🔥Firefighters - J.Jk.
Trama: Jungkook ama Y/N più della sua stessa vita, vita che però lui mette in pericolo ogni giorno, poiché come tenente della squadra di soccorso della caserma 107, è il primo ad entrare in edifici e case in fiamme per salvare persone a lui sconosciute.
Jungkook è un vigile del fuoco, questo è il lavoro che ha scelto di fare e Y/N lo sapeva bene quando ha fatto la sua conoscenza, ma la ragazza ha deciso di frequentarlo comunque, fino a perdere completamente la testa per lui.
Ma quando il suo fidanzato resterà vittima del suo stesso lavoro e passione, Y/N arriverà a prendere una drastica decisione.
WORD COUNT: 8.061
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A/A: Sto facendo il rewatch di Chicago Fire in queste ultime settimane, è una serie tv che ho sempre adorato e ho pensato di scrivere una OS con questo tema. Ovviamente su Jungkook, ne ho approfittato dato che il suo compleanno era vicino e sono solita scrivere sempre qualcosa da pubblicare il primo settembre.
L'anno scorso c'era stata Heartbreak, vi è tanto piaciuta e spero che possa piacervi anche Firefighters.
Ovviamente, metto le mani avanti e dico subito che l'unico mio oggetto di studio è stata appunto, la serie televisiva. Non ho seguito nessun corso per vigili del fuoco, certo ho provato ad informarmi un po' su internet riguardo varie cose, ma per la maggior parte ho scritto questa OS basandomi sul telefilm.
Non so quanto possa piacervi il tema, io ho amato scrivere questa OS e spero tanto che possa piacere anche a voi. Buona lettura.💜
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"Mayday Mayday! Uomo a terra! Uomo a terra!" Taehyung urlò disperato al suo capo.
Lui e Jungkook avevano appena finito di controllare il terzo piano, stavano salendo al quarto ma le scale purtroppo, non avevano retto.
Taehyung era riuscito a salire ma Jungkook non ce l'aveva fatta in tempo, i gradini sembravano essersi polverizzati sotto i suoi piedi e lui era caduto fino a schiantarsi sul pavimento sottostante.
Taehyung aveva urgentemente bisogno che gli altri colleghi lo raggiungessero, per poter recuperare il suo tenente e migliore amico.
"Kook tieni duro! Stanno arrivando! Mi senti? Kook!" Taehyung urlò preoccupato, il corvino non rispondeva, nemmeno si muoveva e le fiamme continuavano ad espandersi rapidamente per tutto il piano inferiore.
"Cazzo! Namjoon! Hoseok! Sbrigatevi!" Taehyung urlò in preda al panico, sapeva che in momenti come questi avrebbe dovuto mantenere il controllo, ma il tempo era loro nemico e se non fossero intervenuti subito, Jungkook sarebbe stato divorato dalle fiamme.
"Eccoci! Ti imbraghiamo subito!" Hoseok urlò, lui e Namjoon allacciarono le cinghie ben strette attorno ai fianchi e alle cosce di Taehyung, e senza neanche un attimo di esitazione, il più giovane saltò giù per raggiungere Jungkook e tirarlo fuori da quell'inferno.
"Ehi Kook! Forza, ti porto fuori da qui!"
Jungkook aveva perso i sensi, Taehyung mise immediatamente il collare al ragazzo, non poteva sapere che danni avesse provocato la caduta, subito dopo rimise sul volto di Jungkook la maschera dell'ossigeno poiché nell'impatto questa gli si era sfilata; e in quel breve tempo rimasto al piano inferiore, il corvino aveva inalato troppo fumo.
Dopo avergli messo collare e maschera, Taehyung si affrettò a mettere l'imbracatura al corpo del più giovane e certo che le cinghie fossero ben allacciate, fece cenno ad Hoseok e Namjoon di tirarlo su.
Hoseok e Namjoon furono veloci, cominciarono a tirare le corde fino a quando Jungkook, ancora privo di sensi, raggiunse il piano superiore.
Una volta messo il corvino al sicuro, anche Taehyung risalì sveltamente.
Appena in tempo, qualche secondo di troppo e il ragazzo avrebbe rischiato di carbonizzare.
"Capo! Abbiamo recuperato Jeon!" Namjoon informò il loro comandante, quest'ultimo tirò un sospiro di sollievo.
"Ottimo lavoro ragazzi, ma ora vi voglio tutti fuori da lì! C'è una finestra a nord ovest del quarto piano, Park vi sta già aspettando con la scala." L'uomo parlò, guardò la nube di fumo nero, esso aveva raggiunto il tetto, non era un buon segno.
I tre giovani dovevano fare alla svelta.
"Ricevuto capo!"
Namjoon fece strada, Taehyung e Hoseok lo seguirono in fretta e furia; il primo teneva Jungkook per le gambe, il secondo per le braccia.
Raggiunsero quasi subito la finestra indicata dal loro capo, il vetro era già stato spaccato da Jimin, che aspettava i suoi amici e colleghi per dar loro una mano.
"Ecco la barella!" Jimin urlò, porse a Namjoon la barella, quest'ultimo la afferrò e con l'aiuto degli altri due fecero sdraiare con cautela il loro tenente.
Con altrettanta attenzione, Namjoon e Jimin fecero scivolare la barella con Jungkook legato sopra lungo tutta la scala.
I due furono i primi a toccare il suolo, non persero tempo e portarono Jungkook dai paramedici.
Nel frattempo anche Hoseok e Taehyung uscirono dalla finestra e cominciarono la loro lenta discesa, tre secondi dopo e uno scoppio proveniente dal quarto piano fece capire a tutti che i ragazzi si erano salvati per un pelo.
"Durante la caduta ha battuto la testa. Probabili fratture multiple, dobbiamo portarlo subito in ospedale!" Seokjin urlò a Yoongi, l'altro paramedico.
Seokjin, con l'aiuto di Namjoon e Jimin posizionò Jungkook sopra il lettino dell'ambulanza e Yoongi premette immediatamente il piede sull'acceleratore.
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Si trovavano tutti in sala d'attesa.
Y/N era arrivata di corsa non appena Taehyung le aveva riferito cosa fosse successo.
La ragazza era in preda al panico; non aveva ancora visto Jungkook, i medici ancora non si erano mostrati, quindi non aveva uno stralcio d'informazione; la fanciulla poteva aggrapparsi solo a quel che le avevano raccontato i paramedici della caserma, Seokjin e Yoongi, e gli altri colleghi del suo fidanzato.
Seokjin era stato sincero con lei, non aveva voluto illuderla.
Fu chiaro e conciso, disse a Y/N che Jungkook aveva fatto una brutta caduta e aveva colpito la testa, per questo aveva perso i sensi.
Il corvino aveva inalato parecchio fumo e nella caduta si era fratturato una costola, e probabilmente anche rotto una gamba.
Y/N era disperata, sapeva che in realtà avrebbe dovuto festeggiare, Jungkook era vivo ed era questo quel che contava, ma avrebbe festeggiato solo se lo avesse visto e se ci avesse parlato.
Doveva vedere in che condizioni si trovava, la fanciulla pregava dentro di sé che la botta alla testa non fosse stata troppo violenta da causare anche dei danni cerebrali.
Purtroppo per questo Seokjin non aveva potuto darle una risposta, dovevano tutti aspettare l'esito degli esami.
Si misero tutti sull'attenti non appena uscì il medico che aveva preso Jungkook in cura.
Disse le medesime cose che aveva riportato Seokjin: Jungkook aveva riportato ustioni di secondo grado al braccio destro, si era fratturato una costola e si era rotto la gamba sinistra, avrebbe dovuto portare il gesso e stare a riposo per minimo le prossime quattro settimane.
E ovviamente in seguito, avrebbe dovuto seguire una fisioterapia.
Y/N non appena udì le parole del medico, smise di respirare.
Lei e Jungkook convivevano assieme da due anni, la loro relazione andava a gonfie vele.
Si amavano alla follia, e di certo non lo avrebbe abbandonato ora che lui aveva più bisogno di lei.
La ragazza avrebbe potuto lavorare da casa per assistere il suo fidanzato, che con una gamba rotta, una frattura ad una costola e un braccio fuori uso, sapeva che non sarebbe andato molto lontano.
"Solitamente facciamo entrare solo i parenti dei pazienti, ma il comandante ci ha detto che la famiglia del signor Jeon abita lontano da qui e che qua in città ha solo lei. Quindi questa volta faremo un'eccezione, mi segua." Il dottore mormorò ad una Y/N sconvolta.
La ragazza con un gesto quasi meccanico annuì, ma prima di seguirlo ringraziò il capo di Jungkook, che si era premurato di spiegare la situazione familiare del corvino.
Lacrime sgorgarono dagli occhi della più bassa, e un macigno sembrò depositarsi al centro del suo petto non appena vide la sua dolce metà, pieno di fasce ma soprattutto ancora privo di sensi.
"Scusi... il paramedico, Kim Seokjin, mi ha detto che il mio fidanzato ha battuto la testa durante la caduta..."
"Sì, abbiamo fatto una TAC cerebrale. Non si preoccupi, nessuna lesione, l'elmetto lo ha salvato. Ha ricevuto solo una bella botta e basta. Poteva andare peggio."
Y/N tirò un sospiro di sollievo, annuì.
Sì, sapeva anche lei che sarebbe potuta andare molto più peggio di così.
"Può restare qua fino alla fine dell'orario di visita. Se ha bisogno, può chiedere a quell'infermiera." L'uomo indicò la giovane donna che si trovava sulla soglia della porta, Y/N annuì ancora.
"La ringrazio."
Trascorsero almeno tre d'ore, ore in cui gli occhi di Y/N non avevano mai lasciato la figura dormiente di Jungkook.
Quando il corvino cominciò a muovere le palpebre e a mugolare, Y/N quasi saltò dalla sedia.
"Jungkook? Mi senti?" Y/N accarezzò dolcemente i capelli color pece del ragazzo, altre lacrime scesero copiosamente rigando le sue guance, la fanciulla non aveva fatto altro che piangere da quando aveva appreso la spiacevole notizia e non si era mai fermata.
Piano piano, gli occhi lucenti ma stanchi di Jungkook si aprirono.
Un debole sorriso si presentò sul volto del corvino, sorriso che scomparve quasi subito quando vide il volto piangente del suo piccolo angelo.
"Ehi... amore, non piangere..."
Y/N scosse la testa, continuò a singhiozzare, non sapeva se dalla gioia perché Jungkook si era svegliato, o dal pensiero di quel che le spettava nei prossimi mesi.
"Piccola, sto bene..." Jungkook mormorò debolmente, Y/N tirò su col naso prima di rispondere.
"Poteva andare molto peggio, lo sai vero?"
"Lo so. Quindi dovremmo sorridere, non piangere."
Y/N continuò a piangere, a Jungkook si spezzò il cuore nel vederla così.
Provò a muoversi, provò a sollevare il braccio per accarezzare il viso della sua amata, per spazzare via quelle lacrime che lui stesso, purtroppo ne era consapevole, aveva causato.
Non ci riuscì.
Jungkook non riuscì a muovere un muscolo, e questo lo uccise.
Il ragazzo guardò il braccio fasciato, il dolore era insopportabile ma cercò di non darlo a vedere.
Era più dispiaciuto di non poter sollevare quel maledetto braccio per donare una carezza alla sua amata, che per la pelle rimasta gravemente ustionata.
"Ti prego, non posso vederti così... non piangere amore. Sto bene, sono vivo. È questo che conta, no?"
"Sì ma... hai una costola fratturata. Una gamba rotta. Ustioni su quasi tutto il braccio destro... Kook-"
"Va bene. Mi riprenderò, non è un problema. Y/N, sono vivo. È questo che conta, giusto?"
Y/N si morse il labbro inferiore, annuì lievemente, lo sguardo di Jungkook si addolcì.
"Gli altri come stanno? Stanno tutti bene?" Jungkook era fatto così, si preoccupava più della sua squadra che di sé stesso.
"Non ti preoccupare degli altri, non sono loro quelli ricoverati in terapia intensiva." Y/N mormorò un po' seccata, Jungkook inarcò un sopracciglio.
"C'erano anche loro con me, quel che è successo a me poteva accadere benissimo a chiunque. E quel senzatetto? Come sta?"
Già. Jungkook e la sua squadra erano entrati in quell'edificio abbandonato poiché avevano ricevuto una segnalazione, quell'edificio era dimora di alcuni senzatetto.
Ma dopo aver effettuato i doverosi controlli, avevano scoperto che il senzatetto era uno solo, lo avevano messo in salvo quasi subito dato che lo avevano trovato al primo piano.
"Quell'uomo sta meglio di te." Y/N sospirò.
"Sono contento." Jungkook sorrise soddisfatto ma Y/N non sorrise affatto.
Il corvino aveva rischiato la vita quel giorno per il nulla dato che a parte quell'uomo, per il resto l'edificio era deserto.
La ragazza non riusciva ad accettarlo.
Era un lavoro pericoloso il suo, Jungkook non poteva sapere come si sentiva lei quando lui usciva di casa per affrontare uno sfiancante turno di ventiquattr'ore.
Ma Y/N cercò di tenersi tutto dentro di sé; il suo fidanzato era vivo, ed era davvero questo l'importante.
E adesso aveva una lunga convalescenza di fronte a sé, il corvino avrebbe dovuto passare i prossimi mesi a riposo forzato.
E Y/N sapeva che almeno per i prossimi mesi, sarebbe potuta stare più tranquilla.
Le direttive del medico furono chiare: massimo riposo, e l'assunzione di antidolorifici prescritti per la frattura alla costola, e se tutto fosse andato bene, almeno due mesi e la costola sarebbe tornata com'era prima.
Per l'arto ingessato invece, doveva trascorrere un mese.
Per l'ustione al braccio invece, dopo essere stato disinfettato e dopo un impacco di acqua ghiacciata, il medico aveva fatto sapere che fosse un'ustione superficiale, per fortuna.
Trascorsi almeno i primi due mesi, Jungkook si sarebbe dovuto ripresentare al medico per sottoporsi ad alcuni esami, controllare che fosse tutto a posto per poter poi iniziare la fisioterapia.
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Y/N era stata felice in quei due mesi; aveva potuto passare più tempo con il suo fidanzato, per lei era una gioia tornare a casa dal lavoro, e trovare il sorriso del corvino ad aspettarla.
Jungkook però, era un po' meno contento della situazione.
Anche se i due mesi passarono alla svelta, per lui era stato insopportabile non poter fare tutte le cose che faceva prima.
E non si riferiva solo al lavoro, ma anche la sua corsa mattutina, o semplicemente uscire per andare a comprare qualcosa.
Aveva imparato però ad essere autosufficiente; non voleva essere un peso per Y/N, la ragazza si era preparata per prendersi un permesso per lavorare da casa per i prossimi due mesi, ma Jungkook riuscì ad imparare a vestirsi e andare in bagno da solo in breve tempo, così la ragazza poté continuare a fare la sua vita senza dover stare troppo dietro a lui.
I due mesi volarono, letteralmente.
E Jungkook non perse tempo, cominciò immediatamente con la fisioterapia.
E le situazioni si invertirono; se adesso era Jungkook quello felice, Y/N non lo era più così tanto come prima.
Certo, la ragazza era felice che il più alto si fosse ripreso così alla svelta; Jungkook era forte, non si era mai perso d'animo, aveva tenuto duro.
Glielo aveva detto, le aveva promesso che si sarebbe ripreso e così aveva fatto.
E Y/N era contenta, davvero... ma ricominciò a presentarsi quella sensazione d'ansia che oramai da settimane, non avvertiva più.
Quell'ansia pesante che la soffocava ogni volta che Jungkook, usciva da casa per recarsi in caserma.
"Un altro mese, e potrò ufficialmente tornare a lavoro!" Jungkook esordì allegramente.
Non appena udì quelle parole, Y/N smise di mangiare. Sollevò lo sguardo, il cuore aveva perso un battito.
"Amore, finisci prima la terapia, e poi dopo puoi-"
"Ne ho già parlato con il medico e anche con il capo. Dovrò fare altri esami di controllo, ma sto benissimo!"
"Sicuro di stare benissimo? Il medico aveva detto che ti sarebbero serviti dai quattro ai sei mesi, siamo al quarto mese e-"
"Appunto! Siamo al quarto mese, non ho bisogno degli altri due. Sto alla grande, la costola si è ricomposta, la gamba sta bene e muovo il braccio senza problemi! E tutto questo grazie anche a te amore, mi sei sempre stata vicina. Come avrei fatto senza di te?"
Un minuscolo sorriso sfarfallò sulle labbra di Y/N, ma cercò di tornare seria e riprendere il discorso, non le stava piacendo molto la piega che stava prendendo la conversazione.
"Jungkook, devi essere in forma perfetta e in totale salute se vorrai ricominciare a lavorare. E non ti sei ancora ripreso del tutto, quindi ti consiglio di non affrettare le cose."
La verità era che Y/N non voleva che Jungkook tornasse a lavoro.
Desiderava una mansione più sicura per il suo fidanzato, e solitamente agli uomini che si ferivano durante il servizio, veniva offerto loro un lavoro d'ufficio.
La ragazza sapeva bene che Jungkook non avrebbe mai accettato di passare il resto della sua vita dietro una scrivania, a firmare delle scartoffie, ma sperava che almeno prendesse in considerazione la cosa.
Tutti questi pensieri non fecero notare a Y/N il cambiamento avvenuto nello sguardo di Jungkook.
Il corvino sogghignò malizioso, si alzò e avanzò lentamente verso di lei.
"Oh piccola, ti faccio vedere quanto io sia in perfetta forma e salute." Il maschio provocò, spostò il piatto e dopo aver fatto alzare Y/N, la afferrò per i fianchi e la fece sedere sul tavolo.
"Kook, stavamo parlando di una cosa seria."
"Ma guarda che sono serissimo. Merda, con quella frattura del cazzo non potevo neanche muovere i fianchi. Beh, vediamo se ora riuscirò a muoverli senza problemi."
Y/N non ebbe neanche il tempo di replicare, la bocca di Jungkook si avventò immediatamente sulla sua, la lingua di lui girò appassionata all'interno della cavità orale di lei.
Jungkook poi posizionò le mani sotto le cosce della ragazza, quest'ultima allacciò le gambe attorno ai fianchi del più alto; in un attimo lui sollevò Y/N e la portò in camera da letto.
Fu svelto a spogliare sia lei che sé stesso; era da un po' che non facevano l'amore, proprio perché quella frattura non permetteva al corvino di muovere i fianchi come avrebbe voluto.
Ma quella sera Jungkook stava benissimo, e non vedeva l'ora di sbattere i suoi fianchi facendoli scontrare con quelli della sua amata.
"Tu non ti rendi conto, di quanto cazzo ti ami piccola." Jungkook ringhiò all'orecchio di Y/N mentre spingeva sempre più forte, la ragazza gemette.
"Sei tu che non ti rendi conto... io non posso vivere senza di te." Y/N ansimò, in un momento del genere voleva evitare di discutere con Jungkook, ma avrebbe voluto che il suo ragazzo riuscisse a capire il doppio significato di quelle parole.
Ma Jungkook, da una parte troppo euforico all'idea di tornare a lavoro, e forse pure troppo eccitato in quel momento, non afferrò il doppio significato e continuò a possedere la ragazza senza mai fermarsi.
"Anch'io non potrei mai vivere senza di te." Jungkook ansimò, spinse ancora fino a quando entrambi non raggiunsero il tanto desiderato orgasmo.
Tutti e due boccheggiarono alla ricerca d'aria, Jungkook fece uscire il suo membro dall'intimità di Y/N e sudato e un po' stanco, si sdraiò al suo fianco.
"Ti amo piccola, non mi lasciare mai." Jungkook sorrise con uno sguardo pieno d'amore sincero.
Gli occhi di Y/N prima di ricambiare lo sguardo innamorato del suo fidanzato, lanciarono una veloce sbirciata al braccio destro del maschio, l'unico arto rimasto ustionato.
Quella pelle gonfia, arrossata e cosparsa di bolle ormai cicatrizzate, era un promemoria di quel che era accaduto.
Un promemoria che avrebbe ricordato loro quel che Jungkook aveva rischiato, ma soprattutto che una cosa del genere potesse ripetersi nuovamente, se lui fosse tornato a lavorare come vigile del fuoco.
Le labbra della fanciulla si piegarono in una linea secca.
"Y/N?" Jungkook richiamò la fanciulla, gli occhi di quest'ultima si mossero e salirono fino ad incontrare quelli a cerbiatto del suo uomo.
"Ti amo tanto anch'io."
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"Stando agli ultimi esami a cui ti sei sottoposto, ti annuncio che puoi tornare ad essere operativo dal prossimo turno."
"Davvero capo? Questa è una bellissima notizia!" Gli occhi di Jungkook brillarono quando il più anziano pronunciò quelle testuali parole.
"Bentornato alla caserma 107 tenente. Ci sei mancato." L'uomo sorrise, Jungkook si alzò e strinse la mano del suo comandante.
"Anche voi mi siete mancati."
Non appena Jungkook uscì dall'ufficio del capo, venne travolto dall'esuberanza della sua squadra.
"Finalmente! Questi mesi sono stati orribili senza di te!" Taehyung piagnucolò.
"Il tuo sostituto era un incapace, almeno con te sappiamo di essere al sicuro." Hoseok sorrise felice.
"Ti sei ripreso abbastanza alla svelta, Jeon."
"Dovevo, altrimenti sareste stati persi senza di me."
"Okay okay, lo abbiamo adulato troppo e ora si è montato la testa." Jimin ridacchiò.
"Ma sei sicuro di stare bene, vero?" Seokjin domandò con tono serio, Jungkook annuì immediatamente.
"Ho fatto tutti i controlli che dovevo fare hyung... va tutto bene. E tornerò ad essere operativo dal prossimo turno."
"E Y/N? Che ne pensa?"
"In che senso?" Jungkook aggrottò la fronte, la domanda di Yoongi lo mandò in confusione.
"È contenta che torni a lavoro?"
"Certo! Perché non ne dovrebbe essere felice?"
"Beh... forse perché hai rischiato grosso, questa volta."
"Eddai hyung, rischiamo grosso ogni giorno."
"Questa volta sei stato fermo per quasi cinque mesi."
"Ma sto bene ora. La caserma è la mia seconda casa, e voi siete la mia seconda famiglia. E Y/N lo sa bene... deve essere solamente felice per me."
"Ma ne hai parlato con lei vero? Le hai detto che tornerai a lavoro?"
"Ma certo ragazzi! Cioè, non sa che ricomincerò subito dal prossimo turno, ma conosce bene le mie intenzioni. E poi seriamente, mi ci vedete dietro una scrivania? Non sarà una frattura ad una costola a fermarmi, non finirò mai in un ufficio a scaldare una sedia."
"Frattura alla costola, ustioni di secondo grado al braccio, rottura del perone..." Seokjin elencò tutti i danni che Jungkook aveva riportato durante l'ultima operazione di salvataggio, il corvino sbuffò.
"Hyung non c'è bisogno che le elenchi, me le ricordo perfettamente."
"Le elencavo giusto per far presente che non hai riportato solo una misera frattura."
"Hyung te lo ripeto, ho fatto tutti gli esami che dovevo fare, sto alla grande. E Y/N sarà felicissima del mio ritorno a lavoro, anzi forse sarà pure più felice di me dato che non passerò più tutto il tempo a casa. Probabilmente era stanca di avermi sempre intorno."
Quelle furono le ultime parole famose.
Jungkook dopo circa un'ora tornò a casa, Y/N ancora non era arrivata ma sapeva che sarebbe dovuta rientrare a breve.
Il corvino non era così stupido; era consapevole che forse, il ritorno a lavoro non sarebbe stata una bella notizia per la sua fidanzata, ma lui amava questo lavoro.
Aveva fatto tanto per arrivare dove era adesso, aveva studiato moltissimo per diventare tenente, e la sua squadra si appoggiava completamente a lui.
Essere un vigile del fuoco faceva parte di sé, era la sua vita; senza non sarebbe stato lo stesso.
"Amore!" Jungkook accolse con un enorme sorriso la sua piccola e dolce metà, Y/N ricambiò e lo raggiunse subito per stampare un bacio sulle sue labbra.
"Com'è andata a lavoro?"
"Le solite cose noiose... tu invece? Che hai fatto?"
"Ho fatto qualche giro... sono passato all'ospedale a ritirare i risultati dell'ultimo esame, poi sono passato in caserma a parlare con il capo." Jungkook disse subito, volendo come strapparsi un cerotto di dosso.
Y/N si immobilizzò.
Si era appena tolta il cappotto e stava per prendere il telefono che aveva dentro la borsa, ma le parole di Jungkook bloccarono i suoi movimenti.
"Quindi? Il risultato dell'ultimo controllo?" Y/N domandò a bassa voce, quando vide il sorriso di Jungkook allargarsi, comprese già la risposta.
"È tutto a posto! Posso ricominciare a lavorare dal prossimo turno!" Jungkook esclamò con un sorriso, sorriso che sparì presto quando vide che Y/N non stesse sorridendo affatto.
"Sei sicuro che sia tutto a posto?"
"Amore... non ricominciare okay? È davvero tutto a posto. Credo di avertelo dimostrato pienamente l'altra sera. E pure ieri sera." Jungkook fece l'occhiolino alla ragazza, volendole ricordare le ultime notti di passione che avevano consumato nella loro camera da letto.
Ma Y/N continuò a mantenere un'espressione fredda e Jungkook comprese che la discussione tra i due, avrebbe preso luogo presto.
Praticamente subito.
"Quindi... ricominci a lavorare subito come tenente?"
"Certo... mica mi scalano di grado solo perché ho preso un congedo per malattia per qualche mese."
"Congedo per malattia..." Y/N ripeté con tono poco convinto, una risata amara abbandonò la bocca di Jungkook.
"Sì amore, congedo per malattia. Si chiama così quando ti assenti da lavoro per un tot. di tempo per-"
"No. Il tuo non era un congedo per malattia, perché non hai avuto una cazzo di febbre Jungkook. Tu hai rischiato di morire!"
"Perfetto, ci siamo." Il più alto sospirò, per nulla stupito da questa reazione da parte di Y/N. Se l'aspettava.
"Cosa ci siamo?"
"Alla lite che è stata coltivata per settimane. Sapevo che sarebbe arrivata prima o poi."
"Credi che io voglia litigare con te? Kook, non voglio litigare con te, voglio solo farti capire che sei vivo per miracolo, hai un'altra occasione per vivere la tua vita in un modo più tranquillo e sicuro ma no, tu devi tornare su quel camion! Devi tornare ad affrontare gli incendi!"
"Y/N, questo è quello che sono! Sono un vigile del fuoco! Lo sapevi benissimo quando ci siamo conosciuti quattro anni fa! Sai quanto io ami il mio lavoro. È la mia vita, e non la cambierei per niente al mondo!"
"Nemmeno per me quindi." La fanciulla incrociò le braccia al petto, i suoi occhi divennero lucidi ma cercò di essere forte, di non piangere di fronte a Jungkook.
"Amore... ma cosa pensavi? Che avrei cambiato lavoro? Che avrei lavorato in un ufficio? Ho sempre detto che non appena mi fossi ripreso, sarei tornato subito a lavorare." Jungkook spiegò con tono più dolce, gli occhi lucidi della fidanzata lo destabilizzarono.
"Sì ma... pensavo potessi cambiare idea. O almeno ci speravo."
"Y/N..." Jungkook provò ad avvicinarsi a lei, ma si bloccò non appena vide che la ragazza fece un passo indietro.
"Tu non ti rendi conto... non ti rendi conto di come mi sentivo, quando uscivi di casa per andare in caserma. Dell'ansia che provavo quando tornavi a casa tardi, del batticuore che avvertivo quando non rispondevi ad un mio messaggio, o ad una mia chiamata..."
"Y/N-"
"E quando al telegiornale o alla radio parlavano di un incendio con più vittime? Ogni maledetta volta, pregavo che non fosse stata la tua caserma ad intervenire, bensì un'altra. E quando invece scoprivo che c'eri tu sul luogo dell'incendio, finivo per pregare per la tua vita. Prova a metterti nei miei panni!"
Jungkook avanzò rapidamente verso di lei, la ragazza non riuscì ad indietreggiare in tempo; il corvino afferrò la vita di Y/N e la avvicinò a sé, le sue braccia strinsero la figura della più bassa.
"Amore... lo so. Lo capisco che per te, possa essere difficile accettare il lavoro che ho scelto di fare. È un lavoro pericoloso, è un lavoro che ti fa stare in pensiero, è un lavoro che non possono fare tutti..."
Y/N non resistette più.
Lacrime salate si formarono agli angoli dei suoi occhi, lacrime che poi colarono giù per le guance, la fanciulla singhiozzò, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato questo momento.
Ma non riusciva ad accettarlo, aveva paura.
Paura di perderlo.
"Credimi, farti stare con l'ansia, farti preoccupare è l'ultima cosa che voglio... ma Y/N, tu ti devi fidare di me. Io so quello che faccio." Jungkook mormorò ma Y/N negò con il capo.
"Gli incidenti sono dietro l'angolo con questo lavoro... le disgrazie sono dietro l'angolo! Jungkook, hai rischiato di morire l'ultima volta! E il tuo braccio te lo ricorderà per sempre." Y/N singhiozzò disperatamente tra le lacrime.
Il cuore del corvino tremò alla vista della sua fidanzata in quelle condizioni, aumentò la stretta dell'abbraccio e depositò un bacio sulla sua fronte.
"La caserma 107 è la mia casa. La squadra 7 è la mia famiglia. E questo lavoro è la mia vita. Tu... Y/N, non puoi chiedermi di cambiare tutto questo."
"E io? Io cosa sono per te?"
"Tu... tu sei tutto. Sei la mia casa, la mia famiglia... l'amore della mia vita. Sei-"
"Ma tutto questo non basta vero? Tutto questo non basta per farti cambiare idea!"
Jungkook rimase in silenzio.
E la mancata risposta del maschio, fece sgranare gli occhi di Y/N che, con il volto ancora rigato dalle lacrime, cercò di fuggire dalla presa del fidanzato.
"Lasciami." Y/N ordinò freddamente e Jungkook non insistette, a malincuore lasciò la presa.
La ragazza stava per recarsi in camera quando la voce di Jungkook fermò i suoi movimenti.
"Y/N... tu mi ami?"
"Che razza di domanda-"
"Rispondimi! Mi ami, sì o no?" Jungkook alzò il tono di voce, Y/N spalancò gli occhi ma si affrettò a rispondere.
"Certo che ti amo. Ma-"
"Nessun ma! Se mi ami, non ci deve essere un cazzo di ma! Anzi, non ci dovrebbe essere un cazzo di niente! Tu mi ami e io ti amo, non è questo quel che conta?"
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Quella sera i due giovani non scambiarono più parola.
Il giorno dopo, Y/N rimase fuori tutto il tempo con la scusa del lavoro, tornò a casa la sera tardi, Jungkook l'aveva aspettata sveglio.
L'indomani il corvino avrebbe ripreso a lavorare, e non poteva recarsi in caserma senza prima aver chiarito con la sua fidanzata.
Sarebbe andato a lavoro distratto, con la mente occupata da lei, e non era il caso; non quando doveva entrare in qualche palazzo in fiamme per salvare delle vite.
"È piuttosto tardi." Jungkook sospirò.
"Ti avevo mandato un messaggio, ti avevo avvisato che sarei arrivata a quest'ora."
"Mi avevi scritto che saresti arrivata verso le dieci. Sono le undici e mezza."
"Ho perso la cognizione del tempo." Ribatté freddamente lei, Jungkook storse il labbro.
"Quindi... è così che vuoi fare? Evitarmi fino a quando non ti avrò accontentata?"
"Non ti sto evitando."
"Sì invece. E non solo, mi stai pure prendendo per il culo. Pensi che io sia così stupido?"
"A lavoro sono indietro con alcune cose, quindi ripeto... non ti sto evitando. Siccome tu metti il tuo lavoro prima di ogni cosa, anche prima di me, lo faccio anch'io. O no? Non mi è permesso? Lo puoi fare solo tu?"
"E tu riesci a lavorare pur sapendo che le cose tra noi non vanno affatto bene? No perché io non ci riuscirei! Se tu ci riesci allora insegnami, o forse hai un tasto che puoi premere per spegnere i sentimenti? Non pensavo che la mia fidanzata fosse un robot."
"Pensi davvero che questa situazione non mi stia facendo soffrire?" Y/N domandò con voce rotta, il labbro tremava per l'agitazione.
"Y/N..." Jungkook sussurrò affranto, odiava tutto questo.
Aveva sempre odiato litigare con lei, solitamente quando discutevano tra loro la lite durava poco, il chiarimento arrivava quasi subito poiché nessuno dei due era in grado di tenere il broncio alla propria metà.
Ma questa volta la discussione stava durando fin troppo, Jungkook era stanco.
La fanciulla si recò nella loro camera da letto, il corvino la seguì con passo lento, il capo abbassato, le spalle tese.
Sapeva che la discussione non era finita.
Sapeva che il peggio doveva ancora venire.
Ma rimase comunque sotto shock, quando vide la sua ragazza tirare fuori dall'armadio un borsone quasi più grosso di lei.
"Che cazzo fai?" Jungkook domandò con occhi spalancati, era incredulo.
"Ho bisogno di tempo."
"No."
"Jungkook-"
"No no. No no no! Non puoi! Non puoi davvero lasciarmi per il lavoro che faccio!" Jungkook fu svelto a muoversi e posizionarsi di fronte a Y/N, le tolse il borsone dalle mani.
Non poteva finire così, tra loro. Lo sapeva lui ed era certo che lo sapesse pure lei.
"Jungkook ascolta-" Y/N cercò di parlare con lui usando un tono calmo, ma il corvino perse letteralmente la testa.
"No! Ascoltami tu! Stiamo insieme da anni ed ero un vigile del fuoco ancor prima di conoscerci, perché diavolo ti sei messa con me allora se non ti piace il mio lavoro? È ridicolo! Ci amiamo, non può finire così tra noi! Non puoi lasciarmi Y/N, tutto questo non lo vuoi nemmeno tu!"
"È proprio perché ti amo così tanto, che non posso accettare di vedere tu, che rischi la vita ogni maledetto giorno! E io dovrei stare a casa ad aspettarti, pur sapendo che potresti non tornare? Pur sapendo che da un momento all'altro, potrei ricevere la telefonata di uno dei tuoi colleghi che mi dice che devo recarmi in ospedale subito, perché in quel momento sei sotto i ferri??"
"Y/N-"
"È troppo per me! È troppo! Io... io non ce la faccio..." Y/N mormorò con gli occhi colmi di lacrime, la ragazza indietreggiò, il passo era tremante così come tutto il suo corpo.
"Y/N... sono in servizio da otto anni, questa è stata la prima volta in cui mi sono infortunato sul lavoro... so che ti sei spaventata tanto, ma guardami. Sto alla grande. Mi sono ripreso perfettamente."
"Poteva andare peggio Jungkook. Potevi essere solo in quel momento, i tuoi colleghi sarebbero potuti arrivare con qualche secondo di ritardo. Avresti potuto riportare lesioni più gravi, pure danni al cervello."
"Ma non è successo!!!" Jungkook urlò, si stava arrabbiando perché Y/N quando voleva sapeva essere parecchio testarda e cocciuta.
"Ma poteva succedere!!! E finché farai questo lavoro, la possibilità sarà sempre dietro l'angolo!" Y/N ribatté, alzò pure lei il tono di voce.
"Ma porca-" Jungkook si tappò la bocca, cercò di contenersi e dopo aver lanciato il borsone vuoto nell'angolo della loro camera, uscì sbattendo la porta.
Y/N rimase immobile.
Il petto era scosso da singulti, il viso macchiato dal trucco e dalle lacrime.
La ragazza si sedette lentamente sul bordo del loro letto, pianse in silenzio, non volendo farsi sentire da Jungkook.
No, non avrebbe mai voluto lasciarlo.
Lo amava infinitamente e non osava immaginare la sua vita senza di lui, aveva sempre creduto che si sarebbero sposati, che avrebbero creato una famiglia, che sarebbero invecchiati assieme.
Ma Jungkook faceva un lavoro troppo rischioso, e purtroppo lei lo aveva capito solo quando il corvino si era trovato davvero in pericolo.
Non aveva mai rischiato così tanto, in passato; ovviamente Y/N era sempre ansiosa quando il più alto era di turno, ma aveva cercato di convivere con queste sensazioni.
Ma dopo quel che era accaduto, la ragazza non era riuscita a mantenere il silenzio e ad accettare che andasse tutto bene.
Non andava tutto bene. Non per lei.
La porta poco dopo si riaprì, gli occhi lucidi e gonfi, un po' arrossati di Jungkook si incrociarono con quelli altrettanto gonfi e lacrimosi di Y/N.
"Ho fatto un giuramento. Non smetterò mai di essere un vigile del fuoco."
E quelle furono le ultime parole che Jungkook, rivolse a Y/N prima che questa prendesse le sue cose e lasciasse l'appartamento.
⏳ Tre mesi dopo ⏳
"Da quando Y/N lo ha lasciato, non è più lo stesso." Namjoon mormorò a bassa voce, gli altri annuirono.
Tutta la squadra era seduta attorno al tavolo, quel giorno era tranquillo, nessun edificio in fiamme, nessun incidente o perdita di gas, nessuna persona in pericolo. Nessun gatto su un albero.
I ragazzi osservavano attentamente le mosse del loro tenente; Jungkook stava controllando che le attrezzature fossero in regola, una mansione che solitamente spettava all'ultimo arrivato, il candidato.
Ma il corvino non ce la faceva a stare seduto a fare nulla, doveva distrarsi.
Doveva pensare ad altro.
Doveva pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse lei.
"Sono passati quasi tre mesi ormai... è ridotto ad uno straccio." Jimin sospirò.
"Merda, lo conosco da quando ha cominciato a lavorare qui. Non l'ho mai visto così." Taehyung sussurrò.
"Lui e Y/N erano così innamorati... ero certo che si sarebbero sposati. Che diavolo è successo?" Hoseok domandò, visibilmente confuso.
"È successo che lei dopo quattro anni ha capito che Jungkook fa un lavoro pericoloso." Namjoon borbottò.
"Beh, è una ragazza molto sveglia." Yoongi commentò con un sopracciglio inarcato.
"Non giudichiamola. Jungkook è sempre stato invincibile, agli occhi suoi e anche agli occhi di tutti noi. Quando è rimasto ferito mesi fa, lei deve essersi spaventata parecchio. E a quanto pare la paura ha avuto la meglio sulla ragione." Taehyung intervenne.
Conosceva bene Y/N e non se la sentiva di puntare il dito contro di lei, nonostante fosse dispiaciuto di vedere l'amico giù di morale ventiquattr'ore su ventiquattro.
"La paura ha avuto la meglio sulla ragione e okay, su questo non si può dire nulla... ma in questo caso la paura ha avuto la meglio anche sull'amore e qui di cose da dire, ne avrei parecchie." Jimin diede voce al suo pensiero.
"Secondo me torneranno insieme. Si amano troppo." Hoseok sbadigliò mentre si stiracchiava la schiena.
Taehyung guardò il più grande, poi la sua attenzione si posò su Jungkook, che si trovava ancora intento a mettere a posto gli attrezzi.
Si mordicchiò il labbro inferiore e si alzò dalla sedia, pronto per raggiungerlo.
"Lo spero. Perché si vede che lui non è felice." Il ragazzo mormorò prima di raggiungere il suo tenente e migliore amico.
"Tenente, facciamo qualche esercitazione?" Taehyung sorrise a Jungkook, quest'ultimo annuì energicamente.
"Buona idea! Oggi è stata una giornata fin troppo tranquilla, almeno ci muoviamo un po'."
Non appena Jungkook finì di parlare, l'altoparlante della caserma catturò l'attenzione di ogni persona presente.
"Squadra 7, ambulanza 13, camion 93, incendio in appartamento, in via..."
Jungkook sgranò gli occhi non appena udì l'indirizzo del palazzo che stava andando a fuoco, con uno scatto corse a cambiarsi e così anche Taehyung e tutti gli altri.
"È il palazzo dove abita Y/N!" Jungkook urlò a Taehyung prima di salire sul camion, Taehyung salì al posto del guidatore e con le sirene accese, si diresse rapidamente verso l'emergenza.
Durante il tragitto, Namjoon posò la mano sulla spalla del più giovane; aveva notato quanto fosse agitato e ansioso il loro tenente.
"Vedrai tenente, andrà tutto bene. Cerca di restare lucido, non perdere il controllo." Namjoon tentò di calmarlo, Jungkook annuì.
"Sì... grazie."
Appena i vigili del fuoco arrivarono sul luogo, studiarono immediatamente la situazione; l'incendio si stava allargando su tutto il primo piano, le fiamme stavano raggiungendo il secondo.
Le persone che abitavano al terzo piano non erano a rischio come gli inquilini del secondo, ma dovevano comunque abbandonare l'edificio il prima possibile.
"A quanto pare chi abita al primo piano e al piano terra, è già uscito. Jeon, dovete controllare secondo e terzo piano. Sbrigatevi!"
Jungkook guardò la finestra dell'appartamento dove Y/N era tornata a stare negli ultimi tre mesi, da quando si erano lasciati; si potevano intravedere le lingue di fuoco che crescevano e aumentavano rapidamente.
L'appartamento di Y/N si trovava ad est del secondo piano, era la zona più a rischio e il corvino cercò di seguire il consiglio di Namjoon e di non perdere il controllo.
Doveva essere lucido, mantenere la calma e dare ordini precisi alla squadra 7.
"Voi quattro! Controllate velocemente il terzo piano! Namjoon, Jimin e Taehyung, con me al secondo!" Jungkook urlò e rapidamente entrarono nell'edificio.
Non appena fecero il loro ingresso, i ragazzi videro quanto fosse pericolante il pavimento, stava cadendo tutto a pezzi. Non avevano molto tempo.
"Jeon aggiornami." Il comandante ordinò alla radio, Jungkook si affrettò a rispondere.
"Il pavimento è parecchio pericolante capo." Jungkook aggiornò l'uomo mentre a passo svelto saliva con attenzione le scale per recarsi al secondo piano.
Mentre il resto della squadra si recava al terzo piano per controllare che fosse libero, Jungkook, Taehyung, Jimin e Namjoon si divisero il secondo piano.
"Vigili del fuoco! C'è qualcuno? Fatevi sentire!" Namjoon urlò, nella speranza di udire qualcuno gridare aiuto.
Arrivò immediatamente una voce, sembrava quella di un anziano; Jungkook diede subito l'ordine.
"Voi due andate da quella parte! Tae tu vieni con me!"
Jungkook e Taehyung corsero fino alla porta dell'appartamento di Y/N, le fiamme aumentavano sempre di più.
Non sapevano cos'avesse causato quell'incendio, sapevano solo che il fuoco si allargava rapidamente, dovevano sbrigarsi altrimenti sarebbe crollato tutto.
Jungkook fece cenno a Taehyung di colpire i cardini della porta e così il ragazzo fece.
Non appena la porta venne aperta, il fuoco si presentò davanti a loro; i due giovani sgranarono gli occhi, il corvino avvertì il suo cuore battere così forte da sembrare che stesse per scoppiare da un momento all'altro.
Era preoccupato, era seriamente preoccupato di essere arrivato troppo tardi.
"Merda... Y/N! Y/N! Rispondimi!" Jungkook controllò rapidamente ogni angolo dell'appartamento, gli occhi si mossero veloci ma non vide la ragazza e non ottenne alcuna risposta.
Dopo aver lanciato un'occhiata preoccupata a Taehyung, Jungkook non perse altro tempo e si gettò dentro, sfidando le fiamme, intenzionato più che mai a trovare la sua amata e portarla via da lì.
"Jungkook!" Taehyung urlò, guardò la figura dell'amico sparire tra quelle grosse lingue infuocate.
"Ragazzi a che punto siete? Jeon e Kim, mancate solo voi!" Il comandante si fece sentire attraverso la radio.
Il terzo piano era stato liberato, i ragazzi avevano fatto alla svelta, era presente solo una famiglia e avevano fatto uscire tutti dalla finestra, con l'aiuto della scala.
Namjoon e Jimin avevano trovato solamente una coppia di anziani nell'appartamento accanto a quello di Y/N e anche loro erano riusciti a metterli in salvo.
Mancavano solo loro due.
Taehyung attese il ritorno di Jungkook, era certo che questo sarebbe spuntato nuovamente tra le fiamme, con il corpo di Y/N tra le sue braccia.
Ne era sicuro, ma si sentiva impotente a stare fermo lì, sulla soglia della porta.
"JEON E KIM EVACUATE IL PALAZZO! È UN ORDINE!" Il comandante urlò alle radio dei due maschi, dal punto in cui si trovava vedeva quanto la situazione si fosse aggravata.
"Cazzo-" Taehyung serrò la mascella, mosse titubante il piede, la presenza di quelle fiamme roventi un po' lo frenavano, ma non avrebbe mai abbandonato il suo amico.
E così, entrò anche Taehyung.
Si gettò anche lui in mezzo alle fiamme, urlò sia il nome di Jungkook sia il nome di Y/N, sperava che uno dei due rispondesse poiché la visibilità era quasi pari a zero, era impossibile riuscire ad intravedere qualcosa.
Ad un certo punto Taehyung sentì una mano stringere il suo avambraccio, Jungkook lo strattonò.
"Dammi una mano!!!" Jungkook urlò disperato, Taehyung lo seguì e finalmente vide dove si trovasse Y/N.
La povera ragazza era in camera da letto, bloccata poiché l'armadio era caduto sulle sue gambe.
Era priva di sensi, Jungkook le aveva dato la sua maschera ma Taehyung notò subito che la fanciulla non stesse muovendo un muscolo, e questo lo fece preoccupare ma i secondi erano preziosi e andò ad aiutare subito Jungkook.
Jungkook si sentì debole, non era riuscito a sollevare quell'armadio del cavolo e trarre in salvo l'amore della sua vita, si sentì colpevole di qualsiasi cosa sarebbe accaduta a Y/N.
Fortunatamente Taehyung lo aveva raggiunto; in due riuscirono a sollevare e spostare il mobile e il corvino sollevò la fanciulla in un batter d'occhio.
"Andiamo subito via da qui!!!" Taehyung urlò e corse verso la porta, Jungkook lo seguì tenendo ben stretta Y/N a sé.
"Ci siamo capo! Arriviamo!" Taehyung urlò al loro comandante ed entrambi si diressero verso la finestra che dava sul corridoio.
La scala era già pronta per i due vigili del fuoco; Taehyung fu il primo a scendere, Jungkook passò con cautela il corpo di Y/N al collega e lui sveltamente la posizionò sulla barella che Jin aveva preparato in precedenza.
Facendo particolare attenzione, sia Taehyung che Jungkook scesero la scala facendo scivolare la barella con Y/N legata sopra.
"Perché non rispondevate più?" Il comandante li rimproverò con tono severo, ma quando vide l'espressione distrutta sul volto di Jungkook, l'uomo si addolcì immediatamente.
"Jeon, Kim. Avete fatto un ottimo lavoro. Ottimo salvataggio." Il comandante si congratulò con i due, ma Jungkook continuò a mantenere un'espressione cupa e sofferente.
I suoi occhi erano puntati sulla figura di Y/N.
Jin fu svelto a visitarla e Yoongi fu altrettanto veloce a darle l'ossigeno.
Entrambi erano preoccupati, Jungkook notò il timore nei loro sguardi.
Non appena i due paramedici spostarono Y/N dalla barella al lettino dell'ambulanza per trasportarla d'urgenza in ospedale, Jungkook si mosse.
"Vengo anch'io." Il corvino salì sull'ambulanza senza sentir ragioni, Jin e Yoongi si lanciarono una veloce occhiata, ma entrambi annuirono all'unisono.
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Jungkook fissò con occhi stanchi il volto dormiente della sua amata.
Pensò quanto fosse strana la vita; le posizioni si erano invertite, se qualche mese fa si trovava lui su un letto d'ospedale, adesso c'era lei.
Ma nonostante tutto, erano insieme.
Uno accanto all'altra.
Jungkook guardò le gambe fasciate della ragazza, Y/N aveva di fronte a sé una lunga convalescenza, gli arti inferiori avevano fratture multiple a causa della caduta dell'armadio.
Il corvino sapeva che Y/N fosse stata fortunata, se l'armadio fosse caduto sulla sua testa, in quel momento non si sarebbero trovati lì, bensì in un altro posto molto più triste e doloroso.
Triste e doloroso solo per lui, perché lei non avrebbe sentito niente.
Lacrime salate comparvero agli angoli degli occhi di Jungkook, lui prontamente le scacciò via.
Era viva, Y/N era viva e anche se aveva inalato tanto fumo e ci avrebbe messo mesi per poter camminare di nuovo, non era in pericolo di vita.
Non era nemmeno rimasta ustionata, il suo intervento era stato tempestivo, se avesse trovato Y/N un paio di minuti più tardi la fanciulla sarebbe stata divorata dalle fiamme.
E invece era andata bene, Jungkook ne fu sollevato.
Il maschio si mise sull'attenti non appena vide le palpebre della ragazza muoversi leggermente.
Y/N aprì gli occhi con fatica, la prima cosa che vide fu il volto di Jungkook e la più bassa non poté non far caso al battito accelerato del suo cuore non appena i loro sguardi si incrociarono.
"Koo-"
"Ehi. Ci sono io qui con te, non sei sola." Jungkook si avvicinò subito, la sua mano prese quella di Y/N, la ragazza guardò la propria mano stretta dolcemente in quella del ragazzo con le lacrime agli occhi, poiché lei non riusciva a ricambiare la stretta.
"Io... io..." Y/N tossì, Jungkook sentì il cuore tremare nel vederla così.
"Y/N, se non riesci a parlare non ti sforzare." Il più alto le disse dolcemente, ma la ragazza scosse debolmente la testa, o almeno ci provò.
"Lo sapevo..." Y/N disse con fatica, Jungkook si avvicinò ancor di più.
"Cosa? Cosa sapevi?"
"Che saresti arrivato."
Quelle tre parole furono per Jungkook un colpo al cuore.
Le lacrime che tanto aveva cercato di trattenere scesero lungo le guance, Y/N sgranò gli occhi, era la prima volta che vedeva Jungkook piangere in quel modo.
"Sappi che non ho avvertito i tuoi genitori." Jungkook mormorò non appena si calmò, Y/N gli lanciò un'occhiata confusa.
"Non li ho avvertiti perché ci penserò io a te. Torna a casa Y/N... io... io ho bisogno di te."
A quel punto anche Y/N non riuscì più a trattenere le lacrime.
Non aveva mai smesso di amarlo, neanche quando aveva preso la drastica decisione di lasciarlo, il suo amore per Jungkook era sempre stato più forte che mai.
Lo amava così tanto che aveva avuto una fottuta paura di perderlo a causa del suo lavoro.
E quella paura aveva preso il sopravvento mesi fa, quando le discussioni misero a dura prova il loro rapporto.
Ma il sentimento era sempre stato presente, quello non se n'era mai andato.
"Stai piangendo, è un buon segno? Oppure no?" Jungkook sussurrò un po' impanicato, Y/N si sarebbe messa a ridere se non fosse stata così dolorante.
"Ti amo così tanto." La ragazza disse tra le lacrime, Jungkook sorrise, i suoi occhi a cerbiatto ormai erano gonfi e arrossati proprio come quelli della fanciulla.
"Anch'io ti amo tanto piccola. Non ho mai smesso di amarti. Non smetterò mai di farlo. Fai parte della mia vita... fai parte di me." Jungkook disse con il cuore in mano, guardava Y/N come se fosse la cosa più preziosa e bella che gli fosse mai capitata. Per lui Y/N rappresentava realmente questo.
La ragazza lo guardò allo stesso modo, era perdutamente innamorata di lui e le parole che Jungkook le aveva appena rivolto arrivarono dritte al suo cuore come tante piccole freccette.
"Perdonami..." Y/N riuscì a dire prima di tossire, Jungkook inclinò leggermente il capo di lato.
"Perdonarti? Per cosa? Per avermi lasciato?" Jungkook domandò, la ragazza annuì piano.
"Amore mio... per me quel che conta è che tu sia viva. Quel che conta è che io possa ancora sentire la tua voce, prendere la tua mano, stringerla nella mia e sentire il calore della tua pelle."
Y/N pianse silenziosamente, aveva tante cose da dire a Jungkook ma era troppo dolorante, troppo frastornata, troppo confusa da tutto quel che era successo e dagli antidolorifici, che si sentiva uno straccio. Non riusciva a pensare lucidamente e ad avere un discorso sensato con il ragazzo, ma Jungkook lo sapeva bene, infatti non si aspettava di ricevere una risposta vocale da parte di Y/N, a lui bastava solo vedere l'espressione del suo viso.
Dal suo viso poteva capire benissimo l'impatto che avevano avuto le sue parole su di lei.
"La vita è troppo breve Y/N... lo so, faccio un lavoro pericoloso, ma non voglio smettere di vivere per questo. Non voglio smettere di viverti. Voglio viverti ogni secondo, di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno. Per sempre. Fino alla fine dei miei giorni."
Y/N scoppiò a piangere, annuì come per far capire a Jungkook che anche per lei era lo stesso, che lo amava più della sua stessa vita e che era vero, la vita era troppo breve, e lei voleva assolutamente vivere la sua assieme a lui, al suo fianco.
Fino alla fine dei suoi giorni.
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~ Angolo Autrice ~
Chi mi segue da tanto ormai sa che sono una fan degli happy ending, anche se per un attimo avevo pensato di far morire la protagonista ma ci ho ripensato quasi subito perché appunto, sono un'amante delle storie che finiscono bene.🙈
Spero che Firefighters vi sia piaciuta, sì... il tema è particolare e può non piacere a tuttx, ma in questo periodo sono così fissata con Chicago Fire che scrivere questa OS per me è stato quasi un obbligo.🤣
Nella mia testa: "Devo scrivere assolutamente una storia con i Bangtan come vigili del fuoco."
Ed eccola qui!
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e se vi è piaciuta, lasciate un voto! Grazie mille se lo farete, grazie anche a chi ha semplicemente letto fino a qui.💜
I crediti per queste copertine stupende e per il banner che si trova in cima vanno tutti a AlessiaMalfoyZabini ♥️
Grazie mille tesoro, come sempre!!! 😭💜
E tanti auguri di buon compleanno a lui, la mia fonte d'ispirazione, il motivo di tante imprecazioni e bestemmie ma anche il centro dei miei pensieri... Tanti auguri Jeon Jungkook!
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