciamo un giro?" Yoora propose, ma la risposta di Y/N fu istantanea.
"Io non ho intenzione di bere."
"Non devi per forza bere Y/N... non avevo intenzione di andare a bere infatti. Solo di vedere un po' com'è l'ambiente di sera... è estate, di sicuro ci saranno tante persone in giro."
"Vuoi uscire e socializzare? Perché io non sono granché in vena di conoscere gente nuova."
"Y/N... non ho detto nemmeno questo. Ho proposto solo una passeggiata serale. Tutto qui." Yoora sospirò, da una parte comprendeva l'umore nero della sua amica ma odiava come si stesse buttando giù per colpa di un uomo che non si meritava neanche mezza lacrima da parte sua.
"Tra un paio di giorni torniamo a Seoul, quindi insomma... approfittiamone per passare queste ultime due sere al meglio, no?" Yoora continuò, vedendo che Y/N stesse facendo scena muta.
Y/N arricciò il labbro un po' dubbiosa, ma debolmente annuì.
Non aveva voglia di uscire e andare in posti pieni di persone, in quel periodo era quasi allergica agli altri esseri umani, l'unica che sopportava era appunto Yoora.
Ma si trovava in una delle più belle località turistiche del paese, tra due giorni sarebbe tornata a casa e sentiva di non aver goduto appieno di quella vacanza.
E la colpa era unicamente sua, non era colpa di Yoora e nemmeno colpa di Namjoon, che di sicuro lui se la stava spassando con la sua amante o chissà, magari già la sua nuova fidanzata.
Y/N pensò che non fosse giusto, lei qui a piangersi addosso e lui là fuori a divertirsi come se non avesse spezzato il cuore alla ragazza con cui aveva vissuto per ben cinque anni.
"Sì... usciamo stasera." Y/N sussurrò, non era dell'umore per divertirsi, ma ci avrebbe provato. Per sé stessa.
Non si sforzò tantissimo per l'outfit, Y/N indossò un vestito leggero e comodo a tema floreale, il tessuto era celeste chiaro e i fiori rosa, perfetto per una serata d'estate.
Si truccò leggermente, sapeva che con il caldo il trucco sarebbe durato poco, quindi mise solo del mascara.
Usò però anche il correttore per coprire le occhiaie, anche se non fece un ottimo lavoro perché non riuscì a coprirle, due borse nere contornavano i suoi occhi spenti, Y/N guardò la sua immagine riflessa, fece spallucce.
Tanto quella sera sarebbe uscita per mangiare qualcosa con Yoora, non dovevano incontrare nessun ragazzo ed era certa che nessun ragazzo si sarebbe avvicinato a loro.
Caso contrario, lei avrebbe allontanato chiunque; non era pronta per affrontare qualche altro maschio che dava più ascolto a quel che si trovava in mezzo alle cosce invece che alla testa.
"Vuoi che ti trucchi un po' Y/N?"
"Guarda che mi sono già truccata."
Yoora alzò un sopracciglio, solitamente Y/N si truccava meglio di così. Notò che si era messa solo del mascara e che non lo avesse messo nemmeno tanto bene.
"Ti sei truccata davvero poco."
"Fa caldo. È inutile truccarsi tanto se poi con il sudore si rovina tutto."
Yoora annuì, non voleva iniziare una discussione ridicola sul trucco, la sua migliore amica era bellissima anche senza.
Certo, pensava che Y/N fosse bellissima anche solo sorridendo, peccato che proprio il sorriso fosse stato l'accessorio completamente assente per tutta la durata della vacanza.
Yoora sperò che quella sera la fanciulla riuscisse a sorridere, anche solo per una cavolata, ma le mancava vedere un sorriso sul bel viso dell'amica.
La sera le strade sembravano rianimarsi; i locali pullulavano di persone, gente che andava e veniva lungo il viale che si affacciava sul mare, i negozietti colmi di turisti, vogliosi di comprare una calamita o una cartolina che potesse ricordare loro la vacanza intrapresa.
Y/N adorava queste cose. Adorava quei piccoli negozietti, e adorava passeggiare lungo la strada con il mare di fianco.
Il sottofondo delle onde che si increspavano formavano una rilassante armonia di suoni, la ragazza ringraziò Yoora per aver deciso di visitare quella zona così viva e festosa.
"Questa calamita è adorabile, la voglio mettere sul frigo." Y/N sorrise mentre fissava la calamita che reggeva tra le dita, essa raffigurava la spiaggia pulita e limpida dell'isola di Jeju.
Yoora sorrise, contenta di vedere l'amica un pochino più coinvolta rispetto alle giornate precedenti.
Le due ragazze mangiarono una cosa al volo e continuarono a passeggiare lungo quella via piena di turisti come loro.
Scesero giù per la spiaggia, fortunatamente entrambe avevano optato per dei vestiti comodi e ai piedi portavano delle semplici infradito, fu facile per loro camminare sulla sabbia e raggiungere il locale che quella sera, aveva dato una festa con tanto di Deejay e stuzzichini.
Y/N si guardò intorno, la gente era tanta, la fascia d'età però variava, non c'erano solo giovani ma erano presenti anche persone più anziane, genitori con i loro bambini e la ragazza sorrise nel vedere alcuni di loro ballare e divertirsi sulle note della canzone che stavano dando in quel momento.
"Ho sete, vado a prendere qualcosa da bere!" Yoora alzò un po' la voce per farsi sentire, Y/N annuì.
"Tu non vuoi nulla?"
"No grazie."
Yoora si mise in fila al bar, desiderosa di assaggiare quel drink che servivano dentro una noce di cocco; ogni tanto la ragazza si voltava verso Y/N, volendo controllare che l'amica stesse bene e che non avesse problemi con nessuno.
Y/N, sentendo lo sguardo dell'amica su di sé, le mandò un sorriso rassicurante e alzò il pollice per farle capire che stava bene. Yoora ricambiò e si girò per seguire la fila.
Y/N passeggiò un po' per la festa senza allontanarsi troppo, notò come fossero serviti i vari drink e come fossero vestiti i membri dello staff del bar, e dalle ghirlande di fiori, dalle camicie hawaiane e dai gonnellini di paglia indossati dalle cameriere, quella sembrava essere una festa a tema caraibico.
Su un tavolo poco distante dal bar era presente un'enorme quantità e varietà di frutta esotica e fresca, tagliata a fette.
La ragazza si avvicinò, afferrò una fetta d'anguria e diede un morso, amando quel frutto così succoso e dolce.
Stava per addentare di nuovo quella fetta quando un pallone da calcio arrivò dritto verso di lei.
Per fortuna il pallone non la colpì violentemente, l'aveva sfiorata ma poteva andare molto peggio.
Uno dei ragazzi che stava giocando lì vicino corse verso Y/N per recuperare il pallone.
La fanciulla visualizzò il maschio, era attraente, ma non gliel'avrebbe comunque fatta passare liscia. Se avesse tirato il pallone più a destra l'avrebbe presa in pieno sulla faccia.
"Ehi! Scusami, ho calciato un po' troppo forte." Il biondino sembrò leggermente imbarazzato, consapevole anche lui che avesse rischiato grosso.
"Giocate a calcio ad una festa piena di persone anziane e bambini?" Y/N mormorò con un cipiglio sul viso, il ragazzo ridacchiò.
"Giuro che faremo più piano..."
"Sai che avresti potuto colpirmi la testa? Sarei potuta finire in ospedale."
Il ragazzo sgranò gli occhi, era stato colto alla sprovvista, non si aspettava che quella ragazza così carina avesse quel caratterino a dir poco aspro.
Il biondo arricciò il labbro, pensieroso su come rispondere; guardò il barman che intanto stava servendo una ragazza poco più giovane di lui, poi si rigirò verso Y/N.
"Ti offro da bere. Voglio scusarmi."
"No, non c'è bisogno gra-"
"Jimin." Arrivarono altri due ragazzi, amici del biondo con cui lui stava giocando a calcio.
Entrambi avevano notato che il loro amico Jimin si fosse fermato a chiacchierare con quella ragazza, e avevano il timore che quest'ultima si stesse lamentando con il biondo perché lui l'aveva quasi messa al tappeto con una pallonata.
Non che avesse tutti i torti.
Ma quando gli altri due ragazzi furono più vicini, Y/N sentì il suo cuore perdere un battito.
E non solo lei.
"Jungkook?"
"Y/N?"
"Vi conoscete?" Jimin alzò un sopracciglio, il suo sguardo saettava dal viso della sconosciuta, al viso del suo migliore amico.
Jungkook osservò sconvolto il viso della ragazza, per lui una vecchia conoscenza. Non pensava di poterla rincontrare, soprattutto in vacanza.
Gli occhi del corvino si abbassarono, essi studiarono la figura di Y/N avvolta in quel delizioso vestitino a fiori, sorrise.
"Sì, ci conosciamo."
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"Non ci vediamo dal-"
"Dal giorno del diploma." Y/N anticipò le parole di Jungkook, prese un sorso del drink che il maschio le aveva offerto, ignara dello sguardo di lui fermo sulle sue labbra.
"È passato parecchio tempo." Il corvino mormorò, sorrise alla ragazza e prese anche lui un sorso del suo drink.
"Già..."
"Incredibile, in tutti i posti in cui ci saremmo potuti rincontrare, proprio qui, in vacanza!" Jungkook ridacchiò.
Y/N e Jungkook erano stati compagni di classe alle superiori.
Non erano stati migliori amici, e non avevano passato tutto il loro tempo a chiacchierare; ma i due erano sempre andati d'accordo, Y/N era la più brava della classe e spesso e volentieri aveva dato una mano a Jungkook.
Il corvino era uno dei ragazzi più belli del liceo, e Y/N ricordava bene come, insieme a tutte le altre sue coetanee, fosse vittima del fascino del maschio.
Anche solo un sorriso da parte di Jungkook, e la ragazza perdeva la testa.
Ma Y/N era timida, non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi; si accontentava di parlare qualche volta con lui, anche se le loro conversazioni quasi sempre riguardavano gli argomenti scolastici.
Senza contare che all'epoca, Jungkook era fidanzatissimo con una ragazza considerata tra le più belle della scuola; Y/N non poteva competere e mai si sarebbe messa in mezzo ai due, sapeva che Jungkook fosse molto innamorato di Sherry.
Quando i due si diplomarono, persero i contatti; Y/N frequentò un'università diversa da quella di Jungkook, e anche se lei aveva il numero di telefono del corvino, non aveva mai preso l'iniziativa di mandargli un messaggio, anche solo per sentire come se la stesse passando.
La ragazza non voleva creare problemi tra Jungkook e Sherry, e quando al primo anno di università incontrò Namjoon, il numero del corvino venne cancellato.
Jungkook per Y/N era sempre stato un sogno proibito; un ragazzo irraggiungibile, un ragazzo impossibile per lei da avere.
Allo stesso tempo Jungkook non aveva il numero di Y/N; gli sarebbe piaciuto averlo per tenersi in contatto con lei, ma Sherry era molto gelosa e il corvino limitava le sue conoscenze con le altre ragazze, non volendo discutere con la fidanzata.
"Allora? Come te la passi?" Jungkook domandò, curioso di sapere cosa stesse combinando quella ragazza così timida e carina con cui aveva frequentato assieme le superiori e che per qualche motivo, lo aveva sempre attirato. Un segreto che Jungkook aveva custodito gelosamente dentro di sé.
"Insegno. Sono docente di letteratura. Proprio al liceo dove andavamo noi."
"Ma stai scherzando? Wow Y/N, è fantastico! Non so neanche perché sono così sorpreso, sei sempre stata brava a scuola, eri una delle migliori!"
"Non ero una delle migliori."
"Mh... giusto. Eri la migliore." Jungkook fece l'occhiolino alla ragazza, che arrossì leggermente.
Y/N cercò con lo sguardo Yoora, vide l'amica chiacchierare amichevolmente con Jimin, il biondo che l'aveva quasi fatta fuori con il pallone e Taehyung, l'altro amico di Jungkook.
"Non ti preoccupare per la tua amica, è in buone mani. I miei amici sono molto educati e rispettosi." Jungkook rassicurò immediatamente Y/N appena vide il suo sguardo preoccupato.
Y/N annuì, tornò a bere il suo drink.
Era strano per lei essere seduta a quel tavolino con Jeon Jungkook in persona.
Il ragazzo era stata la sua cotta per quasi tutta la sua adolescenza, pensò quanto fosse piccolo il mondo.
"Tu invece? Ricordo che avresti voluto lavorare nel mondo dello sport, o mi sbaglio?"
"Non sbagli. Hai sempre avuto un'ottima memoria. Mi sono laureato da poco in realtà, questa vacanza me l'hanno regalata i miei amici per la mia laurea."
"Oh... congratulazioni Jungkook! In cosa-"
"Scienze motorie e fisiche. Vorrei insegnare anche io."
"È fantastico." Y/N sorrise, dentro di sé pensò che sarebbe stato un sogno per le ragazze di scuola media o superiore avere Jungkook come professore di educazione fisica, quasi le invidiò.
Se in passato avesse avuto il corvino come professore, probabilmente sarebbe stata una fuoriclasse anche in quella materia.
Ironia della sorte, educazione fisica era la materia in cui Y/N era stata più carente.
"Sai che se vuoi insegnare dovrai toglierti piercing e orecchini, vero?" Y/N indicò le orecchie di Jungkook, anche se il suo sguardo era fermo sull'anellino argentato che decorava il labbro roseo e carnoso del maschio. Quest'ultimo sogghignò.
"Dipende in quale scuola andrò ad insegnare... ho visto che alcune accettano gli orecchini. Ma i piercing li dovrò togliere per forza."
"I piercing?" Y/N ripeté, guardò il viso di Jungkook per vedere se ne avesse qualche altro che lei non aveva visto, ma l'unico piercing visibile che aveva l'uomo era sul labbro.
"Sì, ne ho due." Il corvino tirò fuori la lingua e una pallina scintillante salutò Y/N, che arrossita non poté fare a meno di pensare quanto fosse sexy il ragazzo. E soprattutto quante cose belle avrebbe potuto fare con quella pallina argentata.
"Hai... hai fatto domanda nella nostra scuola?" Y/N domandò, tentò di cambiare argomento e di non guardare più quella bocca così sensuale.
"Sì... ho fatto domanda in molte scuole in realtà. Sto aspettando risposta, e prego che sia una scuola non troppo lontana da casa."
"Dai che andrà bene."
"La vita sentimentale invece? Come va?"
Y/N quasi si strozzò con il drink.
Temeva l'arrivo di quella domanda, anche se da una parte si chiedeva perché Jungkook volesse sapere della sua vita sentimentale, si erano appena rivisti dopo anni, tra tutte le domande che avrebbe potuto farle proprio quella che la fanciulla avrebbe voluto evitare di più.
"Felicemente single. E tu?" Y/N rispose in fretta e furia, Jungkook non era il suo migliore amico, di certo quella sera non sarebbe finita con lei che raccontava a lui dei suoi problemi d'amore e di corna.
Non voleva appesantire l'atmosfera, non ora che si stava godendo la serata.
"Oh, io felicissimamente single." Jungkook sogghignò, Y/N rise per il termine lievemente storpiato.
La ragazza avrebbe voluto fare tante altre domande al più alto, chiedergli come mai fosse finita tra lui e Sherry, dato che erano così innamorati al liceo, ma si rese conto che come l'argomento metteva a disagio lei, questo avrebbe potuto mettere a disagio anche Jungkook.
Quindi Y/N evitò di fare domande scomode, ma fu lo stesso Jungkook a parlarne con totale serenità.
"Una volta iniziata l'università, le cose tra me e Sherry non sono andate benissimo."
"Oh... mi spiace..."
"No tranquilla, non devi. È passato comunque tanto tempo, ho sofferto quando abbiamo rotto, ma in questi anni sono andato avanti alla grande." Jungkook raccontò con un sorriso, quel famoso sorriso a coniglietto che faceva battere forte il cuore a Y/N quando era più giovane.
E che adesso diede al cuore della donna il medesimo trattamento.
"Quindi hai avuto il tempo per dimenticare Sherry e per cominciare anche un'altra relazione... o forse anche di più."
"Mh... sì ma no. Dopo Sherry non mi sono più impegnato con nessuna. Ho avuto qualche storia occasionale, durata e finita in pochi mesi. Ho passato l'intera adolescenza ad essere fidanzato con una ragazza che aveva occhi solo per sé stessa, quindi il mio periodo universitario l'ho voluto trascorrere diversamente."
"Ti sei divertito allora..." Y/N mormorò a bassa voce, un po' insicura ma questo atteggiamento non fece altro che aumentare il sorriso di Jungkook, che annuì.
"Mi sono un po' divertito, lo ammetto." Il corvino sogghignò.
"Beh, hai fatto bene. Sei giovane, e finché puoi è giusto che tu ti diverta."
"Perché parli come se fossi una vecchietta? Abbiamo la stessa età Y/N!" Jungkook scoppiò a ridere, il viso della più bassa si scurì.
"Hai ragione... ma non sono quel tipo di persona che si diverte in quel modo."
"Cioè? Non sei tipa da relazione occasionale?" Jungkook la provocò un po', Y/N scosse la testa immediatamente, facendo ridere ancora di più il corvino.
"Quindi hai sempre e solo avuto relazioni serie?"
Y/N storse la bocca, quello era l'argomento che più aveva cercato di evitare durante tutta la serata, ma in un modo o nell'altro Jungkook inconsapevolmente era tornato a chiedere della sua situazione sentimentale.
Nel vedere l'espressione di Y/N incupirsi così rapidamente, il maschio comprese che quello non fosse un argomento piacevole per la ragazza.
"Ehi non ti sto giudicando, una persona si può divertire anche avendo solo relazioni serie... o anche non avendo alcuna relazione! Anzi, penso che una persona single abbia molta più possibilità di divertirsi rispetto ad una persona impegnata!" Jungkook borbottò, si sentiva dispiaciuto per aver messo in imbarazzo la più bassa.
L'espressione lievemente impanicata e il parlare così velocemente di Jungkook fecero ridere Y/N.
Era stato bello vedere quel ragazzo così sicuro di sé, parlare in quel modo così impacciato. Lo trovò adorabile.
"Tranquillo... sì, sono una persona da relazione seria. Non ho mai avuto una storia occasionale, non riuscirei mai a... a..."
"A fare sesso con uno sconosciuto?" Jungkook la aiutò, Y/N con il viso un po' più caldo di prima annuì.
"Sei sempre stata una brava ragazza." Jungkook mormorò dolcemente, Y/N abbassò lo sguardo, un pensiero invase la sua mente e ben presto gli diede voce.
"Guarda caso sono sempre le brave ragazze a prenderlo in quel posto." La fanciulla borbottò, riferendosi ovviamente a quel che le aveva fatto il suo ex, Namjoon.
Jungkook alzò un sopracciglio, in un primo momento non comprese la scelta delle parole di Y/N, ma poi capì che dovette esserci un significato nascosto dietro.
"Mi spiace, non volevo farti ricordare qualcosa che-"
"Tranquillo. Tu non c'entri nulla, è una cosa accaduta di recente quindi..." Y/N si bloccò.
La ragazza respirò a fondo, sentiva che tutte le emozioni negative che l'avevano accompagnata durante la vacanza, stavano per tornare a torturarla con più forza e pesantezza di prima.
La chiacchierata con Jungkook era stata una boccata d'aria fresca, ma nell'esatto momento in cui apparve il viso di Namjoon dentro la testa di Y/N, ecco che tornò anche quella sensazione sofferente.
"Y/N..."
"Questa doveva essere la mia luna di miele." Y/N cominciò a dire, ormai sentiva di non riuscire più a tornare indietro.
Jungkook spalancò i suoi occhi a cerbiatto, le parole di Y/N lo avevano preso in contropiede.
"Y/N, non devi dirmi nulla se non vuoi..."
"Voglio. Perché devo andare avanti. Perché non posso continuare ad evitare questo argomento, non posso rinnegare quel che mi è successo. Come posso andare avanti e superarla, se io ancora non l'ho nemmeno accettata?"
Jungkook annuì debolmente, con il corpo e la sedia si avvicinò alla figura di Y/N.
Non seppe nemmeno lui perché si fosse accostato a lei, voleva solo essere più vicino a quella ragazza che in quel momento ai suoi occhi sembrò così tanto fragile e delicata.
"Il mio ex mi ha lasciata il giorno in cui ci saremmo dovuti sposare. Dopo cinque anni di relazione... non si è fatto problemi a dirmi che non voleva più sposarmi, e che in più mi aveva tradita numerose volte."
Jungkook si morse la lingua, avrebbe voluto dire tutto ciò che pensava di quest'uomo ma non voleva risultare volgare e non voleva offendere una persona che non conosceva, ma che per lui se lo meritava assolutamente.
"Yoora ha pensato che questa vacanza mi avrebbe fatto bene, ormai il viaggio era stato pagato ed era tardi per chiedere il rimborso... è successo tutto due settimane fa. Ma non so, forse avrei dovuto semplicemente nascondermi e-"
"Y/N no. Non dire così. Non sei tu quella che si dovrebbe nascondere." Jungkook la interruppe e la guardò severamente, odiando il suo modo di pensare.
Se qualcuno doveva vergognarsi quello era il suo ex, di certo non lei.
"Ma sento di non essermi goduta affatto questa vacanza, tutto mi ricorda lui. Sarei dovuta essere qui con lui, tutto il programma che ho seguito assieme a Yoora lo aveva organizzato lui. Tra due giorni tornerò a Seoul e-"
"E adesso? Pensi a lui anche ora? Ora che sei qui, con me?"
Y/N sgranò i suoi occhi, diventati lucidi mentre raccontava a Jungkook cosa le fosse successo.
La ragazza fissò il corvino senza dire niente, la domanda che lui le aveva appena posto l'aveva colta di sorpresa.
Se continuava a pensare a Namjoon? Sì, ma Jungkook era riuscito a ridurre quel pensiero.
Il corvino con il suo sorriso, i suoi occhi grandi e maliziosi e la sua voce dolce era riuscito a distrarre momentaneamente Y/N, ma non del tutto.
Il suo ex sembrava aver messo le tende nella testa della ragazza, in fondo erano passate solo due settimane dal fattaccio, sarebbe stato impossibile per Y/N non pensare a lui.
"Due settimane non possono cancellare cinque anni Jungkook... e anche se stasera sono stata bene con te, non posso dimenticare che questa vacanza in realtà doveva essere la mia luna di miele."
Jungkook si morse il labbro inferiore.
Aveva un'idea in mente, un qualcosa da proporre alla più bassa, ma non era sicuro che Y/N avrebbe accettato.
Ma erano entrambi adulti, ed entrambi non avevano nulla da perdere.
Il corvino si accostò ancor di più a Y/N che arrossì nel vederlo così vicino a sé, poté sentire il profumo maschile che l'uomo si era spruzzato poco prima.
"Potrei farti smettere di pensare al tuo ex, se solo tu mi dessi la possibilità."
Quelle parole fecero spalancare gli occhi di Y/N, che guardò Jungkook con sorpresa, timore, ma anche un pizzico di eccitazione.
"Jungkook..."
"E so benissimo che un momento con me non potrà mai cancellare la sofferenza che stai provando, ma posso assicurarti che dopo questa sera, ti sentirai meglio. Io ti farò sentire meglio."
Y/N deglutì, era visibilmente in difficoltà.
Non seppe come reagire, si chiese perché Jungkook le avesse proposto una cosa simile, a lei, a quella ragazza secchiona che gli faceva copiare i compiti o che gli suggeriva le risposte giuste quando più ne aveva bisogno.
La fanciulla si alzò, si allontanò dalla festa e Jungkook la seguì diligentemente.
"Non offenderti, ma tradita dopo cinque anni e lasciata il giorno del matrimonio... non penso che ci possa essere qualcosa che possa farmi stare meglio." Y/N mormorò appena mise più distanza tra lei e la confusione della festa.
"So che è successo da poco... che la tua ferita è ancora fresca, ma dovresti reagire, Y/N." Jungkook sussurrò alle sue spalle, l'aria calda che abbandonò la bocca del corvino colpì il collo della più bassa che comprese quanto il maschio si trovasse vicino a lei.
"E tu vorresti aiutarmi?" Y/N si girò, un sorriso malinconico aveva preso posto sul suo volto.
"Se solo tu mi dessi la possibilità." Jungkook avanzò ancora verso di lei, Y/N indietreggiò.
"Dovresti fare un miracolo."
"Dammi la possibilità di farlo, questo miracolo." Lui ribatté prontamente, avanzò ancora e Y/N smise di indietreggiare poiché si trovavano sul bagnasciuga e appena l'acqua gelata sfiorò i suoi piedi, lei rabbrividì.
"Jungkook..." La ragazza scosse la testa, le sembrava tutto così surreale.
Seriamente il ragazzo per cui aveva avuto una cotta per tutta la durata delle superiori, adesso, dopo quasi sette anni dall'ultima volta che si erano visti, ci stava provando con lei?
Stava flirtando con lei, assicurandole che se solo gli avesse dato la possibilità, lui l'avrebbe aiutata a non pensare più al suo ex?
E perché Y/N dentro di sé, in fondo in fondo, sapeva che Jungkook avesse ragione?
Sapeva che se lei gli avesse dato il suo consenso, il corvino avrebbe avuto tutte le carte in regola e tutto il potere per farle dimenticare Namjoon, almeno per quella sera.
Jungkook si avvicinò ancora e Y/N rimase immobile, le mani di lui finirono sui fianchi di lei.
"Dammi la possibilità di riparare il tuo cuore spezzato." Sussurrò lui, Y/N sentì le sue gambe tremare.
"Perché?" La fanciulla domandò con un filo di voce, il corvino sogghignò.
"Mi chiedi perché? Y/N... tu mi sei sempre piaciuta. Anche quando stavo con Sherry, e anche quando mi trovavo all'università, pensavo a te. Avrei tanto voluto avere il tuo numero per provare a contattarti... sai, è stata la prima cosa che avrei voluto fare una volta rotto con Sherry."
"No aspetta... ma tu e Sherry eravate così innamorati. Come posso io-"
"Non eravamo davvero felici. Forse esternamente potevamo sembrare la coppia perfetta, ma non era così."
"Sono passati sette anni, Jungkook." Y/N sussurrò, come per far capire al corvino che questa fosse una sciocchezza, che fosse impossibile che dopo tutto quel tempo, lui provasse ancora quel tipo di sentimento per lei.
Ma Y/N pensò che forse quella situazione non fosse così impossibile, dato che pure lei poteva percepire i salti mortali che stava facendo il suo cuore, nel sentire le parole di Jungkook.
"Appunto... sono passati sette anni cazzo. Troppo tempo. Ora che ti ho ritrovata, pensi davvero che io ti lasci scappare così?"
"Jungkook io..." La voce di Y/N si bloccò, il suo sguardo si abbassò; non sapeva cosa fare.
Questo andava contro il suo essere, contro i pensieri che aveva sempre coltivato... anche se quel ragazzo non era uno sconosciuto, era comunque una persona che non vedeva da tanti anni.
Poteva lasciarsi andare così, con lui?
Y/N sentì le dita di Jungkook sul suo mento, il corvino la spinse a sollevare la testa; i loro sguardi si incrociarono.
"Vieni con me."
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Y/N non ebbe il tempo di stupirsi quando scoprì che Jungkook alloggiava nello stesso hotel dove alloggiavano lei e Yoora.
Non ebbe il tempo neanche di pronunciare mezza parola, poiché la bocca del corvino si scaraventò sulla sua non appena le porte dell'ascensore si chiusero.
Quel bacio così sciatto, così incontrollato fu a dir poco indescrivibile per Y/N.
Bagnato, lascivo, lussurioso; la lingua di Jungkook vorticava dentro la sua bocca, le mani di lui stringevano la sua vita, i corpi erano attaccati come se fossero stati attratti da due calamite.
Y/N sentì il suo respiro venire sempre meno e si staccò; nel vedere il petto della ragazza andare su e giù per la poca aria, le sue labbra rosee più gonfie del normale e la bocca semiaperta poiché senza fiato, Jungkook ridacchiò compiaciuto.
Il maschio si accostò a lei, diede un dolce bacio sulla gota accaldata della più bassa, dopodiché avvicinò la bocca all'orecchio.
"Dovrei ringraziarlo il coglione, per averti lasciata." Mentre Jungkook pronunciava queste parole, la sua mano finì sotto la gonna del vestito di Y/N e in un attimo le dita esperte del corvino si inoltrarono negli slip della ragazza.
Y/N spalancò gli occhi nel sentire le dita di Jungkook sulla sua intimità, sentì il suo viso bruciare per quel contatto così caldo e intimo, aveva fatto quel tipo di cose solo con Namjoon, ed era un po' insicura nel farle assieme ad un uomo che non era lui.
Ma quell'uomo non era uno sconosciuto. Era la sua cotta, il ragazzo che aveva segretamente desiderato per tutta la durata del liceo.
"Co- cosa...?" Y/N balbettò eccitata, già si era dimenticata cosa le avesse appena detto Jungkook.
Il corvino ridacchiò.
"Niente tesoro... concentrati solo su di me. Sulla mia voce, sulle mie dita, sul mio corpo... su tutto quello che ti farò non appena entreremo in camera mia." Jungkook sussurrò seducente, Y/N deglutì imbarazzata.
Non appena l'ascensore aprì le porte, Jungkook allontanò la mano dal punto caldo di Y/N solo per afferrare il suo braccio e portarla in camera sua.
Il corvino fu veloce ad aprire la porta della sua stanza, far entrare Y/N e richiuderla subito alle sue spalle; le mani di Jungkook strinsero i fianchi della ragazza, la schiena di quest'ultima si premette contro la superficie fredda della porta.
"Stiamo per farlo davvero?" Y/N sussurrò timidamente, Jungkook sorrise.
"Solo se tu lo vuoi."
Y/N si morse il labbro inferiore, l'indecisione si rifletté attraverso i suoi occhi e Jungkook serrò nervosamente la mascella, cercò di non mostrare il suo lato agitato e il timore di ricevere un rifiuto dalla più bassa.
Y/N sembrava indecisa ma in realtà lo voleva; non voleva tirarsi indietro proprio ora, ora che si trovava nella stanza di Jungkook, con il corpo schiacciato tra il suo, più allenato e tonico e la porta.
Le fece un certo effetto sentire i muscoli e le linee dure della figura di Jungkook premuta contro di sé, e pensò di sbagliarsi ma Y/N credette di aver sentito anche qualcos'altro di duro pigiare contro il proprio corpo.
Con le guance color pomodoro, Y/N circondò il collo sensuale di Jungkook con le braccia e si sollevò sulle punte dei piedi.
"Lo voglio." La fanciulla sibilò con un filo di voce, un sorrisetto arrogante si formò sulle labbra insolenti di Jungkook.
Il maschio non perse tempo, sollevò il corpo di Y/N e con le gambe di lei avvolte attorno al suo bacino, si diresse verso il letto.
Y/N si ritrovò sdraiata sul letto e in meno di un secondo Jungkook la raggiunse; il corvino salì sopra di lei, con un gesto secco si sfilò la maglia di dosso.
La ragazza guardò con estremo interesse il busto scolpito dell'uomo; sentì la sua bocca divenire secca di fronte a quella vista mozzafiato, poté vedere come la manica di tatuaggi continuava ad espandersi fino a raggiungere la spalla.
Guardò rapita quel braccio pieno di scritte e disegni, alcuni in bianco e nero e alcuni colorati, e Y/N si ritrovò a desiderare di poter trascorrere più tempo con lui per riuscire ad osservare con più attenzione ogni tatuaggio dipinto sulla sua pelle.
"Ogni tatuaggio ha la sua storia?" La ragazza chiese incuriosita.
"Chissà... forse sì, forse no. Ma se ne sei così tanto curiosa, dovresti concedermi almeno un appuntamento. E forse potrai conoscere la storia di tutti i miei tatuaggi." Jungkook sogghignò divertito.
Dopodiché il più alto si chinò, le sue labbra si posarono dolcemente su quelle di Y/N, poi continuò a baciare le guance morbide della ragazza, che silenziosamente apprezzò quel momento cosi delicato e tenero.
"Non ti spoglierò." Jungkook sussurrò sopra le labbra di Y/N, le catturò nuovamente in un bacio, ignaro dello sguardo interrogativo che occupò i lineamenti della fanciulla.
"Cosa?"
"Voglio che sia tu a spogliarti. Quando ti sentirai pronta." Jungkook replicò e continuò a tempestare di baci il viso cocente di Y/N.
Il cuore batté più forte quando la ragazza udì quelle parole; doveva essere sincera, una parte di sé credeva che Jungkook se la volesse solamente scopare.
E invece si stava mostrando incredibilmente dolce e rispettoso nei suoi confronti, e più il tempo passava e più Y/N era convinta di aver preso la decisione giusta.
No, non si stava pentendo di essere lì, assieme a lui.
Y/N posò una mano sul petto caldo del corvino e lo spinse a rialzarsi; Jungkook, un po' intimorito e spaventato che la ragazza ci avesse ripensato, la guardò con nervosismo ma poi tirò un sospiro di sollievo quando comprese che la più bassa lo avesse fatto rialzare solo per potersi togliere il vestito più facilmente.
Gli angoli della bocca di Jungkook si incurvarono verso l'alto, i suoi occhi ingordi si bearono della visuale delle cosce spesse e morbide di Y/N e un solo desiderio invase la sua mente.
La voglia di gettare la faccia in mezzo a quelle cosce così formose lo trafisse, Jungkook si leccò il labbro inferiore, la lingua umettò il piercing che brillò sotto la fioca luce della lampada situata vicino al letto.
Y/N sfilò il vestito e lo buttò sul pavimento; non aveva indosso una biancheria adatta per l'occasione, ma in fondo come poteva immaginare che la serata si sarebbe conclusa in questo modo?
La fanciulla indossava un semplice completo grigio, senza fronzoli, senza pizzo né merletti, era quasi sportivo.
Non che a Jungkook fregasse qualcosa, tanto quei due pezzi di stoffa avrebbero fatto la stessa fine del vestito, a breve.
"Sei cresciuta davvero bene, Y/N." Jungkook sorrise malizioso, la ragazza avvampò.
"Anche tu." Rispose lei con un filo di voce così debole che il maschio fece fatica a sentire.
"Ehi... sei bellissima, davvero." Il corvino mormorò con più dolcezza, aveva notato che la ragazza sotto di lui si stava agitando e lui voleva che lei mantenesse la calma.
Jungkook si chinò ancora, ma questa volta il suo viso si trovava all'altezza dei fianchi di Y/N, che seguì ogni movimento del corvino con occhi sbarrati.
L'uomo sorrise giocoso, tirò fuori la lingua per mostrare la piccola pallina argentata, e diede una leccata all'intimità di Y/N, solo la stoffa degli slip era l'ostacolo che si sovrapponeva nel mezzo.
Y/N tirò un sospiro, quasi un ansito e inclinò il capo all'indietro.
Chiuse gli occhi quando sentì la lingua di Jungkook muoversi ancora sul suo punto più sensibile, la presenza del piercing aumentava il contrasto tra il caldo della sua intimità e il freddo della dura pallina.
La ragazza sentì l'eccitazione crescere sempre di più, si ricordò quel che le aveva detto Jungkook poco prima, ovvero che lui non l'avrebbe spogliata.
Y/N riaprì gli occhi, guardò il corvino che non sembrava affatto intenzionato a toglierle le mutandine e una domanda nacque nella sua testa.
Dovrei togliere anche...?
La ragazza guardò i suoi slip grigi, avrebbe dovuto toglierli?
O lo voleva fare lui?
Ma prima lui aveva detto che non l'avrebbe spogliata, quindi doveva essere lei, a togliersi di dosso gli slip. Forse... o forse no.
Y/N fece un azzardo, si portò le mani all'elastico dei suoi slip e lo afferrò; ma prima di tirarlo giù, guardò Jungkook.
Il corvino rispose inclinando la testa di lato, alzò un sopracciglio e un sorriso furbo si formò sulle sue labbra.
"Stai aspettando il mio permesso?" Il più alto ridacchiò, aveva visto che Y/N non si stesse muovendo e pensò di darle una mano. E no, non in senso figurato.
"Io... no, ecco... non so se-"
"Toglili. Sia gli slip che il reggiseno." Jungkook ordinò, avendo già capito che la ragazza a letto fosse una di quelle che si lasciavano dominare facilmente.
E lui non si sarebbe di certo lamentato anzi... non vedeva l'ora di farla sua.
Y/N si tolse immediatamente sia gli slip che il reggiseno, dando loro lo stesso trattamento del vestito.
La ragazza sobbalzò non appena la mano di Jungkook afferrò a coppa la sua intimità.
"Non ti mangerò... non stasera."
"Co- come?" Y/N sentì le sue guance bruciare.
"Se vuoi sentire il mio piercing sul tuo piccolo clitoride, dovrai accettare di uscire con me piccola."
Se possibile il viso di Y/N bruciò ancora di più.
Jungkook aveva deciso che quella sera non l'avrebbe fatta godere con la sua lingua... se Y/N voleva sentire il suo piercing su di sé, sarebbe dovuta uscire di nuovo con lui.
Ma la ragazza non riuscì a dire nulla, e non solo perché Jungkook stava muovendo agilmente le dita all'interno delle sue pieghe umide, ma perché Y/N non sapeva proprio cosa fare.
Avrebbe voluto accettare subito, quello era Jeon Jungkook e lei aveva sognato di stare con lui da sempre.
Ma dopo quel che le era successo, si era ripromessa di prendersi una pausa dai ragazzi, di prendersi del tempo per sé stessa.
Pensava che dopo quella sera Jungkook non avrebbe più voluto avere a che fare con lei, invece sembrava più che disposto a frequentarla sul serio, Y/N non sapeva se esserne felice o preoccupata.
In fondo non vedeva quel ragazzo da anni, e se la stesse solamente prendendo in giro?
"Ah! Oddio Jung-" Y/N gemette all'improvviso quando Jungkook penetrò la sua intimità con due dita, spingendole fino in fondo.
Il corvino sorrise compiaciuto, cominciò a muovere la mano con velocità, a sforbiciare all'interno delle pareti strette di Y/N che nel frattempo stava cercando di trattenere altre urla.
Era da tanto che non faceva sesso, gli ultimi tempi Namjoon non era mai a casa e ora sapeva il perché, e lei non si era mai masturbata.
Non aveva mai trovato il bisogno di toccarsi, sinceramente non sapeva nemmeno come farlo nel modo corretto.
Ecco perché quella sera Y/N era estremamente sensibile, e a Jungkook bastò muovere la mano per capirlo subito.
"Oh, sei così sensibile... è da tanto che non scopi?" Jungkook parlò mentre inserì un terzo dito, Y/N spalancò la bocca e un altro gemito rumoroso risuonò nella stanza del corvino.
Jungkook sorrise orgoglioso, quella era musica per le sue orecchie.
"Sì... è da tanto." Y/N mormorò con occhi lucidi, Jungkook si leccò le labbra.
"Mi prenderò io cura di te." Mormorò lui con voce roca, profonda.
Il maschio mosse velocemente il polso, le dita riempirono l'intimità di Y/N colpendola nei punti giusti, i suoni bagnati dei succhi che colavano fino a sporcare le lenzuola rimbombarono nella camera.
Y/N ansimava stanca, non stava facendo niente eppure le attenzioni di Jungkook riuscirono comunque a risucchiare tutte le sue energie.
La ragazza gettò il capo all'indietro, le sue gambe erano sempre più tremanti, sentiva di essere vicina.
Ma proprio quando si trovava sul punto di venire, Jungkook rimosse le dita.
"Ma che cazzo-" Y/N imprecò incredula, Jungkook scoppiò a ridere e velocemente si tolse sia i pantaloncini, sia i boxer.
"Scusa tesoro... ma non voglio farti venire con le mie dita." Il corvino spiegò, prese il preservativo e dopo aver aperto la busta lo inserì sulla punta del membro, per poi farlo scivolare lungo la rigida asta.
Y/N deglutì ancora, la sua gola era sempre più arida; fissò ipnotizzata il membro di Jungkook, desiderava toccarlo, accarezzarlo, assaggiarlo.
Ma era troppo timida per dire tutto questo ad alta voce, si limitò ad osservare il ben di Dio che si trovava di fronte a sé.
Jungkook si sistemò tra le gambe di Y/N, una mano era ferma sul fianco della ragazza e l'altra impugnava la sua lunghezza.
"Pronta?" Gli occhi a cerbiatto di Jungkook cercarono quelli di Y/N, e quando quest'ultima annuì, lui non perse altro tempo.
Un gemito di sollievo abbandonò la bocca di Y/N quando sentì la punta del membro di Jungkook penetrarla; piano piano il corvino inserì tutto il pene, riempiendo la fanciulla che sospirò ancora per la soddisfazione e la goduriosa sensazione.
Il maschio sogghignò nel vedere Y/N così tranquilla, a suo agio; diede due spinte molto lente, voleva farla abituare alla sua grandezza.
"Non ti preoccupare, vai più veloce." Fu la stessa Y/N a dare il via libera a Jungkook, che sorridendo, la ascoltò subito.
"Va bene piccola, comandi tu."
E a quel punto il corvino cominciò a spingere più forte che mai.
Jungkook sbatté i fianchi contro quelli di Y/N con forza, i corpi aggrovigliati su quel letto si muovevano in sincrono e i versi osceni erano sussurrati a vicenda nelle orecchie di entrambi.
Jungkook si chinò, catturò di nuovo la bocca di Y/N ma questa volta i baci non furono dolci, furono spietati, famelici, voraci.
Il corvino succhiò le labbra della più bassa con ardore, le morse, poi le succhiò ancora, poi infilò la lingua per poter dare lo stesso trattamento alla gemella.
Nel frattempo il membro sbatteva ininterrottamente dentro l'intimità, entrava ed usciva ripetutamente, con le dita Jungkook solleticò il clitoride pulsante facendo urlare Y/N.
Ma quell'urlo venne soffocato prontamente dalla bocca avida del maschio che quasi divorò con ingordigia la faccia della fanciulla.
Jungkook sollevò il busto, la mano finì sul collo di Y/N e lo strinse, non troppo da soffocare la ragazza ma il giusto per innalzare la sua eccitazione.
"Penserai al mio cazzo dentro di te per giorni, non penserai ad altro." Jungkook ansimò volgarmente, mentre i fianchi si muovevano violentemente contro quelli della ragazza.
Y/N si ritrovò a boccheggiare, un po' per la mano del maschio premuta attorno al suo collo, un po' per la forza che lui stava mettendo nel fotterla sopra quel letto traballante.
Quando entrambi vennero, Jungkook non mantenne la parola data e si gettò tra le gambe di Y/N come se avesse appena trascorso giorni in un deserto e l'intimità della ragazza fosse una fresca e dissetante oasi.
Y/N sgranò gli occhi, avvertì la lingua, le labbra e il freddo metallo dei piercing muoversi sul suo fascio di nervi, allungò le braccia e affondò le mani nei capelli neri pece di Jungkook, che nel frattempo divorò famelicamente ogni cosa che la fanciulla aveva da offrirgli.
"Oddio-" Y/N ansimò, strinse le ciocche nere tra le dita, si aggrappò ad esse e le tirò quando Jungkook spinse la pallina argentata ancor più a fondo dentro di sé.
"Alla fine non ho resistito." Jungkook ridacchiò, il suo mento era lucido a causa degli umori di Y/N, la quale arrossì maggiormente quando vide il corvino leccarsi le labbra, come se avesse appena divorato il dessert più delizioso mai mangiato prima.
L'uomo si buttò ancora sul calore di Y/N, quando giocò con il clitoride facendo roteare la lingua e di conseguenza anche il piercing attorno alla piccola perla rovente, la ragazza trattenne il fiato e avvertì quella sensazione famigliare che l'aveva fatta scuotere poco prima.
Y/N si morse il labbro inferiore, capì che mancava poco al suo secondo orgasmo, non poteva credere che Jungkook con la sua lingua l'avrebbe fatta arrivare al suo apice così presto.
"Cazzo Jungkook, sto per venire un'altra volta!" Y/N ansimò, sentì le labbra di Jungkook piegarsi in un sorriso mentre questo era ancora intento a mangiare la sua sensibilità.
Il corvino non rispose, si limitò a velocizzare i movimenti della sua lingua e delle sue dita, e in breve tempo Y/N raggiunse un altro orgasmo.
Jungkook risalì su di lei, notò quanto fosse esausta, e sorridendo le stampò un tenero bacio sulle labbra.
Quando il maschio si sdraiò al fianco della sua figura, Y/N in preda alla stanchezza chiuse gli occhi, ma un pensiero si formò nella sua mente.
Se Jungkook aveva intenzione di distrarla e di spazzare via i brutti ricordi per inserirne di nuovi, c'era riuscito alla grande.
Il mattino dopo...
Y/N aveva dormito poco e nulla.
Con gli occhi leggermente spalancati, la ragazza si trovava affacciata alla finestra della sua stanza.
I ricordi di quel che era successo poche ore prima la stavano assediando.
Jungkook sopra di lei, la sua lingua dentro la sua bocca, il suo membro dentro di lei, i gemiti, i tocchi, le parole sporche... e poi quel maledetto piercing.
Solo ripensarci, Y/N dovette stringere le cosce tra loro.
Dopo quel sesso da urlo, i due si erano addormentati l'uno nelle braccia dell'altra.
Y/N deglutì ansiosa, si sentiva in colpa.
Quando quella mattina si era svegliata, aveva prima controllato se Jungkook stesse ancora dormendo, e una volta appurato che il corvino si trovasse sempre nel mondo dei sogni, Y/N si era rivestita ed era tornata in camera sua.
Sì, era scappata.
E si sentiva così dannatamente in colpa, non aveva detto a Jungkook quale fosse il numero della sua stanza, neanche il piano.
Non si erano scambiati il numero di telefono, poiché il corvino era certo che si sarebbero risvegliati insieme, magari pensava anche che avrebbero fatto colazione come una normale coppia.
Invece Y/N era scappata, si era rifugiata in camera sua e adesso non sapeva cosa fare.
Il timore di sentire qualcuno bussare, e trovare il corvino dietro la porta le pungolava la mente.
Non sapeva nemmeno lei perché fosse scappata... forse perché si sentiva imbarazzata, non era da lei fare sesso con il primo che incontrava.
Anche se era Jungkook, non era stato un ragazzo qualunque.
"Tu... dove hai dormito stanotte, signorina?" Yoora sbadigliò non appena aprì gli occhi e riconobbe la sagoma dell'amica, anche se conosceva già la risposta.
Y/N non rispose, continuò a guardare fuori dalla finestra, a quell'ora del mattino le strade erano già trafficate e i marciapiedi pullulavano di passanti.
"Mi sono preoccupata quando non ti ho più vista... poi Jungkook ha mandato un messaggio a Jimin facendogli sapere che ti trovavi con lui, e mi sono calmata." Yoora continuò.
La ragazza aveva trascorso una bella serata con gli amici di Jungkook.
Non si era sentita sola, Jimin e Taehyung si erano mostrati simpatici, socievoli e alla mano; non ci avevano provato con lei, non avevano mai fatto battute stupide anzi, spesso avevano affrontato discorsi molto seri.
L'avevano trattata come un'amica che conoscevano da anni, e Yoora era contenta di aver conosciuto due ragazzi come loro.
"A proposito di quello... mi dispiace, non dovevo andarmene in quel modo. Ti ho lasciata da sola con dei ragazzi che neanche conoscevi, non so cosa mi sia passato per la mente." Y/N sospirò, adesso i sensi di colpa erano diventati più forti.
"Y/N no, non ti preoccupare! Jimin e Taehyung sono stati fantastici con me ieri sera! Non sentirti in colpa perché ti sei allontanata con Jungkook... anzi, io sono felice che tu abbia passato un po' di tempo da sola con lui!"
Y/N non rispose.
Era dura ammettere a sé stessa che pure lei, fosse felice di aver concluso la serata nella stanza di Jungkook.
Ma una vocina dentro la sua testa le diceva quanto tutto questo fosse sbagliato.
"Tu non sembri tanto felice però..." Yoora mormorò, aveva studiato i lineamenti seri dell'amica e pensò che forse le cose tra lei e Jungkook non fossero andate molto bene. Ma Y/N si affrettò a smentire.
"È andata benissimo. Io sono stata benissimo... lui mi ha fatta sentire in un modo che... posso dire che ha davvero fatto il miracolo." Y/N disse a bassa voce.
Yoora si alzò dal letto e la raggiunse, una volta vicina a lei posò una mano sulla sua schiena, la accarezzò con fare confortante.
"E allora perché quella faccia così spenta?"
"Non lo so... non mi sembra giusto. Ho fatto sesso con lui e cavolo, è stato... sorprendente. Da urlo. E me ne vergogno..."
"Y/N... di cosa ti vergogni? Sei una donna, anche tu hai i tuoi bisogni e mi pare di capire che Jungkook quei bisogni li abbia soddisfatti appieno. Dov'è il problema? Sei adulta, che male c'è a soddisfare una voglia un po' particolare? E voglio ricordarti che sei single, non hai fatto un torto a nessuno."
"Lo so ma... non so perché mi senta così! Lui ha detto delle cose strane... ha parlato di appuntamenti!"
Yoora quasi si mise a ridere quando capì il motivo delle insicurezze di Y/N.
"E perché non provi ad uscire con lui? Non è uno sconosciuto qualsiasi, è Jungkook! Hai avuto una cotta per lui alle superiori, e ora lo hai rincontrato qui, a Jeju. Non so te, ma io credo fermamente che il destino ci abbia messo lo zampino."
"Non pensi che sia troppo presto? Sono uscita da una storia duratura e importante solo due settimane fa. Non volevo avere a che fare con qualcuno subito... volevo concedermi un po' di tempo per me stessa."
"Y/N... sei libera di far quel che credi sia meglio per te. Capisco il tuo pensiero, ma Jungkook è qui e c'è ora. Potresti fare un errore, potresti non avere più la possibilità di riavvicinarti a lui. Ma comunque se non ti senti pronta per cominciare un'altra relazione, allora sarebbe più che giusto tenerti lontana dai ragazzi per un po' di tempo... ma dovresti dirlo a Jungkook. Dovresti essere sincera con lui."
Y/N stava per rispondere quando il suono di una notifica la interruppe; Yoora andò a prendere il cellulare che aveva lasciato sul tavolo, lesse il messaggio che le aveva mandato l'amico biondo di Jungkook, Jimin.
"Y/N... Jimin mi ha scritto che Jungkook vorrebbe sapere il numero della tua stanza. Non glielo hai detto?"
"Ecco... diciamo che non l'ho salutato prima di tornare qui." Y/N mormorò con voce incerta, Yoora spalancò gli occhi.
"Aspetta... sei sparita senza dirgli nulla? Sei scappata?"
"Ora, dire che sono scappata mi sembra esagerato... lui stava ancora dormendo, non volevo svegliarlo."
"Y/N... sei scappata."
"Non sono scappata."
"Potevi restare a dormire da lui però."
Y/N smise di controbattere, incapace di trovare altre scuse inutili poiché Yoora aveva ragione. Sì, era scappata.
"Okay sì! Sono scappata! Non ho scusanti, ero così confusa e nel panico, tutto questo è nuovo per me, non so come comportarmi... ho bisogno di pensare."
"Cosa devo dire a Jimin allora?"
"Non rispondere."
"Y/N... ormai ho visualizzato." Yoora inarcò un sopracciglio, non era da lei lasciare la spunta del visualizzato senza rispondere.
"Io... digli che ora non posso vederlo. Che oggi pomeriggio mi presenterò io nella sua camera."
"Oh, davvero?" Yoora domandò incredula, l'amica le sembrava parecchio indecisa e intimorita sul da farsi, non pensava che volesse discutere con Jungkook quello stesso pomeriggio.
"Oggi pomeriggio, stasera... ovviamente ho intenzione di parlargli prima di tornare a Seoul. Ma non adesso." Y/N concluse girandosi e osservando di nuovo l'ambiente esterno su cui si affacciava la finestra della sua stanza.
Yoora scrisse quelle esatte parole a Jimin; quest'ultimo lesse il messaggio, ma non rispose più alla ragazza.
La fanciulla ci rimase un po' male per la mancata risposta del biondo, ma era ovvio che non potesse dargli il numero della loro camera, anche se quei ragazzi si erano mostrati simpatici il volere della sua migliore amica veniva prima.
Dopo circa tre ore, verso l'ora di pranzo, le due amiche scesero per andare al supermercato vicino e comprare qualcosa da mettere sotto i denti.
Non avrebbero mangiato al ristorante dell'albergo, i prezzi erano troppo alti e loro si accontentavano anche di una semplice tazza di noodles.
Ma appena passarono di fronte alla reception, la dipendente richiamò l'attenzione di Y/N.
"Mi scusi per il disturbo signorina, ma un cliente dell'albergo mi ha lasciato un biglietto da consegnarle."
"Cosa?" Y/N sgranò gli occhi, pensò immediatamente a Jungkook e con la mano tremante afferrò quel foglio ripiegato.
"Volevo dire signora. Mi perdoni." La donna sussurrò un po' imbarazzata, il suo sguardo si posò su Yoora, che rise divertita quando comprese che la più anziana pensava davvero che loro due fossero sposate.
Dopo l'imbarazzo iniziale, la donna si affrettò a spiegare.
"Il signore voleva conoscere il numero della sua stanza ma l'albergo ci tiene a preservare la privacy di ogni suo ospite, quindi ha scritto questo biglietto e mi ha chiesto di consegnarglielo non appena l'avessi vista." La donna spiegò sentendosi un po' a disagio, chiedendosi dentro di sé se avesse fatto bene o se avrebbe dovuto aspettare e dare quel biglietto a Y/N in un altro momento, magari senza la presenza di Yoora.
La più giovane intanto annuì distrattamente, guardò il bigliettino ripiegato mentre deglutiva agitata.
Y/N non capì perché Jungkook non potesse aspettare per parlare con lei, sapeva che lui e i suoi amici sarebbero tornati a Seoul domani mattina, proprio come lei e Yoora.
Cosa gli costava aspettare qualche ora?
"Cosa dice?" Yoora domandò incuriosita, Y/N lesse il contenuto della lettera con estrema lentezza e attenzione.
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Farò finta di non aver provato delusione e tristezza quando al mio risveglio ho trovato la tua parte del letto vuota, occupata solo dal tuo profumo che ha prepotentemente occupato le mie narici.
Avrei voluto rispettare la tua richiesta e aspettare oggi pomeriggio per parlare con te, ma ho avuto un problema famigliare e sono dovuto ripartire subito per tornare a Seoul.
Ti lascio comunque il mio numero Y/N, ci tengo a parlare con te.
E non mi dispiacerebbe farti urlare di nuovo grazie al mio piercing, mi raccomando, non farmi aspettare troppo. ;)
010 - **********
J.JK.
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Trascorsero due mesi da quel giorno.
Y/N non capì perché Jungkook non le avesse fatto sapere attraverso Jimin che sarebbe dovuto partire un giorno prima, se la ragazza lo avesse saputo, allora gli avrebbe dato subito il numero della stanza per poter parlare di quel che era successo tra loro.
Ma il corvino aveva deciso di partire lasciandole solo il suo numero di cellulare, e facendo in modo che fosse lei, quella che avrebbe dovuto prendere l'iniziativa tra i due.
Y/N lo aveva odiato per questo, non sapeva come comportarsi con quel ragazzo per cui aveva sempre provato qualcosa.
Quel ragazzo che quella notte le aveva fatto dimenticare ogni cosa negativa che aveva influenzato il suo stato d'animo, da quel giorno maledetto che in realtà sarebbe dovuto essere il più bello e importante della sua vita.
Jungkook era riuscito benissimo ad entrare nella sua testa, non si era neanche dovuto sforzare, benché i ricordi dei tempi del liceo erano ancora vividi nella mente di Y/N.
E rivederlo dopo tutti quegli anni, parlare con lui, e fare quel che avevano fatto, aveva fatto sentire Y/N una donna completamente diversa.
Una donna ancora desiderabile, che avrebbe potuto ricominciare da capo, riprendere in mano la sua vita e reagire alla brutta batosta avuta a causa del suo ex.
Ma passarono due mesi, l'estate finì e Y/N ancora non aveva chiamato Jungkook.
Se la fanciulla odiava il maschio per averle lasciato solo il suo numero e basta, senza chiederle il suo o senza provare a contattarla tramite i social, lei odiava pure sé stessa per essere così timida e insicura.
Più volte aveva tentato di chiamare Jungkook, ma tornava sempre sui suoi passi.
Sapeva che Yoora nel frattempo aveva continuato a sentirsi con Jimin, ma l'amica in quelle settimane non le aveva mai dato informazioni su Jungkook e lei era troppo codarda per chiederle.
Y/N pensò che ormai dopo due mesi il corvino fosse andato avanti e che avesse smesso di pensare a lei, mentre lei al contrario, non faceva altro che pensare a lui. Ogni giorno.
Era il primo giorno di scuola, Y/N era nervosa poiché era diventata docente da poco, quello era solo il suo secondo anno come professoressa e non poteva nascondere di essere un po' agitata, ma anche emozionata.
Insegnava nello stesso liceo che aveva frequentato lei anni prima, e dopo quella notte trascorsa con Jungkook era certa che avrebbe guardato l'edificio e i tanti corridoi in maniera diversa.
La ragazza stava attraversando il corridoio principale pensando infatti alle tante volte in cui aveva visto Jungkook mano nella mano con la sua ex, Sherry.
Era rimasta stupita quando il corvino le aveva fatto sapere che non erano stati realmente felici, che avevano dei problemi ma che cercavano di avere l'immagine della coppia perfetta, di essere la coppia più ammirata e invidiata di tutta la scuola.
E invece era tutta finzione.
E io che mi ero messa il cuore in pace, e invece lui...
Y/N sospirò dentro di sé, credeva che il corvino fosse davvero innamorato di quella ragazza.
Per questo non aveva mai neanche provato a contattarlo quando si era trasferita al college, e una volta conosciuto Namjoon Y/N aveva creduto di aver trovato l'amore della sua vita.
Adesso che sapeva come stessero le cose, e che aveva a disposizione il numero di Jungkook, invece di prendere l'iniziativa e chiamarlo continuava a fissare il suo numero sullo schermo del cellulare, senza però premere quel dannato tasto verde.
Y/N si morse il labbro inferiore, pensò che avrebbe dovuto chiamarlo, ma erano trascorsi due mesi... ormai era già passato molto tempo.
Sarà andato avanti con la sua vita...
Y/N pensò mentre varcava la soglia per entrare nell'aula degli insegnanti.
La ragazza salutò educatamente i colleghi, alcuni ancora non si erano abituati alla vista della giovane professoressa, i suoi tratti fanciulleschi spesso avevano confuso gli altri docenti e i bidelli, che più volte avevano scambiato Y/N per una studentessa.
La ragazza si mise a sedere e controllò l'orario delle lezioni e le classi di quella mattina, non prestò attenzione al viavai di professori che animava la stanza.
"Corpo docenti, vi presento il nuovo professore di educazione fisica..." Y/N sentì la voce del signor Chan, il vecchio era il professore di chimica.
Quando la ragazza alzò il capo per vedere il nuovo professore di educazione fisica, quasi smise di respirare.
"Come la signorina Y/N, anche lui ha frequentato questo liceo, vi presento Jeon Jungkook."
Il cuore di Y/N batté impazzito quando lei incrociò lo sguardo sorridente e furbo del corvino.
Jungkook salutò educatamente tutti gli altri colleghi, consapevole degli occhi spalancati della ragazza fermi su di sé.
Y/N lo osservò con gli occhi sgranati, le palpebre non batterono nemmeno per sbaglio, diversamente dal cuore, che stava effettuando mille battiti al secondo da tanto che la ragazza era agitata.
La fanciulla fissò l'abbigliamento elegante che Jungkook aveva scelto per il suo primo giorno da insegnante; il più alto indossava un paio di jeans neri che fasciavano perfettamente quelle cosce così sode e toniche.
Ai piedi delle semplici scarpe da ginnastica, in fondo avrebbe passato più tempo in palestra che nelle classi.
Una camicia bianca a maniche lunghe, ovviamente, copriva deliziosamente il suo busto.
I molteplici orecchini erano spariti, così come il piercing al labbro e quello più eccitante, alla lingua.
Quando il maschio arrivò da Y/N, quest'ultima si alzò sulle sue gambe tremanti.
Jungkook le sorrise e le porse la mano, lei la afferrò timidamente.
"Vi conoscete? Avete la stessa età e avete frequentato entrambi questa scuola..." Il signor Chan parlò, guardando i due giovani con particolare curiosità.
"Eravamo nella stessa classe." Jungkook mostrò il suo sorriso angelico, sorriso che trasformò le gambe traballanti di Y/N in morbida gelatina.
"Ma dai, che curiosa coincidenza!"
Appena il signor Chan si allontanò dai due, Jungkook, approfittando della mano di Y/N ancora stretta nella sua, tirò il braccio avvicinandola a sé; l'equilibrio della ragazza si sbilanciò e quasi sbatté il proprio corpo contro quello del corvino.
La mano libera di Jungkook finì sulla vita della più bassa per impedirle di cadere e si chinò leggermente.
Le labbra di lui sfiorarono l'orecchio di lei.
"Perché ti ostini a scappare da me?" Jungkook sussurrò con voce roca, Y/N sentì il respiro mancare sempre di più.
"Non sto scappando da te."
"Mi sei scappata sette anni fa, e mi sei scappata anche due mesi fa... non ti rendi conto, hai spezzato il mio povero cuore." Jungkook sorrise giocoso, Y/N comprese che non fosse serio, stava scherzando.
"Esagerato." La giovane donna mormorò con le guance in fiamme.
"È così che mi ripaghi? Io riparo il tuo cuore spezzato e in cambio tu spezzi il mio?"
"Jungkook-"
Jungkook mosse la testa, ma solo per poter guardare per bene Y/N negli occhi. Non si allontanò dal suo viso, anzi se possibile diminuì ancor di più la distanza.
"Ora che ti ho ritrovata, giuro che non ti lascerò scappare mai più."
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~ Angolo Autrice ~
Ecco la one shot che ha creato così tanto casino ieri e oggi su instagram!
Chi mi segue su IG sa cos'è successo, mi spiace aver pubblicato Heartbreak dopo tutto il delirio che c'è stato su Tellonym, se posso essere sincera, io non vedevo l'ora di pubblicarla, era anche per questo che tutta contenta avevo pubblicato la trama prima su IG.
Mai avrei pensato che potesse accadere tutto quel casino, fatto sta che oggi ho pubblicato questa one shot con poco entusiasmo e mi spiace, perché fino a ieri mattina non vedevo l'ora di farvela leggere.
Spero comunque che vi sia piaciuta, come avete visto è una storia leggera, con lo smut presente. Niente drammi, volevo davvero scrivere una cosa che non fosse troppo pesante.
Siccome sono stata accusata di plagio, voglio anche farvi sapere come mi è venuta in mente l'idea per questa OS.
Qualche settimana fa guardavo Avanti un altro, il programma di Bonolis sul cinque, e ad un certo punto lui fa questa domanda:
Quando ti sposi o quando ti lasci, quando ci vai in luna di miele?
Nel gioco bisogna dire la risposta sbagliata, quindi quando ti lasci.
E a quel punto le rotelle nella mia testa hanno cominciato a girare, e ho pensato che potesse essere carina una storia dove la protagonista va alla sua luna di miele, nonostante si sia lasciata con il suo ex.
Sono stata accusata ingiustamente di aver copiato un'altra storia che non ho mai letto e nemmeno mai visto, e tutto il casino che è accaduto su IG ieri mi ha convinta a non pubblicare più nulla su quel social.
Forse la mia pausa è finita troppo alla svelta.
Comunque, per chi sta leggendo BFL vi ricordo che domani pubblicherò sia il cap 42 sia l'epilogo.
E sabato 3 settembre arriverà il primo cap del sequel di BFL!
Ancora tanti auguri di buon compleanno a lui, il mio bias, la mia fonte d'ispirazione, la mia salvezza.
La mia persona.💜
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